Scontro tra aerei a Roma Piloti morti per evitare strage


All’altezza di Guidonia Montecelio, vicino alla capitale. I piloti avrebbero evitato di cadere sui palazzi e così causare molte vittime

Due aerei si sono scontrati all’altezza di Guidonia Montecelio, centro alle porte di Roma.

I due velivoli sono precipitati su un prato non lontano da via Longarina e i piloti che erano a bordo sono deceduti nello schianto.

Sul posto polizia, carabinieri e personale del 118. L’incidente, secondo le prime informazioni, avrebbe coinvolto due aerei militari d’epoca. Dopo lo scontro, uno dei due è finito in un prato, l’altro su una strada.

I due aerei appartenevano al 60esimo Stormo dell’Aeronautica Militare. In base a quanto si apprende uno dei due velivoli, utilizzati per l’addestramento, è precipitato su una auto parcheggiata a poca distanza da alcune abitazioni mentre l’altro mezzo è caduto su un campo. Non risultano altri feriti.

Il pilota ha fatto qualcosa per evitare i palazzi, li ha schivati. Secondo me una manovra per graziarci, perché poteva prendere i palazzi”. E’ quanto raccontano i testimoni oculari dell’incidente tra due ultraleggeri costato la vita a il tenente Colonnello Giuseppe Cipriano e il maggiore Marco Maneghello, i due uomini appartenenti al 60esimo Stormo dell’Aeronauta militare.

Pur essendo in corso i doverosi accertamenti, dalle prime ricostruzioni è ragionevole ipotizzare che il velivolo caduto nella strada di un centro abitato sia stato li direzionato dal pilota per recare il minor danno possibile a cose e persone, tanto che i danni sono stati limitatissimi. Diversamente, una precipitazione sugli edifici ai lati della strada avrebbe causato numerose vittime. Lo afferma in una nota il procuratore di Tivoli, Francesco Menditto in relazione all’incidente di Guidonia. continua a leggere

8 marzo: Giornata internazionale della donna


articolo: https://it.wikipedia.org/wiki/Giornata_internazionale_della_donna

La Giornata internazionale dei diritti della donna ricorre l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in ogni parte del mondo. Viene associata allGiornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne istituita il 17 dicembre 1999 e che cade ogni anno il 25 novembre. Viene celebrata negli Stati Uniti d’America a partire dal 1909, in alcuni paesi europei dal 1911 e in Italia dal 1922.

Spesso nell’accezione comune, nella stampa e in campo pubblicitario viene erroneamente definita come Festa della donna anche se è più corretto Giornata internazionale della donna poiché la motivazione non è la festa, ma la riflessione.

Fonti ONU invitano a operare affinché nel mondo si possa raggiungere una effettiva parità di genere entro il 2030

Le Origini – Il VII Congresso della II Internazionale socialista si tenne a Stoccarda dal 18 al 24 agosto 1907; vi parteciparono 884 delegati di 25 nazioni. Tra questi vi furono le più importanti personalità marxiste del tempo come i tedeschi Rosa Luxemburg, Clara Zetkin e August Bebel, i russi Lenin e Martov, il francese Jean Jaurès. In quella sede vennero trattati, oltre al problema dell’atteggiamento da tenere in caso di una guerra europea e al tema del colonialismo, anche la questione femminile e la rivendicazione del voto alle donne.

Sciopero delle camiciaie di New York

Su quest’ultimo argomento il Congresso votò una risoluzione nella quale si impegnavano i partiti socialisti a lottare energicamente per l’introduzione del suffragio universale delle donne, senza allearsi con le femministe borghesi che reclamavano il diritto di suffragio, ma con i partiti socialisti che lottano per il suffragio delle donne. Due giorni dopo, dal 26 al 27 agosto, fu tenuta una Conferenza internazionale delle donne socialiste, alla presenza di 58 delegate di 13 paesi, nella quale si decise la creazione di un Ufficio di informazione delle donne socialiste: Clara Zetkin fu eletta segretaria e la rivista da lei redatta, Die Gleichheit (L’uguaglianza), divenne l’organo dell’Internazionale delle donne socialiste.

