Inchiesta Juve, testimonianza dell’ex segretario generale inguaia Paratici: nuove accuse


articolo: Inchiesta Juve, Lombardo su Paratici: “Aveva smanie di onnipotenza” (virgilio.it)

Una nuova testimonianza tra gli interrogatori dell’inchiesta Prisma aggreverebbe la posizione della Juventus e in particolare di Paratici e ci sono i nomi dei club che hanno fatto da “banca” alla Juve

Il sistema Juventus, o meglio il sistema Paratici. Questo emergerebbe dalla nuova testimonianza diffusa in queste ore che va ad aggiungersi, rigorosamente, una al giorno, a quelle di Daniela Marilungo, ex consigliera indipendente della società e di Maria Cristina Zoppo, ex componente del collegio sindacale. Il nuovo protagonista che dalle audizioni avrebbe appesantito la situazione di Paratici e della Juve, è l’ex segretario generale bianconero Maurizio Lombardo.

Inchiesta Juve: Lombardo rivela il “sistema Paratici”Maurizio Lombardo, ex segretario generale della Juventus per 9 anni, ora alla Roma e che come dice lui sarebbe stato “fatto fuori in 5 minuti” dal club bianconero, è stato ascoltato in Procura lo scorso 17 febbraio. Secondo le audizioni riportate da Repubblica e da La Gazzetta dello Sport, Lombardo rivela quello che si può definire a chiare lettere un sistema promosso dall’ex dirigente Fabio Paratici quando prese le redini dall’uscente Marotta:

Con Marotta le trattative erano più semplici, chi inizia a creare problemi è Cherubini che cerca di crearsi uno spazio. Quando loro dicevano: “viene uno a parametro zero ma diamo un milione a un agente io dicevo no e Marotta si rifiutava di firmare. Dopo di lui non c’era più un’operazione che teneva. Paratici ha cominciato a farne sempre più rischiose. Aveva smania di onnipotenza, voleva comprare giocatori anche tramite altre squadre per ostacolare le altre. Il presidente Agnelli era molto coinvolto“.

Inchiesta Prisma: chi erano le società “banche” della JuveIl quadro dipinto da Lombardo alla Procura è quello di una specie di sistema ramificato in cui la Juve sarebbe il vertice e altre società sarebbero una “testa di ponte” per varie operazione di mercato, con la Juventus stessa o tese a disturbare il mercato. Un altro colpo, sembrerebbe dopo le testimonianze di Daniela Marilungo, ex consigliera indipendente della società e di Maria Cristina Zoppo, ex componente del collegio sindacale. Lombardo a riguardo è stato abbastanza chiaro e parla anche di cifre, di debiti e quant’altro:

Alcune società amiche hanno fatto da ‘banca’ per permettere alla Juve di fare plusvalenze. Con l’Atalanta 14,5 milioni di euro: 4 per Mattiello, 4 per Muratore, 3,5 per Caldara e 3 per Romero. I calciatori sapevano degli accordi, le scritture erano rassicurazioni. Anche per OrsoliniDemiralTraorè, MulèAudero, Peeters, Cerri con il Cagliari e Mandragora all’Udinese per 20 milioni di euro”

Barcellona nei guai: rischia di dover smantellare la squadra


articolo: Barcellona nei guai: rischia di dover smantellare la squadra (ilmessaggero.it)

Lo scenario fosco del club blaugrana che domina la Liga ma potrebbe vedersi bloccato il mercato estivo per i conti non a posto

Ci sono due Barcellona, forse persino tre dopo l’esibizione dei blaugrana al Bernabeu in Copa del Rey e l’1-0 ottenuto contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti, parcheggiando l’autobus di fronte alla porta di ter Stegen e con il 35% di possesso palla. C’è il Barça in testa alla Liga, con sette punti di vantaggio sui Blancos. C’è una squadra che non si vergogna più di praticare un calcio difensivista e a Madrid ha vinto con il nono 1-0 della stagione. C’è infine un club travolto dallo scandalo arbitrale – all’esterno del Bernabeu giovedì sera sono state distribuiti biglietti da 500 euro con il viso del presidente blaugrana Laporta – e inguaiato dal punto di vista economico, nonostante le alchimie finanziarie della dirigenza, che ha già ipotecato nel 2022 una buona fetta di futuro.

La situazione dei conti è pesante. Javier Tebas, presidente della Liga, nel corso del Business of Football del Financial Times a Londra, lo ha ricordato e, soprattutto, spiegato nei dettagli: «Allo stato attuale, il Barcellona non è in grado di fare mercato nella prossima finestra di trasferimenti. Hanno ceduto 700 milioni di euro di diritti televisivi, hanno cercato di fare cassa anche in altri modi, ma la situazione resta estremamente complessa. Devono ridurre la spesa del binomio mercato-salari da 650 a 450 milioni. Devono rientrare di 200 milioni circa e fino a quando non avranno saldato questa situazione, non potranno pensare ai trasferimenti in entrata».Il Barcellona, fuori dalle coppe europee dopo il ko nei playoff di Europa League di fronte al Manchester United, rischia di vincere Liga e Copa del Rey con la prospettiva di smantellare in estate la squadra. La valutazione della rosa attuale è di 720 milioni di euro. Nonostante i paletti finanziari delle ultime stagioni, il consuntivo di mercato è stato di – 119 milioni. I giocatori di maggior pregio sono due baby: il cartellino di Pedri (classe 2002) è valutato 100 mln, quello di Gavi (2004) 90 mln. La domanda s’impone: riuscirà il Barcellona a evitare la cessione dei suoi gioielli nella politica di risanamento obbligatoria che il club blaugrana dovrà affrontare?

La Juventus presenta il ricorso contro la penalizzazione di 15 punti


articolo Redazione ANSA: https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/2023/02/28/la-juventus-presenta-il-ricorso-contro-la-penalizzazione-di-15-punti_5fbfa17c-9a77-46b3-8872-c54373ff3bb2.html

Proposta una serie di motivazioni per annullare la sentenza appello sul caso delle plusvalenze

Il Coni ha ufficializzato la ricezione da parte del Collegio di Garanzia dello Sport del ricorso presentato dalla Juventus contro la Figc e la Procura Federale avverso la decisione della Corte Federale di Appello, Sezioni Unite – emessa il 20 gennaio scorso e depositata il 30 gennaio – con la sanzione della penalizzazione di 15 punti in classifica per la squadra bianconera da scontarsi nella corrente stagione sportiva.

La Juventus chiede in via principale al Collegio di Garanzia di annullare senza rinvio l’impugnata decisione per l’inammissibilità del ricorso per revocazione della Procura Federale, non costituendo gli atti di indagine trasmessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino ‘fatti nuovi’ idonei a sovvertire la ratio decidendi della sentenza revocata.

In subordine, il club chiede di annullare la decisione per violazione dei principi del contraddittorio e del giusto processo sanciti, nonché per violazione del diritto di difesa. continua a leggere