Inter – Il Bilancio della proprietà Zhang (Suning) 2016-2024


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articolo Di Marco Deiana : https://www.90min.com/it/posts/quanto-ha-speso-suning-e-la-famiglia-zhang-inter-dal-2016-al-2024

ANNOSPESAMOTIVO
201692,4 mln €Acquisto Inter da Thohir (68,55% delle quote)
2016142 mln €Aumento di Capitale
Totale €244,4 mln €Acquisto Inter da Thohir + Aumento di Capitale
ANNOSPESAMOTIVO
201640 mln €Finanziamento Soci
2016-17177 mln €Finanziamento Soci
2017-18119 mln €Finanziamento Soci
2021-22*75 mln €Finanziamento Soci
2022-23*51 mln €Finanziamento Soci
Totale Finanziamento Soci336 mln €Finanziamento Soci
Totale € legati al prestito Oaktree126 mln €Finanziamento Soci*
Totale €462 mln €Finanziamento Soci + Finanziamento Soci*
* Soldi legati al prestito ottenuto da Oaktree
ANNOSPESAMOTIVO
2016-1756,43 mln €Sponsor
2017-1839,13 mln €Sponsor
2018-1935,91 mln €Sponsor
2019-2031,6 mln €Sponsor
2020-2121,33 mln €Sponsor
2021-2212,11 mln €Sponsor
Totale 226,51 mln €Sponsor
Totale Iniziale244,4 mln €
Finanziamento Soci462 mln €
Totale Sponsor226,51 mln €
TOTALE 932,91 mln €

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articolo: https://www.calcioefinanza.it/2024/05/13/zhang-tournee-inter-in-cina/

Lunedì, 13 maggio 2024

Steven Zhang (Foto: Francesco Pecoraro/Getty Images)

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articolo: https://www.calcioefinanza.it/2024/05/12/inter-accordo-zhang-pimco-sblocca-rinnovi-mercato/

Domenica, 12 maggio 2024

Beppe Marotta, Steven Zhang e Alessandro Antonello (Foto: MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

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24/05/2022 – STEVEN ZHANG EXCLUSIVE INTERVIEW

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articolo: Inter, Antonello: «Ridurremo ancora le perdite. Stadio? Rozzano via percorribile» (calcioefinanza.it)

Alessandro Antonello (Foto: Emilio Andreoli/Getty Images)

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Inter e Nike, rinnovo fino al 2031: al club 30 milioni a stagione

articolo: https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Inter/10-07-2023/inter-e-nike-contratto-al-2031-al-club-30-milioni-a-stagione.shtml?refresh_ce

Giovedì il lancio della nuova maglia per il 2023-24, mentre la seconda sarà presentata a Tokyo, durante la tournée. La partnership dura dal 1998 e in questi 25 anni sono arrivati 20 trofei

Inter e Nike hanno annunciato il rinnovo della loro partnership, una delle più durature nel calcio europeo, visto che va avanti dal 1998. Il nuovo accordo sarà valido fino al 2031, per 8 stagioni, e frutterà circa 30 milioni a stagione al club di viale della Liberazione: 26 più 3 legati alla vendita del prodotto. Nell’ultima stagione la cifra garantita dall’azienda americana era di 12,5 milioni più bonus. 

EVENTO A TOKYOGiovedì il lancio telematico della prima maglia per il 2023-24, mentre la seconda maglia sarà presentata a Tokyo nel corso della tournée durante un grande evento in un Nike Store al quale parteciperà tutta la squadra. Adesso l’Inter è l’unica squadra della Serie A marchiata Nike, il fiore all’occhiello in Italia dell’azienda americana che sta puntando sempre più sui grandi club (Psg, Barcellona, Atletico Madrid, Liverpool e Chelsea)

MATERIALI INNOVATIVI Nike continuerà a progettare i kit gara e training per le squadre maschili, femminili e giovanili, oltre alle collezioni lifestyle create per mettere in contatto il brand Inter con un pubblico sempre più ampio e globale. I futuri kit dell’Inter saranno caratterizzati da materiali sempre più innovativi, progettati per garantire il massimo supporto alla performance, dando priorità a praticità, traspirabilità e sostenibilità.

