Hacker russi rivendicano di aver messo offline il sito delle Carte di identità. Portale irraggiungibile


articolo: https://www.repubblica.it/tecnologia/2023/05/25/news/attacco_hacker_russi_sito_carta_identita_elettronica-401702983/?ref=RHLF-BG-I401716036-P2-S1-T1

Nuovo attacco da parte del collettivo NoName. La rivendicazione sul canale Telegram: “L’Italia continua a supportare l’Ucraina. Non è indipendente”

Un collettivo di hacker filorusso ha rivendicato un attacco al sito della Carta di identità elettronica. Il dominio Cartadiidentita.interno.gov.it dalle 11.40 circa di oggi non è più raggiungibile. A rivendicare l’attacco è il gruppo NoName, collettivo che da un anno circa ha messo a segno diversi attacchi Ddos a siti istituzionali e di aziende italiane. Ultimo in ordine di tempo ieri, quando ha rivendicato un attacco che ha messo offline per circa 30 minuti il sito dell’istituto del credito cooperativo.

L’Italia è pronta a fornire sostegno materiale all’Ucraina, ma attende passi decisivi dagli alleati. Non è affatto un Paese indipendente”. Si legge nella rivendicazione arrivata sul canale Telegram del gruppo. E ancora: “Fortunatamente, il nostro team è in grado di prendere decisioni da solo, siamo andati nello spazio internet russofobico italiano e abbiamo ucciso un sito web di carta d’identità elettronica”.

Cosa si sa del gruppo di criminali informatici NoNameNoName 057(16) è tra i gruppi russi più attivi nella cyberguerra che affianca il conflitto cinetico in Ucraina. Il gruppo è stato creato un anno fa, a marzo 2022, poco dopo l’ingresso dei carri armati russi nel territorio di Kiev. Si è reso subito protagonista di una serie di attacchi contro enti governativi e infrastrutture critiche in Ucraina e nei Paesi che la supportano. In particolare Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia, Slovacchia, Norvegia e Finlandia. Ma il gruppo quotidianamente rivendica attacchi a tutti i Paesi in qualche modo sospettati di supportare Kiev. Negli utlimi giorni ha anche sferrato diversi attacchi al Giappone e alla Spagna, anche loro accusati di non supportare la causa russa. 

Cos’è un attacco Ddos – L’attacco messo a segno al portale gestito dal ministero dell’Interno  è solo l’ultimo capitolo di una lunga serie di offensive cyber da parte russa di cui l’Italia è stata vittima nell’ultimo anno. Lo scorso anno, ad aprile, il gruppo Killnet (anche questo sarebbe vicino ai servizi segreti esteri russi) aveva messo a terra il sito del Senato, della Difesa e degli Esteri. NoName non ha precisato la tipologia di attacco sferrato al sito del ministero del Lavoro.

Ma generalmente il gruppo porta a termine attacchi Ddos – Denial of service attack – che avvengono tramite un’offensiva coordinata di decine di migliaia di tentativi di accesso a dei siti simultaneamente, facendone collassare i server.

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