Moggi a bordocampo per Napoli-Juve Primavera: la Procura Figc apre un’inchiesta


articolo Elisabetta Esposito: https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/03-02-2023/moggi-bordocampo-napoli-juve-primavera-procura-figc-apre-un-inchiesta-46060968053.shtml

L’ex dirigente, radiato per i fatti di Calciopoli, non avrebbe dovuto essere lì. Chiné ha già ascoltato Pessotto, probabile che senta anche i dirigenti partenopei

Poco meno di tre settimane fa, il 14 gennaio, sui social erano rimbalzate la notizia e le immagini (diffuse inizialmente da Michele Spiezia su storiesport.it) di Luciano Moggi ai bordi del campo durante la gara Primavera tra Napoli e Juventus, scatenando praticamente ovunque una sola domanda: come può l’ex dirigente bianconero, radiato per i fatti di Calciopoli, occupare una postazione tanto privilegiata durante una gara ufficiale?

Una domanda a cui ora vuole rispondere la Procura federale che, subito dopo aver appreso la notizia a mezzo stampa corredata da immagini chiarissime, ha aperto un fascicolo d’indagine sull’accaduto. La violazione, qualora dovesse essere verificata, riguarderebbe la presenza a bordocampo di una figura non presente né in lista gara né tra gli accreditati (fotografi, cameramen ecc), aggravata nel caso di Moggi dalla radiazione, ovvero “la preclusione a vita alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc”. La Procura guidata da Giuseppe Chiné ha intenzione di accertare che cosa sia successo e in quale modo in tempi rapidi.

COLLOQUIOMercoledì è stato ascoltato Gianluca Pessotto, coordinatore degli staff tecnici bianconeri, che quel giorno sul campo di Cercola ha a lungo parlato con Moggi. Probabile che venga sentito anche il Napoli in qualità di responsabile dell’organizzazione della gara, visto che erano gli azzurri a giocare in casa.

Il TAR dichiara inammissibile il ricorso Juve su Calciopoli


articolo di Marco Sacchi – 28 Ottobre 2022: Juventus, il TAR dichiara inammissibile il ricorso su Calciopoli (calcioefinanza.it)

Il trofeo dello scudetto della Serie A (Photo credit should read MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

E’ stato dichiarato inammissibile il ricorso al TAR presentato dalla Juventus a proposito della battaglia su Calciopoli e lo scudetto assegnato all’Inter. Dopo l’ultima udienza – che si è svolta il 18 ottobre 2022 e della quale la Juventus aveva dato notizia nel proprio bilancio – nella giornata di oggi è arrivata la sentenza del TAR del Lazio.

«Il ricorso contestava la delibera del Consiglio Federale in data 18 luglio 2011, n. 219/CF che respinse l’Istanza di revoca della Juventus del provvedimento del Commissario Straordinario di assegnazione del titolo ad altro Club per scorrimento della graduatoria. Il ricorso precisa che l’Istanza non mirava ad ottenere una sanzione disciplinare, per evitare l’ovvia risposta, fatta propria dal Consiglio Federale, che la materia è devoluta esclusivamente alla Giustizia Sportiva e non agli Organi di governo della Federazione», si leggeva sul bilancio della Juventus chiuso al 30 giugno 2022.

«Il Collegio di Garanzia dello Sport, il 27 maggio 2019, ha dichiarato inammissibile il ricorso di Juventus. Avverso tale decisione, non essendo stato assegnato a Juventus un giudice sportivo che decidesse il merito della questione, la stessa Società ha depositato ricorso al Tribunale Federale Nazionale. In data 11 luglio 2019, con dispositivo, il Tribunale Federale Nazionale ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso. Juventus, avverso tale dispositivo ha presentato reclamo alla Corte Federale d’Appello che, in data 30 agosto 2019 ha respinto anche tale ricorso», proseguiva ancora il documento.

«Tali decisioni sono state impugnate da Juventus dinanzi il Collegio di Garanzia dello Sport che, con decisione del 6 novembre 2019, ha dichiarato inammissibile il ricorso. Avverso le pronunce del Collegio di Garanzia dello Sport del 27 maggio 2019 e del 6 novembre 2019 sono stati depositati, nei termini di legge, i ricorsi al TAR del Lazio che hanno dato avvio ai seguenti giudizi con RG. 8897/2019 e RG. 1867/2020. Entrambe le cause sono state assegnate alla Sezione I Ter per l’udienza congiunta fissata in data 18 ottobre 2022», concludeva la nota. La sentenza è arrivata oggi e il ricorso è stato dichiarato inammissibile.

