Le fiamme sono divampate dalla cucina del motorhome del team nel paddock del GP Spagna di F1. Due pompieri intossicati dal fumo, nessun ferito
Firefighters work to extinguish a fire at McLaren motor-home at the Circuit de Catalunya on June 22, 2024 in Montmelo, on the outskirts of Barcelona, during the Spanish Formula One Grand Prix. (Photo by Josep LAGO / AFP)
Paura nella mattinata di Barcellona per un incendio scoppiato nell’edificio hospitality della McLaren. A scatenare le fiamme, partite sopra il locale cucina, un corto circuito all’impianto elettrico. Il personale occupato nel “Team Hub” è stato prontamente evacuato a seguito dell’intervento degli addetti alla sicurezza. Tra i primi ad accorrere sul posto anche il responsabile Pirelli, Mario Isola, soccorritore part-time, seguito da ambulanze e pompieri. L’incendio è stato prontamente domato ma gli interventi per spegnere le fiamme si sono prolungati per tutta la sessione di FP3.
NESSUN FERITO NELL’INCENDIO – Nessun ferito, fortunatamente, anche se il denso fumo ha provocato alcune intossicazioni, con due pompieri portati via precauzionalmente dal personale di soccorso. Oltre all’hospitality McLaren è stata evacuata anche quella di Pirelli, adiacente all’edificio del team inglese. All’interno dell’hospitality è però rimasto parte del kit racing di Norris e Piastri, scesi comunque regolarmente in pista per le Prove Libere 3. Non è ancora chiaro se quanto accaduto avrà un impatto sul resto del weekend per il team di Woking.
IL PRECEDENTE DEL 2012 – La McLaren ha poi diffuso una comunicazione ufficiale in merito all’incidente: “Questa mattina abbiamo evacuato l’unità di hospitality del paddock in seguito a un allarme incendio; il team è stato evacuato in sicurezza mentre i vigili del fuoco locali si sono occupati del problema”. Non è, peraltro, la prima volta che il paddock del GP spagnolo assiste a un incidente simile. Nell’edizione 2012 a essere coinvolto da un incendio era stato il box Williams a seguito dei festeggiamenti per la vittoria di Pastor Maldonado.
Al termine delle qualifiche a Monaco, sono emerse irregolarità sulle ali posteriore delle due Haas di Hulkenberg e Magnussen. Dal comunicato della Fia, si legge che le due vetture sono state squalificate per inosservanza del Regolamento Tecnico. Il weekend a Monte-Carlo è in diretta su Sky e in streaming su NOW
A seguito dei controlli al termine delle qualifiche, la Fia ha riscontrato delle irregolarità sulle monoposto della Haas: entrambe le vetture sono state squalificate a causa di un’inosservanza (dell’Art. 3.10.10 h) del Regolamento Tecnico. Il flap superiore dell’ala posteriore, infatti, crea un’apertura superiore agli 85 mm concessi dal regolamento quando si muove verso l’alto durante l’attivazione del DRS. Hulkenberg e Magnussenpartiranno quindi dalla pitlane.
L’ex pilota della Ferrari cita in giudizio la Fom, la Fia ed Ecclestone. “Danni dai mancati provvedimenti sulla collisione di Nelson Piquet Jr che condizionò quel campionato”
Un risarcimento di 82 milioni di dollari, per aver perso un Mondiale di Formula 1 che gli spettava quando correva per la Ferrari. Non c’è stato mondo di trovare una conciliazione, quindi Felipe Massa ha deciso di avviare un procedimento legale presso l’Alta Corte di Londra. Citati in giudizio la Fom, ovvero la Formula One Management Limited, la federazione internazionale (Fia) e Bernie Ecclestone.
