a fuoco una foto del magistrato
articolo: http://www.quotidiano.net/cronaca/giovanni-falcone-1.3261910
Dopo la statua decapitata davanti a una scuola dello Zen di Palermo, l’immagine bruciata davanti a un’altra scuola. Don Ciotti: “Segnali di debolezza”

Palermo, 10 luglio 2017 – Doppio attacco alla memoria di Giovanni Falcone. Dopo l’episodio della statua del magistrato ‘decapitata’ davanti alla scuolaFalcone-Borsellino di Via Pensabene, nel quartiere Zen, si registra un altro atto di vandalismo: qualcuno ha dato fuoco a un cartellone con una immagine di Giovanni Falcone posizionato davanti i cancelli di un’altra scuola, la “Alcide De Gasperi” di piazza Papa Giovanni Paolo II. La gigantografia faceva parte di un gruppo di cartelloni realizzati nei giorni scorsi dagli studenti.
LA NOTA DI DON CIOTTI – “Hanno tagliato la testa ma l’anima resta intatta, invulnerabile.Il danneggiamento, lo staccare la testa della statua di Falcone è un gesto vile quanto vano. Un gesto stupido e provocatorio di cui bisogna tener conto ma che ci spinge ancora di più ad andare avanti e impegnarci di più”
“Quella statua ha infatti radici nell’impegno di molti. Quell’atto vandalico è paradossalmente un segno di debolezza. Dimostra la forza di quella memoria divenuta impegno. Quell’atto violento mette a nudo non la statua di Giovanni, ma la paura di chi sente che il suo impegno per la giustizia e la verità è ancora tra noi, nei tanti disposti a continuarlo. ………”