SODDISFAZIONE – L’a.d. corporate dell’Inter, Alessandro Antonello, non ha nascosto la sua soddisfazione per la firma sul nuovo accordo: “È con grande piacere che annunciamo l’estensione di questa storica partnership tra Nike e Inter. Nel corso di questi anni abbiamo avuto modo di crescere insieme e di consolidarci come icone globali, andando oltre il calcio. Questa alleanza ci ha regalato momenti di grandi soddisfazioni negli ultimi 25 anni e siamo felici che Nike abbia scelto di continuare a collaborare con il nostro club“. Dopo 25 anni e 20 trofei vinti insieme, Inter e Nike sono pronte a scrivere insieme nuove emozionanti pagine.

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Inter, le stime sul bilancio 22/23: rosso dimezzato con la Champions ma pesano gli interessi

articolo: https://www.calcioefinanza.it/2023/06/13/inter-stime-bilancio-2023-ricavi-perdita/

La finale di Champions e San Siro pieno spingono il fatturato: tuttavia, pesano quasi i 50 milioni di interessi per finanziamenti e bond.

La corsa in Champions League spinge verso l’alto i ricavi dell’Inter nella stagione 2022/23, con un rosso a bilancio che va verso un dimezzamento rispetto alla passata stagione. Secondo le stime di Calcio e Finanza, infatti, in attesa di eventuali manovre straordinarie a livello economico negli ultimi giorni di giugno, il risultato netto a bilancio si dovrebbe attestare intorno al -80 milioni (come anticipato nei giorni scorsi), rispetto al rosso di 140 milioni del 2021/22.

Nel dettaglio, il fatturato secondo le stime dovrebbe aggirarsi intorno ai 430 milioni, in linea di fatto con i ricavi della passata stagione, mentre il fatturato al netto del player trading dovrebbe sfiorare i 400 milioni, quota record per il club nerazzurro. In particolare, a spingere verso l’alto le entrate è il percorso in Champions League, con i diritti tv che, considerando anche quelli legati alla Serie A, dovrebbero essere pari a complessivi 190 milioni.

Inoltre, l’impatto è arrivato anche da San Siro, con ricavi intorno agli 80 milioni di euro: tutte entrate garantite in particolare dal percorso in Europa, che hanno potuto limitare i danni rispetto ai mancati ricavi pari a oltre 30 milioni dall’accordo con Digitalbits per lo sponsor di maglia, con un impatto ridotto anche grazie alla partnership con Paramount+ per la finale di Champions con ricavi per circa 4 milioni. Tra le altre voci, il player trading finora ha garantito intorno ai 30 milioni grazie alle cessioni di CasadeiPinamonti e Pirola.

Dal punto di vista invece dei costi, le spese si dovrebbero essere ridotte in particolare grazie al netto calo degli ammortamenti legato agli addii tra gli altri dello stesso PinamontiPerisic e Vecino, con la cifra complessiva che dovrebbe scendere al di sotto dei 100 milioni. In linea con il 2022 invece salari e stipendi, anche per la crescita dei premi visto il raggiungimento della finale di Champions League. Inoltre, rispetto al precedente esercizio al momento non ci sono state svalutazioni o accantonamenti, elementi che hanno pesato sui bilanci negli ultimi anni.

Il risultato della gestione ordinaria secondo le stime dovrebbe aggirarsi intorno ai -25 milioni (rispetto al -88 milioni del 2021/22) grazie alla stagione eccezionale dal punto di vista dei risultati, ma a pesare sui conti del club nerazzurro sono gli interessi sui finanziamenti e bond attualmente in carico al club nerazzurro, che dovrebbero essere pari a circa 50 milioni, con un risultato netto prevedibile con una perdita intorno ai -80 milioni di euro. Su cui pesano appunto i 50 milioni di interessi e i circa 30 milioni persi dall’operazione Digitalbits.