Lo studio legale Vieira Rezende Advogados ha spiegato in una nota quali sono le ragioni dell’ex pilota brasiliano. “Massa sta cercando di sostenere che la Fia ha infranto i suoi stessi regolamenti non indagando immediatamente sulla collisione di Nelson Piquet Jr al Gran Premio di Singapore del 2008. Sostiene che se la Fia avesse agito correttamente, avrebbe vinto il Campionato Piloti quell’anno. Massa chiede anche un risarcimento per le considerevoli perdite finanziarie derivanti dal fallimento della Fia, di cui Ecclestone e Fom sono stati complici. Come ha ammesso Ecclestone, nel 2008 c’erano ‘informazioni sufficienti per indagare sulla questione’ e ‘annullare la gara di Singapore’. Ha anche affermato che se i risultati del Gran Premio di Singapore 2008 fossero stati cancellati, ‘Felipe Massa sarebbe stato campione del mondo’ e che Massa ‘è stato privato del titolo che meritava’”.
“I tentativi di risolvere la questione in via amichevole non hanno avuto finora successo” continua la nota, “non lasciando altra alternativa che andare in giudizio. I recenti eventi evidenziano la continua rilevanza delle questioni di trasparenza e integrità in Formula 1 ed è evidente che è necessario un lavoro serio per ripristinare la sua credibilità e garantire il suo futuro a lungo termine. Sebbene l’indagine della Fia nel 2009 abbia concluso che ‘non aveva mai preso in considerazione accuse così gravi’, e anche dopo le rivelazioni dello scorso anno, i risultati del Gran Premio di Singapore 2008 rimangono ufficialmente riconosciuti dalla Fia“. Da qui la richiesta del risarcimento di 82 milioni.
Il presidente della Fia Mohammed Ben Sulayem (reuters)
Il presidente sarebbe intervenuto, durante il Gp dell’Arabia Saudita del 2023, per far togliere una penalità inflitta allo spagnolo. La Commissione etica si pronuncerà sul caso nel giro di un mese e mezzo
Mohammed Ben Sulayem, presidente della Fia, è indagato per presunte interferenze su un risultato di una gara di Formula 1. Nello specifico Ben Sulayem sarebbe intervenuto per annullare una penalità inflitta a Fernando Alonso dell’Aston Martin nel Gran Premio dell’Arabia Saudita del 2023.
Ha preteso che venisse tolta una penalità ad Alonso – Secondo l’accusa, denunciata in un rapporto di un funzionario della Fia al comitato etico, Ben Sulayem avrebbe chiamato lo sceicco Abdullah bin Hamad bin Isa Al Khalifa – vicepresidente della Fia per il Medio Oriente e Nord Africa che si trovava in Arabia Saudita per la gara in veste ufficiale – e avrebbe fatto capire di ritenere che la penalità di Alonso (di 10″ per modifiche alla monoposto mentre stava scontando una precedente penalità di 5“) doveva essere revocata. Il ricorso presentato dall’Aston Martin fu poi effettivamente accolto, col pilota spagnolo che si vide restituire la terza posizione ottenuta sotto la bandiera a scacchi alle spalle di Perez e Verstappen.
La Fia si pronuncerà entro un mese e mezzo – Alla base della vicenda potrebbe esserci un’incomprensione nella traduzione dall’italiano. Il rapporto è stato infatti redatto da Paolo Basarri, responsabile della conformità degli atti in pista, che ha scritto che gli era stato riportato da un informatore che Ben Sulayem “ha preteso che gli steward annullassero la loro decisione di assegnare” la penalità ad Alonso. Nel mirino la traduzione del verbo ‘to pretend‘. La Commissione etica dovrebbe prendersi dalle 4 alle 6 settimane per pronunciarsi.
Lo spagnolo ha danneggiato in maniera importante la sua SF-23 e non potrà scendere in pista nelle libere 2
Formula 1 GP Las Vegas Sainz – Ritorno amaro per Las Vegas nel mondiale di Formula 1. Nella prima sessione di libere andate in scena questa mattina, Carlos Sainz ha centrato in piena corsa un tombino lungo il rettilineo che porta da curva 9 a 10, aspetto che non ha solo danneggiato in maniera quasi irreparabile la sua vettura (Ferrari dovrà sostituire telaio, motore e batterie), ma anche stoppato l’intera attività in pista (le FP1 sono durate appena dieci minuti e le libere 2, per tutte le verifiche del caso, partiranno solo alle 11 italiane). Un inizio zoppicante e ovviamente imprevisto che costringerà squadre e piloti a lavoro supplementare in questa prima giornata di attività in pista sulla “Strip”.
