Treno avvolto dalle fiamme in Spagna: i passeggeri scappano dai finestrini….


Treno avvolto dalle fiamme in Spagna: i passeggeri scappano dai finestrini. Fuggono anche i vigili del fuoco

articolo: https://video.corriere.it/esteri/treno-avvolto-fiamme-spagna-passeggeri-scappano-finestrini-fuggono-anche-vigili-fuoco/65572baa-1e15-11ed-9975-12e1519ef887

Le impressionanti immagini da Castellón. Almeno 20 i feriti

CorriereTv

Treno avvolto dalle fiamme in Spagna: i passeggeri scappano dai finestrini. Fuggono anche i… – Corriere della Sera

Venti persone hanno riportato lesioni e ustioni ieri, martedì 16 agosto, quando un treno è stato bloccato dalle fiamme a Castellón (nord-est della Spagna), e queste, prese dal panico, sono scese dal convoglio spaccando i finestrini.
Gravi incendi sono attivi nella Comunità Valenciana, regione orientale della Spagna. In particolare, riporta la stampa locale, preoccupa un rogo scoppiato vicino a Bejis, a nord di Valencia, a causa del quale sono state evacuate alcune località e un campeggio . Intanto, un grosso incendio è attivo anche più a sud, nella Valle d’Ebo (Alicante): le fiamme, che hanno costretto all’evacuazione di circa 1.500 persone, hanno già bruciato oltre 11.500 ettari.

Spagna, Vigili del fuoco all’opera contro le fiamme nella provincia di Alicante – Il Sole 24 ORE

Londra, incendio nella metro a London Bridge. Decine di edifici evacuati e circolazione interrotta


articolo: https://video.repubblica.it/mondo/londra-incendio-nella-metro-a-london-bridge-decine-di-edifici-evacuati-e-circolazione-interrotta/423166/424119?ref=RHTP-BH-I361612553-P3-S2-T1

Un forte incendio e’ scoppiato nella zona sud di Londra, nella stazione di Southwark. Sul posto ci sono una diecina di autobotti e circa 70 pompieri. Le fiamme hanno provocato grossi disturbi alla circolazione per la stazione di London Bridge ed edifici sono stati evacuati lungo Union Street a causa del denso fumo nero.

Grosso incendio a Londra, edifici evacuati BlitzTv

Londra, incendio tra le stazioni di London Bridge e Waterloo

articolo: https://video.corriere.it/esteri/londra-incendio-le-stazioni-london-bridge-waterloo/ccb19e1a-1e16-11ed-9975-12e1519ef887

Il rogo è scoppiato sotto un ponte ferroviario

CorriereTv

Le linee ferroviarie da e per London Bridge, a Londra, sono state interrotte mercoledì 17 agosto e diversi edifici sono stati evacuati dopo che un grande incendio si è sviluppato a Southwark. L’incendio sta causando forti disagi alla circolazione dei treni in centro sta producendo dense nuvole di fumo nero, e le autorità — secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters — chiedono a «chiunque viva o lavori in zona di tenere porte e finestre chiuse». Una settantina i vigili del fuoco in azione.

Londra, incendio tra le stazioni di London Bridge e Waterloo East: «Tenete chiuse porte e finestre»

articolo di Redazione Online: https://www.corriere.it/esteri/22_agosto_17/londra-incendio-d62a7914-1e14-11ed-9975-12e1519ef887.shtml

Deviata la circolazione dei treni: decine di vigili del fuoco in azione. Il rogo è scoppiato sotto un ponte ferroviario

Un grosso incendio — scoppiato intorno alle 9.20, ora locale: le 10.20 in Italia – sta causando forti disagi alla circolazione dei treni e della metropolitana in centro a Londra.

Il rogo, scoppiato sotto un ponte ferroviario tra le stazioni di London Bridge Waterloo East, si è allargato a un parcheggio dove — secondo i vigili del fuoco – due auto elettriche hanno preso fuoco.

L’incendio sta producendo dense nuvole di fumo nero, e le autorità — secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters — chiedono a «chiunque viva o lavori in zona di tenere porte e finestre chiuse». Una settantina i vigili del fuoco in azione. continua a leggere

Parte la Serie A 2022/23: ecco quanto vale la classifica


articolo di Redazione: https://www.calcioefinanza.it/2022/08/13/quanto-vale-classifica-serie-a-ricavi-piazzamento/

Quanto vale classifica Serie A – La Serie A si prepara a ripartire, con l’inizio della stagione 2022/23. Una annata particolare, che vedrà un’alta concentrazione di partite nei primi mesi, con lo stop a metà novembre per i Mondiali in Qatar. Dalla lotta Scudetto alla corsa salvezza, passando per la sfida per un piazzamento europeo, ci sarà tanto in gioco, come ogni inizio stagione.