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Inter, le banche cinesi al tribunale di Milano per aggredire il patrimonio di Zhang

articolo di Andrea Pira e Andrea Deugenihttps://www.milanofinanza.it/news/inter-le-banche-cinesi-al-tribunale-di-milano-per-aggredire-il-patrimonio-di-zhang-202209231743294719

Secondo quanto risulta a milanofinanza.it, alcuni istituti creditori del presidente del club nerazzurro, con capofila China Construction Bank, hanno presentato istanza per annullare il verbale del cda dell’Inter. Con il quale si stabilisce che Zhang non riceve compensi per l’incarico. Udienza fissata l’8 marzo 2023

Icreditori inseguono il presidente dell’Inter e della Suning InternationalSteven Zhang, fino a Milano. La scorsa settimana sono scaduti i termini per presentare ricorso a Hong Kong contro la sentenza che ha dato torto al presidente nerazzurro nella causa intentata da alcune banche cinesi, intenzionate a recuperare 255 milioni di dollari (circa 250 milioni di euro) di prestiti e un’obbligazione inadempiente che ha garantito.

L’impegno è stato successivamente rinnegato dall’imprenditore di Pechino, sostenendo di non aver firmato i documenti e sostenendo di non essere a conoscenza del rifinanziamento. Il presidente del club nerazzurro però non ha presentato ricorso e si sono attivate, quindi, le azioni esecutive della sentenza dello scorso luglio. Tra queste, secondo quanto risulta a milanofinanza.it, la richiesta al tribunale di Milano, con istanza depositata il 27 luglio in sede civile e assegnata alla Sezione specializzata per le Imprese, di annullare il verbale del consiglio di amministrazione del club milanese con il quale si stabilisce che Zhang non riceve compensi per l’incarico.

La prima udienza è già stata fissata il prossimo 8 marzo 2023 davanti al giudice Alima Zama. A tenere le fila per gli istituti cinesi è la China Construction Bank, una quelle quattro grandi banche pubbliche di Pechino, istituto con il quale ha chiuso l’operazione la Great Matrix Ltd, società interamente controllata dallo stesso Zhang. Nel corso del procedimento, come detto, Zhang ha rinnegato l’operazione. In sua difesa ha ribadito che le firme sui documenti di garanzia di rifinanziamento erano contraffatte e di non essere a conoscenza dell’operazione, affermazione che il giudice ha respinto.

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L’Inter sigla una nuova partnership con Attal Group

articolo di Redazione: https://www.calcioefinanza.it/2022/09/12/inter-partnership-attal-group/

Novità sul fronte sponsorizzazioni in casa InterAttal Group ha scelto il club nerazzurro per entrare nel mondo del calcio ai massimi livelli: il gruppo di agenzie per il lavoro sarà infatti Official HR Partner della società milanese per le stagioni 2022/23 e 2023/24, confermando la propria vicinanza al mondo dello sport ed ai valori che esso trasmette.

Attal Group, tra i brand leader del settore, comprende le storiche agenzie per il lavoro Temporary, Lavorint, Tempus e Tempor ed eroga soluzioni integrate per la gestione delle risorse umane. Il marchio Attal Group sarà presente allo stadio San Siro, sul maxi schermo e sui LED a bordocampo, durante tutte le partite casalinghe di Campionato e Coppa Italia che disputerà l’Inter durante le stagioni 2022/23 e 2023/24.

Dopo il successo ottenuto all’ultimo minuto contro il Torino in campionato, l’Inter scenderà nuovamente in campo durante la settimana. I nerazzurri saranno impegnati in Repubblica Ceca per affrontare il Viktoria Plzen, in una sfida valida per la seconda giornata della fase a gironi di Champions League.

