Cassa integrazione a Milano e provincia, per uno su dieci è ancora un miraggio
Delle circa 600 mila persone in cassa integrazione a Milano e provincia, circa uno su dieci non ha ancora visto un euro dall’inizio dell’emergenza. Cioè da oltre tre mesi. La carica dei 50 mila — è la stima per difetto calcolata dall’ufficio studi della Cgil — è fatta soprattutto di dipendenti di piccole imprese (negozi, botteghe, bar, ristoranti) che hanno richiesto la cassa in deroga, ovvero l’ammortizzatore sociale che con più difficoltà è entrato nella procedura di erogazione dell’Inps. E sono lavoratori concentrati in città: il manifatturiero è più forte in provincia, e lì buona parte delle aziende del settore ha deciso di anticipare le somme.
I numeri dicono che le imprese che hanno chiesto la cassa in deroga hanno in media 2,4 dipendenti: si tratta quindi, come detto, di attività commerciali. Perché questo ritardo di mesi? «Le ragioni sono due — spiega Antonio Verona della Camera del Lavoro —. La prima è la lentezza di Regione Lombardia, la quale ha aperto il portale per la comunicazione delle richieste solo il 14 aprile. La seconda è rappresentata dalle difficoltà dei consulenti del lavoro, i quali hanno lavorato e in molti casi lo stanno facendo ancora da remoto». A ciò ovviamente va aggiunta la grande mole di richieste giunte. continua a leggere