In ItaliaLa mimosa – Nel settembre del 1944, si creò a Roma l’UDI, Unione Donne in Italia, per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito d’Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro; fu l’UDI a prendere l’iniziativa di celebrare, l’8 marzo 1945, la prima giornata della donna nelle zone dell’Italia libera, mentre a Londra veniva approvata e inviata all’ONU una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di lavoro. Con la fine della guerra, l’8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l’Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo: la mimosa, secondo un’idea di Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei, fiore scelto perché povero e reperibile dappertutto.

La mimosa, simbolo italiano della Giornata internazionale della donna

Nei primi anni cinquanta, anni di guerra fredda e periodo in cui al Viminale c’era Mario Scelba, distribuire in quel giorno la mimosa o diffondere Noi donne, il mensile dell’Unione Donne Italiane (UDI), divenne un gesto «atto a turbare l’ordine pubblico», mentre tenere un banchetto per strada diveniva «occupazione abusiva di suolo pubblico». Nel 1959 le senatrici Luisa Balboni, comunista, Giuseppina Palumbo e Giuliana Nenni, socialiste, presentarono una proposta di legge per rendere la giornata della donna una festa nazionale, ma l’iniziativa cadde nel vuoto.

Il clima politico migliorò nel decennio successivo, ma la ricorrenza continuò a non ottenere udienza nell’opinione pubblica finché, con gli anni settanta, in Italia apparve un fenomeno nuovo: il movimento femminista.

Carica di polizia contro un corteo femminista

Il femminismo – L’8 marzo 1972 la giornata della donna a Roma si tenne in piazza Campo de’ Fiori: vi partecipò anche l’attrice statunitense Jane Fonda, che pronunciò un breve discorso di adesione, mentre un folto reparto di polizia era schierato intorno alla piazza nella quale poche decine di donne manifestavano con cartelli chiedendo la legalizzazione dell’aborto e la liberazione omosessuale. Il matrimonio venne definito prostituzione legalizzata e circolò un volantino che chiedeva che non fossero lo Stato e la Chiesa ma la donna ad avere il diritto di amministrare l’intero processo della maternità. Quelle scritte furono giudicate intollerabili e la polizia caricò e disperse le manifestanti. In molte città d’Italia sono stati intitolati all’8 marzo strade e giardini.

Twitter di nuovo in panne. Musk, piattaforma fragile


articolo: https://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/internet_social/2023/03/06/twitter-di-nuovo-in-panne.-musk-piattaforma-fragile_e9dc40c0-e15c-4fd1-88ec-5d2273ac89b2.html

Blackout di circa 1 ora poi rientrato. Facendo clic sui link visualizzato un messaggio di errore

Twitter ha sperimentato a distanza di pochi giorni da un altro blackout, rallentamenti e interruzioni che hanno interessato molti utenti nel mondo, con ripercussioni soprattutto sul caricamento di contenuti, immagini e video.

Dopo circa 1 ora la situazione è tornata alla normalità, come ha segnalato la società sul profilo Twitter Support.

Things should now be working as normal. (Ora le cose dovrebbero funzionare normalmente)

Thanks for sticking with us! https://t.co/JXTllrv0k0 (Grazie per essere rimasti con noi!)

Il sito downdetector.com ha segnalato un picco di malfunzionamenti a partire dalle 18 ora italiana. Facendo clic sui link era visualizzato un messaggio di errore. “Alcune parti di Twitter potrebbero non funzionare come previsto. Abbiamo apportato una modifica interna che ha avuto alcune conseguenze indesiderate. Stiamo lavorando per irsolvere il problema, condivideremo un aggiornamento quando sarà risolto“, ha scritto Twitter Support. Sulla stessa piattaforma è comparso l’hashtag #TwitterDown.

L’ultimo disservizio della piattaforma, qualche giorno fa, ha attirato critiche su Elon Musk e sugli effetti dei tagli al personale che hanno assottigliato anche i team sicurezza.“Questa piattaforma è così fragile“, ha commentato Musk.