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La Gazzetta dello Sport

Inter, San Siro per tutte le tasche: presto in vendita anche posti al terzo anello 🏟🎟
La passione dei tifosi nerazzurri per l’Inter si è confermata forte, con gli abbonamenti polverizzati a poche ore dalla loro messa in vendita.
L’entusiasmo del popolo nerazzurro ha spinto la società ad aprire agli abbonamenti annuali anche parte del terzo anello, con una tariffa pensata soprattutto per giovani appassionati e che sarà disponibile da martedì 5 luglio: 190€ all’anno, 10€ a partita per seguire la squadra nell’arco della stagione.
Una scelta più abbordabile, che se riscuotesse successo garantirebbe uno stadio ancora più pieno alla squadra di Simone Inzaghi.
#gazzetta #inter #sansiro 

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Inter, per Goldman Sachs liquidità ok per i prossimi due anni

articolo di Matteo Spaziante: https://www.calcioefinanza.it/2022/01/28/inter-per-goldman-sachs-liquidita-ok-per-prossimi-due-anni/?fbclid=IwAR3BajEjAQJbUtxTq2gXRuK3OwRjAYXmQGrGGNQlUnmY62K5jFMr6zGl08Y

28 gennaio 2022

I soldi in cassa e quelli legati all’operazione Oaktree basteranno all’Inter in termini di liquidità per poter affrontare ogni necessità nei prossimi due anni. Lo hanno spiegato i vertici di Goldman Sachs (che ha agito agito come global coordinator e bookrunner, mentre Banca Rothschild ha lavorato in qualità di financial advsor dell’intera operazione) nel corso del roadhsow del club con gli investitori per il nuovo bond da 415 milioni di euro.

Oltre ai dirigenti dell’Inter, infatti, nel corso dei colloqui con gli investitori è intervenuto anche Greg Carey, Managing Director della banca statunitense, come appreso da Calcio e Finanza da fonti finanziarie.

Come spiegato così dal dirigente di Goldman Sachs, i circa 264 milioni di euro di liquidità in cassa potranno essere utilizzati per coprire ogni fabbisogno nelle prossime due stagioni. Dei 264 milioni di cui sopra, 133 milioni erano già nelle casse dell’Inter al 31 dicembre 2021, mentre i restanti 131,6 milioni sono invece riferiti alla liquidità nelle casse di Grand Tower, la holding lussemburghese che Suning utilizza per controllare l’Inter e in cui è confluito il finanziamento da 275 milioni garantito dal fondo staunitense Oaktree.

Come ricordato dallo stesso club nerazzurro, il prestito a Suning non è garantito dalla società Inter, non è garantito da alcun patrimonio di Inter e delle sue controllate, compreso l’Emittente, ed è garantito in parte da pegno di azioni su Great Horizon S.à r.l., Grand Sunshine S.à r.l., Grand Tower, Inter e International Sports Capital S.p.A.

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24 gennaio 2022

UFFICIALE – Inter MediaCo lancia bond da 415 mln: “Ricavi del club stabili”

articolo di Christian Liotta: https://www.fcinternews.it/copertina/ufficiale-inter-mediaco-lancia-bond-da-415-mln-ricavi-del-club-stabili/?fbclid=IwAR3XUe0Rua_McRD5Vv_H8q4IdQbuABn4ZlQLACwQd–4krm4wqTFYI7_tdk

Nota della società: “Godiamo di una delle fette maggiori delle entrate della Serie A. Dai nuovi sponsor 119 mln fino al 2025

Attraverso una nota ufficiale, Inter Media and Communication S.p.A, amministratore unico e operatore delle attività media, broadcast e sponsorizzazioni dell’Inter, ha annunciato il lancio di un’offerta istituzionale di 415,0 milioni di euro in capitale aggregato, importo di nuove Senior Secured Notes con scadenza 2027, al fine di riscattare i titoli garantiti senior in circolazione con scadenza 2022, “al fine di rimborsare il Credito Revolving del club e di rifinanziare i conti garantiti rispetto ai Titoli e per pagare le relative commissioni e spese“.

