Stagione termica 2015-2016, secondo i dati dell’amministrazione comunale, il servizio di teleriscaldamento è cresciuto del 10 per cento rispetto a un anno fa. Sono allacciati alla rete di A2A oltre 100mila «appartamenti equivalenti» (pari a circa 80 metri quadri), venti edifici comunali (da Palazzo di Giustizia alla Biblioteca Sormani) a cui a breve si aggiungeranno la sede centrale della polizia locale, Palazzo Reale, gli uffici di via Dogana, il Duomo e la Veneranda Fabbrica. Numeri che si traducono in circa 51mila tonnellate di anidride carbonica evitate, ovvero il 43 per cento dell’obiettivo finale del Piano.
Dal 2014 si vede come l’implementazionedel teleriscaldamento abbia consentito un abbattimento generale degli inquinanti, evitandol’immissione nell’ariadi4,3 tonnellate di polveri sottili, di84 mila tonnellate di CO2,di108,8 tonnellate di ossidi di azoto, di 39,5 tonnellate di anidride solforosa, oltre a un minor consumo di 29 mila tep, ovvero tonnellate equivalenti di petrolio.
Nel 2014 il Comune ha effettuato in media l’8 per cento di controlli. Pari al 3 per cento in più di quanto previsto dalla legge regionale. Un risultato che vede Milano come «unica città o provincia lombarda a superare il 5 per cento», sottolineano da Palazzo Marino. L’esito dei controlli sono 2.338 ordinanze per non conformità di impianti e centrali termiche tra ottobre 2014 e ottobre 2015. In pratica: un impianto su quattro risulta fuori norma. La maggior parte delle irregolarità è legata a questioni di sicurezza.
Il nuovo regolamento Ecodesign in vigore dal prossimo 26 settembre 2015 introduce di fatto due novità fondamentali, correlate tra loro:l’obbligo da parte dei costruttori di caldaie di immettere sul mercato soltanto caldaie a condensazione (sempre a partire dal 26 settembre 2015) e l’introduzione dell’etichettatura energetica dell’impianto e dei suoi componenti, sul tipo di quella in vigore per gli elettrodomestici prima e per le certificazioni energetiche degli immobili dopo.
Per fare un po’ di chiarezza ritengo opportuno precisare quanto segue: dal 26 settembre 2015 non sarà possibile più immettere sul mercato caldaie non a condensazione.
Tale obbligo riguarda esclusivamente i produttori e non comporta però il ritiro dal mercato delle caldaie di tipo tradizionale (in pratica quelle a camera stagna) per intenderci. Dunque non c’è un obbligo esplicito di montare esclusivamente caldaie a condensazione ma di non immetterle più sul mercato.
Di fatto potranno essere ancora montate caldaie non a condensazione purché la data di fabbricazione risulti antecedente al 26 settembre 2015.
In pratica tale obbligo è concepito in modo che si possano esaurire le scorte già prodotte di caldaie di tipo convenzionale.
Tornano a crescere le presenze negli stadi della massima serie. Ecco i dati di questa prima parte di stagione:
Al termine della 17esima giornata la media degli spettatori in Serie A (22.264) regista un incremento dello 0,9% rispetto al dato finale della scorsa stagione (22.057). Si tratta della prima inversione di tendenza dell’ultimo quinquennio dopo quattro stagioni di segni negativi.
Le presenze interne dell’Inter allo stadio Meazza: registrano il primato stagionale con una media pari a 50.557 +35.6% (rispetto il dato finale dello scorso campionato, unica formazione della massima serie a superare la soglia delle 50.000 presenze).
Segue: Napoli 38.451, +19.2% (rispetto alla stagione 2014/15) Juventus 37.486, -2.8% (rispetto il dato finale del torneo 2014/15)Roma 35.191 -12.3% (rispetto il dato finale dello scorso campionato)Milan 34.428, -6.1% – Fiorentina 28.693, -5.3% – Lazio 22.248, -36.3% (rispetto alla stagione 2014/15).
Inter in lutto . Si è spento nella notte, all’età di 66 anni, Natalino Curzola Moratti. Fratello di Massimo, ex dirigente accompagnatore e membro del Consiglio di Amministrazione.
Cordoglio Inter per la scomparsa di Natalino Curzola Moratti
Il cordoglio del club — Questa la nota divulgata dal sito ufficiale del club nerazzurro: “Lo ricordiamo in panchina al fianco di Hector Cuper o di Roberto Mancini, sempre composto ed elegante nel suo immancabile cappotto blu. Una vita accanto alla squadra con la passione per l’Inter sempre nel cuore“.
28 dicembre 2015 – Il primo giorno di blocco del traffico ha come bilancio 14 contravvenzioni. Sono state controllate 27 deroghe, di questi 12 andavano ad un funerale. Tra le scuse durante i controlli la più originale e’ stata quella di una donna che ha detto agli agenti di essere vedova e quindi esentati dal blocco.
(Milano) dal 28 al 30 dicembre, dalle ore 10 alle ore 16
– Blocco traffico anche a Cesano Boscone – Tre giorni senza auto anche a Cesano Boscone. A causa della preoccupante qualità dell’aria l’amministrazione comunale ha vietato la circolazione a tutti i veicoli su tutto il territorio cittadino dalunedì 28 a mercoledì 30 dicembre. Più precisamente il blocco sarà valido dalle 10 alle 16. – Fanno eccezione la SS494 (Nuova Vigevanese) e i relativi controviali, dove si può circolare.
Odore di bruciato: aria irrespirabile a Cesano Boscone, incendio a Muggiano? – E’ successo la sera del 26 dicembre. Molte le segnalazioni: aria irrespirabile e bruciore agli occhi. Intervenuto anche il sindaco di Cesano – – AGGIORNAMENTO – (27 dicembre, ore 17.30) Il sindaco di Cesano Boscone, Simone Negri, ha riferito a MilanoToday che il pessimo odore (persistente anche nella giornata del 27) è dovuto all’incendio non del tutto risolto di grandi cumuli di rifiuti a Muggiano, nel comune di Milano, in una piccola strada nascosta dopo una scuola. Si tratterebbe di rifiuti comuni. Nella serata del 26 dicembre si è aggiunto un altro episodio di incendio, sempre in zona Muggiano, ma vicino al ponte della Tangenziale Ovest.