Juventus, Agnelli: “Pronti al ricorso al Tar per Calciopoli”


articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/juventus/2020/10/15/news/juventus_ricorsi_calciopoli_agnelli_assemblea_soci-270628391/?ref=RHPPTP-BS-I270598074-C12-P10-S1.8-T1

Oggi l’assemblea dei soci, il presidente annuncia una nuova offensiva per gli scudetti 2005 e 2006: “Ogni tentativo di ottenere la riassegnazione sarà effettuato”. Caso Suarez e infiltrazioni della Ndrangheta: “Nessun rischio di responsabilità per la Società”

La Juventus è “in  attesa della fissazione dei ricorsi al Tar” per i due scudetti di Calciopoli. La questione torna d’attualità dopo le risposte del presidente bianconero, Andrea Agnelli, alle domande dei soci in vista dell’assemblea in programma oggi presso la sede della Continassa. Non più all’Allianz Stadium, scelta obbligata per i problemi di sicurezza legati al Covid 19. Assemblea in cui i soci saranno rappresentati da un delegato, con le consuete domande anticipate ai giorni precedenti e inviare via fax dagli azionisti. Tra queste quella di Andrea Danubi, che ha riaperto  la questione Calciopoli, tema su cui la società bianconera non getta la spugna in attesa del ricorso al Tar: “Abbiamo nel corso degli anni esperito tutte le azioni a tutela della Società per ottenere quanto dovuto – si legge nella risposta -. Siamo in attesa della fissazione dei ricorsi al Tar che da ultimo abbiamo proposto avverso la decisione degli organi della giustizia sportiva e del Coni. Ogni tentativo di ottenere la riassegnazione degli scudetti sarà effettuato dalla Società“.

 

Il  caso Suarez – Non solo Calciopoli nelle domande avanzate da due soci e pubblicate sul sito della Juventus. Spicca infatti una lunga serie di questioni (102) poste da un altro azionista, che oltre a chiamare in causa argomenti privati (“Il presidente crede nel Paradiso?”) hanno toccato punti sensibili. Come la questione Suarez, per la quale “non sussiste nessun rischio di responsabilità per la Società“. Per poi smentire l’esistenza di un accordo con l’Università per stranieri di Perugia per portare altri  calciatori, in questo caso della Primavera, a sostenere gli esami: “Non è vero. Le frasi riportate non corrispondono al contenuto delle telefonate. Sono frutto di un racconto distorto effettuato improvvidamente da personaggi tenuti all’osservanza del segreto istruttorio. L’indagine è in corso ed è coperta dal segreto come più volte ribadito dal Procuratore di Perugia Dott. Cantone. La Juventus è del tutto estranea alla vicenda dell’esame di Luis Suarez, esame che il giocatore ha deciso autonomamente di affrontare nonostante la Juventus avesse già comunicato a lui e pubblicamente la volontà di non tesserarlo“. 

Last Banner – Non poteva mancare, nel lungo elenco di domande piccate formulate dall’azionista Marco Bava, anche un riferimento alla questione delle infiltrazioni della Ndrangheta nella tifoseria bianconera. Con una domanda specifica  sull’incontro tra il presidente Agnelli e la famiglia Dominiello: “Non è mai avvenuto. È il contenuto (falso) della minaccia estorsiva che è stata immediatamente denunciata. Tutti gli episodi sono stati denunciati dalla Juventus attraverso i funzionari operativi. La Società si è costituita parte civile nel processo sorto a seguito di tali denunce”. 

Scudetto 2006, nuovo insuccesso della Juve


174741884-d8b1cff1-7b05-40b1-a55f-1d761c1b3c33.jpgScudetto 2006, nuovo insuccesso della Juve: ricorso inammissibile e spese processuali a carico

articolo: https://www.fcinternews.it/news/scudetto-2006-nuovo-insuccesso-della-juve-ricorso-inammissibile-e-spese-processuali-a-carico-322480?fbclid=IwAR3NTqyHWenZnyQMlpummuAXCLEeUwisByKuDnh-3byP83Z_ntUVIybj78U

Nuovo insuccesso della Juventus nella diatriba giudiziaria riguardante lo scudetto 2005/2006. Come segnala Tuttosport, il Collegio di garanzia dello sport ha dichiarato inammissibile il ricorso dei bianconeri contro la Figc, l’Inter e il Coni per l’impugnazione e la riforma della decisione del 30 agosto scorso della Corte federale di appello, riguardante appunto il tricolore di tredici anni fa. Il club bianconero, che aveva chiesto la non assegnazione dello stesso, è stato condannato al pagamento delle spese processuali, 10mila euro.