Nella nota, si danno anche aggiornamenti su quella che è la situazione finanziaria della società. Partendo da una premessa rassicurante: “Beneficiamo di una solida performance finanziaria storica e di prospettive di crescita futura dei nostri media e attività di sponsorizzazione e, nonostante l’impatto della pandemia di COVID-19 e lo stop senza precedenti del business e del settore causati da ciò, i nostri ricavi aggregati sono rimasti relativamente stabili. Dal momento che l’Inter è la prima squadra di calcio in Italia in base al pubblico in diretta e tra i primi tre club in base all’audience televisivaci è attualmente assegnata una delle porzioni maggiori delle entrate della Serie A, che sono aumentate da quando il nostro anno fiscale si è concluso il 30 giugno 2019. Inoltre, con la prospettiva di estrarre valore aggiuntivo dai nostri pacchetti di sponsorizzazione delle magliette, abbiamo esteso la nostra partnership esistente con il nostro partner tecnologico globale, Lenovo, sponsor per il retro della maglietta, e abbiamo annunciato nuove partnership con Socios.com e Zytara Labs, da cui prevediamo di ricevere circa 119,0 milioni di euro combinato fino al 2025“.

Ciononostante, si nota come la situazione economica anche per il futuro possa risentire degli effetti della pandemia e delle azioni intraprese da Governo e Lega Serie A in merito, soprattutto per la questione ricavi da stadio: “La chiusura dello stadio San Siro dal 9 marzo 2020 all’inizio della stagione 2021/2022 ha portato a una perdita stimata di circa 60 milioni di euro. (…) Nonostante la riapertura degli stadi, le nostre entrate da matchday continueranno a risentirne negativamente a causa delle continue restrizioni alle presenze e non possiamo prevedere se e quando questi ricavi torneranno ai livelli di pandemia pre-COVID-19“.

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28 ottebre 2021

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L’affare Lukaku, opportunità contabili e rischi di una scelta sbagliata

articolo: https://marcobellinazzo.blog.ilsole24ore.com/2021/08/07/laffare-lukaku-opportunita-contabili-rischi-scelta-sbagliata/?refresh_ce=1

La cessione di Romelu Lukaku al Chelsea per 115/120 milioni sta destando comprensibilmente preoccupazione e rabbia nella tifoseria del team che ha appena vinto lo scudetto e che ha visto in poche settimane l’addio dell’allenatore Antonio Conte e la vendita di Hakimi, punto di forza della squadra.

La situazione economica/finanziaria del gruppo Suning e quella dell’Inter non sono certo idilliache. Il conglomerato di proprietà della famiglia Zhang è oggi piuttosto indebolito a causa delle ripercussioni della pandemia sulla rete di oltre 10mila esercizi commerciali fisici, già a bassa marginalità, pur a fronte di un fatturato che comunque oscilla tra i 50/60 miliardi dollari all’anno, di alcuni investimenti errati (come l’acquisto della rete Carrefour in Cina alla vigilia dello scoppio dell’emergenza sanitaria), e dell’”obbligo” di sostenere finanziariamente altri conglomerati cinesi in panne, specie nel settore immobiliare, come Evergrande. Questa debolezza ha costretto il gruppo di Nanchino, sotto l’egida del Governo di  Pechino, a cedere quote minoritarie, ma rilevanti, che hanno spostato l’asse di controllo del conglomerato. Se la famiglia Zhang è uscita ridimensionata, altrettanto non si può dire per l’universo Suning che ha ora ha tra i propri azionisti realtà ancora più solide.