Il piazzamento finale in Serie A non è però importante solamente da un punto di vista del risultato sportivo, ma anche sul fronte meramente economico. Concludere la stagione con più o meno punti – e di conseguenza in una determinata posizione in classifica – porta a ricavi differenti per le società tra quelli che vengono distribuiti per la voce diritti televisivi”.

Quanto vale la Serie A 2022/23?

Come viene suddiviso il montepremi del campionato 22/23 tra i clubPlay Video

Quanto vale classifica Serie A – La ripartizione dei diritti tv

La ripartizione dei proventi da diritti tv, infatti, viene effettuata sulla base dei criteri imposti dalla Legge Melandri (revisionata poi dalla riforma Lotti) e che prevede una distribuzione delle risorse provenienti dalla commercializzazione delle partite come segue:

  • 50% in parti uguali;
  • 30% in base ai risultati sportivi (di cui il 12% basato sul piazzamento e il 3% sui punti della stagione in corso, il 10% sulla base dei risultati conseguiti negli ultimi cinque campionati e il 5% sulla base della graduatoria formata tenendo conto dei risultati sportivi conseguiti a livello nazionale e internazionale dalla Stagione Sportiva 1946/47 alla sesta antecedente a quella di riferimento);
  • 20% in base al bacino d’utenza (di cui 8% in base alla audience televisiva certificata Auditel e 12% in base agli spettatori paganti)

Quanto vale classifica Serie A – La classifica dal 1° al 20°

Nel complesso, dunque, il 12% delle risorse finali viene distribuito tra i club in base alla posizione in classifica. Per la stagione 2022/23, in attesa di aggiornamenti, parliamo di 113 milioni di euro, con un massimo di circa 17,6 milioni di euro per il primo posto e un minimo di quasi 400mila euro per l’ultimo. Considerando la sola parte di ricavi da distribuire sulla base della classifica di questa stagione, queste sono le cifre che i club incasseranno, dal 1° al 20° posto:

  1. 17,6 milioni di euro
  2. 14,8 milioni di euro
  3. 12,7 milioni di euro
  4. 10,6 milioni di euro
  5. 9,2 milioni di euro
  6. 7,7 milioni di euro
  7. 6,3 milioni di euro
  8. 5,6 milioni di euro
  9. 4,9 milioni di euro
  10. 4,2 milioni di euro
  11. 3,5 milioni di euro
  12. 3,2 milioni di euro
  13. 2,8 milioni di euro
  14. 2,5 milioni di euro
  15. 2,1 milioni di euro
  16. 1,8 milioni di euro
  17. 1,4 milioni di euro
  18. 1 milione di euro
  19. 0,7 milioni di euro
  20. 0,4 milioni di euro

Chiaramente, se la differenza tra un nono e un decimo posto è minima, quella tra quarto e quinto o tra sesto e ottavo non si esaurisce nei pochi milioni di euro di divario, ma in quel caso il risultato sportivo – fondamentale per la qualificazione in Champions o in Europa League – sarà fondamentale per i bilanci 2023/24.

Dal Bayern alla Juve, la classifica degli sponsor di maglia dei top club


articolo di Redazione: https://www.calcioefinanza.it/2022/08/16/classifica-sponsor-di-maglia-europa/

Classifica sponsor di maglia Europa – E’ notizia di questi giorni che il Bayern Monaco ha rinnovato il proprio accordo di sponsorizzazione con Deutsche Telekom: 50 milioni di euro all’anno fino al 2027, cinque milioni a stagione in più rispetto al contratto precedente.

Il nuovo accordo tra la squadra di Monaco e il partner ventennale ha permesso al club bavarese di guadagnare due posizioni nella classifica dei ricavi da sponsor di maglia tra i club europei. Il Bayern resta però distante ancora 10 milioni di euro dal podio. Tra Premier League, Liga, Serie A e Bundesliga, le società più importanti incassano cifre che arrivano fino a 80 milioni di euro a stagione, come nel caso del Manchester City.

Classifica sponsor di maglia Europa – Il podio – Considerando solamente il main sponsor sulla divisa da gioco, Calcio e Finanza ha fatto il punto sui contratti di sponsorizzazione più ricchi tra i club europei. Il Manchester City la fa da padrone: i Citizens incassano 67,5 milioni di sterline all’anno (più di 80 milioni di euro con il cambio attuale) dallo sponsor Etihad, anche se nell’accordo dovrebbe rientrare pure la sponsorizzazione dello stadio di casa, l’Etihad Stadium.

Al secondo posto di questa speciale classifica si colloca il Real MadridEmirates, infatti, paga 70 milioni di euro all’anno per apparire sulla maglia delle Merengues. Il precedente contratto con la compagnia aerea è scaduto il 30 giugno 2022 ed è stato rinnovato per un ulteriore anno. In questo modo i Blancos avranno il tempo di valutare eventuali offerte da nuovi partner, senza andare sul mercato in un periodo complicato dall’emergenza Coronavirus.