Sospesa la squalifica a Mourinho: sarà in panchina contro la Juve


articolo: https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Roma/04-03-2023/roma-sospesa-squalifica-mourinho-juve-460504706947.shtml

José Mourinho Gazzetta.it

In seguito al ricorso della Roma, la Corte sportiva d’Appello ha deciso di aver bisogno di più tempo per valutare quanto accaduto tra l’allenatore e il quarto uomo Serra. Udienza il 10 marzo

José Mourinho sarà in panchina contro la Juventus. La Corte Sportiva d’Appello, infatti, ha deciso di emettere un giudizio di sospensiva alla squalifica di due turni comminata dal Giudice Sportivo all’allenatore portoghese, dopo l’espulsione – e relativo diverbio – con il quarto uomo Marco Serra, a margine del match di martedì scorso fra Roma e Cremonese. Una sentenza non banale e che, per certi versi, farà giurisprudenza. La Corte, dopo il ricorso d’urgenza fatto dal club giallorosso, alla luce dell’indagine portata avanti dalla Procura Federale guidata da Giuseppe Chinè, ha deciso di prendere ulteriore tempo per decidere e quindi questo consentirà allo Special One di non mancare all’appuntamento col match di domani all’Olimpico, tenendo conto che tutto fa ipotizzare come la squalifica stessa possa essere ridotta a una sola giornata, da scontare fra otto giorni contro il Sassuolo.

LA STRATEGIA  – Morale: la strategia difensiva della Roma, partorita dall’area sportiva guidata dal g.m. Pinto, portata avanti dal segretario Lombardo e rappresentata dai legali Muscarà, Vitali e Conte, ha dato i suoi frutti. La linea di principio è chiara: non è giusto che venga scontata una squalifica fintanto che non si faccia chiarezza sull’accaduto. E in questo senso la tesi giallorossa evoca il principio di una “reazione”(di Mourinho) opposta a una “azione provocatoria” di Serra, che avrebbe detto all’allenatore: “Ti stanno prendendo tutti per il c…: vai a casa, vai a casa”. L’indagine della Procura, perciò, è volta proprio a chiarire se questa dinamica – negata da Serra – risulti vera. continua a leggere

Inchiesta Juve, testimonianza dell’ex segretario generale inguaia Paratici: nuove accuse


articolo: Inchiesta Juve, Lombardo su Paratici: “Aveva smanie di onnipotenza” (virgilio.it)

Una nuova testimonianza tra gli interrogatori dell’inchiesta Prisma aggreverebbe la posizione della Juventus e in particolare di Paratici e ci sono i nomi dei club che hanno fatto da “banca” alla Juve

Il sistema Juventus, o meglio il sistema Paratici. Questo emergerebbe dalla nuova testimonianza diffusa in queste ore che va ad aggiungersi, rigorosamente, una al giorno, a quelle di Daniela Marilungo, ex consigliera indipendente della società e di Maria Cristina Zoppo, ex componente del collegio sindacale. Il nuovo protagonista che dalle audizioni avrebbe appesantito la situazione di Paratici e della Juve, è l’ex segretario generale bianconero Maurizio Lombardo.

Inchiesta Juve: Lombardo rivela il “sistema Paratici”Maurizio Lombardo, ex segretario generale della Juventus per 9 anni, ora alla Roma e che come dice lui sarebbe stato “fatto fuori in 5 minuti” dal club bianconero, è stato ascoltato in Procura lo scorso 17 febbraio. Secondo le audizioni riportate da Repubblica e da La Gazzetta dello Sport, Lombardo rivela quello che si può definire a chiare lettere un sistema promosso dall’ex dirigente Fabio Paratici quando prese le redini dall’uscente Marotta:

Con Marotta le trattative erano più semplici, chi inizia a creare problemi è Cherubini che cerca di crearsi uno spazio. Quando loro dicevano: “viene uno a parametro zero ma diamo un milione a un agente io dicevo no e Marotta si rifiutava di firmare. Dopo di lui non c’era più un’operazione che teneva. Paratici ha cominciato a farne sempre più rischiose. Aveva smania di onnipotenza, voleva comprare giocatori anche tramite altre squadre per ostacolare le altre. Il presidente Agnelli era molto coinvolto“.

