La morte di Carlo Alberto Dalla Chiesa e il mistero….


articolo : https://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Alberto_dalla_Chiesa

3 settembre 1982, in un agguato mafioso morirono il prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, sua moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo.

L’agguato a Palermo e la morte

La scena dell’omicidio dei coniugi dalla Chiesa il 3 settembre 1982

Alle ore 21:15 del 3 settembre 1982, ventiquattro giorni prima del suo sessantaduesimo compleanno, la A112 sulla quale viaggiava il prefetto, guidata dalla moglie Emanuela Setti Carraro, fu affiancata in via Isidoro Carini a Palermo da una BMW, dalla quale partirono alcune raffiche di Kalashnikov AK-47, che uccisero il prefetto e la moglie.

 Emanuela Setti Carraro, seconda moglie di dalla Chiesa, assassinata da Cosa nostra assieme al marito

Nello stesso momento l’auto con a bordo l’autista e agente di scorta, Domenico Russo, che seguiva la vettura del Prefetto, veniva affiancata da una motocicletta, dalla quale partì un’altra micidiale raffica, che ferì gravemente Russo, il quale morì dopo dodici giorni all’ospedale di Palermo.

L’agente di Polizia Domenico Russo, scorta del prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa, deceduto a Palermo il 15 settembre 1982 per le ferite riportate nell’attacco mafioso al generale e a sua moglie
40 anni dall’uccisione di Carlo Alberto Dalla Chiesa Videosicilia

Agenzia cyber, aumento degli attacchi agli operatori italiani di energia


articolo Redazione ANSA: https://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/tlc/2022/09/02/agenzia-cyber-aumento-attacchi-operatori-italiani-energia_f50cf0ea-5166-46b8-9d3d-a1a98fd30376.html

Raccomandazioni per innalzare protezione infrastrutture digitali

Un’immagine che simula e rappresenta la figura di un hacker impegnato in un attacco informatico. Gli Stati Uniti e i suoi più stretti alleati hanno accusatato formalmente la Cina di essere dietro a un’ondata di cyber attacchi senza precedenti che hanno colpito Microsoft e diverse aziende sparse per il mondo – ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

Si registra un aumento degli attacchi cibernetici alle strutture energetiche nazionali.

Lo fa sapere l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, informando che si è tenuta questo pomeriggio la riunione del Nucleo per la cybersicurezza riguardo agli attacchi che negli scorsi giorni hanno coinvolto operatori italiani del settore energetico (Eni e Gestore dei servizi energetici, ndr).

I tecnici dell’Agenzia hanno diffuso le raccomandazioni tecniche “per l’innalzamento dei livelli di protezione delle infrastrutture digitali degli operatori energetici, adeguandole costantemente alle più recenti informazioni sulla minaccia“.

L’incremento generalizzato di attività malevole, confermato dai dati di monitoraggio dell’Agenzia – rileva l’organismo diretto da Roberto Baldoni – evidenzia il perdurare di diverse campagne globali di tipo Ddos (Distributed denial of service, in pratica si invia un’enorme quantità di richieste al sito web bersaglio, che non è in grado di gestirle e quindi di funzionare correttamente, ndr) e intrusivo, nell’ambito delle quali l’Italia risulta essere un target particolarmente colpito“.

Venezia, l’agente eroe che ha salvato la ragazza dal suicidio…..


Venezia, l’agente eroe che ha salvato la ragazza dal suicidio: “L’ho afferrata al volo per un polso, non doveva morire”

articolo di Vera Mantengoli: https://www.repubblica.it/cronaca/2022/09/03/news/lagente_eroe_che_ha_salvato_la_ragazza_dal_suicidio_lho_afferrata_al_volo_per_un_polso_non_doveva_morire-364047999/?ref=RHTP-BH-I363114249-P6-S5-T1

Il momento in cui la ragazza viene salvata dal poliziottorepubblica.it

Venezia, 03 settembre 2020

Voleva farla finita, ma un angelo l’ha afferrata per una mano, strappandola per un soffio alla morte. Ieri una ragazza francese di 20 anni ha tentato di suicidarsi gettandosi dall’impalcatura della Chiesa degli Scalzi, ma l’intervento miracoloso del giovane poliziotto Alberto Crispo l’ha tratta in salvo. L’uomo, originario di Grassano in provincia di Matera, è riuscito ad afferrarla proprio quando lei si è lasciata andare nel vuoto, in quello che doveva essere il suo ultimo gesto. Immediato l’applauso dei presenti che hanno vissuto quegli interminabili attimi di angoscia guardando dal piazzale della stazione cosa stava succedendo.  continua a leggere su repubblica.it