Torino, deve assistere il marito ammalato: i colleghi le regalano tre
“ferie solidali”

Partecipazione da record alla Skf di Airasca. E l’Acea di Pinerolo rilancia: ogni due giorni ceduti dai lavoratori, ne aggiungerà un terzo
Quando nella vita irrompe una malattia grave, il desiderio è quello di accantonare tutto il resto per dedicarsi ai propri affetti. Soprattutto quando si tratta di vita o di morte. Si iniziano a consumare le ferie per stare a casa, si usano tutti i permessi che la legge consente. Ma poi si deve rientrare, per non correre il rischio di perdere il posto e aggiungere una tragedia all’altra. È ciò che poteva capitare a una donna di 45 anni, dipendente della Skf di Airasca, nel Torinese, prima che i colleghi si mobilitassero per donarle i loro giorni di ferie. Lo hanno fatto in massa: ora l’operaia ha oltre tre anni di ferie con i quali gestire il suo dramma.
Tutto inizia una sera di aprile………….continua a leggere