Inchiesta Prisma: chi erano le società “banche” della JuveIl quadro dipinto da Lombardo alla Procura è quello di una specie di sistema ramificato in cui la Juve sarebbe il vertice e altre società sarebbero una “testa di ponte” per varie operazione di mercato, con la Juventus stessa o tese a disturbare il mercato. Un altro colpo, sembrerebbe dopo le testimonianze di Daniela Marilungo, ex consigliera indipendente della società e di Maria Cristina Zoppo, ex componente del collegio sindacale. Lombardo a riguardo è stato abbastanza chiaro e parla anche di cifre, di debiti e quant’altro:

Alcune società amiche hanno fatto da ‘banca’ per permettere alla Juve di fare plusvalenze. Con l’Atalanta 14,5 milioni di euro: 4 per Mattiello, 4 per Muratore, 3,5 per Caldara e 3 per Romero. I calciatori sapevano degli accordi, le scritture erano rassicurazioni. Anche per OrsoliniDemiralTraorè, MulèAudero, Peeters, Cerri con il Cagliari e Mandragora all’Udinese per 20 milioni di euro”

Barcellona nei guai: rischia di dover smantellare la squadra


articolo: Barcellona nei guai: rischia di dover smantellare la squadra (ilmessaggero.it)

Lo scenario fosco del club blaugrana che domina la Liga ma potrebbe vedersi bloccato il mercato estivo per i conti non a posto

Ci sono due Barcellona, forse persino tre dopo l’esibizione dei blaugrana al Bernabeu in Copa del Rey e l’1-0 ottenuto contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti, parcheggiando l’autobus di fronte alla porta di ter Stegen e con il 35% di possesso palla. C’è il Barça in testa alla Liga, con sette punti di vantaggio sui Blancos. C’è una squadra che non si vergogna più di praticare un calcio difensivista e a Madrid ha vinto con il nono 1-0 della stagione. C’è infine un club travolto dallo scandalo arbitrale – all’esterno del Bernabeu giovedì sera sono state distribuiti biglietti da 500 euro con il viso del presidente blaugrana Laporta – e inguaiato dal punto di vista economico, nonostante le alchimie finanziarie della dirigenza, che ha già ipotecato nel 2022 una buona fetta di futuro.

La situazione dei conti è pesante. Javier Tebas, presidente della Liga, nel corso del Business of Football del Financial Times a Londra, lo ha ricordato e, soprattutto, spiegato nei dettagli: «Allo stato attuale, il Barcellona non è in grado di fare mercato nella prossima finestra di trasferimenti. Hanno ceduto 700 milioni di euro di diritti televisivi, hanno cercato di fare cassa anche in altri modi, ma la situazione resta estremamente complessa. Devono ridurre la spesa del binomio mercato-salari da 650 a 450 milioni. Devono rientrare di 200 milioni circa e fino a quando non avranno saldato questa situazione, non potranno pensare ai trasferimenti in entrata».Il Barcellona, fuori dalle coppe europee dopo il ko nei playoff di Europa League di fronte al Manchester United, rischia di vincere Liga e Copa del Rey con la prospettiva di smantellare in estate la squadra. La valutazione della rosa attuale è di 720 milioni di euro. Nonostante i paletti finanziari delle ultime stagioni, il consuntivo di mercato è stato di – 119 milioni. I giocatori di maggior pregio sono due baby: il cartellino di Pedri (classe 2002) è valutato 100 mln, quello di Gavi (2004) 90 mln. La domanda s’impone: riuscirà il Barcellona a evitare la cessione dei suoi gioielli nella politica di risanamento obbligatoria che il club blaugrana dovrà affrontare?

La Juventus presenta il ricorso contro la penalizzazione di 15 punti


articolo Redazione ANSA: https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/2023/02/28/la-juventus-presenta-il-ricorso-contro-la-penalizzazione-di-15-punti_5fbfa17c-9a77-46b3-8872-c54373ff3bb2.html

Proposta una serie di motivazioni per annullare la sentenza appello sul caso delle plusvalenze

Il Coni ha ufficializzato la ricezione da parte del Collegio di Garanzia dello Sport del ricorso presentato dalla Juventus contro la Figc e la Procura Federale avverso la decisione della Corte Federale di Appello, Sezioni Unite – emessa il 20 gennaio scorso e depositata il 30 gennaio – con la sanzione della penalizzazione di 15 punti in classifica per la squadra bianconera da scontarsi nella corrente stagione sportiva.