Lo scorso luglio infatti è stata formalizzata la cessione del 17% circa di Suning.com a un fondo (per un corrispettivo di 1,14 miliardi di euro) guidato dall’asset management committee statale di Nanchino e dal governo della provincia dello Jiangsu e partecipato da altricampioni” dell’economia cinese, quali Alibaba, Haier, Xiaomi e TCL“Il portafoglio di investitori diversificati aiuterà Suning.com a migliorare ulteriormente la governance aziendale, le operazioni e la trasformazione del business come fornitore di servizi al dettaglio”. Questo quanto spiegava la nota di Suning che ha ufficializzato il passaggio delle quote.

Dunque, se è vero che l’operazione non riguarda direttamente la catena di controllo dell’Inter è altrettanto chiaro che gli argini posti dal Governo di Pechino intorno a Suning.com sono tali da impedire un’esondazione della crisi che si propaghi oltre la famiglia Zhang alle controllate di Suning Holding. A protezione di Suning (dopo che la famiglia Zhang è stato costretta a fare un passo indietro) sono state schierate quindi corazzate dell’economia cinese. Un cordone di protezione che dà ampie garanzie di continuità, a meno di altri rovesci epocali difficili oggi difficili da prevedere.

Lo stesso è stato fatto per il club nerazzurro con l’operazione del maggio scorso che ha portato il fondo americano Oaktree a finanziare indirettamente (il prestito viene erogato alla controllante lussemburghese del club appartenente alla galassia Suning) 275 milioni. Questi soldi insieme al rifinanziamento del bond da 375/400 milioni in scadenza nel 2022 che sarà ultimato entro fine anno, daranno al club l’ossigeno finanziario per affrontare la stagione. Qualora Suning non dovesse rimborsare il prestito entro il prossimo triennio, Oaktree che ha in pegno le azioni del club nerazzurro, ne acquisirà la proprietà.

E non sarebbe come cadere dalla padella alla brace. Oaktree, è un fondo specializzato in “titoli in difficoltà” e gestisce asset per 150 miliardi di dollari. A sua volta la maggioranza di Oaktree è detenuta da un altro mega fondo canadese, Brookfield. Insieme le due realtà amministrano asset per oltre 600 miliardi di dollari.

Chiarito questo scenario bisogna concentrarsi sul piano strategico dell’Inter.

L’Inter ha dovuto interrompere bruscamente il suo processo di crescita con un fatturato strutturale che si apprestava, senza plusvalenze, a superare i 350 milioni annui, a causa della crisi sanitaria e del blocco degli investimenti di Suning (pari a oltre 600 milioni in 4 anni erogati all’Inter sotto varie forme).

La proprietà cinese perciò ha imposto un ridimensionamento del 10/20% del monte ingaggi e una campagna acquisti per la stagione 2021/22 da chiudersi con un saldo positivo di 80/90 milioni. Questo assecondando quanto prescrive il fair play finanziario Uefa, vale a dire che i club devono essere autonomi nel gestire il conto economico annuale (anche se in certe realtà europee, evidentemente, questo principio vale un po’ meno).

Il calciomercato estivo 2021 è stato gestito da Beppe Marotta e Piero Ausilio con questo diktat. Il passaggio di Hakimi al Psg e altre piccole operazioni hanno permesso di mettere insieme fin qui un risparmio di circa 40 milioni. Per raggiungere il budget peraltro c’è la finestra di gennaio e quella estiva del 2020 (a patto di effettuare le operazioni in uscita entro il 30 giugno, in modo da poterne iscrivere i benefici a bilancio).

Sia Marotta che Ausilio perciò erano convinti di poter conseguire l’obiettivo senza cedere altri big, magari effettuando qualche colpo in entrata in meno. Nessuna volontà di cedere Lukaku o Lautaro, per intendersi.

Alcuni giorni fa tuttavia si è materializzata l’offerta del Chelsea per il centravanti belga per 100 milioni più Marcos Alonso.