– AGGIORNAMENTO – (27 dicembre, ore 12) Dalle informazioni raccolte da MilanoToday, si è trattato di un rogo all’altezza del ponte di Muggiano della Tangenziale Ovest. I vigili del fuoco del comando di via Messina del turno di domenica mattina riferiscono di alcune chiamate ma nessun intervento in loco.Anche il 118 non segnala nulla, se non una nota della polizia stradale su fumo denso durante un intervento per altro motivo: un incidente stradale che ha coinvolto otto persone (tutte medicate in loco) proprio all’area di servizio di Muggiano della Tangenziale, non distante dal rogo –
30 dicembre 2015 – Aggiornamento – Sgombero campo rom abusivo a Muggiano (Milano) Sgomberato un campo rom abusivo a Milano, in via Martirano 39, a Muggiano. Si tratta di un’area occupata dal 2005. Sono stati allontanati 34 adulti e 24 minori. Alcuni di loro (6 adulti, 3 bambini e un neonato di 3 mesi) hanno accettato ospitalità nei centri di accoglienza. Sul posto la polizia, la polizia locale, i carabinieri, gli assistenti sociali e il nucleo interventi rapidi del comune di Milano. Ma anche la protezione civile e l’Amsa.“
Il canone Rai scende a 100 € . Era di 113,5 €, legato al possesso di un apparecchio tv. Dal 2016 si pagherà a rate all’interno della bolletta della luce: si pagherà in cinque rate bimestrali da venti euro. – La bolletta verrà inviata all’indirizzo della prima abitazione, e non sulle seconde o terze case e, nel caso di mancato pagamento, non è prevista l’interruzione della fornitura – – CHI E’ ESENTE – Chi ha più di 75 anni e meno di 6.713,98 euro l’anno di reddito, sommato a quello del coniuge. Sono inoltre esenti i militari delle forze armate che vivono in ospedali militari, case del soldato e sale convegno, alcune tipologie di cittadini stranieri (diplomatici, personale Nato) e le imprese che vendono e riparano tv. –
Quando lo scorso 26 febbraio era partita Gazzetta Tv, in chiaro sul canale 59 del digitale terrestre, ponendosi come obiettivi lo 0,7% di share entro fine 2015 e l’1% nel triennio, gli esperti di televisione avevano sorriso. Giudicando irrealizzabili quei risultati, tenuto conto dei palinsesti deboli del canale, privo di diritti tv di peso, e ritenendo anche inopportuno il lancio di una televisione sportiva, mezzo poco attrattivo per gli investitori, soprattutto in una fase di crisi del mercato pubblicitario. Sul tema torna oggi il quotidiano Italiaoggi.
Così è stato e, a soli dieci mesi dal debutto, si pone fine alla avventura televisiva della Gazzetta. A breve Gazzetta Tv abbandonerà il digitale terrestre e verrà trasformato in un canale web (formula soft per dire che chiude), sciogliendo la joint venture con De Agostini (Gazzetta Tv era infatti edita da Digital factory, società al 60% Rcs e al 40% De Agostini), gruppo editoriale che aveva messo a disposizione l’lcn 59 che, a questo punto, rientrerà a Novara e andrà sul mercato.
Un giochino, quello di Gazzetta Tv, che è costato una decina di milioni di euro, che è stato un clamoroso flop di ascolti (0,16% medio di share sulle 24 ore), almeno rispetto alle ambiziose aspettative, e che il nuovo a.d. di Rcs MediaGroup, Laura Cioli, ha voluto interrompere al più presto per non produrre ulteriori perdite in un gruppo, quello di via Rizzoli, che di gatte da pelare ne ha già fin troppe.
Anche se il destino di Gazzetta Tv pareva segnato, soprattutto dopo la pubblicazione dei dati Auditel che hanno certificato lo 0,2% di share medio in agosto, lo 0,14% in settembre, lo 0,15% in ottobre e lo 0,16% in novembre, le anticipazioni di Cioli, che l’altro giorno ha parlato di «exit strategy per Gazzetta Tv» e di una sua trasformazione in «canale sul web» hanno messo in fi brillazione tutto il sistema Gazzetta.
Tanto che ieri non è uscita in edicola l’edizione cartacea del quotidiano sportivo, e non sono stati aggiornati il sito gazzetta.it e il canale Gazzetta Tv per uno sciopero dei giornalisti.
Aggiornamento del 24.12.15.
I vertici di Rcs, ieri, hanno formalizzato ufficialmente alle rappresentanze sindacali della Gazzetta dello sport e alle redazioni l’intenzione di spegnere il segnale di Gazzetta Tv dal canale 59 del digitale terrestre. La data di fi ne delle trasmissioni dovrebbe essere quella del prossimo 6 gennaio.
Nervi tesi nel finale di Salernitana-Cagliari, la partita che chiude il programma della ventesima giornata di serie B. La tensione è salita alle stelle dopo il gol del 2-0 dei sardi segnato da Tello. Il colombiano è andato a esultare vicino alla bandierina, non lontano dalla curva occupata dai tifosi della Salernitana. I giocatori della formazione campana hanno cercato di aggredirlo e si è sfiorata la rissa, mentre dagli spalti è partito un fitto lancio di oggetti. L’arbitro Pairetto ha espulso sia Tello sia Rossi, il più nervoso fra i giocatori della Salernitana. Subito dopo cartellino rosso anche per Sciaudone che era in panchina. In tribuna allo stadio Arechi c’è anche il patron della Salernitana, Claudio Lotito.
Il 26 dicembre 2004 un sisma di magnitudo 9.15 al largo dell’Indonesia scatenò un maremoto che uccise ben almeno 230 mila persone in 13 Paesi. I più colpiti furono Indonesia, Sri Lanka, India e Tailandia. Molti corpi delle vittime non vennero mai trovati e quei Paesi hanno impiegato anni per la ricostruzione. 11 anni dopo il dolore per quella tragedia è ancora vivo e si sono svolte cerimonie di lutto per ricordare cosa accadde. Nella foto un bambino, a Banda Aceh (Indonesia) osserva un dipinto dell’onda anomala.