La Juventus chiede in via principale al Collegio di Garanzia di annullare senza rinvio l’impugnata decisione per l’inammissibilità del ricorso per revocazione della Procura Federale, non costituendo gli atti di indagine trasmessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino ‘fatti nuovi’ idonei a sovvertire la ratio decidendi della sentenza revocata.

In subordine, il club chiede di annullare la decisione per violazione dei principi del contraddittorio e del giusto processo sanciti, nonché per violazione del diritto di difesa. continua a leggere

F1, Ecclestone ammette: “Gestii male il caso Crashgate, Massa defraudato contro Hamilton”


articolo di Federico Mariani: https://www.gazzetta.it/Formula-1/02-03-2023/f1-ecclestone-ammette-gestii-male-il-caso-crashgate-massa-defraudato-contro-hamilton.shtml

Bernie Ecclestone, 92 anni. AP

L’ex patron del Circus ricorda i fatti del 2008: “Sapevo della vicenda, ma ho preferito proteggere lo sport. Ora mi comporterei diversamente”. Poi aggiunge: “Ai miei occhi, Schumacher resta l’unico a sette titoli

Gioia e disperazione, inferno e paradiso: la sfida finale tra Lewis Hamilton e Felipe Massa per il trono della F1 nel 2008 resta una delle più emozionanti della storia. A trionfare fu il britannico della McLaren, con un quinto posto sofferto in Brasile, vanificando il successo del rivale su Ferrari. Ma la storia sarebbe dovuta andare diversamente. Parola di Bernie Ecclestone: l’ex patron del Circus ha offerto una versione diversa dei fatti, spostando il tiro sul caso Crashgate e sull’esito alterato del GP di Singapore. Un risultato che influì sulla carriera di Massa, definito “defraudato del Mondiale” dallo stesso Ecclestone.

AMMISSIONE – Tutto ruota intorno all’epilogo della quindicesima tappa del campionato 2008, andata in scena il 28 settembre. Nelson Piquet Jr, figlio d’arte al debutto in F1, seguì le istruzioni del team Renault andando a schiantarsi contro un muro in modo da far entrare la Safety Car, agevolando il successo del compagno Fernando Alonso. Nel parapiglia generale, la Ferrari commise un errore al box e costrinse Massa a ritirarsi, perdendo punti rivelatisi poi decisivi. Ecclestone racconta a F1-Insider.com: “Max Mosley (presidente Fia ndr.) e io siamo stati informati durante la stagione 2008 di ciò che era accaduto nella gara di Singapore. Avevamo informazioni sufficienti per indagare sulla questione, ma abbiamo deciso di non fare nulla in quel momento. Volevamo proteggere lo sport e salvarlo da un enorme scandalo”.

SOLUZIONE – Ma era davvero possibile intervenire in maniera più decisa? Spiega Ecclestone: “Secondo lo statuto, avremmo dovuto cancellare la gara di Singapore, che non sarebbe stata valida per la classifica del campionato. Così Massa sarebbe diventato campione del mondo”. Dunque come mai non si optò per un ribaltamento del verdetto della pista? Bernie prosegue: “All’epoca era prassi che la classifica di un campionato del mondo risultasse intoccabile dopo la cerimonia di premiazione della Fia alla fine dell’anno”. Oggi, però, l’ex patron è pentito della scelta di non intervenire: “Farei le cose diversamente. Mi dispiace ancora per Massa, meritava il Mondiale”. Una considerazione che spinge Ecclestone a una riflessione singolare sui sette titoli di Hamilton: “Nonostante le statistiche dicano che ha raggiunto Schumacher, per me Michael resta l’unico campione del mondo da record con sette titoli”.