L’Inter che non aveva alcuna intenzione di privarsi di Lukaku, a conti fatti, l’ha rispedita al mittente. Il centravanti belga tuttavia ha fatto pesare la sua volontà di cogliere l’opportunità professionale di un ritorno in Premier con uno stipendio praticamente raddoppiato. L’Inter si è trovata così nelle condizioni di dover trattare. Ciò che va però rimarcato è che la cessione dell’attaccante non dipende, sia pure in un contesto difficile di revisione del piano strategico, da urgenze finanziarie né del club, né della proprietà.

In altre parole, anche una proprietà solidissima, avrebbe avuto il dovere di ascoltare una proposta così elevata, che configura la più ricca operazione del calciomercato mondiale (escludendo il passaggio di Neymar al Psg), a maggior ragione di fronte alla volontà del calciatore di cambiare aria.

L’Inter così si è seduta al tavolo scartando proposte di scambi relativi a calciatori e chiedendo solo cash. Il Chelsea alla fine ha messo sul piatto un’offerta di 115/120 milioni con alcuni bonus.

Una somma considerevole che consentirebbe al club di iscrivere a bilancio una plusvalenza lorda di oltre 80 milioni, avendo ammortizzato già per due stagioni il cartellino del belga pagato 65 milioni. Oltre a risparmiare 15 milioni di ingaggio lordo e circa 15 di ammortamento del cartellino sulla stagione appena cominciata. Dal punto di vista dell’incasso netto, invece, il club deve far fronte al pagamento di una percentuale sulla rivendita allo United (6%) e un bonus formazione (5%), oltre agli oneri per gli intermediari. In totale, bisogna sottrare una ventina di milioni.

Questo quindi è il quadro dell’operazione. In assoluto assolutamente comprensibile per l’impatto economico positivo sui conti e in relazione al fatto che si tratta di un calciatore di 28 anni che sarebbe rimasto contro la sua volontà.

La proprietà peraltro ritiene indispensabile porre un baluardo preventivo rispetto alla possibilità che anche la prossima stagione sia colpita dal Covid (l’Inter perderebbe ancora un’ottantina di milioni con gli impianti chiusi) e che maturi lo scenario peggiore per cui il club tra le due stagioni precedenti e quella in corso si ritrovi a fare i conti con perdite per 400 milioni. L’obiettivo per rendere il bilancio dell’Inter più sostenibile è di riportare il monte ingaggi (al lordo delle imposte) dagli oltre 200 milioni attuali ai 150/160 dell’era anteriore ad Antonio Conte.

La dirigenza condivide questo target, ma ritiene di poterlo (sia pure faticosamente) raggiungere senza smantellare la squadra. Ciò che rende la dirigenza titubante riguarda perciò il contesto e i tempi dell’operazione Lukaku. La scadenza del calciomercato, la necessità di comprare un altro centravanti (affare a cui sarà destinato non più del 50% del ricavato della vendita di Lukaku) e soprattutto la scommessa sulla possibilità che il nuovo attaccante si integri subito assicurando una standard di prestazioni all’altezza, rappresentano incognite che per i manager nerazzurri dovrebbero indurrebbe a restituire al mittente anche la seconda offerta del Chelsea. Se la stagione dovesse ingarbugliarsi con una mancata qualificazione Champions il tutto potrebbe rivelarsi addirittura controproducente. Nell’industria calcistica per guadagnare di più bisogna vincere, e al contrario, se non appropriati, i risparmi possono causare ancora più perdite.

Alla fine deciderà la società cosa fare di fronte alla presa di posizione del giocatore.