Saeco, la messa di Natale davanti alla fabbrica per difendere il lavoro
Vigilia nello storico impianto italiano che produce macchine del caffè, a Gaggio Montano nell’Appenino Bolognese, con i 243 dipendenti che potrebbero perdere il posto. La Philips, proprietaria del marchio, vuole delocalizzare in Romania.
Una messa di Natale sugli Appennini (anche) per difendere un marchio tra i più noti del made in Italy: Saeco, le macchine del caffè celeberrime nei bar. Logo tutto rosso, impresso pure in certe storiche maglie di una squadra pluri-vincente nel ciclismo anni ‘90 con Cipollini, Simoni, Cunego. Nonostante i fasti passati, ora i dipendenti se la passano male e non hanno più certezze: la proprietà, quella della multinazionale olandese Philips, a novembre ha annunciato il licenziamento di 243 operai sui 558 in pianta organica. Una falcidie pesantissima, anche perché il personale è impiegato per intero in un solo impianto a Gaggio Montano, borgo di 5 mila anime sull’Appennino emiliano che molto si appoggia all’indotto della Saeco
Il governo in pressing su Philips
Nel frattempo si muovono sindacati e governo per premere su Philips. Mentre Fiom e Pd bolognese sono ai ferri corti – il sindacato non vuole che «gli esuberi diventino davvero esuberi» ed è propenso alla «linea dura», il partito ipotizza invece una specie di «exit strategy» per ricollocare gli esuberi – l’idea dell’esecutivo è di riportare la produzione delle macchine da caffè di alta gamma a Gaggio Montano e vincolarle con investimenti e tre anni ammortizzatori sociali, prevedendo esclusivamente uscite volontarie e incentivate. Questa la proposta fatta dal ministro dello Sviluppo economico, Federica Guida alla multinazionale e illustrata a Fiom-Cgil e Fim-Cisl. E Philips? Stando a quanto emerso in un incontro del 22 «l’azienda nel ribadire che non ha ritirato gli esuberi, ha dato timidi segnali di apertura e dice che si prende tempo per valutare le proposte del ministro», riferiscono i delegati di Saeco. Se ne riparlerà il 18 gennaio in un nuovo tavolo ministeriale.
Una rinfrescata di memoria per chi l’avesse già dimenticato
Erano sei anni che a Natale la Beneamata non era in vetta alla classifica di Serie A. Ed ecco, puntuale, il rumore dei nemici, come direbbe il ‘Vate di Setubal’, José Mourinho.
Alimentato stavolta da ‘fattori interni’, che lasciano un po’ sconcertati. Il riferimento è ovviamente alla fantomatica ‘rissa’ avvenuta nello spogliatoio interista al termine di Inter-Lazio, subito smentita da Mancini e dalla Società in un comunicato ufficiale. Nessuno vuole dire che non ci sia stato alcuno screzio tra i protagonisti nerazzurri dopo la sconfitta, ma è anche vero che, per chiunque abbia vissuto uno spogliatoio di una squadra di calcio, non è una gran notizia.
LA TALPA – …..Chi è la talpa non lo sapremo mai, ma su questi aspetti dovrà lavorare bene la società, che, oltre a sistemare gli infissi dello spogliatoio, potrebbe gestire diversamente il rapporto con la stampa, distinguendo chi sono i reali ‘nemici’ e chi no.
LE PROSTITUTE – Vi basta aprire un qualsiasi quotidiano sportivo in edicola questa mattina per capire il titolo di questo paragrafo. Sembra che l’Inter sia in una crisi nera, con lo spogliatoio spaccato e in preda ad una crisi di nervi. Scenario a dir poco apocalittico che solo una ‘prostituta intellettuale’ può illustrare così bene. Si sa, la ‘crisi Inter’ fa vendere copie e aumentare le visualizzazioni. Una semplice e sana discussione post-sconfitta, come succede in ogni gruppo che vuole vincere, è stata trasformata in una rissa da bar.
FUOCO AMICO – Il fuoco amico è quello che non ti aspetti, quello che collabora sia con la talpa che con le ‘prostitute’, solo per fini meramente economici. Sappiamo benissimo che tutti i siti web nerazzurri sono strapieni di banner e pubblicità di ogni genere, più visualizzazioni produci e più denaro incassi. Meglio riportare un’intervista spezzettata in cinque articoli piuttosto che una completa, perché? Più visualizzazioni e più incassi.
Su InterTV.it non troverete strumentalizzazioni o speculazioni o qualsiasi contenuto che non si ponga come obiettivo ultimo la ricerca della verità. Era nata per questo, InterTV, nel 2010. Tanti interisti che l’hanno incontrata, non l’hanno più lasciata. Tanti altri ‘addetti ai lavori’ o persone che sono da sempre all’interno di certe logiche mediatiche l’hanno fortemente contrastata. Se ne faranno una ragione, ma siamo ancora qua! Eh già…
Puntata di “Obiettivo Inter ” del 21 dicembre 2015
“Me l’hanno chiesto e ho detto la verità. Non è successo assolutamente niente. Non credo che dopo una partita persa, in uno spogliatoio, si rida e si scherzi. E’ chiaro che ci sia un po’ di nervosismo ma non è successo niente. Nessun giocatore si è comportato male, nessuno prenderà le multe, niente di niente.
– Commento: dal sito “www.tuttomercatointer.it” del 29/12/2015 alla vigilia dell’amichevole Inter – PSG, Macini chiarisce nuovamente quello che sarebbe successo negli spogliatoi dopo la sconfitta Inter – Lazio 1 – 2 “NIN E’ SUCCESSO ASSOLUTAMENTE NIENTE” così viene smentito la notizia delle presunte multe pubblicata “www.gazzetta.it” del 23/12/2015.