Il Paris Saint Germain occupa il terzo gradino del podio: a partire dalla stagione 2022/23 Accor, uno dei principali gruppi alberghieri francesi a livello mondiale, è stato sostituito da Qatar Airways, premium partner del club parigino a partire dal 2020, ed ora anche sponsor ufficiale della maglia. La compagnia aerea versa nelle casse del club presieduto da Nasser Al-Khelaifi una cifra simile a quella che pagava Accor, perciò tra i 60 ed i 70 milioni di euro.

Classifica sponsor di maglia Europa – Gli altri top club – Appena fuori dal podio il Barcellona, che ha siglato un accordo con Spotify, noto servizio di streaming di musica in abbonamento. A partire dalla stagione 2022/23 e per le prossime quattro stagioni, Spotify apparirà sullo spazio frontale delle maglie delle prime squadre maschile e femminile. Nel dettaglio, stando a quanto svelato dal portale specializzato 2Playbook, il colosso svedese dovrebbe versare 57,5 milioni di euro a stagione per la sponsorizzazione (Rakuten versava 55 milioni annui) più ulteriori 5 milioni per affiancare il proprio nome a quello del Camp Nou, che cambierà nome e verrà ribattezzato Spotify Camp Nou.

Il Manchester United, invece, ha un contratto di sponsorizzazione con Teamviewer, che dopo la scadenza non verrà rinnovato. L’azienda che si occupa della creazione di software per la condivisione dei desktop a distanza versa 55 milioni di euro (al cambio attuale) a stagione ai Red Devils, una cifra inferiore rispetto al precedente accordo con Chevrolet (che versava oltre 74 milioni a stagione).

Dietro lo United c’è poi proprio il Bayern – con 50 milioni di euro a stagione – che ha scavalcato quattro club di Premier League con il rinnovo del suo accordo con Deutsche Telekom. Si tratta di ArsenalLiverpoolTottenham Chlesea, i cui ricavi dalla sponsorizzazione della maglia da gioco sono pari a 47,5 milioni di euro ciascuno.

I Gunners hanno un accordo con lo stesso sponsor del Real Madrid, Emirates. I Reds portano sulla maglia il logo di Standard Chartered, anche se sono alla ricerca di un nuovo sponsor che possa portare più soldi al club che gioca le sue gare interne ad Anfield, puntando a far crescere i ricavi per lo spazio frontale sulla divisa fino a 80 milioni di sterline a stagione (95 milioni di euro circa al cambio attuale), a partire dal 2023/24. Il Tottenham ha rinnovato nel 2019 il proprio accordo con la compagnia assicurativa AIA, fino alla stagione 2026/2027. Sulle divise del Chelsea appare il logo dell’operatore di telefonia mobile 3confermato dopo i problemi legati all’invasione russa dell’Ucraina.

Chiude questa speciale classifica l’Atletico Madrid, con il nuovo accordo con Whalefin, brand che ha sostituito a partire dal 2022/23 Plus500 sul fronte della maglia dei Colchoneros e che verserà nelle casse del club madrileno 42 milioni all’anno per le prossime 5 stagioni.

Classifica sponsor di maglia Europa – Le società italiane – Guardando ai club italiani, notiamo come le altre società di Serie A siano ancora molto lontane dalla Juventus e dai vertici in generale. Il club controllato da Exor – la holding della famiglia Agnelli-Elkann – ha rinnovato il suo contratto con Jeep a dicembre 2020, sulla base di 45 milioni di euro a stagione.

L’Inter, invece, a partire da questa stagione, è passata da Socios alla partnership con DigitalBits, oggi al centro di uno scontro con il club nerazzurro dopo le indiscrezioni legate ai mancati pagamenti da parte dello sponsor. L’accordo quadriennale dal 2021/22 al 2024/25 ha un valore complessivo di 85 milioni più bonus legati alle performance sportive.

Il Milan, infine, guadagna circa 10 milioni di euro a stagione da Emirates. La società di via Aldo Rossi ha rinnovato a luglio 2020 l’accordo con la compagnia area a cifre inferiori rispetto ai 14 milioni di euro all’anno percepiti fino al rinnovo. La nuova intesa ha consentito però al Milan di ospitare nuovi brand, motivo per cui il club ha siglato un accordo con BitMEX, diventato il primo sponsor sulla maglia della maglia del Milan nella storia, che vale 5 milioni euro annui, e con WeFox, diventato sponsor di retro maglia, che vale circa 6-8 milioni di euro a stagione.

