Coronavirus, in aereo aria filtrata come in ospedale: «Sterile al 99,97%»
Gli studi dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea. A bordo l’aria viene cambiata ogni 2-3 minuti e i filtri sono in grado di eliminare anche i coronavirus
In cabina – I dubbi, è bene intendersi, sono più che legittimi. I velivoli sono ambienti chiusi, dove si sta a stretto contatto con altri viaggiatori quasi tutti sconosciuti e dei quali, com’è ovvio, s’ignorano i loro trascorsi, i loro contatti e i loro viaggi. Così anche il minimo starnuto o il colpo di tosse fanno scattare la sirena— di questi tempi anche più d’una — a chi si trova di fianco. Non a caso quando si parla dell’ambiente in aereo le descrizioni più frequenti sono tipo «sporco, pieno di germi, disgustoso, fetido».
Gli studi – «In realtà l’aria è molto pulita e davvero sicura», chiariscono dalla Iata, l’associazione internazionale che raccoglie 300 compagnie aeree in tutto il globo. E a confermarlo sono due studi — che risalgono al 2017 — dell’Easa, l’agenzia indipendente europea per la sicurezza aerea. Sostengono, questi documenti, che la qualità dell’aria in cabina è simile o persino meglio di quella registrata normalmente negli ambienti interni come gli uffici, le scuole, le abitazioni. Come mai? Il sistema è progettato per far circolare aria che al 50% è presa da fuori e al 50% è interna, ma filtrata. In alcuni casi, come i Boeing 717 di Delta Air Lines, l’aria è presa tutta dall’esterno. continua a leggere