articolo di Manuela Messina: https://milano.repubblica.it/cronaca/2022/04/22/news/morto_michele_michelino_lex_operaio_della_breda_che_lottava_contro_le_damianto-346474573/?ref=RHTP-BH-I329007773-P18-S3-T1
Aveva 73 anni. Con il suo “Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio” era presente a tutti i processi sulle morti d’amianto. Era stato operaio alla Pirelli, alla Breda di Sesto San Giovanni ed elettricista del Comune di Milano
Michele Michelino c’era sempre ai processi sulle morti d’amianto. Non perdeva un’udienza che fosse una. Ci teneva. Era generoso e determinato, preciso. In quelle aule lo conoscevano tutti, dai cancellieri ai magistrati. Si indignava moltissimo, quando veniva decisa una assoluzione – e a Milano sono state tante, quasi tutte – per i dirigenti delle varie aziende accusati, negli anni, di non avere tutelato la salute dei lavoratori. Ogni volta che succedeva, insieme ai compagni del “Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio“, che spesso si costituiva parte civile nei processi, tirava fuori un cartello di protesta contro i giudici. Gridava insieme a loro: “Vergogna, vergogna, questi lavoratori sono stati uccisi un’altra volta“. Come era successo dopo l’ultima assoluzione nel processo milanese sulle morti per le fibre killer al Teatro alla Scala. Però all’udienza successiva c’era sempre, e diceva: “Stavolta ce la facciamo“.
Se ne è andato giovedì pomeriggio, a 73 anni, dopo che da qualche settimana era ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Niguarda di Milano. Lascia la moglie Daniela. I suoi compagni solo addolorati. “Proviamo un profondissimo rammarico, è stato un grandissimo uomo di lotta“, raccontano. La camera mortuaria sarà domani, sabato 23 aprile, all’ospedale Niguarda dalle ore 10.15, ma il vero momento per ricordarlo sarà alla manifestazione del 30 aprile che organizzava lui stesso ogni anno, per ricordare le vittime di amianto e dei morti sul lavoro. continua a leggere