L’opinionista in tv: “Come fermare Lukaku? Con dieci banane”


articolo: https://milano.repubblica.it/sport/2019/09/16/news/l_opinionista_in_tv_come_fermare_lukaku_con_dieci_banane_-236148528/

Il bello è che in premessa lo aveva riempito di complimenti. “Io non vedo attualmente in Italia un giocatore come Lukaku”. E poi ha “qualcosa in più degli altri”. Come fermarlo allora? “O hai dieci banane che gliele dai…”. A esprimersi così sull’attaccante di colore e di nazionalità belga, Romelu Lukaku, in forza all’Inter è stato ieri in diretta su Telelombardia l’opinionista Luciano Passirani, nel corso della trasmissione Top Calcio 24. continua a leggere

CLAMOROSO , giornalista razzista : “Per fermare lukaku ci vogliono 10 banane”

Gazzetta – Juve, c’è la parola fine su Calciopoli. Finito il tempo dei ricorsi


Calciopoli, l’ultima parola: “Juve, finito il tempo dei ricorsi”. Le motivazioni

articolo: https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/29-05-2019/calciopoli-l-ultima-parola-juve-finito-tempo-ricorsi-3302031679560.shtml

Il Collegio presieduto da Frattini ha dichiarato definitivamente inammissibile il ricorso con cui i bianconeri chiedevano la revoca dello scudetto 2006 assegnato all’Inter

“Alla luce di quanto esposto, può quindi concludersi che il ricorso della Juventus e le doglianze ivi contenute, sotto qualsivoglia prospettiva le si esamini, non solo non possono essere portate all’attenzione del Collegio di garanzia dello sport, giacché inammissibili, ma può, altresì, affermarsi che le stesse non possono più essere oggetto di delibazione alcuna da parte del sistema di giustizia sportiva». Così si sono conclude le motivazioni della sentenza del Collegio di garanzia che ha dichiarato inammisibile il ricorso della Juventus, con cui la Juve chiedeva la revoca dello scudetto 2006 assegnato all’Inter ai tempi di Calciopoli. 

LE MOTIVAZIONi

Il Collegio presieduto da Franco Frattini, nelle motivazioni, dichiara inizialmente la sua incompetenza e sostiene che la Juve, di fronte al rigetto del Tnas, avrebbe dovuto rivolgersi a suo tempo all’Alta corte di giustizia: “Non è concepibile che la società tenti di ovviare a questa omissione a distanza di più di sette anni”. Commenta l’avvocato Roberto Argeri di Cleary Gottlieb che ha difeso l’Inter: “Il Collegio di garanzia dello sport è l’organo di ultima istanza della giustizia sportiva: è stata messa la parola ‘fine’, anche in ambito sportivo, alla lunghissima controversia”.

Serie A: finale rovente, Procura Figc accende i fari


articolo: http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/calcio/2018/04/29/serie-a-procura-figc-accende-i-fari_b890bc79-fa80-4dce-8ee9-1c77c2a59db2.html

(ANSA) – Roma, 29 aprile 2018 – Il finale rovente di stagione, con il carico di polemiche a seguire, spinge la Procura della Federcalcio ad accendere i fari sulle partite decisive nella volata scudetto e salvezza. Il procuratore Giuseppe Pecoraro, infatti – apprende l’Ansa – invierà un maggior numero di collaboratori rispetto al passato a controllare la regolarità delle partite determinanti per il vertice e la coda.
All’attenzione del procuratore, intanto, sono anche due filmati: quello del siparietto tra Allegri e Tagliavento al termine della partita di ieri a San Siro e l’altro che mostra il labiale dello stesso IV uomo a bordocampo nella fase finale della partita, contestato da alcuni sul web. continua a leggere

Chi è Giuseppe Pecoraro? fonte :  https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Pecoraro

Biografia: Laureatosi in giurisprudenza, ha ricoperto vari incarichi presso la prefettura di Rovigo, nella segreteria delle forze di Polizia e nel ministero dell’Interno durante i governi Berlusconi e Dini.

Nominato Prefetto nel 1995, è stato Prefetto di Prato,e dal 2000 al 2001 prefetto di Benevento. Dal 2001 al 2007 ha prestato servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, prima come Capo della segreteria del Capo della Polizia e successivamente come Vice Capo della Polizia preposto all’attività di coordinamento e di pianificazione. Dal 2007 al 2008 è capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile.

