Malgioglio e i bambini da salvare: “Mi tuffo oltre il cuore, nel mistero”
L’ex portiere di Inter, Roma, Lazio e Atalanta da anni con la moglie aiuta i ragazzi disabili a fare movimento. Un impegno per cui sarà premiato dal Presidente della Repubblica: “Ogni mattina è più dura, ma hanno bisogno di me“
Pieve Porto Morone (Pavia), 19 novembre 2021
Titone e Tatina camminano insieme. Lui è grosso e ha i baffi, lei è piccola e non vede, non parla. Tatina si appoggia al petto di Titone e segue il suono della sua voce tendendo le mani. Un minuscolo passo, poi un altro, sopra un pavimento imbottito di materassi verdi che sembra un giardino. Titone veramente sarebbe Tito, che è più semplice di Astutillo, il suo vero e bizzarro nome. Astutillo Malgioglio, 63 anni, ex portiere, uno scudetto all’Inter come vice di Zenga, una carriera tra Bologna e Brescia, Roma e Lazio, Pistoiese e Atalanta. Invece Tatina è Ester, 15 anni, cerebrolesa grave. Ma l’unica cosa grave è non amare.
Tito cominciò ad aiutare i bambini distrofici quando ancora giocava a calcio. “Mi capirono in pochi, non importa“. Aprì una palestra a Piacenza, quarantaquattro anni fa, poi dovette chiuderla: non voleva far pagare nessuno. Da più di vent’anni va a casa dei ragazzi malati insieme alla moglie Raffaella, gratis, e fa con loro psicomotricità. Il 29 novembre il presidente Mattarella lo insignirà dell’Ordine al Merito della Repubblica. “Mi manderanno una mail per dirmi cosa fare e come vestirmi“. continua a leggere