Al-Khelaifi sotto indagine in Francia per rapimento e tortura


articolo di Redazione: https://www.calcioefinanza.it/2023/02/28/al-khelaifi-sotto-indagine-in-francia-per-rapimento-e-tortura/

Nasser al-Khelaifi, presidente del PSG – Photo by BERTRAND GUAY/AFP via Getty Images

Il presidente del PSG Nasser Al-Khelaifi è sotto indagine in Francia per le accuse di rapimento e tortura. Secondo quanto riportato dai media francesi, infatti, lunedì sono stati nominati i tre giudici istruttori a Parigi che esamineranno le accuse mosse dal lobbista franco-algerino Tayeb Benabderrahmane nei confronti del numero uno del club parigino. In particolare, Benabderrahmane ha sporto denuncia alcuni mesi fa dichiarando di essere stato torturato in Qatar nel 2020 poiché si trovava in possesso di diversi documenti contenenti informazioni compromettenti su Al-Khelaifi.

Benabderrahmane, spiegano i media transalpini, ha così presentato una denuncia con parte civile, per la quale la legge francese consente un’indagine giudiziaria sui presunti reati. I suoi avvocati, Maïtres Romain Ruiz e Gabriel Vejnar, si sono dichiarati “molto soddisfatti” della notizia dopo aver passato mesi a tentare di portare il caso all’attenzione della giustizia francese.

Secondo l’accusa, le informazioni possedute da Benabderrahmane sarebbero memorizzate su un telefono cellulare appartenente ad Al-Khelaifi, con possibili legami quindi all’assegnazione della Coppa del Mondo 2022 al Qatar o addirittura all’assegnazione della televisione diritti per il Medio Oriente per i Mondiali 2026 e 2030 a BeIN Media. Il qatariota è già stato indagato – e assolto – in relazione a questa vicenda a causa della sua relazione con Jerôme Vackle, ex segretario generale della FIFA.

Nonno schiaffeggia calciatore 14enne della squadra avversaria…


articolo di Riccardo Caponetti: Nonno schiaffeggia calciatore 14enne della squadra avversaria, genitori tentano di aggredirlo: rissa sfiorata al torneo di Roma – la Repubblica

Nonno schiaffeggia calciatore 14enne della squadra avversaria, genitori tentano di aggredirlo: rissa sfiorata al torneo di Roma

La partita tra Romulea e Trastevere, valida per il campionato di calcio under 15 Elite, è stata sospesa al 17esimo minuto del primo tempo dopo il gesto violento di uno spettatore. L’uomo è stato portato via prima che scoppiasse il panico

La partita tra Romulea e Trastevere, valida per il campionato di calcio under 15 Elite, ieri è stata sospesa al 17esimo minuto del primo tempo perché uno spettatore, presumibilmente il nonno di un giocatore di casa, ha dato uno schiaffo a un ragazzo avversario.

Il gesto di violenza, preceduto da uno scontro dialettico tra i due separati dalla rete del campo dopo un fallo, ha mandato su tutte le furie i genitori del giovane calciatore in tribuna, che si sono riversati sull’anziano signore, prontamente portato via dal Campo Roma: la lucida collaborazione delle altre famiglie presenti sugli spalti ha consentito di sedare gli animi, evitando di trasformare un grave gesto in una rissa di ampie dimensioni.

Immediata la reazione dell’arbitro: partita sospesa – Vista la situazione, dopo aver espulso il calciatore del Trastevere e aver calmato gli animi dei ragazzi, l’arbitro, il sig. Forciniti di Roma 1, ha deciso comunque di sospendere la partita, anche perché il Trastevere aveva fatto sapere che non avrebbe ricominciato a giocare dopo l’accaduto. Sul posto, sono intervenuti gli agenti della Polizia, che hanno ricostruito l’episodio e acquisito le informazioni necessarie per identificare l’uomo.

La Romulea condanna il gesto – La Romulea ha subito condannato in maniera netta il gesto, prendendo le distanze con un comunicato ufficiale: “Relativamente a quanto riportato, la Società vuole esprimere la propria più ferma condanna degli atteggiamenti tenutesi fuori dal campo quali contrari ai valori ed ai principi dello sport che sia la Romulea ed il Trastevere perseguono preminentemente con continuità centenaria. Preme altresì sottolineare che durante la disputa tutti i giocatori in campo e gli staff di entrambe le squadre, ovvero nessun tesserato ha tenuto atteggiamenti violenti o aggressivi e che la situazione si è normalizzata immediatamente dopo il fatto isolato.

Tutto ciò premesso la Romulea intende dissociarsi da quanto accaduto nella maniera più assoluta, rinnovando senza riserve la condanna del gesto dello spettatore in quanto deprecabile ma che non può e non deve essere attribuito in alcun modo alla Società che certamente non è responsabile né direttamente né soggettivamente“. continua a leggere

Operai del Sulcis protestano nel piazzale della Portovesme srl su una ciminiera a 100 metri di altezza: «Non scendiamo senza risposte»


articolo di Redazione Online: Operai del Sulcis protestano nel piazzale della Portovesme srl su una ciminiera a 100 metri di altezza: «Non scendiamo senza risposte»- Corriere.it

La clamorosa protesta è stata messa in atto per il caro energia e per la chiusura di quasi tutti gli impianti della Portovesme srl che metterebbe a rischio 1300 dipendenti

Quattro lavoratori della Portovesme srl, nel Sulcis, si sono asserragliati sulla ciminiera dell’impianto Kss a 100 metri di altezza. La clamorosa protesta, corredata da un comunicato, è stata messa in atto per porre in modo forte il tema del caro energia e della fermata di quasi tutti gli impianti della Portovesme srl che metterebbe a rischio 1300 buste paga.

Nel frattempo da ieri i lavoratori degli appalti sono in assemblea permanente, nel piazzale della Portovesme srl, con presidio nella portineria degli appalti, dove sono state anche piazzate alcune tende.

«Questo non è un colpo di testa, ma è un’azione a sostegno delle vertenze e delle iniziative messe in atto sino a ora dalle Rsu e dai sindacati. Noi a questo punto abbiamo la necessità di avere un incontro urgente al ministero per aprire un confronto nazionale con tutti gli interlocutori seduti allo stesso tavolo e trovare una soluzione subito sul fronte energia. Non bastano le rassicurazioni, ma per farci scendere servono impegni seri e forti», commentano i lavoratori .

I sindacati. «Solidarietà ai lavoratori che hanno intrapreso questa iniziativa a difesa del lavoro. È evidente che il tema da risolvere è quello dell’energia, purtroppo registriamo nessun passo avanti delle istituzioni. Condividendo il documento dei lavoratori chiediamo con la massima urgenza un incontro con il ministro competente», dicono Emanuele Madeddu Filctem-Cgil, Vincenzo Lai Femca Cisl e Pierluigi Loi Uiltec Uil.