Il test a Perugia non è stato organizzato da noi sostengono i bianconeri: anche se partisse l’inchiesta non rischieremmo nulla. Il bomber cercava il passaporto da quasi due anni
Non abbiamo organizzato noi l’esame di Luis Suarez e tantomeno il suo viaggio a Perugia, è la ricostruzione che filtra da casa Juve. Perché, si ragiona in società, un conto è chiedere informazioni a un ateneo — come il club ha fatto — un altro pianificare tutti i dettagli, dal corso on line all’esame, passando per il volo da Barcellona. Del resto, se gli argomenti sono glottologia e linguistica, le materie della professoressa Stefania Spina, docente dell’attaccante, le parole hanno il loro peso. E, va da sé, un preciso significato. Il riassunto della vicenda, invece, l’aveva fatto il responsabile dell’area tecnica, Fabio Paratici, domenica notte sulla soglia dell’esordio in campionato: «Suarez non è stato vicino alla Juventus, anche se quando ci è stata prospettata questa opportunità, l’abbiamo valutata». continua a leggere