Non si possono accampare tuttavia troppi alibi su urgenze finanziarie, è  bene ribadirlo, sia pure in un contesto economico assolutamente difficile ma in cui il peggio sembra essere alle spalle (e per cui come detto sopra sono stati messi in campo diversi cuscinetti di protezione sia per Suning che per l’Inter). Quella di vendere Lukaku non è altro che una decisione volta ad accelerare un percorso di riassestamento dei conti, comunque percorribile per altre vie. Prendere tutto subito senza correre altri rischi. Un ragionamento che ha un suo fondamento. Ma alla fine gli elementi per cui la decisione di vendere Lukaku potrebbe rivelarsi miope, soprattutto in relazione ai tempi, appaiono preponderanti rispetto ai fattori che la rendono contabilmente conveniente

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Le parole di Lukaku ai tifosi INTERISTI e la grande risposta di un tifoso:

Cari tifosi dell’Inter

Grazie…Grazie per avermi amato come fossi uno di voi. Grazie per avermi fatto sentire a casa a me e alla mia famiglia. Grazie per il supporto incondizionato e l’amore quotidiano. Grazie per avermi motivato ancora di più dopo la prima stagione. Quando sono arrivato all’Inter ho sentito subito che avrei fatto bene per questo club. L’amore e l’accoglienza che ho ricevuto all’aeroporto di Malpensa sono stati l’inizio di una bellissima storia. Ho deciso di non deludervi mai ogni volta che ho indossato la maglia dell’Inter.Ho dato il 100% di me stesso ogni giorno in ogni allenamento ma soprattutto nelle partite per rendervi felici.La prima stagione è finita nel modo più duro possibile, ma voi ragazzi mi avete dato la forza per continuare a spingere e lo abbiamo fatto come squadra, ecco perché siamo diventati campioni. Spero che capiate la mia decisione di passare al Chelsea. È l’occasione della vita per me e penso che in questo momento della mia carriera sia l’occasione che ho sempre sognato. Una cosa è certa che rimango interista per sempre perché senza di voi non sarei l’uomo e il giocatore che sono oggi. Quindi grazie dal profondo del mio cuoreVi amoGrazie di cuoreSempre forza Inter 🖤💙Romelu.———————————“

Caro Sig. Lukaku

Se signore puoi ancora definirti…Prego…Prego, per averti amato come se tu fossi stato interista da sempre. Prego, per averti accolto nella nostra casa e trasformato in un attaccante micidiale .Prego, per averti difeso anche quando sparivi nelle partite decisive. Prego, per averti difeso anche dopo la finale di Coppa UEFA. Siamo riusciti a far sentire in famiglia allenatori e giocatori storicamente legati ai nostri più grandi rivali, figurati con un attaccante sottovalutato e bistrattato all’estero che però era voluto e cercato dal nostro condottiero dell’epoca (A. Conte) La nostra sarà sempre una bellissima storia: abbiamo realizzato imprese straordinarie e creato pagine della storia calcistica epocali che nessun giocatore potrà eguagliare, figurati tu! Non deluderci era il minimo che potessi fare visto quanto sei stato pagato, quanto hai guadagnato e quanto amore hai ricevuto.E forse hai dato il 100% ma non sempre, non sei un nostro tifoso.Capiamo benissimo la tua decisione, figlia di un calcio privo di vere bandiere.Figlia di una ricerca opportunistica economica. La tua occasione di essere veramente grande era con la nostra maglia. Una maglia storica indossata da veri campioni che hanno scritto pagine memorabili. Noi siamo l’Inter. L’Inter di Zanetti, Facchetti, Mazzola, Ronaldo, Meazza, Matthaus, Suarez, Milito e tanti altri campioni. Ma non siamo mai stati e non saremo mai la tua Inter. Prego sig Lukaku e mi raccomando quando tornerà il mediocre calciatore che era prima di venire da noi di non nominare i tifosi che lo hanno acclamato per 2 anni.Noi non meritavano il trattamento che ci hai riservato. Noi non ti amiamoSempre forza Inter 🖤💙Paolo un tifoso deluso.”

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InterAgire del 19/11: Speciale Bilancio FC Internazionale

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