Ospedali Multimedica e San Giuseppe a Milano, nuovo blocco informatico nel giro di 4 giorni: visite sospese, pronto soccorso in tilt


articolo: https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/23_aprile_25/ospedali-multimedica-e-san-giuseppe-secondo-attacco-hacker-nel-giro-di-4-giorni-visite-sospese-pronto-soccorso-in-tilt-be4c8908-5c83-4157-8408-a36ef6c63xlk.shtml

Si tratta di una conseguenza dell’aggressione dei pirati informatici al gruppo di sanità privata. Stop alle ambulanze e all’attività ambulatoriale

Gli ospedali di Multimedica sono vittima di un secondo blocco informatico, conseguenza di quello partito solo cinque giorni fa. Di fatto, l’attività ordinaria delle strutture sanitarie private accreditate, come il San Giuseppe di Milano e l‘Irccs Multimedica di Sesto San Giovanni, è fortemente rallentata. Stop all’invio delle ambulanze ai pronto soccorso, dove continuano però a essere curati i pazienti che si sono presentati spontaneamente nelle ore precedenti. Sospese le visite di mercoledì 26 aprile: sono stati disdetti telefonicamente gli appuntamenti già fissati. Alcuni medici sono stati messi in ferie, vista l’interruzione del lavoro in ambulatorio. Impossibile fare radiografie e consegnare referti. Inaccessibili le cartelle cliniche online, così come il sito di Multimedica.

L’attacco di venerdì – I pirati informatici hanno aggredito il sistema nella notte tra venerdì e sabato. Tra le conseguenze, i forti rallentamenti al pronto soccorso. Minore l’impatto sugli ambulatori vista la coincidenza dell’inizio dei problemi con il weekend. Il gruppo lunedì aveva cominciato a ripristinare alcuni servizi: «La struttura aveva prontamente istituito una task force, costituita da professionisti interni ed esterni, ed era al lavoro per dare continuità alle attività clinico-assistenziali», si spiega in una nota. Erano tornati di nuovi disponibili la posta elettronica e l’applicazione per registrare le dimissioni. Ma probabilmente non tutte le falle create dall’attacco sono state adeguatamente riparate. Martedì, il secondo stop che ha paralizzato gli ospedali, definito dal gruppo «seconda aggressione». 

I servizi garantiti – Restano garantite solo le attività di ostetricia, dialisi, riabilitazione, chemioterapia, medicina nucleare, l’assistenza domiciliare integrata e i ricoveri. «L’azienda, che sta collaborando con la Polizia Postale, non è in grado di stabilire quando tutta l’operatività potrà tornare alla normalità», conclude la nota.

Gli altri ospedali colpiti – Quello a Multimedica non è il primo assalto ai danni della sanità lombarda, come sottolinea il consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati. «Ricordo il Fatebenefratelli Sacco e l’Ats di Varese l’anno scorso. Furono prese di mira strutture pubbliche mentre oggi tocca a enti privati convenzionati. Ma in un sistema integrato tra pubblico e privato, la crisi di un pronto soccorso o di un ospedale ha ripercussioni su tutti gli altri che devono fronteggiare un surplus di richieste di intervento». Cita poi il problema della privacy dei dati dei pazienti. «Chiederemo all’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso se sono stati fatti passi avanti sulla difesa degli ospedali pubblici, magari centralizzando i sistemi come chiedevamo, e se non sia il caso di chiedere anche alle strutture private di rispondere a standard più elevati di sicurezza»

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