In una casa di riposo ad Adelfia, nel barese, le prime vittime. La festa ha favorito la diffusione del contagio. Nella struttura sono arrivati i carabinieri del Nas per le verifiche
Dopo la festa per l’arrivo dei vaccini e il conseguente aumento dei contagi, nella Rsa «Santa Caterina» di Adelfia, ci sono le prime vittime. Si tratta di due anziani: il primo era ricoverato da alcuni giorni in ospedale dopo l’aggravamento dei sintomi, la seconda è una donna deceduta nella struttura. Nella Rsa intanto sono arrivati i carabinieri del Nas. Le indagini di iniziativa (ma non è escluso che in caso di criticità accertate la Procura possa aprire un’inchiesta) sono state avviate dopo la notizia del focolaio scoppiato in seguito alla festa: il 22 gennaio scorso, ad una settimana dalla somministrazione dei vaccini anti Covid, gli anziani e gli operatori della struttura avevano festeggiato con canti e balli. Dopo qualche giorno l’impennata dei contagi: da 28 si era passati a 75 (27 anziani e 18 operatori). La prima attività del Nas è finalizzata ad accertare se gli ospiti nella struttura abbiano ricevuto l’assistenza adeguata e se siano state adottate le misure necessarie per limitare la diffusione del virus, come per esempio la separazione fatta in modo corretto tra positivi e negativi: intanto i primi documenti sull’organizzazione, le autorizzazioni del personale e l’assistenza sono stati acquisiti dal Nas. Il sospetto è che il virus fosse già presente nella Rsa e che la festa ne abbia favorito una diffusione maggiore.

