articolo: https://corrieredibologna.corriere.it/notizie/cronaca/23_maggio_15/emilia-romagna-allerta-maltempo-a-ravenna-scuole-chiuse-8ac1a689-9f29-4619-bacc-83f0a63eaxlk.shtml
La Regione delega ai sindaci le ordinanze per chiudere le scuole e le strade più rischio: consigliato lo smart working. Le zone interessate dalle piene e dalle esondazioni dei fiumi e dei torrenti, frane e rischio idrogeologico
In un’Emilia-Romagna già resa fragile dalle forti piogge dei giorni scorsi martedì 15 maggio e mercoledì 17 tornano precipitazioni che, in alcune aree, potranno anche arrivare ai 150 millimetri in 48 ore, come accaduto il 2 e 3 maggio. La Regione, dunque, oggi fa scattare l‘allarme meteo delegando ai sindaci delle zone con allerta rossa la valutazione della chiusura delle scuole e delle strade più a rischio, a partire da quelle in prossimità degli argini e delle aree franose. L’invito ai cittadini è «di evitare al massimo gli spostamenti e di ricorrere, dove possibile, allo smart working». Le precipitazioni patiranno dalla Romagna dalla mezzanotte, avvisa Viale Aldo Moro, per estendersi nella mattinata al resto della regione e continueranno fino a mercoledì 17. Secondo i tecnici, «siamo di fronte ad una situazione nella quale si sommano appunto due rischi: quello idraulico e quello idrogeologico», si precisa. Alla luce della situazione la Città metropolitana di Bologna e i Comuni di Cesena, Faenza, Forlì e Ravenna hanno deciso di tenere le scuole chiuse. Successivamente all’elenco si è aggiunta anche Rimini.
L’allerta rossa per rischio idraulico e idrogeologico – Per questa ragione saranno possibili significativi innalzamenti sul reticolo minore di fiumi e torrenti, con possibili inondazioni e come pure dissesti su tutto il territorio collinare e montano, numerosi ed estesi nel settore centro-orientale. Il mare sarà molto mosso sulla Costa, e potrà generare allagamenti. Infine sono previsti venti forti sui rilievi e sul settore orientale della regione, in particolare sui crinali appenninici emiliani. Il quadro appare ancora «più complesso» rispetto alla scorsa settimana, «per l’attesa di temporali e dell’innalzamento del livello del mare, che potrebbe comportare maggiori difficoltà del deflusso delle acque dei fiumi. Sono previste situazione di particolare criticità per le zone rese già fragili per dalle precedenti frane e allagamenti», precisa ancora la Regione. Stamattina c’è stato un incontro con l’Unità di crisi nazionale, con le Prefetture di Bologna, Modena, Forlì-Cesena e Ravenna e anche un incontro con i presidenti delle Province e dei sindaci dei Comuni capoluogo. Da qui la possibilità per i sindaci delle zone ad allerta rossa, di chiudere le scuole e le strade più a rischio. Dislocate nel frattempo unità di rinforzo nei comuni di montagna dove si sono verificate frane ed evacuazioni, in modo da garantire supporto organizzativo, conclude la Regione.
Le aree più interessate dall’emergenza meteo – Dunque è allerta rossa per criticità idrauliche e idrogeologiche su montagna e collina emiliana centrale; pianura modenese; pianura, collina e montagna bolognese; pianura, collina, montagna e Costa romagnola. Allerta arancione per: montagna e collina piacentina e parmense; pianura reggiana; pianura e Costa ferrarese. Le previsioni parlano di cumuli di pioggia fino a 100 millimetri sui rilievi romagnoli, ma saranno interessati anche l’Appennino nella fascia collinare nella zona bolognese, forlivese-cesenate, ravennate e modenese, con valori tra i 60 e i 70 millimetri d’acqua in media areale. Oltre a quello reggiano con quantitativi inferiori. Rispetto ai fiumi, sui bacini Romagnoli e affluenti di Reno sono attesi colmi di piena vicini ai franchi arginali e ai massimi storici registrati. Livelli prossimi alla soglia 3 sono attesi anche su altri fiumi nella pianura modenese
«Interventi urgenti in agricoltura» – Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha portato questo pomeriggio all’attenzione del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, la situazione della regione. “L’agricoltura italiana – ha detto Giansanti – in questo particolare momento storico di incertezza economica e geopolitica, alla luce anche degli eventi climatici che si susseguono con sempre maggiore frequenza, ha bisogno di grande attenzione da parte della politica. Questa situazione ci pone di fronte alla necessità di attuare interventi urgenti per ristorare i danni e per evitare che i cambiamenti climatici in atto compromettano ulteriormente la produttività delle aziende agricole e l’economia di interi territori”.
