intervista completa : https://www.corriere.it/cronache/21_novembre_14/roberto-vecchioni-intervista-5a180748-44ca-11ec-b1e5-ba5a56353c9e.shtml?fbclid=IwAR1ewN-X1h4vFgsqiEyMNyZH9kwUmWQOMNQ7xjaLTK6XmaOwKm1qkPBqKTM
Il cantautore Roberto Vecchioni racconta: «Ero sicuro che avrei vinto Sanremo, ho avuto dei sogni premonitori». Il primo ricordo? «Gli eroi: Garibaldi, e l’Inter
Roberto Vecchioni qual è il suo primo ricordo? – «Ho un anno e mezzo e ho fatto la pipì sul pavimento. Mia mamma rientra a casa e io incolpo il cavallo a dondolo: “Avallo pipì terra”».
«Oh oh cavallo…». È il suo destino. -«Papà scommetteva all’ippodromo. Possedeva pure un cavallo da corsa: Nelumbo, nome giapponese. Il cavallo è la svolta nella storia d’Europa. Prima esisteva una civiltà matristica, in cui uomini e donne erano uguali. Poi arrivarono gli indoeuropei, a cavallo, e cambiarono tutto: fecero la guerra, costruirono mura, imposero l’egemonia dell’uomo».
E il suo primo ricordo pubblico? – «Gli eroi: Garibaldi, e l’Inter».
I suoi genitori sono napoletani – «Mamma aveva una nonna principessa: si chiamava Lonardi, parente di Eduardo Lonardi, presidente dell’Argentina. Si trasferì a Milano per seguire mio padre, rappresentante di tessuti. Lui milanista, io interista; lui liberale malagodiano, io comunista; ma ci siamo sempre rispettati».
La Grande Inter – «Divenni interista prima, al tempo del …….. continua a leggere

