Uefa mette in guardia club contro spese pazze per stipendi giocatori


articolo: Uefa mette in guardia club contro spese pazze per stipendi giocatori (yahoo.com)

(Reuters) – (Tradotto da Luca Fratangelo, editing Gianluca Semeraro)

Il presidente della Uefa Aleksander Ceferin ha messo in guardia sul pericolo che molti club europei stianocompromettendo la propria sostenibilità economica” a causa degli stipendi dei giocatori sempre più alti, superiori in media del 16% rispetto ai livelli pre-pandemia.

La Uefa ha pubblicato il report di Benchmarking, un’analisi del panorama finanziario del calcio europeo, che ha messo in evidenza come lo sport stia tornando alla normalità dopo le sfide economiche della pandemia di Covid-19.

Nel rapporto si legge che i ricavi di quasi 150 club sono aumentati in media del 4,6%, mentre i ricavi commerciali e degli sponsor sono aumentati del 13% rispetto ai livelli pre-Covid, dopo la perdita di 7 miliardi di euro durante la pandemia.

Tuttavia, si è registra una certa preoccupazione per l’aumento dei costi operativi, cresciuti dell’11%, mentre i costi finanziari sono saliti del 18%, in particolare per gli stipendi dei giocatori.

Nonostante le turbolenze senza precedenti degli ultimi anni, gli stipendi hanno continuato a crescere, aumentando in media del 16% rispetto agli standard pre-pandemia“, ha detto Ceferin.

Gli stipendi dei giocatori delle massime divisioni, ad esempio, sono più che raddoppiati nell’ultimo decennio“.

Sebbene questo non sia un trend negativo di per sé, è chiaro che molti stanno compromettendo la propria sostenibilità economica nella loro sconsiderata ricerca del successo“.

Il report ha evidenziato un incremento del 108% degli stipendi dei calciatori negli ultimi 10 anni, trend che non si è fermato neppure con la pandemia, nonostante un calo dei ricavi.

La Uefa ha anche detto che la finestra di gennaio dei trasferimenti è stata dominata dai club inglesi, che hanno rappresentato circa il 31% degli scambi globali e il 53% in termini di spesa.

Alberto Zaccheroni in rianimazione dopo una caduta in casa


articolo di Salvatore Riggio: https://www.corriere.it/sport/calcio/serie-a/23_febbraio_10/alberto-zaccheroni-rianimazione-caduta-casa-40b215de-a98f-11ed-88ae-49bca8eb4477.shtml

L’ex allenatore di Milan, Inter, Juventus e Lazio, 69 anni, è ricoverato all’ospedale Bufalini di Cesena

Il mondo del calcio è in ansia per Alberto Zaccheroni. L’ex tecnico, tra le altre di Milan (con il quale ha vinto uno scudetto nel 1999), Inter e Juventus, è ricoverato da questa sera nel reparto di rianimazione dell’ospedale Maurizio Bufalini di Cesena.

Nel tardo pomeriggio di venerdì 10 febbraio Zaccheroni è caduto nella sua abitazione di via Leonardo Da Vinci a Cesenatico, sulla costiera romagnola, ha sbattuto con violenza la testa a terra ed è stato subito trasportato in ambulanza all’ospedale di Cesena.

Arrivati nella sua abitazione i sanitari del 118 lo hanno trovato steso a terra privo di sensi nei pressi di una scala interna. Al momento della caduta, in casa c’erano anche la moglie Franca e Lara, la compagna del loro figlio Luca. Le prime cure sono state prestate per il serio trauma cranico conseguente alla caduta. Però, non è chiaro se a rendere critica la situazione sia stato il trauma in sé o se il colpo alla testa sia la conseguenza di un precedente malore.

Da quanto risulta, gli esami tomografici hanno dipinto un quadro serio della situazione e per questo Zaccheroni, che è comunque vigile, è stato ricoverato in rianimazione: la prognosi è comunque riservata.

Negli ultimi anni Zaccheroni ha vissuto a stretto contatto con gli amici di Cesenatico e quelli degli ambienti calcistici, che incontra soprattutto al Bagno Marè, lo stabilimento balneare gestito dal figlio Luca. L’ultima esperienza di Zaccheroni in panchina risale al biennio 2017-2019 come c.t. degli Emirati Arabi Uniti. In precedenza, tra il 2010 e il 2014, ha allenato anche il Giappone conquistando nel 2011 la Coppa d’Asia in Qatar.

Verona agg.: Incendio al salumificio, evacuati 300 dipendenti, impianto distrutto, spegnimento difficile. L’azienda: «Siamo provati»


articolo: Verona. Incendio al salumificio, evacuati 300 dipendenti, impianto distrutto, spegnimento difficile. L’azienda: «Siamo provati» (ilgazzettino.it)

Verona, 10 febbraio 2023

«Siamo ancora provati da quanto successo. Il nostro primo pensiero va al lavoratore che si trova in ospedale: con apprensione, come tutti, siamo in attesa di notizie sulle sue condizioni di salute. Con sollievo siamo in grado di comunicare che tutti gli altri 300 dipendenti presenti sono stati evacuati secondo le procedure previste e non ci sono stati altri feriti». Lo afferma Beatrice Coati, Ad dell’azienda del Salumificio F.lli Coati di Arbizzano di Negrar sull’incendio che ha distrutto lo stabilimento.

«Siamo anche al lavoro per capire le cause dell’incendio – aggiunge -. In questo senso, riponiamo piena fiducia negli accertamenti che le autorità competenti stanno eseguendo in queste ore. Un doveroso ringraziamento va ai vigili del fuoco e alle forze dell’ordine – prosegue Coati – che in queste ore ci hanno dato supporto. A tutti i dipendenti e collaboratori che si sono attivati spontaneamente per dare continuità al lavoro, a tutte le persone che ci hanno testimoniato la loro solidarietà e ci hanno sostenuto in questi momenti difficili. Già da stamattina, il nostro imperativo è ripartire il prima possibile per salvaguardare il valore che la nostra famiglia ha costruito da generazioni e i posti di lavoro sul territorio – conclude -. Stiamo vagliando le soluzioni più idonee e veloci per riattivare al più presto la produzione».

Le squadre dei vigili del fuoco al lavoro oggi, 10 febbraio, con 32 pompieri e numerosi automezzi antincendio sono al lavoro per spegnere tre focolai ancora presenti in punti diversi della struttura. Focolai di difficile spegnimento e raggiungimento in quanto posti sotto lamiere e detriti con il rischio di crollo delle parti circostanti.

Verona, incendio nel salumificio: stabilimento distruttoalanews