Vittoria ma niente Mondiale: lacrime amare per Felipe Massa a San Paolo 2008. Ap

Mourinho contro Serra, la Procura Figc apre un’inchiesta: «Saranno ascoltati». Due giornate di squalifica per il tecnico


articolo di Redazione Web: Mourinho contro Serra, la Procura Figc apre un’inchiesta: «Saranno ascoltati». Due giornate di squalifica per il tecnico (leggo.it)

Mourinho contro Serra, la Procura Figc apre un’inchiesta: «Il tecnico e il quarto uomo saranno ascoltati»© Ansa

José Mourinho e il quarto uomo di Cremonese-Roma Marco Serra saranno ascoltati dalla Procura Federale dopo lo scontro verbale avvenuto nel match di ieri, che ha portato all’espulsione del tecnico. La Procura ha aperto un’inchiesta sull’episodio a seguito delle dichiarazioni ai media dell’allenatore romanista. «A breve saranno ascoltati il tecnico giallorosso ed il quarto ufficiale della gara Marco Serra», rendono noto all’ANSA fonti della Procura.

Cosa è successo – Dopo lo scontro in campo Mourinho aveva parlato così ai media: «C’è chi mi conosce da anni e sa che sono emozionale ma non pazzo. Per avere questa reazione vuol dire che qualcosa è successo. Bisogna capire se dal punto di vista legale posso fare qualcosa, dato che Piccinini mi ha dato il rosso su suggerimento del quarto arbitro. Il quale non ha avuto l’onestà di dire come mi ha trattato, e cosa ha originato la mia reazione. Vorrei capire se c’è l’audio di quanto mi ha detto ma non voglio entrare nella cosa nel dire che è di Torino e domenica giochiamo contro la Juve e lui mi vuole fuori dalla panchina». Così, dai microfoni di Dazn, un Josè Mourinho furioso per l’espulsione in Cremonese-Roma.

Nessun audio dell’accaduto «Non esiste l’audio del quarto uomo nel dialogo con Mourinho durante Cremonese-Roma di ieri». Lo spiegano all’ANSA fonti dell’Aia, che aggiungono: «Il quarto uomo, solitamente, non viene registrato perchè la sua voce e i rumori di fondo interferirebbero con l’audio dell’arbitro e degli uomini alla Var. La registrazione avviene solo nel caso il quarto uomo spinga il pulsante e attivi il meccanismo, ma ieri sera – concludono le fonti Aia – questo non è avvenuto»

Due giornate di squalifica a MourinhoDue giornate di squalifica a José Mourinho, con multa di 10.000 euro. È questa, apprende l’ANSA, la decisione del giudice sportivo della serie A, dopo l’espulsione del tecnico della Roma ieri nella partita con la Cremonese.

Daniele Scardina, operato d’urgenza alla testa: il pugile si è sentito male dopo un allenamento


articolo di Salvatore Riggio: Daniele Scardina, operato d’urgenza alla testa: il pugile si è sentito male dopo un allenamento- Corriere.it

«King Toretto», 31 anni, si è sentito male durante un allenamento ed è stato trasportato in codice rosso in ospedale

Daniele Scardina, per tutti King Toretto, che il 2 aprile compirà 31 anni, è stato trasportato in codice rosso in ospedale dopo essersi sentito male in palestra, al termine dell’allenamento. Da quanto risulta, è stato operato d’urgenza alla testa. Poco più di due anni fa, era il 26 febbraio 2021, Scardina aveva battuto lo spagnolo Cesar Nunes, conquistando il titolo vacante supermedi dell’Unione Europea per k.o. tecnico. Quello era stato il 19° successo (15 k.o.), maturato dopo un match equilibrato e assai duro. Scardina già l’8 marzo 2019, sempre a Milano, era diventato campione internazionale Ibf dei pesi supermedi superando ai punti il finlandese Henri Kekalainen. Invece, fu clamorosa e inattesa la sconfitta del maggio 2022 contro Giovanni De Carolis, match nel quale King Toretto si era visto sfilare il titolo Intercontinentale dei supermedi Wbo, perdendo anche l’imbattibilità che durava da 20 match con 16 k.o. inflitti. Proprio qualche settimana fa aveva deciso di dire addio ai supermedi e passare nei pesi mediomassimi. Il suo debutto è in programma il 24 marzo a Milano, all’Allianz Cloud, contro il belga Cedric Spera (17 vittorie e nove sconfitte) in un incontro sulla distanza delle 10 riprese. continua a leggere