articolo Redazione ANSA: Dal Nord al Sud, ecco la mappa della siccità – Cronaca – ANSA
La situazione dell’emergenza idrica regione per regione

L’assenza di pioggia sta mettendo a dura prova l’Italia.
Ecco da Nord a Sud la mappa della siccità.
PIEMONTE – E’ la regione più colpita: in oltre 200 comuni l’acqua è razionata. Gli invasi sono al minimo storico con una riduzione media dal 40 al 50%. Il Lago Maggiore in tre giorni ha perso un metro: il livello è passato dal 193,89 metri a 192,83. Le acque del Po non sono mai state così basse da 70 anni.
VALLE D’AOSTA – Nevai già sciolti come ad agosto e portata della Dora Baltea quasi dimezzata rispetto a un anno fa: solo 135 metri cubi al secondo a fronte dei 243 di allora. L’acqua conservata nel manto nevoso rispetto alla media storica è in calo del 40-50% (il dato peggiore dal 2002).
VENETO – E’ nella provincia di Verona che si fa sentire maggiormente l’emergenza: 40 Comuni hanno adottato il razionamento idrico. Anche in Veneto il Po mostra segni di sofferenza e l’Adige e il Piave sono ai livelli negativi di guardia. Precipitazioni inferiori del 40% rispetto al 2021.
LOMBARDIA – I problemi principali riguardano l’agricoltura con stime di danni per 2 miliardi di euro. La Regione invita i cittadini a consumare l’acqua con moderazione . “Per ora la situazione della Lombardia è sotto controllo – assicura il governatore Attilio Fontana”.
LIGURIA – Critica ma senza di allarme la situazione. La Regione infatti fornisce acqua all’Emilia per l’agricoltura. Se nel 2021 la portata degli invasi in questo periodo era di circa 36 milioni di metri cubi oggi è di 28,5. La situazione più difficile è nell’Imperiese con 13 comuni che hanno ordinanze restrittive.
FRIULI VENEZIA GIULIA – Primi razionamenti di acqua lungo il fiume Meduna. La situazione resta di emergenza con le riserve che si stanno prosciugando.
TRENTINO ALTO ADIGE – La portata dell’Adige è più bassa del 24% rispetto alla media. Nel comune di Ronzo-Chienis, sospesa la fornitura di acqua alla popolazione tra le ore 23 e le 6.
EMILIA ROMAGNA – Caldo record con temperature più alte di 3 gradi e precipitazioni inferiori del 62% alla media. Acqua quasi del tutto assente nei terreni e agricoltura particolarmente in sofferenza. Primi stop per la produzione idroelettrica. Desta preoccupazione la risalita del cuneo salino, ora a 21 chilometri. Misure emergenziali per l’acquedotto di Ferrara. continua a leggere