
Dopo numerosi episodi anche durante gli incontri delle giovanili il sindaco del comune lecchese ha firmato un’ordinanza: partite a porte chiuse fino a quando non ci sarà rispetto
Porte chiuse durante le partite di calcio, niente pubblico d’ora in poi al campo sportivo di Mandello del Lario (Lecco). Lo ha deciso il sindaco Riccardo Fasoli con un’ordinanza, come contromisura contro gli atti di violenza e razzismo avvenuti negli ultimi tempi.
In occasione di partite delle categorie giovanili, il pubblico e in particolare i genitori dei giocatori, si sono lasciati andare a ripetuti insulti razzisti, nei giorni scorsi è stato fatto esplodere anche un grosso petardo. Da qui la decisione del primo cittadino del centro affacciato sul ramo lecchese del Lago di Como.
“Mi chiedo cosa stia accadendo e mi vergogno – ha detto il sindaco Fasoli – E’ stato necessario anche chiamare i carabinieri. Il calcio attira tanta gente, ma per rispetto dei giovani, dei direttori di gara e della popolazione, sono stato costretto a intervenire. Così non si può continuare“. continua a leggere