Il presidente Massimiliano Fedriga anticipa il decreto che nel resto d’Italia entra in vigore il 6 dicembre. Passa nella zona gialla anche la provincia di Bolzano
Il Friuli-Venezia Giulia entra in zona gialla da lunedì e fa scattare subito i divieti per i no vax. La decisione è stata presa dal presidente Massimiliano Fedriga e concordata con il governo. Il decreto che in tutta Italia entra in vigore il 6 dicembre viene applicato «per evitare confusione e soprattutto per fermare la curva epidemiologica in salita», come spiegano fonti della Regione. In queste ore si sta mettendo a punto il meccanismo per garantire i controlli.
In giallo anche la provincia di Bolzano. L’ordinanza sarà firmata domani dal ministro della Salute Roberto Speranza.
Ristoranti, feste, discoteche solo al green pass “rafforzato” – Da lunedì in Friuli soltanto chi ha il green pass “rafforzato” (quindi guariti o vaccinati) potrà svolgere le seguenti attività: andare al ristorante al chiuso, assistere a spettacoli a cinema o a teatro, andare allo stadio e nei palazzetti dello sport, partecipare alle feste e alle cerimonie pubbliche, andare in discoteca.
Lavoro, autobus e treni al green pass “base” – Chi invece ha il guariti o vaccinati (tampone molecolare valido 72 ore e tampone antigenico valido 48 ore) potrà svolgere le seguenti attività: andare al lavoro, andare in palestra, prendere i mezzi pubblici locali, prendere treni regionali e a lunga percorrenza, alta velocità, aerei.
I controlli – Il governo sta cercando di adeguare la App C19 ma non è scontato che ciò avvenga entro lunedì. Se il sistema non fosse ancora adeguato si procederà, almeno per i primi giorni, con le verifiche cartacee dei certificati.
Riassumendo:
Green pass “rafforzato” : per i Vaccinati e i guariti
Green pass “base” : per chi ha fatto il tampone molecolare valido 72 ore e tampone antigenico valido 48 ore
Covid, ecco quando una regione cambia colore: Friuli in giallo da lunedì ma varrà solo per i No Vax
Ecco come le regioni potranno cambiare colore: entreranno in fascia gialla con 50 casi settimanali per 100 mila abitanti, con il 15% di posti letto occupati nei reparti Covid, e il 10% di posti letto occupati nelle terapie intensive.
Si entra invece in fascia arancione con 150 casi ogni 100mila abitanti, il 30% di posti letto occupati nei reparti Covid e il 20% di posti letto occupati in terapia intensiva. Mentre le regioni entreranno in fascia rossa se avranno più di 150 casi per 100mila abitanti, il 40% dei posti letto occupati nei reparti Covid e il 30% dei posti letto occupati in terapia intensiva.
Le ospedalizzazioni – Oggi in Italia il tasso nazionale di occupazione delle terapie intensive è 6% mentre è all’8% quello dei reparti Covid, ma l’ospedalizzazione è in crescita. La situazione più critica è in Friuli Venezia Giulia, con il 18% dei posti letto occupati nei reparti Covid e con il 15% nei reparti di terapia intensiva. Segue la provincia autonoma di Bolzano.
L’incidenza – Quanto all’incidenza secondo Gimbe ci sono già 18 province oltre 150 casi su 100mila abitanti. Si tratta di Trieste (674), Gorizia (492), Bolzano (442), Forlì-Cesena (311), Padova (274), Rimini (249), Aosta (248), Ravenna (214), Treviso (213), Venezia (213), Vicenza (200), Pordenone (186), Udine (183), Fermo (172), Ascoli Piceno (166), Belluno (162), La Spezia (162) e Imperia (160).