Usa, la rivelazione del Washington Post: “Le autorità americane hanno mentito per anni sull’Afghanistan”
I documenti pubblicati dal Wp contengono più di duemila pagine di appunti tra interviste a generali e diplomatici: i funzionari americani avrebbero coscientemente fornito informazioni false. “Non avevamo capito, non sapevamo cosa stavamo facendo”
NEW YORK – Diciotto anni di menzogne. L’opinione pubblica americana è stata costantemente ingannata sullo stato della guerra in Afghanistan da George W Bush: in poi. In pratica le diverse amministrazioni – da Bush a Barack Obama, fino a quella guidata da Donald Trump che da quel paese vorrebbe uscire con un accordo di pace – hanno sempre manipolato dati e statistiche per sostenere che andava tutto bene e i talebani stavano per essere sconfitti.
È il risultato di una lunga inchiesta pubblicata dal Washington Post e da molti già paragonata ai Pentagon Papers che svelarono la storia segreta della guerra in Vietnam, basata sull’analisi di migliaia di carte: almeno duemila pagine di documenti, ottenuti dal quotidiano grazie al Freedom of Information Act. Una legge che fin dal 1967 garantisce al pubblico il diritto all’informazione e dunque anche l’accesso a carte riservate governative. continua a leggere