In ballo ci sono circa 150 milioni che possono far saltare la stagione. La Federcalcio ha scritto ai ministri Gualtieri e Spadafora per manifestare “notevole preoccupazione”. Ricevendo sommarie rassicurazioni. In cosa consiste la norma e chi ne aveva beneficiato
C’è una circolare dell’Agenzia delle Entrate che ha messo in agitazione la Serie A. Sostiene che i benefici del cosiddetto Decreto Crescita, che ha permesso di far arrivare in Italia dal 2019 tanti campioni, da Lukaku a De Ligt, dietro la promessa di tagliare le tasse del 50%, non sono ancora applicabili. E la circolare avrebbe una applicazione retroattiva, sconvolgendo la pianificazione economico-finanziaria dei club. L’impatto sarebbe quantificabile nell’ordine dei 140-150 milioni di euro da versare improvvisamente al Fisco e che potrebbero far saltare la stagione. Ma non trema solo il calcio: con questa norma il basket di Serie A ha riportato in Italia star come Datome e Belinelli.
La reazione di Federcalcio e Lega di A – La Federcalcio ha scritto una lettera, con destinatari i ministri Gualtieri e Spadafora, manifestando “notevole preoccupazione”, per la circolare dell’Agenzia delle entrate e chiedendo “di avviare quanto prima” la stesura di un dpcm che regolarizzi la situazione. Il presidente della Lega di A Paolo Dal Pino e quello della Federcalcio Gabriele Gravina hanno messo in moto la macchina politica per capire se il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate avesse una matrice istituzionale. Dal Ministero dell’Economia però è filtrata una posizione decisamente rassicurante: gli interlocutori governativi si sono impegnati a risolvere la questione in tempi rapidi. In fondo, anche per il credito d’imposta alle società, che scade giovedì 31 gennaio, si aspetta ancora un decreto attuativo. continua a leggere