È stato prefetto di Roma dal 30 novembre 2008 al 2 aprile 2015. Durante il suo mandato, dal 2011 al 2012 è stato nominato dal Governo Monti Commissario all’emergenza rifiuti di Roma Capitale. Si dimette dall’incarico nell’impossibilità di trovare accolte le proposte di una dislocazione diversa da Malagrotta per i rifiuti della capitale.] A fine 2014 Pecoraro ha annullato la trascrizione dei matrimoni gay che il sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino aveva avviato.

Onorificenze

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana
  — 2 giugno 2014
Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana
  — 2 giugno 2003
Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana
  — 2 giugno 1994

Serie A: Procura Figc accende i fari

Calciopoli: Fiorentina ‘imputata’ per falso bilancio


Gip, per non aver accantonato il risarcimento al vecchio Bologna

Risultati immagini per della valle

http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/calcio/2017/09/25/calciopoli-fiorentina-sara-imputata_3a5a700d-9b20-43f8-ab2a-7988e206192c.html

 I vertici della Fiorentina saranno imputati per il mancato accantonamento nel bilancio della somma che il club potrebbe dover corrispondere a titolo di risarcimento per Calciopoli. Il gip di Firenze Matteo Zanobini, infatti, non ha accolto la richiesta di archiviazione della Procura, ma ha disposto che venga formulata l’imputazione per 16 persone, tra componenti del cda e del collegio sindacale della Acf Fiorentina Spa.
    L’accusa è di false comunicazioni sociali e riguarda, appunto, il bilancio chiuso il 31 dicembre 2015 e la somma da risarcire, su cui è in corso un giudizio civile, alla società Victoria 2000, che controllava il Bologna all’epoca di proprietà di Giuseppe Gazzoni, finita in amministrazione in seguito allo scandalo che determinò la retrocessione in Serie B nel 2005. La stessa Victoria aveva fatto denuncia e con l’avvocato Simone Sabattini si era opposta all’archiviazione. Tra i 16, anche Andrea e Diego Della Valle, Sandro Mencucci e l’attuale presidente Mario Cognigni.

Calciopoli, atto finale…..


Corriere della sera: La giustizia mette l’ultimo sigillo sulla carriera di Moggi  – RADIAZIONE DEFINITIVA

Risultati immagini per moggi

Fonte: Corriere della sera 

Calciopoli: Dopo  11 anni  la giustizia mette l’ultimo sigillo alla carriera sportiva di Luciano Moggi. La quinta sezione del Consiglio di Stato con una sentenza pubblicata ieri ha stabilito che la decisione della Corte Federale della FIGC (11 marzo 2012) resta insindacabile. “DEFINITIVA“.

L’ultimo ricorso di Luciano Moggi  è stato appunto dichiarato, “inammissibile per difetto di giurisdizione del giudice statale

NOVEMBRE 2011

Immagine correlata

15 maggio 2016 – Cassazione: altro no a Moggi. Via libera ai risarcimenti

moggi

Nove anni dopo la Cassazione mette la parola ” FINE ” al processo


Nove anni dopo la Cassazione mette la parola ” FINE ” al processo

VEDI PAGINA “SCANDALI CALCIO”

FONTE: http://it.eurosport.com/calcio/serie-a/2015-2016/processo-calciopoli-la-cassazione-moggi-ideatore-e-promotore-dell-associazione-a-delinquere_sto4903346/story.shtml

Calcio Scommesse: Abete attacca Conte………..


Il presidente della Figc torna a parlare dopo lo sfogo juventino nella giornata di giovedì e conferma per i prossimi quattro anni: “Comunque non c’è nessun accanimento contro Conte”

“Le parole pronunciate ieri dal presidente Petrucci sono altamente condivisibili. Tutto si può migliorare, ma bisogna conoscere i fondamentali delle regole. Se non si conosce quello di cui si parla, si corre il rischio di dire cose che non stanno né in cielo, né in terra”. Senza mai citare gli sfoghi di Agnelli e Conte, il presidente della Figc, Giancarlo Abete, nel corso della consueta conferenza stampa di inizio stagione, che ha chiuso il raduno congiunto degli arbitri della Can A e Can B in programma da giovedì scorso presso il centro tecnico di Coverciano, torna cosi’ sulle parole pronunciate ieri dal presidente del Coni Gianni Petrucci a commento delle sentenze legate alla vicenda scommessopoli.

