Il proprietario del palazzo sfratta il King di corso Magenta: «Stop alla conversione». La replica: «Non potete, noi siamo al servizio della città»
Nella tarda mattinata di giovedì il direttore dell’Ats e l’assessore regionale alla Sanità ricevono una mail in posta certificata. Scorrono le tre pagine di una lettera firmata da un famoso studio legale, che rappresenta una facoltosa società immobiliare. Sia in Regione, sia all’Ats, alla fine della lettura scuotono la testa: «Incredibile». L’autorità sanitaria milanese lavora da settimane per allestire nuovi «Covid hotel», luoghi che possano ospitare medici impegnati in prima linea e malati in convalescenza che non hanno altre possibilità di isolamento. Sono strutture decisive nella gestione della pandemia. In questi giorni l’Ats sta chiudendo un accordo con il gruppo «King-Mokinba hotels srl» per il «King hotel» di corso Magenta 19, un partner di massima affidabilità (con il quale collabora anche in un altro «Covid hotel»). La mail del 26 novembre proviene dall’immobiliare proprietaria dello stabile (dove il gruppo «King-Mokinba» è in affitto), ed è una diffida: «Qualsiasi operazione di trasformazione in “Covid hotel”» deve «essere immediatamente interrotta e non proseguita». Sulla motivazione, la lettera della proprietà («Denas srl») spiega: «L’hotel si trova in diretta adiacenza ad altre attività e immobili residenziali che potranno risentire negativamente della presenza di soggetti ad alto rischio contagio, ovvero portatori di malattia». Ieri sera hanno notificato lo sfratto all’albergo. continua a leggere
