John Mayall e Jethro Tull, grandi vecchi Made in Britain
Che il cielo ci preservi i grandi vecchi, precursori, padri e padrini di tutto ciò che ascoltiamo oggi. La settimana della musica dal vivo, in un certo senso, è come se fosse dedicata a loro. Giudicate voi: da un lato abbiamo John Mayall, l’ideologo di quell’ampio movimento che fu il blues revival inglese degli anni Sessanta, dall’altro abbiamo i Jethro Tull che, nati proprio in seno al blues revival, contribuirono a spingere un po’ più in là gli orizzonti del rock. Partiamo dal primo, un signore di 85 anni che nella memorabile formazione dei Bluesbreakers ha fatto collezione di mostri sacri della chitarra. continua a leggere
John Mayall – grande vecchio del blues inglese
John Mayall (Macclesfield, 29 novembre 1933) è un cantante, polistrumentista e compositore inglese di fama internazionale, per lungo tempo il punto di riferimento fondamentale per la scena blues del suo paese.
Il suo complesso, i Bluesbreakers, ha rappresentato la formazione di transizione e di connessione tra il blues revival degli anni cinquanta e il blues rock degli anni sessanta.
Particolarmente capace nella scoperta di grandissimi talenti, dal gruppo di Mayall sono nati musicisti come Jack Bruce, Eric Clapton, Mick Taylor, Larry Taylor e Peter Green.
Tra gli album più significativi: Blues Breakers with Eric Clapton, Crusade, The Turning Point e Jazz Blues Fusion.
Blue Note Honolulu 5/5/2018 – John Mayall
– Oh Pretty Woman
Montreux Jazz Festival 2008 – John Mayall & The Bluesbreakers with Gary Moore – So Many Roads
John Mayall & the Bluesbreakers – Set 1 – 06/18/82 – Capitol Theatre
Jethro Tull
https://it.wikipedia.org/wiki/Jethro_Tull_(gruppo_musicale)
I Jethro Tull sono un gruppo rock progressivo, originario di Blackpool in Inghilterra, fondato nel 1967 dallo scozzese Ian Anderson (flauto traverso e polistrumentista). La formazione prende il nome dal pioniere della moderna agricoltura, l’agronomo Jethro Tull (1674-1741).
Jethro Tull, mezzo secolo di«This Was»
Se amate il progressive, l’appuntamento è con il flauto di Ian Anderson, The Minstrel in the Gallery dei Jethro Tull, tra le band più importanti e influenti di tutti i tempi, un ensemble da 60 milioni di dischi venduti che spesso ha cambiato «attori» ma ha sempre saputo spaziare con sapienza tra folk, blues, classica e hard & heavy. Ogni concerto del tour del cinquantennale sarà un’ampia selezione degli album storici della band, dall’esordio bluesy di This Was (1968) fino ai giorni nostri. Passando ovviamente per pietre miliari come Aqualung (1971) e Thick as a brick (1972). Si esibiranno al Teatro Colosseo di Torino (28 marzo), al Brixia Forum di Brescia (29 marzo), all’Europauditorium di Bologna (30 marzo) e al Politeama Rossetti di Trieste (1 aprile).

