Austria verso il lockdown totale…


Austria verso il lockdown totale per il Covid: chiusi servizi «non essenziali», stop anche alle scuole

articolo: https://www.corriere.it/esteri/20_novembre_13/austria-il-lockdown-totale-chiusi-tutti-servizi-non-essenziali-7d757b20-25af-11eb-9464-032251e7abf1.shtml?fbclid=IwAR26Fr7li8NFnExislVyeskQ8NxSl5jTXEvxQJfbe2HKNDRm_IuyV-r6m0s

La decisione del governo dopo che i contagi hanno toccato i 9.000 casi giornalieri nonostante le misure già adottate. più controlli anche alle frontiere

L’Austria starebbe per varare un lockdown totale. L’annuncio è atteso per sabato pomeriggio, quando è in programma una conferenza stampa del cancelliere Sebastian Kurz.

A quasi due settimane dal cosiddetto «lockdown morbido», con coprifuoco serale, il contagi continuano a salire: i nuovi casi al giorno sono oltre 9.000, su una popolazione di nemmeno 9 milioni di persone: in proporzione, quasi il doppio rispetto a quelli che vediamo in questi giorni in Italia.

Il ministro della Salute, Niki Popper, ha ammesso che l’esecutivo è rimasto deluso dall’impatto delle restrizioni, i cui effetti sono stati «molto minori di quello che ci si aspettava. Le persone — ha sottolineato — non hanno ridotto abbastanza i loro contatti nel tempo libero».

Secondo il quotidiano Der Standard, le misure che il governo austriaco si appresta a varare comprendono la chiusura di tutti gli esercizi commerciali non essenziali. La stretta colpirà anche le scuole , asili ed elementari comprese. L’assistenza sarà invece garantita per gli alunni di genitori che svolgono lavori essenziali, come era già avvenuto durante la prima ondata Covid in primavera. Il lockdown totale, per il momento, sarebbe previsto fino all’8 dicembre.Lo smart working potrebbe diventare obbligatorio mentre potrebbero essere vietate le visite nelle case di riposo e negli ospedali.

L’Austria contava 1.500 casi giornalieri a metà ottobre. La curva ha subito una brusca impennata nei quindici giorni successivi, fino a «sfondare» quota 9.000 nonostante le prime misure adottate dal governo di Vienna.

Quest’ultimo ha già ripristinato anche una serie di controlli alle frontiere, tra cui la misurazione della febbre ai viaggiatori che entrano nel Paese.

Agorà, incendio in studio. Sospesa la trasmissione


articolo: https://www.repubblica.it/spettacoli/tv-radio/2020/11/13/news/agora_incendio_in_studio_sospesa_la_trasmissione-274193437/?ref=RHTP-BH-I273664141-P4-S2-T1

“Nulla di grave e nessuno si è fatto male” assicura Elsa Di Gati, vicedirettrice di Rai 3

13 novembre 2020

Incendio nello studio sei  Rai di Saxa Rubra, a Roma, dove si svolge la trasmissione Agorà. Secondo quanto si apprende, le fiamme sono state domate ma il fumo ha reso impossibile la messa in onda del programma di Rai 3. All’origine dell’incendio pare ci sia un “guasto tecnico” ha spiegato all’AGI Elsa Di Gati, vicedirettrice di Rai 3 e responsabile di Agorà. Che rassicura: “Nulla di grave e nessuno si è fatto male”. Secondo quanto si apprende sarebbe andata a fuoco una centralina. In questo momento, i vigili del fuoco sono sul posto.

Rai3 informa che Agorà per oggi è sospeso. Agorà tornerà regolarmente in onda lunedì 16 novembre. Rai3 si scusa con i telespettatori per il disagio”

Usa, autorità elettorali: “Nessuna prova di schede perse o alterate”


Usa, autorità elettorali: “Nessuna prova di schede perse o alterate”. Zuckerberg: “Ha vinto Biden”

articolo: https://www.repubblica.it/esteri/2020/11/13/news/elezioni_usa_i_funzionari_federali_nessuna_prova_di_schede_elettorali_perse_o_alterate_-274173250/?ref=RHTP-BH-I273664141-P6-S1-T1

“L’elezione del 3 novembre è stata la più sicura della storia americana”, scrivono. Il Ceo di Facebook ai suoi dipendenti: “Esito è ormai chiaro”

 Diverse autorità elettorali americane statali e locali hanno affermato in un comunicato congiunto di non aver trovato, ad oltre una settimana dalle elezioni presidenziali, “alcuna prova” di schede perse o modificate o di sistemi di voto violati.

L’elezione del 3 novembre è stata la più sicura della storia degli Stati Uniti“, garantiscono, contraddicendo le accuse di elezioni fraudolente da parte di Donald Trump e del suo entourage.

Benché sapessimo che il nostro processo elettorale fosse oggetto di numerose affermazioni infondate e di campagne di disinformazione, possiamo assicurare che abbiamo una fiducia assoluta nella sicurezza e integrità delle nostre elezioni“, hanno garantito le autorità incaricate della sicurezza del voto, tra cui l’Agenzia della cyber sicurezza e della sicurezza delle infrastrutture (Cisa), che dipende dal ministero della Homeland Security. A dirigerla è Christopher Krebs, che secondo il Guardian avrebbe confidato ai suoi collaboratori di aspettarsi di essere licenziato dalla Casa Bianca.

Anche Mark Zuckerberg ha detto in un incontro con i suoi dipendenti di Facebook che “l’esito delle elezioni è ora chiaro e che Joe Biden sarà il nostro prossimo presidente“. “È importante che la gente abbia fiducia che le elezioni sono state fondamentalmente oneste e questo vale anche per le decine di milioni di persone che hanno votato per Trump“, ha osservato il ceo del social ntwork, secondo quanto riportato da BuzzFeed News e confermato da un portavoce Fb.