La decisione del presidente Laporta poco dopo la quinta sconfitta stagionale. Il k.o. nel Clasico aveva già dato una spallata. Ora l’ex cervello del Barça di Guardiola è il candidato numero 1: accetterà?

La storia di Ronald Koeman con il Barcellona si è fermata a Madrid. Ieri sera nel quartiere di Vallecas, a sud della capitale, il Barça è caduto e la quinta sconfitta stagionale, terza in Liga e seconda consecutiva dopo il Clásico di domenica, ha portato il presidente Joan Laporta alla drastica decisione: cambio di allenatore. Il comunicato è arrivato a mezzanotte e un quarto, circa tre ore dopo l’1-0 rimediato dal Barcellona col Rayo Vallecano. Ennesima partita grigia, e anche sfortunata visto che Memphis Depay dopo aver segnato 11 rigori di fila si è fatto parare il tiro dal dischetto da Dimitrievski. Il Barcellona ringrazia l’allenatore che nell’estate del 2020 era stato preso da Josep Maria Bartomeu dopo il tremendo 8-2 incassato a Lisbona in Champions dal Bayern, e ora cercherà un sostituto. Laporta, tornato alla presidenza nel marzo scorso, voleva licenziare Koeman già mesi fa ma non era riuscito a trovare né un’opzione valida né i soldi per la liquidazione. Ora evidentemente i fondi ci sono, il ricambio si vedrà.
XAVI FAVORITO – È facile prevedere che il telefono di Xavi Hernandez sia parecchio sollecitato, l’ex cervello del Barça di Guardiola è il candidato numero uno ma bisogna vedere se accetterà di accorrere al capezzale della sua squadra del cuore e farsi carico di una formazione in evidente difficoltà, nona in campionato (15 punti su 30 in 10 giornate) e a serio rischio di eliminazione in Champions. Jordi Cruijff, impiegato del club, poche settimane fa aveva detto chiaramente di non voler succedere al connazionale Koeman. Si era parlato con insistenza anche di Andrea Pirlo, un pallino di Laporta, candidatura che però aveva perso peso. L’outsider è il ‘Muñeco’ Gallardo, continua a leggere