(ANSA) – Trento, 3 febbraio 2019 – Sono passati 21 anni, ma il Trentino non dimentica la strage del Cermis, con celebrazioni oggi a Cavalese. Furono venti i morti, quando un aereo militare Usa tranciò i cavi della funivia di Cavalese, volando troppo basso.
Era il 3 febbraio 1998 quando una cabina con sette turisti tedeschi, cinque belgi, due polacchi, due austriaci, un olandese e tre italiani finì in un mucchio di lamiere accartocciate sulla neve. I cui parenti furono risarciti dagli Usa con un totale di 40 mln di dollari.
Erano passate da poco le 15 e la cabina gialla della funivia era a 400 metri dall’arrivo, a 100 metri d’altezza, prima di schiantarsi sulla valle dell’Avisio. Nessuna colpa per la strage fu attribuita ai quattro marine dell’aereo. continua a leggere

