Domenica scorsa il calciatore della ColicoDerviese ha prima insultato il direttore di gara 19enne, poi dopo l’espulsione gli ha tirato tre pugni in faccia. Il ragazzo ha scritto una lettera aperta di scuse
Cinque anni di squalifica: vuol dire poter tornare sui campi di calcio dal 16 marzo 2028. Perché, nonostante le scuse arrivate nei giorni successivi, il gesto di un giocatore 17enne degli Allievi regionali della ColicoDerviese (Lecco) non poteva non essere sanzionato dalla giustizia sportiva: a fine partita il ragazzo ha aggredito l’arbitro colpendolo con tre pugni al volto dopo che, per alcuni insulti ricevuti, il direttore di gara, anche lui un ragazzo di 19 anni, lo aveva squalificato. “Non è neppure il caso di commentare la gravità della violenza posta in essere e la futilità della motivazione che l’ha scatenata“, scrive il giudice sportivo nel provvedimento appena emesso.
I fatti domenica scorsa, al termine della gara giocata a Rovetta contro la Vertovese, così come sono stati ricostruiti dal giudice e come riporta l’Eco di Bergamo: “Dinanzi alla porta dello spogliatoio il calciatore della società ColicoDerviese offendeva l’arbitro ed anche a lui il direttore di gara comunicava un provvedimento disciplinare. Alla notifica di tale decisione il calciatore avvicinava l’arbitro e lo colpiva con tre pugni al volto (alla tempia, all’occhio sinistro ed al setto nasale) provocandogli forte dolore, mal di testa lancinante e copiosa perdita di sangue dal naso. Il direttore di gara veniva soccorso dai dirigenti ospiti che provvedevano alle prime cure e a chiamare ambulanza e forze dell’ordine, coadiuvati dallo staff della società Colico. Sentito dai carabinieri e soccorso dai sanitari dell’ambulanza nel frattempo intervenuta, veniva trasportato al pronto soccorso dell’Ospedale A Locatellii di Piario (BG), dove a seguito di esami gli veniva diagnosticata la sospetta infrazione del versante sx delle ossa nasali. Veniva poi dimesso con prognosi di gg.15“. continua a leggere