Inter, chi sbaglia paga: multati Ljajic, Jovetic e Felipe Melo
Sanzioni economiche simboliche, ma un avvertimento al gruppo: non verrà tollerata alcuna ulteriore indisciplina nei confronti di Mancini, come avvenuto nel match con la Lazio.
Il segnale del giorno dopo è più chiaro dell’anteprima: l’Inter multerà i “protagonisti”, in campo e fuori, di domenica scorsa. La società lavora per riportare nell’alveo la situazione nel nome del rispetto e della disciplina che devono resistere sempre nello spogliatoio e per questo ha deciso di dare un segnale concreto. Ecc.
– Commento: questo e quello che scrive la gazzetta. Non ho trovato nessun comunicato ufficiale della società. Sito: http://www.inter.it/it/newsindex/0.
Personalmente ritengo che, quello che è successo sono fatti normali che succedono in uno spogliatoio specie dopo una sconfitta, l’anomalia è come sia trapelata la notizia. Una volta diffusa la notizia e matematico la multa verso i giocatori interessati.
Jovetic “Con Mancini buon rapporto.
Già quando lui allenava il City mi voleva ma poi il trasferimento saltò. Adesso il destino ci ha fatti ritrovare qui all’Inter e stiamo bene, con lui ho un buon rapporto. Il suo lavoro non è stato semplice perché sono arrivati tanti nuovi giocatori ma stiamo facendo bene. A noi attaccanti chiede di aiutare moltissimo in fase difensiva”.
Sull’anima slava dell’Inter Jovetic spiega: “Ci troviamo bene, siamo amici anche fuori dal campo ma è tutto il gruppo a essere unito, siamo tutti dei bravi ragazzi. Senza il gruppo non fai i risultati anche se hai i migliori singoli”.
“Non ho paura di pronunciare la parola scudetto. Io ci credo, se no me ne stavo a casa. Siamo un’ottimo gruppo, siamo cinque squadre che lotteranno fino alla fine. La favorita secondo me è la Juventus che sta tornando in forma. Poi ci sono Roma e Napoli e anche la Fiorentina”
“Ho ricevuto una chiamata da Ausilio e poi da Mancini che mi hanno presentato il progetto – aggiunge Jovetic ricostruendo il suo trasferimento a Milano l’estate scorsa – L’Inter è una squadra importante che ha vinto tanto e sapevo che poteva essere l’ideale per me, anche dopo i due anni al City dove ho giocato poco”.
Amichevoli club
Mercoledì 30 Dicembre 2015 – al Jassim Bin Hamad Stadium di Doha.
– 17:30–
Inter – PSG
Alta tensione in casa Inter: lite tra Mancini e Jovetic nello spogliatoio E per Melo espulso 3 turni di stop
Lunedì 21/12/2015 – Corriere della sera
La magia interista si è spezzata in una sera da dimenticare. In campo, con l’inattesa sconfitta contr la Lazio, ma anche in spogliatoio, dove alla fine del match sarebbe andato in scena un pesantissimo litigio tra Roberto Mancini e Stevan Jovetic.
Gazzetta dello sport: Lunedì 21/12/2015
Inter, dura lite Mancini-Jovetic. Poi Melo-Icardi, che caos nello spogliatoio
Prima, durante e dopo la partita persa contro la Lazio lo spogliatoio nerazzurro sull’orlo di una crisi di nervi. Mancini vede la squadra svogliata, annuncia cambi e poi rinuncia. A fine gara la resa dei conti tra giocatori e il faccia a faccia tra il montenegrino e l’allenatore
Questi sono i titoli del corriere della sera e della gazzetta dello sport. Qui sotto e la smentita di Mancini diffusa tramite Twitter e il comunicato ufficiale della Società Inter
Roberto Mancini
✔@robymancio
Abbiamo perso solo una partita… Non serve fantasticare su presunte e infondate divisioni o liti nel nostro gruppo!
Pubblicato Martedì, 22 Dicembre 2015
COMUNICATO
F.C. Internazionale intende fare chiarezza su alcune voci emerse nella giornata odierna.
MILANO – L’Inter è prima in classifica e ieri ha semplicemente perso una partita. Questa sera sono state ingigantite normali situazioni della vita di uno spogliatoio finendo per fantasticare su fatti mai accaduti.
Come ha dichiarato Roberto Mancini sul proprio account personale di Twitter: “Non serve fantasticare su presunte e infondate divisioni o liti nel nostro gruppo. I ragazzi sino ad oggi sono stati grandi, siamo ancora primi in classifica”.
Questo il brutto fallo di Melo che giustamente il giudice sportivo ha sanzionato con 3 giornate di squalifica –
Pubblicato Martedì, 22 Dicembre 2015
Ecco il comunicato del giudice sportivo in merito alla squalifica inflitta a Felipe Melo
“SQUALIFICA PER TRE GIORNATE EFFETTIVE DI GARA“
MELO DE CARVALHO Felipe (Internazionale): per condotta violenta avendo, al 45° del secondo tempo, a giuoco in svolgimento, colpito volontariamente un avversario con un calcio all’altezza della spalla”.
Il giocatore infatti domenica è stato espulso durante Inter-Lazio per un calcio al centrocampista della Lazio Lucas Biglia.
F.C. Internazionale comunica che non proporrà ricorso avverso la sanzione comminata dal giudice Sportivo nei confronti del proprio tesserato Felipe Melo.
Quindi il brasiliano salterà sicuramente Empoli-Inter del 6 gennaio, Inter-Sassuolo del 10 e Atalanta-Inter del 17.
Qui ci sono gli Highlights generale compreso con il rigore di Melo :
Commento: La Società non farà ricorso contro la squalifica di Melo. Il giocatore e il primo che si è dispiaciuto per il brutto intervento fatto, e i video si vede chiaramente che Melo all’uscita del campo non era contrariato dall’espulsione ma con se stesso per la “cavolata” fatta.
