Platini si difende: “Così fa male, ma ho risposto a tutto”
L’ex presidente Uefa sulle accuse di corruzione legate all’assegnazione dei Mondiali 2022: “Sono sempre stato sereno perché mi sento totalmente estraneo a questa vicenda”. L’avvocato: “Posto in custodia solo per motivi tecnici“
PARIGI, 19 maggio 2019 – “E’ stata lunga ma considerando il numero delle domande non poteva che essere così. Mi stato chiesto di Euro 2016, Mondiale in Russia, Mondiale in Qatar, Fifa”. È il commento ai giornalisti di Michel Platini, rilasciato nella notte dopo alcune ore di interrogatorio nell’ambito dell’inchiesta sull’assegnazione dei Mondiali del 2022 al Qatar. In precedenza i legali di Platini avevano affermato in una dichiarazione che “Platini non ha nulla di cui vergognarsi e sostiene di essere totalmente estraneo a fatti”. L’avvocato William Bourdon ha negato che il tre volte vincitore del Pallone d’Oro sia stato messo agli arresti dalla polizia, chiarendo che è stato interrogato “come testimone. Sono sempre stato sereno perché mi sento totalmente estraneo a questa vicenda -ha detto l’ex presidente della Uefa ai cronisti-. Questo è un vecchio caso, lo conoscete e lo abbiamo già spiegato con totale trasparenza. Si va avanti, loro indagano. “Se ho la sensazione di essere perseguitato? Oggi è un po’ speciale”, ha risposto Platini, “arrivare come testimone ed essere subito preso in custodia fa male. Fa male per tutto quello che penso e per tutto quello che ho fatto. Ma al di là di tutto, loro fanno il loro lavoro e noi abbiamo cercato di rispondere a tutte le domande”. continua a leggere

