Si tratta, secondo il WWF, del secondo disastro ambientale più grave che si sia mai registrato nella Russia moderna: nelle acque dei fiumi siberiani Ambarnaya e Daldykan, in Russia, si sono riversate almeno 20 mila tonnellate di combustibile diesel e lubrificante. A causare lo sversamento è stato un incidente (le cui dinamiche sono ancora da chiarire) avvenuto il 29 maggio in un impianto di proprietà di una controllata della Norilsk Nickel. L’azienda, leader mondiale nella produzione di nickel e palladio, è ora sotto accusa: avrebbe tardato a dare l’allarme, rendendo così ancor più difficoltose le già complesse operazioni di pulizia delle acque. Il presidente Putin ha dichiarato lo stato di emergenza. In questa foto diffusa dal Marine Rescue Service russo si vede una delle larghe chiazze di carburante che si allargano nel Ambarnaya, tingendone di cremisi le acque (Afp)
Russia, disastro ambientale in Siberia: le foto del fiume tinto di rosso dal carburante
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