Vendita Isola Budelli, cade prelazione dello Stato.


Isola di BUDELLI – perla dell’arcipelago della Maddalena nel mare della Sardegna.

Da sempre proprietà privata, 160 ettari che comprende la celebre “Spiaggia Rosa”. Aggiudicata nel 2013 all’asta al magnate neozelandese Michael Richard Harte. E’  un’isola appartenente all’arcipelago di La Maddalena, situata all’estremo nord della Sardegna, presso le bocche di Bonifacio. Fa parte, assieme alle altre isole, del Parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena. Il 30 Ottobre 2015, il parco presenta un piano con il quale si attesta che l’isola di Budelli resterà “riserva integrale”, ovvero zona A e vi potranno accedere solo piccoli gruppi contingentati. Vengono messe a tacere, dunque, tutte le voci che parlavano di un restauro dell’isola a discapito del suo patrimonio naturale. L’unica modifica che l’isola di Budelli in questo momento potrebbe subire sarebbe solo ed esclusivamente per un risanamento ambientale.

“Per proteggere un bene prezioso come l’isola di Budelli non occorre comprarla. Lo abbiamo sempre sostenuto. Esistono vincoli e norme che possono tutelarla nel modo più idoneo, preservando il suo valore ambientale e paesaggistico senza necessariamente dover spendere soldi dello Stato per acquisirla”

Così Sebastiano Venneri, responsabile Mare di Legambiente ha commentato la notizia dell’annullamento da parte del Consiglio di Stato della prelazione dell’Ente Parco della Maddalena sull’acquisto dell’isola di Budelli.

“Acquistare quell’isola sarebbe stata una spesa inutile – ha dichiarato Venneri -, perché Budelli è privata sin dal 1800 e si è conservata integra in virtù dei vincoli e dei divieti severissimi che hanno impedito qualsiasi modificazione dello stato dei luoghi. Già oggi, ad esempio, non è possibile ad alcuno mettere piede sulla Spiaggia Rosa, la zona forse più delicata dell’isola, sia anche il custode o lo stesso attuale proprietario. A ciò si aggiunga che una porzione significativa è del demanio e tale rimarrà. In sostanza l’ambiente di Budelli è super tutelato grazie alle misure che lo Stato, il pubblico, ha saputo apporre su un bene privato di pregio come ce ne sono tantissimi nel nostro Paese. Il territorio italiano è pieno infatti di beni privati, isole, colline, boschi, montagne, delle cui sorti per fortuna non dispone il proprietario del bene e per l’acquisto dei quali non basterebbe una legge Finanziaria. Se si vuole realmente tutelare l’ambiente nell’arcipelago, meglio utilizzare quei fondi per completare la bonifica dei fondali dell’isola della Maddalena, o usarli per dare ossigeno alle aree marine protette della Sardegna piuttosto che sprecarli in acquisti inutili”.

Elettrodomestici: l’etichetta si fa furba


Elettrodomestici, se l’etichetta si fa furba
“Una su due non è a norma di legge”

etich.

Fonte: http://www.legambiente.it/contenuti/comunicati/etichetta-furbetta-terzo-e-ultimo-round-del-progetto-marketwatch-di-Legambiente

 Pubblicato il 17 novembre 2015 

Su 4637 prodotti controllati tra negozi fisici (2704) e negozi online (1933), il 57% è risultato etichettato correttamente: l’81% nei negozi fisici e solo il 23% nei negozi online (un divario già rilevato in occasione della visita precedente nel 2014). Quasi un prodotto su due (43%) risulta, quindi, venduto senza etichetta o con l’etichetta scorretta.

Terzo round di “Etichetta furbetta”, l’indagine realizzata da Legambiente in collaborazione con Movimento Difesa del Cittadino per verificare la corretta applicazione delle etichette energetiche in Italia su frigoriferi, congelatori, cantinette per vino, televisori, lavatrici, lavastoviglie, lampadine, condizionatori, forni elettrici e a gas, asciugatrici, lavasciuga, aspirapolveri, e anche cappe aspiranti che da quest’anno hanno la loro etichetta.

“Le direttive Ecodesign ed Etichetta Energeticadichiara Davide Sabbadin, responsabile efficienza energetica di Legambiente – sono di notevole importanza per il clima e particolarmente simboliche alla vigilia della COP di Parigi. Se venissero correttamente applicate, il taglio annuale alle emissioni di CO2 sarebbe di circa 500 milioni di tonnellate, cioè l’1,5% delle emissioni mondiali, pari a quelle del parco auto circolante in Europa. Inoltre, la loro applicazione potrebbe far risparmiare quasi 400 euro a famiglia.

Purtroppo, però – prosegue Sabbadin – queste direttive non sempre vengono applicate e i consumatori spesso non sono in condizione di scegliere correttamente i prodotti in vendita: alcuni prodotti sono meno efficienti di quanto dichiarato sull’etichetta, altri sono privi delle indicazioni energetiche che dovrebbero essere fornite al consumatore. I mancati risparmi derivanti da queste infrazioni aumentano inevitabilmente i costi familiari, mettono sotto stress le reti elettriche dei paesi membri e contribuiscono negativamente al cambiamento climatico”.

Tra le categorie di prodotto meno virtuose online ritroviamo le cappe aspiranti (89% non conformi), i televisori (75%) e i forni (64%).

I negozi online, invece, registrano una non conformità del 77%.

I negozi di arredo si confermano quelli con il più altro grado di non conformità (53%), mentre uno dei due supermercati visitati presenta la più alta percentuale di mancata etichettatura (77%).

In questi negozi, gli elettrodomestici dove più facilmente è stata riscontrata la mancanza di etichetta sono gli aspirapolvere (32% venduti SENZA etichetta) e gli i televisori (18%), assieme a -comprensibilmente- le ultime arrivate nella famiglia delle etichette ovvero le cappe aspiranti delle quali 1 su due è venduta senza etichetta.

La categoria migliore? Le lavastoviglie: meno del 2% è senza etichetta. 

Arbore, 50 anni di carriera ……


Renzo Arbore Day

Renzo Arbore Day, il 13 dicembre dalle 9.30 a notte inoltrata. Scherza Renzo Arbore, presentando la giornata che Rai Cultura ha deciso di dedicargli il 13 dicembre, dalle 9.30 fino a mezzanotte su Rai Storia. Una folle carrellata su ciò che ho …

“Si chiama Renzo Arbore Day, ma all’americana – precisa subito scaramantico Arbore – perche’ mica sono morto. Una folle carrellata su tutto quello che ho fatto. Non bisogna soffrire di nostalgia, ma ricordare”. Ed allora ecco spuntare immagini in bianco e nero da Speciale per Voi (debutto televisivo nel 1969) e da L’altra domenica (1976), poi gli sketch di Indietro tutta e di Quelli della Notte (l’ultima puntata fu trasmessa nel 1985), ma anche di Tagli, ritagli e frattaglie e Amico Flauto. Non manca l’Arbore regista cinematografico, raccontato dai brani degli speciali e delle ospitate del suo film d’esordio il Pap’occhio del 1980, che venne censurato per vilipendio alla religione. Il clou dei festeggiamenti sara’ in prima serata il documentario inedito di Fabrizio Corallo, “girato a casa mia”, Quando la radio…