F1 | Sainz, oltre al danno arriva la beffa: penalità in griglia per la sostituzione della batteria
La Federazione non concederà la sostituzione per “causa di forza maggiore”, l’iberico sarà arretrato sulla griglia
F1 GP Las Vegas Sainz – Oltre al danno, arriva anche la beffa per Carlos Sainz nella prima giornata di libere valide per il Gran Premio di Las Vegas, penultimo appuntamento del mondiale 2023 di Formula 1.
Nonostante la deroga chiesta per “causa di forza maggiore” (la terza batteria stagionale montata sulla SF-23 è stata danneggiata da un problema legato al tracciato, non per affidabilità), la Federazione non ha permesso alla Rossa la sostituzione del componente senza incorrere in penalità, aspetto costringerà lo spagnolo a scontare dieci posizioni sulla griglia di domenica.
Una situazione grottesca che coinvolge non solo la Ferrari, ma anche la credibilità stessa di questo sport, la quale sta venendo messa a dura prova in questa prima giornata di attività in Nevada. La sessione del pomeriggio, ricordiamo, dopo diversi slittamenti dovrebbe scattare alle 11.30 italiane (2.30 locali), ma non vanno esclusi ulteriori ritardi per i lavori necessari sul manto stradale.
La Ferrari di Sainz dopo l’incidente causato dal tombino
F1 | Ferrari, Sainz fatica ad accettare la penalità: “Non capisco, si poteva fare un’eccezione”
“Si poteva prendere in considerazione visto quanto accaduto”, ha detto lo spagnolo
La giornata di Carlos Sainz a Las Vegas è stata disturbata dall’incidente della prima sessione causato da un tombino. Per questo motivo, la Ferrari dello spagnolo ha subito ingenti danni, e i meccanici sono stati costretti a sostituire telaio, motore, batterie e cambio, facendo un lavoro sublime per rimettere la SF-23 in pista nella seconda sessione, schedulata due ore e mezza dopo quanto previsto per permettere agli addetti al tracciato di metterlo in sicurezza. Carlos però ha subito una beffa oltre il danno, perché per la sostituzione delle batterie dovrà scontare dieci posizioni di penalità nella griglia di partenza di domenica. La Scuderia ha chiesto un’eccezione, essendoci una causa di forza maggiore ad aver causato il disastro, ma la FIA non ne ha voluto sapere, con un grande disappunto da parte del pilota madrileno.
“È stata una giornata movimentata per noi dopo il problema con il tombino nelle prove libere 1 – ha dichiarato Sainz. La squadra però ha fatto un grande lavoro dal momento che ha dovuto ricostruire per intero la mia macchina prima della seconda sessione. Grazie a loro siamo riusciti a completare il programma e quindi un grande bravo a tutti i meccanici. Sembra che siamo competitivi questo weekend e quindi guardo con fiducia a domani. Ovviamente l’aspetto più negativo è la penalità di dieci posizioni che mi è stata inflitta in vista della gara dopo il problema con il tombino. Nell’urto, oltre al resto si è infatti danneggiato anche il pacco batterie e abbiamo dovuto sostituirlo. Onestamente fatico a capire e credo che un’eccezione alla regola sarebbe stata da prendere in considerazione visto quanto era successo, ma dovremo comunque accettare questa situazione”.
Il Gran Premio del Canada 2023 di Formula 1 è stato ormai consegnato agli archivi con il sesto successo stagionale del campione del mondo in carica Max Verstappen, ma all’indomani della gara si continua a parlare degli episodi avvenuti in pista. In particolar modo la Ferrari, che siè distinta in gara con il quarto posto di Charles Leclerce il quinto di Carlos Sainz, han avuto modo di celebrare anche un altro membro del team che, durante un pit-stop concitato in casa Mercedes, è riuscito ad evitare il peggio.