Mi sembra assurdo la campagna stampa per i (presunti o non) sgrezzi fra compagni/allenatore capitano in tutte le squadre e tirare in ballo i vecchi litigi di Mancini con i vari Osvaldo, Balotelli, e Tevez e fuori luogo visto che questi tre giocatori hanno litigato coi compagni e allenatore in tutte le squadre dove sono andati, perciò di cosa stiamo parlando???. Non è buona informazione, poi come fanno ha sapere quello che succede dentro uno spogliatoio chiuso????? questi giornalisti stavano origliando????? ma, per l’ennesima volta devo confermare che aveva ragione il buon Mourinho che dopo un mese aveva già capito tutto, e racchiusa nella famosa frase “PROSTITUZIONE INTELLETUALE”
BOLOGNA – Vincenzo Iaquinta, l’ex calciatore e il padre a processo per ’ndrangheta: si chiude con oltre 140 rinvii a giudizio, disposti dal Gup Francesca Zavaglia, l’udienza preliminare del processo ‘Aemilia’, tenutasi nell’aula bunker della Fiera di Bologna.
L’ex attaccante della Juventus, campione del Mondo con l’Italia di Lippi nel 2006, risponde della violazione di reati di armi, con l’aggravante di aver agito al fine di agevolare l’associazione di tipo mafioso. Al padre Giuseppe, imprenditore, è contestata la partecipazione nell’associazione.
MANTOVA – Doveva essere il processo per doping del decennio, si è trasformato in una clamorosa sconfessione delle tesi accusatorie. A sette anni dall’inizio delle indagini, basate su centinaia di ore d’intercettazioni telefoniche e ambientali, venerdì a Mantova (dopo due ore scarse di camera di consiglio) il giudice monocratico Giuditta Silvestrini ha mandato assolti (in parte per non aver commesso il fatto, in parte perché il reato non sussisteva) 25 dei 27 imputati nel cosiddetto «processo Lampre», intentato nel 2008 dal pm Antonino Condorelli.
Assolti: Condorelli aveva chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio di buona parte del team ciclistico Lampre, l’unico a tenere alta la bandiera tricolore nel World Tour. Assoluzione per il team manager Saronni, i direttore sportivi Bontempi e Piovani (peraltro richiesta dall’accusa) per tutti i corridori tra cui l’ex vincitore del Giro d’Italia Cunego e l’ex campione del mondo Alessandro Ballan, per massaggiatori e allenatore.
Lunedì 28, martedì 29 e mercoledì 30 dicembre , dalle ore 10 alle ore 16
blocco totale del traffico in tutto il territorio del Comune di Milano per alti livelli di sostanze inquinanti
Dato il livello dello smog il Comune di Milano ha deciso lo stop della circolazione dei veicoli privati per lunedì 28, martedì 29 e mercoledì 30 dicembre dalle 10 alle 16. Lo annuncia Palazzo Marino che spera che ora facciano altrettanto i Comuni della Città metropolitana e di tutta la regione. “In considerazione del permanere di valori alti di Pm10 e Pm2,5, la Giunta comunale – spiega il Comune – ha deciso il blocco della circolazione dei veicoli privati nel territorio del Comune di Milano per le giornate di lunedì 28, martedì 29 e mercoledì 30 dicembre dalle ore 10 alle ore 16”.
Milano contro smog
Smog, leggera pioggia sulla città. Arriva una«boccata d’ossigeno»
Dopo 40 giorni di «siccità» nella notte tra domenica e lunedì si è registrata une debole perturbazione. Intanto si studiano gli interventi: Area C alla Vigilia di Natale e stop alle deroghe per i diesel.
Per la prima volta nel mese di dicembre, Milano si è svegliata lunedì sotto una debole pioggia. Certo, una pioggia sottile, ma che di fatto ha così interrotto un periodo di siccità che durava da oltre 40 giorni nel capoluogo lombardo. La pioggia ha iniziato a cadere nella notte e, anche se di scarsa intensità, potrebbe contribuire a migliorare la qualità dell’aria e interrompere la striscia di 25 giorni di superamento dei limiti dei valori del Pm10 a Milano. Intanto Comune e Regione stanno studiando i piani di intervento per far fronte all’emergenza inquinamento. Palazzo Marino ha deciso di tenere accese le telecamere dell’Area C anche giovedì 24 dicembre, giorno della Vigilia di Natale. Mentre Palazzo Lombardia ha già in programma di inasprire i divieti contro le cause dell’inquinamento: «Anche adottando provvedimenti impopolari», aveva detto il governatore Roberto Maroni.
Pubblicato il 14 dic 2015
Dal 17 al 24 dicembre il biglietto singolo per tram, bus e metropolitana vale tutto il giorno
Da giovedì 17 dicembre a giovedì 24 dicembre, con un solo biglietto ordinario da 1,50 euro (o tariffa extraurbana), sarà possibile viaggiare su tram, bus e metrò: tutti i biglietti singoli, cioè normalmente validi per un solo viaggio, avranno validità per un numero illimitato di viaggi fino al termine del servizio del giorno di convalida. Il provvedimento vale sulla rete metropolitana e di superficie gestita da ATM e comprende i titoli urbani, interurbani e cumulativi nonché la singola timbratura del carnet da 10 viaggi. La decisione è stata presa oggi dal Comune di Milano in pieno accordo con l’Azienda trasporti milanesi.
Si ricorda che dal 18 dicembre saranno ancora in vigore in tutta l’Area metropolitana le misure anti-smog disposte nel 2012 dall’allora Provincia, cui il Comune di Milano aveva aderito con l’ordinanza 6/2012, previste in caso di superamento per dieci giorni consecutivi della soglia media giornaliera di 50 microgrammi per metro cubo di PM10. Le misure applicate sono le seguenti: divieto di circolazione in tutto il territorio cittadino per i veicoli diesel Euro 3 senza filtro anti-particolato dalle ore 8:30 alle 18 se privati, dalle 7:30 alle 10 se commerciali. Sono previsti anche interventi sui riscaldamenti con la diminuzione di 1 grado centigrado, da 20 a 19 gradi (la legge prevede 2 gradi di tolleranza) delle temperature dell’aria degli edifici e della durata di accensione degli impianti, con una riduzione di due ore (da 14 a 12).