“Il 28 novembre 2011, quindi non tanto tempo fa, è stata insediata una commissione del Coni e che ha assunto una serie di decisioni per la ristrutturazione della giustizia sportiva – aggiunge – Quando si e’ protagonisti in negativo o coinvolti in situazioni di giustizia, ognuno riscopre la giustizia a suo uso e consumo. Il quadro normativo è invece certo, aggiornato, e quindi non va messo in discussione. Non esiste una giustizia del calcio ma una giustizia dello sport italiano. La fiducia della Figc su tale giustizia ed i giudici che prendono le decisioni, è massima”.

“Forse dovremmo aspettare ancora che venga emessa la sentenza di rito abbreviato di secondo grado del processo di Napoli? Se la giustizia sportiva dovesse rimanere a valle, dal 2006 a oggi saremmo ancora fermi nella situazione in cui eravamo, sarebbe stata una situazione kafkiana – continua Abete – La giustizia sportiva svolge un ruolo diverso e ogni modifica deve essere approvata dal Coni. La fiducia della Figc negli organi di giustizia sportiva è massima, il codice di giustizia sportiva sancisce che i giudici operano in indipendenza, autonomia, terzietà e riservatezza e vanno rispettati. Tutti possono criticare le decisioni purché riconoscano le funzioni della giustizia in quanto tale e la sua autonomia nei confronti dei soggetti politici. Chi accomuna queste due dimensioni, non capisce la separazione fra poteri che è garanzia di democrazia, non ci può essere confusione di ruoli, non ci appartiene. Assistiamo a tentativi di alimentare tensioni che non accettiamo”. Abete ha poi annunciato che riproporrà per il prossimo quadriennio Stefano Palazzi, Sergio Artico e Gerardo Mastrandrea rispettivamente alla guida della Procura federale, della Disciplinare e della Corte di Giustizia disciplinare.

“Non c’è stato nessun accanimento nei confronti di Antonio Conte che è stato giudicato da un organo di giustizia sportiva e che deve mostrare rispetto”. Lo ha detto il presidente della Figc, Giancarlo Abete, a margine del raduno degli arbitri a Coverciano, a proposito delle dichiarazioni dell’allenatore della Juventus il giorno dopo la conferma dei 10 mesi di squalifica della Corte di Giustizia Federale. “E’ comprensibile – ha aggiunto il presidente della Figc – che ci sia una sofferenza in relazione a una situazione comunque traumatica, ma questa non deve prevalere sul rispetto degli organi di giustizia sportiva che sono chiamati a un compito improbo che e’ quello di dare dei giudizi e che hanno qualità professionale idonea per farlo. La critica è più che legittima purché avvenga nel rispetto della funzione della giustizia sportiva e senza pensare che ci possa essere un accanimento che non ha motivo di esserci per nessun tesserato”.

Italpress – 24/08/12 13:30

Tavolo della pace


Il tavolo della pace naufraga e c’è chi si frega la mani…

15.12.2011 11:55 di Lorenzo Roca
Fonte: Libero

Il tentativo di conciliazione promosso da Petrucci per quietare la polemiche e i veleni post-Calciopoli è andato male. Ma non tutti se ne crucciano, il quotidiano Libero ad esempio non ne fa un dramma, anzi: «Non si sono messi d’accordo, pace. Nel senso di pazienza. Ce ne faremo una ragione. Chissenefrega. Anzi, a pensarci meglio per fortuna. Il tavolo della pace è fallito e possiamo festeggiare, è la sopravvivenza del football italiano. Evvai, nessun cin cin finale. Perché al di là della stucchevole e addirittura noiosa questione dello scudetto di cartone del 2006, una pace tra rivali storici sarebbe stata deludente. Ma sì, dài. Vi immaginate Moratti e Agnelli a braccetto, felici e d’accordo, senza più battute al veleno, senza più appelli e ricorsi ai tribunali più strampalati del pianeta? Sarebbe quasi un’immagine fastidiosa e contraria alla storia».

Commento personale:
Da calciopoli rimango sempre più perplesso perchè dopo varie sentenze tutte sfavorevoli la Juventus vuole insistere ancora. secondo me le accuse all’inter non sono l’effetto collaterale  perchè c’è l’hanno con la Federazione ma esattamente il contrario il loro obbiettevo e demolire l’Inter.  Non capisco la richiesta danni dato che non si è mai dichiarata innocente (il coinvolgimento della socieà è già molto chiara) ma cercando di coinvolgere altre società e personaggi tra cui persone decedute, all’ora la richiesta va girata a Moggi & company. Perchè non rinunciao loro alla prescizione sul Doping??????? Alla fine di tutto è la federazione che deve chiedere i danni alla Juventus per lo scredito che Calciopoli e Doping ha portato all’immagine del calcio italiano.
Secondo me la Juventus va punita per il suo comportamento e il non rispetto delle istituzioni calcistiche e non.