Ferrari, il meccanico eroe in Canada – Grave rischio corso durante il Gran Premio del Canada 2023 di Formula 1, con un potenziale incidente che è stato evitato soltanto grazie alla prontezza di un meccanico della Ferrari. Il pilota della Mercedes, George Russell, dopo aver danneggiato la propria monoposto, è rientrato ai box con un ritmo molto basso per sostituire alcune componenti e poi tornare in pista. Proprio nel momento della sosta, però, la ruota posteriore destra si è stacca dalla sua W14 cominciando a rotolare pericolosamente per la pitlane. Soltanto l’intervento di un meccanico della Rossa è riuscito ad evitare il peggio, anche se il tutto non è stato ripreso dalle telecamere.
Un meccanico della Ferrari evita la tragedia nel GP Canada: ferma una gomma che rotola nella pit lane
L’emittente satellitare inaugura un nuovo modo di assistere alle gare automobilistiche che darà accesso a nuove funzionalità innovative
Dalla giornata di oggi, per tutti gli appassionati di Formula 1, che la seguono su Sky, c’è una grande novità che gli permetterà di seguire tutti i Gran Premi in un modo ancora più realistico e immersivo grazie alla nuova App Live interattiva dedicata. Questa permette allo spettatore un’esperienza di visione unica per vivere come mai prima d’ora lo spettacolo della F1.
L’App presenta funzionalità innovative, disponibili attraverso il tasto verde del telecomandoSky Q, solo per gli abbonati via satellite, o il tasto interattività di Sky Glass. Ecco quali funzionalità si troveranno:
Race Control, per guardare ogni giro dal punto di vista del pilota preferito. Si avrà così la possibilità di opzionare una delle 20 On Board camera e ascoltare il sound della pista, con l’impressione di essere realmente sull’asfalto del circuito.
Battle Channel, per seguire da vicino la battaglia per la leadership del Gran Premio. Sarà come essere sulla monoposto, grazie alla possibilità di vivere la corsa dalla visuale dei primi tre piloti in bagarre, senza perdere di vista le immagini della gara in diretta.
Highlightsin tempo reale, per non perdere neanche un’emozione del weekend di gara. Ci sarà la possibilità di rivedere live sorpassi e momenti salienti, suddivisi in singole clip sempre disponibili.
Oltre a questo, il telespettatore avrà la possibilità di accedere in ogni momento all’On board Sky, la funzionalità che mostra la visuale del pilota scelto dalla regia Sky con telecronaca live. In più la Race Split, 4 schermate in una per seguire la gara (le immagini in diretta, l’On Board Sky, i tempi e il Race Tracker), airisultatie alle classifiche.
La nuova App Live sarà disponibile a partire dal Gran Premio d’Azerbaijan, con la gara in esclusiva live domenica 30 aprile dalle 13 su Sky Sport F1, Sky Sport Uno, Sky Sport 4K e in streaming su NOW.
L’ex patron del Circus ricorda i fatti del 2008: “Sapevo della vicenda, ma ho preferito proteggere lo sport. Ora mi comporterei diversamente”. Poi aggiunge: “Ai miei occhi, Schumacher resta l’unico a sette titoli”
Gioia e disperazione, inferno e paradiso: la sfida finale tra Lewis Hamilton e Felipe Massa per il trono della F1 nel 2008 resta una delle più emozionanti della storia. A trionfare fu il britannico della McLaren, con un quinto posto sofferto in Brasile, vanificando il successo del rivale su Ferrari. Ma la storia sarebbe dovuta andare diversamente. Parola di Bernie Ecclestone: l’ex patron del Circus ha offerto una versione diversa dei fatti, spostando il tiro sul caso Crashgate e sull’esito alterato del GP di Singapore. Un risultato che influì sulla carriera di Massa, definito “defraudato del Mondiale” dallo stesso Ecclestone.
AMMISSIONE – Tutto ruota intorno all’epilogo della quindicesima tappa del campionato 2008, andata in scena il 28 settembre. Nelson Piquet Jr, figlio d’arte al debutto in F1, seguì le istruzioni del team Renault andando a schiantarsi contro un muro in modo da far entrare la Safety Car, agevolando il successo del compagno Fernando Alonso. Nel parapiglia generale, la Ferrari commise un errore al box e costrinse Massa a ritirarsi, perdendo punti rivelatisi poi decisivi. Ecclestone racconta a F1-Insider.com: “Max Mosley (presidente Fia ndr.) e io siamo stati informati durante la stagione 2008 di ciò che era accaduto nella gara di Singapore. Avevamo informazioni sufficienti per indagare sulla questione, ma abbiamo deciso di non fare nulla in quel momento. Volevamo proteggere lo sport e salvarlo da un enorme scandalo”.