Sempre sul fronte temperature sarà chiesto agli esercizi commerciali di non fare uso di dispositivi che, al fine di favorire l’ingresso del pubblico, consentano di tenere aperte le porte di accesso ai locali. Infine saranno potenziati i controlli sui veicoli in circolazione, anche attraverso l’utilizzo di opacimetri che verificheranno i gas di scarico
Situazione attuale della qualità dell’aria (dati delle 24 ore precedenti) per le concentrazioni in atmosfera di PM10, PM2.5, NO2, Ozono, CO, SO2 e benzene con evidenziazione della conformità/non conformità alla normativa italiana ed europea dei parametri di riferimento (concentrazioni medie, massime medie orarie/su 8h).
José Mourinho non è più l’allenatore del Chelsea. Lo ha anticipato la Bbc ed è poi arrivata la conferma del club.
Il Chelsea: “Resta il più vincente della nostra storia”. Il tecnico portoghese aveva un contratto principesco fino al 2019, ancora non conosciuti i termini dell’accordo.
“Ho dato tutto, a volte troppo e altre ancora sono stato troppo emozionale – ha dichiarato dopo qualche ora Mourinho a BT Sport – faccio questo in ogni club, ma l’unico in cui sono stato due volte è stato il Chelsea. L’Inter per me è stata speciale, così come il Porto e l’onore di aver guidato il Real Madrid”.
Mourinho solo sei mesi fa aveva vinto la Premier alla guida del Chelsea, ma la situazione è rapidamente precipitata, fra risultati tragici (16° posto nella Premier) e rapporti distrutti con buona parte dello spogliatoio. Ironicamente, fatale a Mourinho è stata l’ultima sconfitta contro il Leicester di Ranieri, un vecchio “nemico”, con cui peraltro i rapporti sono stati ricomposti recentemente.
L’annata è disastrosa: il Chelsea sta un punto sopra la zona retrocessione in Premier, ha passato il turno in Champions e aspetta il Psg agli ottavi, ma non ha mai convinto. Soprattutto è imploso proprio dove di solito Mou è padrone, stratega e despota assoluto: dentro lo spogliatoio. L’uomo che ha costruito le sue tante vittorie con la gestione del gruppo si è ritrovato solo, ha accusato i giocatori che un tempo sarebbero “andati in guerra per lui”, copyright Lucio nel 2010, dopo tre trofei archiviati in sequenza. Non si poteva pensare che lo stellone di Mourinho brillasse per sempre ma neppure che si sarebbe spento così. Senza neppure un fuoco d’artificio prima del buio.
Armando Picchi, Milano e Radio Popolare celebrano il capitano dell’Inter più bella.
Un uomo. Un giocatore. Un capitano. Armando Picchi è stato questo ed è stato tanto altro. È stato Livorno ed è stato l’Inter più bella, quella della filastrocca degli 11 nomi cara a Nanni Moretti. Sono passate 44 primavere dalla sua morte, giunta prematuramente quando, 35enne, aveva da poco inaugurato la carriera da allenatore. Picchi iniziò a giocare con la squadra della sua città: “La prima volta che ho indossato la maglia del Livorno mi sono sentito nudo perché la mia pelle era amaranto” disse.
La gloria arrivò in nerazzurro, colori con i quali esordì nel 1960. Da terzino, libero e capitano fu il segreto meglio nascosto dei trionfi del Mago Herrera, con cui vinse tre scudetti, due Coppe dei Campioni e altrettante Intercontinentali. Armando Picchi è un patrimonio del calcio e un simbolo di Livorno, una città unica nei suoi pregi e i suoi difetti. La sua figura sarà celebrata giovedì 17 dicembrea Milano, durante la campagna abbonamenti lanciata per i 40 anni di Radio Popolare.Ecc……..
L’appennino Tosco-Emiliano è ufficialmente Parco Unesco
Si svolgerà domenica 13 dicembre a Bologna, in Cappella Farnese a Palazzo d’Accursio (piazza Maggiore 6) alle 17, quando il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini consegneranno al presidente del Parco nazionale Appennino Tosco Emiliano, Fausto Giovanelli, la pergamena che sugella il prestigioso riconoscimento ottenuto il 9 giugno scorso. Un riconoscimento duplice per l’Emilia-Romagna, perché è stato conferito anche al Delta del Po.
Riserva Mab Unesco dell’Appennino Tosco Emiliano – L’area ha una superficie di oltre 223 mila ettari (10 volte più grande del territorio del Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano) e interessa 38 Comuni nelle provincie di Reggio Emilia, Parma (Corniglio,Tizzano, Monchio, Palanzano, Neviano, Langhirano, Lesignano), Modena, Massa Carrara e Lucca, 16 dei quali fanno parte del Parco nazionale Appennino Tosco Emiliano
Isola di BUDELLI – perla dell’arcipelago della Maddalena nel mare della Sardegna.
Da sempre proprietà privata, 160 ettari che comprende la celebre “Spiaggia Rosa”. Aggiudicata nel 2013 all’asta al magnate neozelandese Michael Richard Harte. E’ un’isola appartenente all’arcipelago di La Maddalena, situata all’estremo nord della Sardegna, presso le bocche di Bonifacio. Fa parte, assieme alle altre isole, del Parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena. Il 30 Ottobre 2015, il parco presenta un piano con il quale si attesta che l’isola di Budelli resterà “riserva integrale”, ovvero zona A e vi potranno accedere solo piccoli gruppi contingentati. Vengono messe a tacere, dunque, tutte le voci che parlavano di un restauro dell’isola a discapito del suo patrimonio naturale. L’unica modifica che l’isola di Budelli in questo momento potrebbe subire sarebbe solo ed esclusivamente per un risanamento ambientale.
“Per proteggere un bene prezioso come l’isola di Budelli non occorre comprarla. Lo abbiamo sempre sostenuto. Esistono vincoli e norme che possono tutelarla nel modo più idoneo, preservando il suo valore ambientale e paesaggistico senza necessariamente dover spendere soldi dello Stato per acquisirla”
Così Sebastiano Venneri, responsabile Mare di Legambiente ha commentato la notizia dell’annullamento da parte del Consiglio di Stato della prelazione dell’Ente Parco della Maddalena sull’acquisto dell’isola di Budelli.
