articolo di Redazione Milano: https://milano.corriere.it/notizie/lombardia/23_gennaio_04/in-italia-1-089-lavoratori-morti-nel-2022-lombardia-maglia-nera-introdurre-il-reato-di-omicidio-37cd9594-3f2f-4b23-9828-54ddb64a5xlk.shtml?refresh_ce
I dati dell’Unione sindacale di base e Rete Iside: già sette vittime nel 2023. «Salute e sicurezza dei dipendenti sacrificabili sull’altare del profitto»
L’inizio del 2023 si è già macchiato di 7 morti sul lavoro. Lo rendono noto Unione sindacale di base (Usb) e Rete Iside, una onlus che promuove interventi per il miglioramento della sicurezza tra i lavoratori. Un dato che segue il bollettino nazionale 2022, «l’ennesimo Annus horribilis» con 1.089 vittime di cui 769 sul posto, mentre stavano prestando servizio, e oltre 300 «in itinere», correlabili a stanchezza per orari extra o a partenze all’alba per raggiungere la sede.
«Una cifra in linea con i dati degli ultimi anni — denunciano Usb e Rete Iside —, testimonianza di come la salute e la sicurezza dei dipendenti siano considerati sacrificabili sull’altare del profitto, derubricati a danni collaterali nel sistema economico capitalistico». Lombardia «maglia nera» con 161 lavoratori rimasti uccisi, seguono il Veneto con 130 e la Campania con 91. Nel dossier si critica anche «l’inazione della politica e dei sindacati complici che si rifiutano di andare oltre il rituale dello straccio di vesti ad ogni nuova morte».
Quindi le proposte, la volontà dei due soggetti di battersi per l’introduzione nel codice penale del reato di omicidio sul lavoro, …continua a leggere
>>>>>>>>>>°°°°°<<<<<<<<<<
Infortuni lavoro: Abruzzo, in aumento 41% rispetto al 2021
Cgil, numeri allarmanti con alta percentuale di donne
(ANSA) – Pescara, 03 gennaio 2023
In Abruzzo nel 2022 (dato aggiornato al 30 novembre) gli infortuni sul lavoro hanno registrato un incremento del 41 per cento rispetto al precedente anno.
Lo rende noto la segreteria Cgil Abruzzo-Molise.
Crescono di 4.293 quelli denunciati all’Inail rispetto al 2021, per un numero totale di 14.774. Il primato in questa triste classifica va alla provincia di Chieti con 4.616 denunce, seguita da Teramo con 4.309, Pescara con 3.072 e L’Aquila con 2.777.
Il 45% degli eventi ha coinvolto donne: una percentuale più alta di quella del numero delle donne occupate, a conferma che troppo spesso l’occupazione femminile, oltre ad essere peggio retribuita, è anche più rischiosa.
Calano gli infortuni mortali, ma in questo senso influisce fortemente il Covid: erano 37 quelli complessivi nel 2021 di cui 15 a causa dei contagi, mentre sono stati 20 nel 2022 senza nessun caso attribuibile al corona virus. Dei 20 incidenti mortali, 4 sono state le vittime di sesso femminile così come 4 i cittadini di nazionalità straniera. In 5 casi le morti sono avvenute a causa di incidenti stradali nel percorso casa-lavoro e la fascia di età più colpita è stata quella tra i 50 e 59 anni (8 morti). continua a leggere