Soverchiato di richieste per il bonus da 600 euro, i server hanno svelato le informazioni dei contribuenti. Gli esperti di cybersecurity: “Violazione della privacy devastante causata da un lavoro fatto male”
“Violazione della privacy devastante causata da un lavoro fatto male”, taglia corto Andrea Zapparoli, del comitato direttivo dell’Associazione italiana per la sicurezza informatica (Clusit). “Gli attacchi hacker? Semplice teatro, quelli infatti ci sono sempre specie su un sito di tale importanza”.
Bastava compilare una domanda e saltavano fuori le informazioni relative ad altre persone: nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, posizione fiscale. “Ci sarà la più grande class action d’Italia contro l’Inps. Garantito”, scrivono ora su Twitter decine di utenti.
I profili che sono stati più visualizzati, stando a quel che sappiamo ora, sarebbero soprattutto quelli di Luciano V., Marzia C., Luca M., Stefano Maria B., Alessandro N., Bruno A., Marco B., Lucia C. Ora spetta al Garante della privacy, Antonello Soro, stabilire cosa è successo. continua a leggere