“Acquistare quell’isola sarebbe stata una spesa inutile – ha dichiarato Venneri -, perché Budelli è privata sin dal 1800 e si è conservata integra in virtù dei vincoli e dei divieti severissimi che hanno impedito qualsiasi modificazione dello stato dei luoghi. Già oggi, ad esempio, non è possibile ad alcuno mettere piede sulla Spiaggia Rosa, la zona forse più delicata dell’isola, sia anche il custode o lo stesso attuale proprietario. A ciò si aggiunga che una porzione significativa è del demanio e tale rimarrà. In sostanza l’ambiente di Budelli è super tutelato grazie alle misure che lo Stato, il pubblico, ha saputo apporre su un bene privato di pregio come ce ne sono tantissimi nel nostro Paese. Il territorio italiano è pieno infatti di beni privati, isole, colline, boschi, montagne, delle cui sorti per fortuna non dispone il proprietario del bene e per l’acquisto dei quali non basterebbe una legge Finanziaria. Se si vuole realmente tutelare l’ambiente nell’arcipelago, meglio utilizzare quei fondi per completare la bonifica dei fondali dell’isola della Maddalena, o usarli per dare ossigeno alle aree marine protette della Sardegna piuttosto che sprecarli in acquisti inutili”.
Su 4637 prodotti controllati tra negozi fisici (2704) e negozi online (1933), il 57% è risultato etichettato correttamente: l’81% nei negozi fisici e solo il 23% nei negozi online (un divario già rilevato in occasione della visita precedente nel 2014). Quasi un prodotto su due (43%) risulta, quindi, venduto senza etichetta o con l’etichetta scorretta.
Terzo round di “Etichetta furbetta”, l’indagine realizzata da Legambiente in collaborazione con Movimento Difesa del Cittadino per verificare la corretta applicazione delle etichette energetiche in Italia su frigoriferi, congelatori, cantinette per vino, televisori, lavatrici, lavastoviglie, lampadine, condizionatori, forni elettrici e a gas, asciugatrici, lavasciuga, aspirapolveri, e anche cappe aspiranti che da quest’anno hanno la loro etichetta.
“Le direttive Ecodesign ed Etichetta Energetica – dichiara Davide Sabbadin, responsabile efficienza energeticadi Legambiente – sono di notevole importanza per il clima e particolarmente simboliche alla vigilia della COP di Parigi. Se venissero correttamente applicate, il taglio annuale alle emissioni di CO2 sarebbe di circa 500 milioni di tonnellate, cioè l’1,5% delle emissioni mondiali, pari a quelle del parco auto circolante in Europa. Inoltre, la loro applicazione potrebbe far risparmiare quasi 400 euro a famiglia.
Purtroppo, però – prosegue Sabbadin – queste direttive non sempre vengono applicate e i consumatori spesso non sono in condizione di scegliere correttamente i prodotti in vendita: alcuni prodotti sono meno efficienti di quanto dichiarato sull’etichetta, altri sono privi delle indicazioni energetiche che dovrebbero essere fornite al consumatore. I mancati risparmi derivanti da queste infrazioni aumentano inevitabilmente i costi familiari, mettono sotto stress le reti elettriche dei paesi membri e contribuiscono negativamente al cambiamento climatico”.
Tra le categorie di prodotto meno virtuose online ritroviamo le cappe aspiranti (89% non conformi), i televisori (75%) e i forni (64%).
I negozi online, invece, registrano una non conformità del 77%.
I negozi di arredo si confermano quelli con il più altro grado di non conformità (53%), mentre uno dei due supermercati visitati presenta la più alta percentuale di mancata etichettatura (77%).
In questi negozi, gli elettrodomestici dove più facilmente è stata riscontrata la mancanza di etichetta sono gli aspirapolvere (32% venduti SENZA etichetta) e gli i televisori (18%), assieme a -comprensibilmente- le ultime arrivate nella famiglia delle etichette ovvero le cappe aspiranti delle quali 1 su due è venduta senza etichetta.
La categoria migliore? Le lavastoviglie: meno del 2% è senza etichetta.
Renzo Arbore Day, il 13 dicembre dalle 9.30 a notte inoltrata. Scherza Renzo Arbore, presentando la giornata che Rai Cultura ha deciso di dedicargli il 13 dicembre, dalle 9.30 fino a mezzanotte su Rai Storia. Una folle carrellata su ciò che ho …
“Si chiama Renzo Arbore Day, ma all’americana – precisa subito scaramantico Arbore – perche’ mica sono morto. Una folle carrellata su tutto quello che ho fatto. Non bisogna soffrire di nostalgia, ma ricordare”. Ed allora ecco spuntare immagini in bianco e nero da Speciale per Voi (debutto televisivo nel 1969) e da L’altra domenica (1976), poi gli sketch di Indietro tutta e di Quelli della Notte (l’ultima puntata fu trasmessa nel 1985), ma anche di Tagli, ritagli e frattaglie e Amico Flauto. Non manca l’Arbore regista cinematografico, raccontato dai brani degli speciali e delle ospitate del suo film d’esordio il Pap’occhio del 1980, che venne censurato per vilipendio alla religione. Il clou dei festeggiamenti sara’ in prima serata il documentario inedito di Fabrizio Corallo, “girato a casa mia”, Quando la radio…
12 dicembre 2015 – Mentre il fuciliere Massimiliano Latorre continua a rimanere in Italia, la Farnesina si sta muovendo affinché anche Salvatore Girone, in India dal momento dell’arresto, venga rimpatriato in attesa della conclusione del procedimento.
É di oggi pomeriggio la nota con cui la Farnesina ha annunciato che l’Italia ha depositato al Tribunale Arbitrale presso la Corte Permanente d’Arbitrato de l’Aja la richiesta di “autorizzare il fuciliere Girone a tornare in Italia e a restarvi per tutta la durata della procedura arbitrale in corso fra le Parti”.
A 46 anni di distanza, per non dimenticare il “12 dicembre 1969 ore 16:37 la strage di Piazza Fontana“, per non dimenticare le 17 vittime 88 feriti.
