
Un pò di storia….
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Oh_Bej!_Oh_Bej!
La fiera degli Oh bej! Oh bej! è il mercatino tipico del periodo natalizio milanese. Si tiene generalmente dal 7 dicembre, giorno del santo patrono di Milano Sant’Ambrogio, fino alla domenica successiva.
Le Origini: Gli Oh bej! Oh bej! rappresentano una delle più antiche tradizioni milanesi: le prime origini storiche risalgono al 1288, periodo in cui una festa in onore di Ambrogio si svolgeva nella zona dell’antica Santa Maria Maggiore.
Ma le origini dell’attuale festa risalgono al 1510 e coincidono con l’arrivo in città di Giannetto Castiglione, primo Gran Maestro dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Egli era stato incaricato da Papa Pio IV di recarsi a Milano, nel tentativo di riaccendere la devozione e la fede verso i Santi da parte dei cittadini ambrosiani.
Arrivato nei pressi della città, Giannetto ebbe il timore di non venire accolto con favore dalla popolazione milanese, la quale non aveva mai manifestato forti simpatie nei confronti del Papa. Era inoltre il 7 dicembre, giorno in cui si festeggiava il patronoAmbrogio, in coincidenza con l’elezione vescovile del santo avvenuta il 7 dicembre 374. Decise allora di approntare un gran numero di pacchi, riempiti con dolciumi e giocattoli. Entrato a Milano iniziò con il suo seguito a distribuire il contenuto dei pacchi ai bambini milanesi, i quali si erano radunati intorno al corteo insieme ad una gran folla di cittadini. Il corteo raggiunse la Basilica di Sant’Ambrogio attorniato da una folla festante.
Da allora si cominciò ad organizzare, nel periodo della festa dedicata ad Ambrogio, la fiera degli Oh bej! Oh bej!. Venivano allestite bancarelle di vestiti, vecchi giocattoli, e soprattutto di prodotti gastronomici. Tipici dell’epoca, insieme con mostarde e castagnaccio, erano i firòn: castagne affumicate al forno, bagnate di vino bianco e infilate in lunghi spaghi.
Le origini del nome: Le origini del nome Oh bej! Oh bej! risalgono ancora una volta all’episodio dell’ingresso in città di Giannetto Castiglione. Infatti il nome deriva dalle esclamazioni di gioia dei bambini milanesi che accettavano di buon grado i doni dell’inviato papale: l’espressione lombarda “Oh bej! Oh bej!” si traduce in italiano “Oh belli! Oh belli!”.
Un’immagine del mercatino negli anni sessanta

I giorni nostri: Inizialmente gli Oh bej! Oh bej! si svolgevano presso la Piazza dei Mercanti; nel 1886 la manifestazione fu trasferita nella zona adiacente alla Basilica di Sant’Ambrogio, dove rimase per 120 anni fino al 2006, anno nel quale fu spostata nella zona del Castello Sforzesco (Foro Bonaparte), dove tutt’oggi è organizzata.
Oggi le bancarelle ambulanti degli Oh bej! Oh bej! espongono principalmente prodotti di artigianato, di antiquariato e dolciari.
INFORMAZIONI
Oh bej! Oh bej! – dal 5 all’8 dicembre in Piazza Castello
Orario: 8.30 – 21.00
Ingresso gratuito
M1 – Cairoli
M1 / M2 – Cadorna FN

Oh bej Oh bej: il mercatino simbolo del Natale milanese tra nostalgia e rilancio
articolo: https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/oh-bej-1.4324273
Milano, 2 dicembre 2018 – «Assegnare le postazioni era un compito delicato. Per dirne una, sarebbe scoppiato un guaio se un venditore di mutande fosse capitato davanti alla basilica. E bisognava anche essere abili nell’affrontare imprevisti. Un anno ho dovuto far spostare il chiosco dei panini in fretta e furia: c’era un funerale e il morto non poteva passare dal portone…». Adriano Bernini, 72 anni, ex ispettore di mercato delle fiere per conto del Comune, oggi in pensione, potrebbe andare avanti una vita a raccontare aneddoti.

La Fiera del 2016 (foto Melley)
Agli Oh bej! Oh bej! è stato per otto anni tra i responsabili della logistica. Erano gli anni ’90 e le bancarelle venivano allestite attorno alla basilica di Sant’Ambrogio e nel groviglio di vie laterali. Oggi sono a ridosso del Castello Sforzesco. È un nostalgico, Bernini. Ricorda con piacere i banchi che si addossavano lungo le vie più anguste, i rigattieri, i venditori di cappelli, di mobili d’antiquariato, di oggettini d’artigianato italiani. «Non che adesso non ci siano. Ma allora c’era un’attenzione diversa alla qualità, l’Amministrazione aveva più peso sulla scelta: su 550 bancarelle, circo 80 erano selezionate dal Comune. Ora si stabiliscono le merceologie ma l’impressione è che la qualità si sia abbassata». E lo dice un esperto. «Ovunque io vada, cerco sempre un mercato da visitare».
Sarebbe meglio che gli Oh bej! Oh bej! tornassero ai piedi della basilica di Sant’Ambrogio?
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