esperti al lavoro in vista del referendum: un canale sotterraneo e traffico rallentato
Il ponte delle Gabelle, uno dei punti studiati per il piano Navigli

Più di 7 km di canali con 10 conche e 43 ponti collegherebbero la Martesana alla Darsena. Allo studio il tracciato d’acqua con gli interventi per anticipare il maxi piano
20 aprile 2017 – Chi lo sostiene, ed è la maggioranza, ne sottolinea i vari benefici: rifornirebbe la Darsena di acqua pulita e anche il sistema irriguo locale, in particolare le campagne a Sud di Milano. E ancora: il collegamento idraulico sotterraneo che crea dibattito potrebbe servire per riscaldare la città con le pompe di calore e aiutare a contenere la falda che sale.
È il tema che anima il comitato scientifico tecnico nominato dalla giunta Sala per trasformare in progetto esecutivo la promessa elettorale di riaprire i Navigli. E sarà su quel piano che i milanesi saranno chiamati a esprimersi in una consultazione “entro al fine del 2017” come annunciato dal sindaco.
Riaprire i Navigli, vi piace l’idea?
SONDAGGIO – Riaprire i Navigli, sì o no? Oltre 5mila voti, dite la vostra
“Riaprire i Navigli non è un’utopia”, il Comune di Milano si tuffa nel progetto
http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/01/29/news/milano_riaprire_i_navigli-132325716/?ref=search
Il progetto prevede di ripristinare, lungo un percorso di 8 chilometri, il collegamento tra il Naviglio della Martesana e il Naviglio Grande e il Pavese. Secondo le stime economiche dello studio del Politecnico, il progetto in termini di profittabilità delle attività commerciali e turistiche e di valorizzazione degli immobili porterà un beneficio di circa 800 milioni di euro, a fronte di un costo previsto di 406,9 milioni. In gran parte ‘coperti’ intorno agli Anni Trenta, i Navigli ritrovati – secondo gli esperti – porterebbero benefici economici, dati dal miglioramento della qualità urbana, aumento del valore delle attività commerciali e dell’attrattività turistica, incremento dei redditi per effetto dell’investimento