La strage di piazza Fontana fu conseguenza di un grave attentato terroristico compiuto il 12 dicembre 1969 nel centro di Milano. Da molti è stata considerata la madre di tutte le stragi e ritenuta da alcuni l’inizio del periodo passato alla storia in Italia come strategia della tensione.
In contemporanea in Italia scoppiarono altre bombe, provocando 16 feriti, a Roma: una alla Banca Nazionale del Lavoro in via San Basilio, due all’ Altare della Patria
La Strage: Il 12 dicembre 1969 la sede della Banca Nazionaledell’Agricoltura in piazza Fontana, a Milano, era piena di clienti venuti soprattutto dalla provincia; gli altri istituti di credito chiusero alle 16:30, tuttavia vi erano ancora molte persone all’interno in attesa di completare le loro incombenze. L’esplosione avvenne alle ore 16:37, quando nel grande salone del tetto a cupola scoppiò un ordigno contenente 7 chili ditritolo, uccidendo 16 persone (13 sul colpo) e ferendone altre 87.
Unesco: Parma eletta città creativa per gastronomia
E’ la prima volta per l’Italia
Parma è stata ufficialmente proclamata oggi a Parigi, dall’Unesco “città creativa per la gastronomia”. E’ la prima volta che una città italiana ottiene questo prestigioso riconoscimento internazionale. Il negoziato è durato circa sei mesi. La notizia è stata comunicata al sindaco di Parma Federico Pizzarotti da Irina Bokova, direttore generale di Unesco. Si conclude così positivamente l’iter avviato in primavera e concretizzatosi lo scorso 10 Novembre con la presentazione della candidatura a Parigi alla presenza dei massimi organismi Unesco. Insieme al Comune di Parma – che ha coordinato l’intera operazione attraverso l’assessorato alle attività produttive e turismo – hanno lavorato tutte le istituzioni e le associazioni della città, senza dimenticare il contributo dell’associazione di cuochi ‘Chef to Chef’ e il sostegno della Regione Emilia Romagna. Le altre città creative per la gastronomia proclamate dall’Unesco sono: Bergen in Norvegia, Belem in Brasile, Burgos in Spagna, Phuket in Spagna.
Pizzarotti, Parma ha una vocazione internazionale “Questo riconoscimento rafforza la vocazione internazionale di Parma, e può aprire la strada ad importanti sviluppi per la nostra economia, soprattutto in campo turistico”. Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, accoglie così la notizia del riconoscimento di Città creativa per la gastronomia che l’Unesco ha tributato a Parma. “E’ anche la conferma – ha aggiunto il sindaco – che il futuro del territorio parmense passa in primo luogo attraverso la valorizzazione dei suoi prodotti di eccellenza e la capacità di trasformarli in cibo. Sono anche convito che, se saremo bravi, potremo utilizzare questo riconoscimento come volano per far conoscere Parma nel mondo anche come città d’arte, carica di storia, che si appresta a celebrare i suoi primi 2.200 anni di vita”.
John Lennon, 35 anni fa la morte del pacifista di Imagine
L’otto dicembre è 35mo anniversario della morte di John Lennon che fu ucciso da Mark David Chapman, a New York, di fronte al Dakota Building, due mesi dopo il suo quarantesimo compleanno e poche settimane dopo l’uscita di “Double Fantasy”, l’album del suo ritorno al lavoro, seguito al periodo dedicato a fare il papà per il suo secondo figlio Sean.
Dopo aver lasciato i Beatles, John Lennon, insieme a Yoko Ono, è diventato un’icona vivente del pacifismo, una scelta che gli è costata l’ostilità dell’amministrazione Nixon che lo fece spiare dall’FBI (ma anche i servizi inglesi si sono occupati di lui) e ha tentato di espellerlo dagli Stati Uniti. Il processo grazie al quale riuscì a ottenere, dopo anni, la Green Card, il documento che permette a un cittadino straniero di abitare negli Stati Uniti, ha fatto epoca. Un genio della musica, colpevole di schierarsi contro la guerra del Vietnam, il Sud Africa dell’apartheid, di frequentare gente come Jerry Rubin, era considerato un potenziale pericolo, un uomo da espellere (ma non tutti i suoi dischi soliti all’epoca della loro pubblicazione furono trattati bene dalla critica). Perfino l’ex Beatle ha rischiato di pagare per le proprie idee.
Trionfa la “Giovanna d’Arco” di Verdi: ovazione e tanti applausi al Teatro alla Scala
Standing ovation e undici minuti di applausi per la “Giovanna d’Arco” di Giuseppe Verdi, diretta dal maestro Riccardo Chailly e con la regia di Moshe Leiser e Patrice Caurier. L’opera, che ha inaugurato la stagione del Teatro alla Scala, torna sul palco dopo 150 anni. Protagonisti della Prima la soprano Anna Netrebko, il tenore Francesco Meli e, a sostituire il baritono Carlos Àlvarez fermato da una bronchite, il giovane Devid Cecconi.
Maremoto dell’Oceano Indiano e della placca indo-asiatica del 26 dicembre 2004
Il disastro dello Tsunami è un catastrofico maremoto che si abbatte sulle coste dell’ Oceano indiano il 26 dicembre 2004. Indonesia, Sri Lanka, India e Thailandia sono i Paesi più colpiti: il bilancio finale è oggetto di diverse stime, ma si parla di più di 300.000 vittime, e di un numero di sfollati che va da 3 a 5 milioni
La comunità internazionale si è immediatamente attivata per aiutare le popolazioni colpite dallo tsunami e sono stati raccolti circa 13,6 miliardi di dollari in donazioni private e aiuti pubblici per la ricostruzione. Nel 2009 le Nazioni Unite hanno detto ai governi dei paesi asiatici più colpiti dal disastro di destinare il 10 per cento dei loro fondi per lo sviluppo a progetti per limitare il rischio di catastrofi naturali, tenendo conto in particolare dell’impatto del cambiamento climatico.
A dieci anni di distanza molte comunità non si sono ancora riprese dalle conseguenze di quello che è considerato lo tsunami più letale della storia.