Nel mirino rimborsi per spostamenti e formule tutto compreso
Doppia procedura di infrazione per l’Italia sui rimborsi ai passeggeri di viaggi cancellati a causa del coronavirus. La prima è nei confronti di Italia e Grecia perché hanno adottato una legislazione che consente alle compagnie di offrire voucher come unica forma di rimborso. Ai sensi dei regolamenti sui diritti dei passeggeri dell’Ue, tuttavia, questi hanno il diritto di scegliere tra il rimborso in denaro e altre forme di rimborso. Inoltre, i due Paesi insieme ad altri otto sono soggetti a un’altra procedura di infrazione per le norme nazionali specifiche sui viaggi “tutto compreso” che consentono agli organizzatori di emettere voucher invece del rimborso in denaro per viaggi annullati, o di posticipare il rimborso ben oltre il periodo di 14 giorni, come stabilito nella direttiva sui viaggi tutto compreso.
“La ragione per la quale abbiamo lanciato una procedura di infrazione alla Grecia – ha affermato un portavoce della Commissione europea – e all’Italia è perché questi Paesi hanno adottato delle legislazioni che permettono di offrire i voucher come solo metodo di rimborso” e ciò “va contro il diritto dei passeggeri che hanno il diritto di scegliere” il rimborso. “Le legislazioni di questi paesi non permettono questa scelta e per questo abbiamo lanciato la procedura” di infrazione.