Classifica sponsor di maglia Europa – La graduatoria completa

Questa la classifica dei ricavi da sponsor di maglia, considerando solamente i brand che appaiono sullo spazio frontale della divisa da gioco:

  1. Manchester City Etihad: 80 milioni di euro a stagione
  2. Real MadridEmirates: 70 milioni di euro a stagione
  3. Psg – All: 60 milioni di euro a stagione
  4. BarcellonaSpotify: 57.5 milioni di euro a stagione (più 5 milioni per i naming rights)
  5. Manchester UnitedTeamviewer: 55 milioni di euro a stagione
  6. Bayern MonacoDeutsche Telekom: 50 milioni di euro a stagione
  7. ArsenalEmirates: 47,5 milioni di euro a stagione
  8. LiverpoolStandard Chartered: 47,5 milioni di euro a stagione
  9. Tottenham AIA: 47,5 milioni di euro a stagione
  10. ChelseaThree: 47,5 milioni di euro a stagione
  11. JuventusJeep: 45 milioni di euro a stagione
  12. Atletico Madrid WhaleFin: 42 milioni di euro a stagione

Perché il Chelsea non si preoccupa del FPF


articolo di Massimiliano Vitelli: https://www.calcioefinanza.it/2022/08/16/chelsea-spese-mercato-fair-play-finanziario/

L’addio del magnate russo Roman Abramovic, costretto a cedere il Chelsea a causa di una serie di ripercussioni derivanti della guerra tra Russia e Ucraina, aveva messo paura alla tifoseria dei Blues, abituata forse troppo bene dalla gestione del cinquantaseienne di Saratov.

Presidente dal 2003 al 2022, Abramovic aveva costruito negli anni una squadra di altissimo livello, portando nella bacheca del club londinese cinque successi in Premier League, altrettante Coppe d’Inghilterra, tre Coppe di Lega, due Community Shield, due Champions League, due Europa League, una Supercoppa UEFA e una coppa del Mondo per club.

La cessione ad un consorzio guidato dall’imprenditore statunitense Todd Boehly, co-fondatore, presidente e amministratore delegato di Eldridge Industries, avvenuta il 30 maggio 2022, non sembra però aver minato la solidità finanziaria del club, che ha operato in questa sessione di mercato con dinamismo e muscolarità, investendo cifre da capogiro per rinforzare la rosa affidata al tedesco Thomas Tuchel.

Con il calciomercato che si sta avviando alla chiusura (deadline il 1° settembre), appare ormai inevitabile che la nuova proprietà termini con il record di soldi spesi per i nuovi innesti (stabilito due anni fa, quando Abramovic registrò uscite per 200 milioni di sterline). Considerando, oltre agli esborsi per i big, anche i 23,3 milioni di sterline spesi per i giovani Carney, Chukuemeka e Slonina, il Chelsea ha infatti già tirato fuori una cifra intorno ai 160 milioni di sterline.

A fronte di questa imponente uscita di cassa, solo 6,9 milioni di sterline in entrata, arrivate grazie alla cessione in prestito all’Inter di Lukaku. E il Fair Play Finanziario? La risposta è in un’analisi attenta dei ricavi delle ultime stagioni, che sono tra i più alti dei club dell’intero pianeta calcio.

Un dato arriva da Swiss Ramble. La società di analisi finanziaria nel calcio ci informa come il Chelsea abbia in realtà venduto moltissimo tra il 2015 e il 2020, incassando in totale circa 434 milioni di sterline. Molto di più del Liverpool secondo classificato in questa speciale classifica, che nello stesso periodo di riferimento ha messo a bilancio entrate da vendite di calciatori pari a 276 milioni di sterline.

A questo va aggiunto che Roman Abramovic, prima di lasciare la guida del Chelsea, ha deciso di coprire il passivo della società che era di circa 1,6 miliardi di sterline lasciandola di fatto in ottima salute. Non solo. Il Chelsea la scorsa estate ha fatto partire sia Tomori sia Abraham (entrambi sbarcati in Italia, il primo al Milan, il secondo alla Roma). Questo, essendo i due calciatori frutto del vivaio, gli ha permesso di registrare una grande plusvalenza.

Capitolo ammortamenti. L’ingaggio di un giocatore non finisce tutto a bilancio nella stagione del suo arrivo, ma viene ripartito (a volte in parti uguali, altre in proporzioni differenti) sulla durata del contratto. Quindi i 160 milioni spesi finora, in realtà pesano in questa stagione sulle casse del club molto meno, forse appena 25/30 milioni di sterline.

Ecco perché il Chelsea, che comunque sta cercando di piazzare i calciatori fuori dal progetto tecnico di Tuchel per alleggerire il monte-ingaggi, non trema per il Fair Play Finanziario, un sistema di controllo che valuta le operazioni di una società di calcio nell’arco di un triennio.