Hanno passato la notte all’addiaccio, hanno acceso il fuoco nel cestello di una lavatrice e atteso che spuntasse l’alba dell’ultimo giorno in fabbrica. Gli operai Whirlpool non mollano mai e anche stavolta non hanno rinunciato a lottare, scegliendo di presidiare i cancelli notte e giorno.
La chiusura del sito, come deciso dalla multinazionale americana e comunicato con un sms ieri ai dipendenti, avverrà oggi a mezzanotte. Dopo, non sarà più consentito entrare in fabbrica se non “ai fini del legittimo esercizio dei diritti sindacali derivanti dal Ccnl“, come scritto nella comunicazione dell’azienda. Il premier Giuseppe Conte ha assicurato che il governo “farà di tutto per i lavoratori”.
Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris con due operai Whirlpool partecipa allo spegnimento delle luci delle stanze e della facciata di Palazzo San Giacomo sede del Municipio in segno di solidarietà dopo la notizia della chiusura della fabbrica.
Oggi assemblea pubblica aperta alla città. La lotta Whirlpool è alle ultime battute o forse no. All’iniziativa partecipano le sigle sindacali di categoria Fim Fiom e Uilm, alcuni parlamentari e delegazioni di vari partiti politici e associazioni.