SOLUZIONE – Ma era davvero possibile intervenire in maniera più decisa? Spiega Ecclestone: “Secondo lo statuto, avremmo dovuto cancellare la gara di Singapore, che non sarebbe stata valida per la classifica del campionato. Così Massa sarebbe diventato campione del mondo”. Dunque come mai non si optò per un ribaltamento del verdetto della pista? Bernie prosegue: “All’epoca era prassi che la classifica di un campionato del mondo risultasse intoccabile dopo la cerimonia di premiazione della Fia alla fine dell’anno”. Oggi, però, l’ex patron è pentito della scelta di non intervenire: “Farei le cose diversamente. Mi dispiace ancora per Massa, meritava il Mondiale”. Una considerazione che spinge Ecclestone a una riflessione singolare sui sette titoli di Hamilton: “Nonostante le statistiche dicano che ha raggiunto Schumacher, per me Michael resta l’unico campione del mondo da record con sette titoli”.
Vittoria ma niente Mondiale: lacrime amare per Felipe Massa a San Paolo 2008. Ap
Oltre alla sanzione a carico della scuderia anche il taglio del 10% sui tempi di utilizzo della galleria del vento e delle simulazioni al computer per test aerodinamici del 2023
Una multa di 7 milioni di dollari e un taglio del 10% sui tempi di utilizzo della galleria del vento e delle simulazioni al computer per test aerodinamici del 2023. Sono queste le sanzioni a carico della Red Bull previste dal patteggiamento per aver sforato il budget cap del 2021 e annunciate oggi dalla Fia. Non è prevista, quindi, alcuna penalizzazione in termini di punti per la stagione passata, visto che si è trattato di una violazione minore (lo sforamento sarebbe stato dell’1,6% rispetto al tetto previsto di 145 milioni), e l’olandese Max Verstappenconserva così il titolo di campione del mondo 2021. continua a leggere
La Federazione avrebbe scoperto che la Red Bull ha speso più del consentito nel 2021: un clamoroso sforamento del budget cap fissato in 145 milioni
La valanga monta, avvolge il paddock di Singapore. Circonda i locali occupati dalla Federazione Internazionale, le hospitality destinate ai team. Rischia di travolgere l’intera F1. Un danno di immagine enorme. Tutti ne parlano, in attesa dell’ufficialità: valanga innescata dalla stessa Fia, dopo aver scoperto che Red Bull avrebbe speso più del consentito nel 2021. Un clamoroso sforamento del budget cap (fissato in 145 milioni di euro per team) relativo allo scorso anno.
Il significato e il peso di questa presunta infrazione sono rilevanti. Stiamo parlando infatti di un pilastro del regolamento che dovrebbe garantire una sorta di equità tra le squadre, limitando lo strapotere dei team più facoltosi. Non solo: l’infrazione si riferisce ad una stagione, quella passata, nella quale ogni sviluppo tecnico era quasi impraticabile, essendo le vetture sostanzialmente identiche a quelle del 2019. Abbastanza per ingigantire il sospetto che gli sforamenti in atto quest’anno, con macchine completamente riprogettate e continuamente evolute, possa risultare ben più marcato. continua a leggere
Brutto contatto durante la sprint race del Gp di Spa
CorriereTv
Brutto incidente durante la sprint race del Gp di Spa di F3: Goethe e Maloney sono entrati a contatto al sesto giro all’uscita della curva Blanchimont. Le due monoposto sono finite fuori pista, hanno impattato violentemente contro le barriere di protezione. Maloney si è ribaltato ed è ricaduto all’altezza del casco di Goethe. La protezione dell’Halo ha evitato ancora una volta una tragedia. I due piloti sono usciti illesi.