
articolo di Silvia Fumarola: https://www.repubblica.it/spettacoli/people/2022/08/13/news/e_morto_piero_angela-361533672/?ref=RHTP-BL-I361534652-P1-S1-T1
Il messaggio in un tweet. Il divulgatore aveva 93 anni. L’arrivo in Rai nel 1952, a ventiquattro anni. Nella primavera del 1981 su Rai 1 prendeva il via ‘Quark’
È morto Piero Angela. L’annuncio è arrivato con un tweet del figlio Alberto. Una foto sorridente e il messaggio: “Buon viaggio papà“. Angela aveva 93 anni.
Passione e rigore. Due parole che sembrano in contrasto ma che hanno fatto parte della personalità di Piero Angela, gentiluomo della tv, il divulgatore che con Quark, Superquark, ha fatto scoprire a generazioni di spettatori la scienza. Dai segreti dei dinosauri e del corpo umano, dal clima impazzito alle scoperte delle neuroscienze. Se n’è andato a 93 anni, con la discrezione con cui è vissuto.
Una colonna del servizio pubblico – “Abbiamo fatto tanti viaggi in famiglia“, raccontava il figlio Alberto, “ma le storie più belle erano quelle di papà, le sue avventure: ascoltarlo era un po’ come leggere Salgari. Ha cominciato che non c’era la televisione ed è ancora in prima serata: è un patrimonio“. Sessantacinque anni di Rai, una colonna del servizio pubblico.
L’arrivo in Rai – Nel 1952, a ventiquattro anni, mette piede nella sede della radio di Torino dopo avere partecipato a una selezione per collaboratori. “Studiavo ingegneria al Politecnico“, raccontò su Repubblica a Dario Cresto-Dina “ma in realtà l’ambizione era quella di fare musica. Pianoforte. Avvertivo il fascino americano, eravamo nel dopoguerra, m’innamorai del jazz. Nel ’48 mi ero procurato un visto di fortuna grazie a un professore del Conservatorio per andare a Nizza ad ascoltare Louis Armstrong“.
Dalla musica al giornalismo – Lascia la musica per il giornalismo, gli inizi avventurosi sono con Gigi Marsico, Mario Pogliotti, Enzo Tortora, Furio Colombo, Umberto Eco, Gianni Vattimo. Angela va in giro a fare i servizi su una Fiat Giardinetta attrezzata. Nel 1968 Fabiano Fabiani lo chiama a Roma, per farlo debuttare in televisione. Corrispondente da Parigi, poi da Bruxelles, conduce il tg delle 13.30, alternandosi con Andrea Barbato.
Lo sbarco sulla Luna – In America la folgorazione quando viene inviato alla Nasa, a seguire la preparazione allo sbarco sulla Luna. La macchina organizzativa perfetta, la sala dei comandi, gli scienziati che lavorano dietro le quinte lo affascinano: da quel viaggio inizia la sua nuova vita, tornato in Italia chiede e ottiene di lasciare il telegiornale. continua a leggere
Piero Angela, il cordoglio del Paese. Mattarella: “La Repubblica gli è riconoscente”

Senza Piero Angela, l’Italia è più povera. Una consapevolezza perfettamente leggibile nella serie di messaggi che immediatamente, dopo la notizia della morte, sono partiti dal mondo della politica, delle scienze, della cultura e di quella televisione italiana che il grande divulgatore scientifico ha tanto amato oltre a esserne stato un protagonista degno dei libri di storia. Uno per tutti, il tributo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Provo grande dolore per la morte di Piero Angela, intellettuale raffinato, giornalista e scrittore che ha segnato in misura indimenticabile la storia della televisione in Italia, avvicinando fasce sempre più ampie di pubblico al mondo della cultura e della scienza, promuovendone la diffusione in modo autorevole e coinvolgente. Esprimo le mie condoglianze più sentite e la mia vicinanza alla sua famiglia, sottolineando che scompare un grande italiano cui la Repubblica è riconoscente“. continua a leggere