Scheda elettorale 2022: come si vota per Camera e Senato


articolo a cura di Redazione politica: https://www.repubblica.it/politica/2022/09/18/news/scheda_elettorale_2022_come_si_vota_per_camera_e_senato-366244100/?ref=RHTP-VS-I361880737-P12-S10-T1

Un vademecum per il 25 settembre

Gialla per il SenatoRosa per la Camera

Rosa per la Camera, gialla per il Senato. Sono le schede che verranno consegnate agli elettori  . Si vota anche negli ospedali, reparti Covid inclusi, e nelle carceri. Possibile il voto anche per i giovani che si trovano all’estero per l’Erasmus o comunque per studio. Via i cellulari dalle urne. I bambini non potranno accompagnare i genitori nella cabina elettorale.

I fac-simile delle schede elettorali che verranno utilizzate sono stati diffusi lo scorso 16 settembre dal Viminale. Riguardano, si legge sul sito del ministero dell’Interno, i 146 collegi uninominali per l’elezione della Camera dei deputati, i 67 collegi uninominali per l’elezione del Senato della Repubblica ed i relativi collegi plurinominali (49 per la Camera, 26 per il Senato) per l’assegnazione proporzionale dei seggi.

Ecco un vademecum per il voto del 25 settembre.

DUE SCHEDE – Il seggio consegna all’elettore due schede, una per la Camera ed una per il Senato. I modelli delle due schede sono identici. Le schede riportano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione ad esso collegate. A fianco dei contrassegni delle liste sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale. 

COME ESPRIMERE IL VOTO – Occorre tracciare un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale ed a favore della lista nel collegio plurinominale. Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione. Il voto espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista vale anche per il candidato uninominale collegato. Non è previsto il cosiddetto voto disgiunto

TESSERA ELETTORALE, ATTENZIONE AI TIMBRI – La tessera elettorale si rinnova presso l’ufficio elettorale del comune di residenza. Se gli spazi sono tutti occupati da timbri è meglio pensarci per tempo, per evitare le file dell’ultim’ora. In ogni caso gli uffici comunali predisposti al rilascio delle tessere resteranno aperti dalle ore 9 alle ore 18 il 23 e il 24 settembre e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di votazione, e quindi dalle ore 7 alle ore 23.

SERVE DOCUMENTO – Per votare, oltre alla tessera elettorale, è necessario presentare un documento d’identità, anche se scaduto, precisano le faq del Viminale. Vale anche una tessera rilasciata da un ordine professionale se è corredata da una fotografia.

IL VOTO FUORI DAL PROPRIO COMUNE – Il voto in un altro Comune, diverso da quello della propria residenza, è consentito per le persone ricoverate in ospedale e case di cura, per militari, naviganti, componenti dell’Ufficio elettorale di sezione e le forze dell’ordine; inoltre per i rappresentanti di lista, designati dai partiti. Tutti gli altri dovranno raggiungere la propria città.

IL VOTO DALL’ESTERO – Coloro che per lavoro o studio sono all’estero possono chiedere la scheda elettorale e votare per corrispondenza. Oltre alle schede occorrerà spedire il tagliando staccato dal certificato elettorale, il tutto in buste diverse, al Consolato competente.

IL VOTO ASSISTITO – Per i non vedenti o coloro che hanno disabilità tali da non poter votare da soli, il voto può essere espresso con l’aiuto di un assistente ma serve un codice speciale sulla tessera elettorale che attesti questa particolare condizione.

NUOVA SCHEDA PER CHI SI È SBAGLIATO – L’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda stessa, potendo esprimere nuovamente il proprio voto. A tal fine, il presidente gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le schede deteriorate.

NUMERO DEI DEPUTATI E DEI SENATORI DA ELEGGEREPer la Camera, il numero di deputati da eleggere è di 400, dei quali 8 eletti nella circoscrizione estero. I 3/8 dei seggi (146 seggi) sono assegnati nei collegi uninominali, con formula maggioritaria, in cui è proclamato eletto il candidato più votato. Fatto salvo quello della Val d’Aosta che è costituita in un unico collegio uninominale, i restanti 245 seggi sono attribuiti con metodo proporzionale a livello nazionale in 49 collegi plurinominali.

Per il Senato, il numero di senatori da eleggere è di 200, di cui 4 nella circoscrizione estero. I 3/8 dei seggi (67 seggi) sono assegnati nei collegi uninominali, con formula maggioritaria, in cui è proclamato eletto il candidato più votato. Fatti salvi i collegi uninominali delle regioni che eleggono un solo senatore (Valle d’Aosta) e quelli del Trentino-Alto Adige (che elegge 6 senatori solo con sistema uninominale), i restanti 122 seggi sono assegnati, in ciascuna regione, nell’ambito di 26 collegi plurinominali, con il metodo proporzionale dei quozienti interi e dei maggiori resti, tra le liste e le coalizioni di liste che hanno superato la soglia di sbarramento.

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Biglietti aerei dei voli con prezzi alle stelle, oltre 1.300 arresti nelle maggiori città: la Russia metropolitana (e non solo) non crede più nell’«uomo forte»

Una studentessa moscovita cerca di resistere all’arresto – (foto Epa)

«Credo nel vostro sostegno». Non è una professione di fede, ma una richiesta di aiutoL’analisi del discorso di Vladimir Putin dovrebbe cominciare dalla fine. Dall’utilizzo di una locuzione mai usata in epoca recente, l’unico precedente risale all’appello per il voto nel 2008, dietro alla quale si nasconde una parziale ammissioneL’uomo della forza per eccellenza , che negli ultimi vent’anni ha convinto il suo popolo di essere l’unica scelta per ridare ordine e potenza a una nazione in crisi di fiducia, questa volta non ce la fa da solo. Non ha più la situazione sotto controllo.

Era la sua guerra, questaLa sua Operazione militare speciale, un giro di parole per dire che non stava succedendo niente. E adesso facendo appello al supporto, e quindi alla benevolenza della sua gente, ammette in modo quasi esplicito di avere cominciato qualcosa che non riesce a finire. Le prime risposte sono arrivate subito, e non sono certo incoraggianti per lui. L’aumento del traffico alla frontiera con la Finlandia, l’unico confine di terra che consente ancora il passaggio ai cittadini russi forniti di visto per i Paesi europei, è un piccolo segnale. Anche se la tendenza era in atto già dalla scorsa settimana quando, con una mossa che lasciava presagire quanto stava per accadere, il Cremlino aveva aumentato le limitazioni per il permesso di espatrio. continua a leggere su corriere.it

Una donna di Mosca, inginocchiata e impaurita: attorno i poliziotti si scontrano con i manifestanti – (foto Ap)