In tutta la provincia di Bologna scuole chiuse – Come concordato nella riunione di coordinamento tenutasi in Prefettura con Sindaci e Protezione civile e successivamente durante un incontro tra i Sindaci del territorio bolognese, martedì 16 maggio in tutti i Comuni della città metropolitana di Bologna l’attività didattica verrà sospesa in via precauzionale in tutte le scuole di ogni ordine e grado (nidi, materne, elementari, medie e superiori). In base all’andamento dell’allerta la gran parte dei Comuni deciderà se proseguire la chiusura anche per il giorno di mercoledì 17 (mentre alcuni Comuni stanno valutando di chiudere le scuole già per entrambi i giorni).
Cesena, Ravenna, Faenza e Forlì chiudono le scuole – A Ravenna, viste le previsioni che parlano di la nuova ondata di maltempo, i servizi educativi, le scuole di ogni ordine e grado compresi i centri di formazione professionale, i centri di aggregazione giovanile, i centri diurni per anziani e disabili e i centri socio-occupazionali saranno chiusi. Una eventuale chiusura di mercoledì sarà decisa in seguito e, in caso sarà comunicata coi consueti canali informativi. Lo fa sapere il Comune di Ravenna dopo le informazioni giunte dall’Agenzia regionale di protezione civile e di Arpae alle 18 durante la riunione del Centro operativo soccorsi in Prefettura. Scuole chiuse per maltempo anche a Cesena, Forlì e Faenza, che per mercoledì Su mercoledì, come già hanno deciso Ravenna, Forlì e Faenza, arriveranno aggiornamenti. Il Comune, intanto ricorda i comportamenti che è «assolutamente indispensabile adottare»,: evitare gli spostamenti non necessari, mettere oggetti o veicoli in sicurezza prima dell’emergenza, cioè «assolutamente» entro la serata di oggi, prestare la massima attenzione ai livelli dei fiumi, stare lontani dalle zone allagabili, non accedere agli argini, non accedere ai sottopassi se allagati. E, in caso di allagamenti, non accedere a locali interrati e recarsi ai piani più alti. Istituzioni, Forze dell’ordine e di Protezione civile e volontari sono pronti a intervenire dove occorre, mettendo in atto tutte le possibili soluzioni di Protezione civile, aggiunge il Comune invitando la popolazione a seguire le indicazioni. Aggiornamenti in tempo reale verranno pubblicati anche sul canale Telegram Enzo Lattuca sindaco.
Il sindaco di Ravenna chiude anche palestre e mercati – Il sindaco di Ravenna Michele De Pascale, infatti, ha riunito il Centro operativo comunale e dato una serie di disposizioni. Le chiusure sono state decise «a livello precauzionale, anche per non aggravare le criticità sulla viabilità comunale», si precisa. Intanto i Servizi sociali stanno contattando tutte le persone in condizioni di particolari fragilità fisiche e tutte le strutture che le ospitano, nelle aree a rischio, per verificare le loro condizioni e dare indicazioni e contatti da utilizzare in caso di emergenza. Le criticità riguarderanno anche la costa e dunque dal pomeriggio di oggi verranno chiusi tutti i passi a mare. Visto che il territorio del Comune «è soggetto a rischio idraulico tra bacini principali e secondari», il sindaco raccomanda di evitare il più possibile gli spostamenti non necessari, di mettere oggetti o veicoli in sicurezza prima dell’emergenza, cioè «assolutamente» entro la serata di oggi. In aggiunta ai servizi educativi resteranno chiusi, su disposizione del Comune, anche le palestre e gli impianti sportivi e saranno sospesi i mercati ambulanti. Sempre domani sarà chiuso anche il Museo Natura di Sant’ Alberto, con l’annesso Centro visite del Parco del Delta del Po. Sulla scorta dell’allerta rossa emessa dall’Arpae e dalla Protezione civile Regionale, la Camera di Commercio della Romagna invita la cittadinanza alla consiglia «alle imprese e alle attività produttive di limitare il più possibile gli spostamenti, anche attivando lo smart working o altre forme di lavoro agile».
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