Questa mattina il famoso tavolo della pace


14 dicembre 2011 Fonte: Inter.it     09:23 di Eva A. Provenzano

Moratti: “La svolta? La deve fare il tavolo non l’Inter. Mano ad Agnelli? Vediamo…”

E’ arrivato per ultimo a Roma, nella sede del Coni, dove – nella sala Giunti – si terrà il cosiddetto ‘tavolo della pace’ voluto da Gianni Petrucci.Il presidente Massimo Moratti è stato intercettato dai giornalisti e a loro ha detto: “Tavolo della svolta? Siamo qui con lo spirito di ascoltare e collaborare per costruire qualcosa di meglio. Se sarà la svolta? Se ci sarà, è il tavolo che deve farla, non l’Inter. Facciamo passo dopo passo. Se dopo la stretta di mano tra Della Valle e Galliani, lo farò anch’io? Sono portato ad avere rispetto per gli altri e ad avere un buon rapporto. Se ci sarà una stretta di mano una volta per tutte con Andrea Agnelli? Vediamo”.

Juve scudetto 2006 TNAS “…………………..


16 novembre 2011
Fonte: http://sport.repubblica.it/news/sport/dettaglio/4068269?ref=fblc
 

Roma, 22:47 CALCIO, SCUDETTO 2006; TNAS:

CONTROVERSIA NON E’ MATERIA ARBITRABILE La richiesta della Juventus di revoca dello scudetto 2006 assegnato all’Inter dopo i fatti di Calciopoli non è “materia arbitrabile”. E comunque la vertenza deve rimanere nell’ambito della giustizia sportiva. Lo scrivono, nelle 22 pagine del dispositivo, gli arbitri del collegio del Tnas che ha dichiarato la propria incompetenza circa la controversia tra il club bianconero e Inter-Figc. “Si tratta di materia che il collegio ritiene non arbitrabile, proprio perchè attinente alla titolarità di poteri e alla competenza del singolo organo ad esercitarla, dunque a posizioni indisponibili in relazione alla loro natura”, si legge nel testo del lodo.

Esposto Juve, la Uefa chiede chiarimenti alla Figc, ma…


05 ottobre 2011 scaricato da  fcinter1908

Esposto Juve, la Uefa chiede chiarimenti alla Figc, ma…

05.10.2011 15:52 di Eva A. Provenzano   articolo letto 3383 volte
Fonte: gazzetta dello sport

Michel Platini lo aveva detto: “Mai entreremo in una questione interna alla Federazione. Agnelli ha speso inutilmente i soldi del francobollo”. Ma intanto la Uefa, a proposito dell’esposto della Juventus sulla revoca dello scudetto del 2006 e sulla possibilità di eliminare l’Inter dalla Champions, avrebbe chiesto chiarimenti alla Figc. In una lettera inviata ad Abete, il consigliere capo degli Affari legali, Perre Cornu ha chiesto alla Federazione di prendere posizione in merito all’esposto e chiede una risposta entro il 19 ottobre. Trattasi, però, solo di atto dovuto, come spiegano dalla Figc, che sottolinea che l’organismo presieduto da Michel Platini non ha nessun dubbio sul regolare svolgimento delle indagini.

Ecco la lettera inviata dall’Uefa, tramite fax in Italia, tratta da gazzetta.it:

“Signor presidente e signori della Federazione italiana giuoco calcio, trovate allegato alla presente una copia della corrispondenza che ci ha spedito il 2 settembre 2011 il presidente della Juventus. Come potete constatare, la Juventus si duole che il titolo di campione d’Italia per la stagione 2005-2006 le sia stato tolto, ritiene che l’Internazionale di Milano abbia commesso dei fatti dello stesso genere durante la stessa stagione, protesta perché quest’ultimo club non è stato sanzionato e domanda all’Uefa:

1) di pronunciarsi sulle modalità con cui la Figc ha svolto l’inchiesta sui fatti che riguardano la Juventus e – soprattutto – l’Internazionale di Milano;

2) di sanzionare l’Internazionale Milano dichiarando che il club non ha il diritto di partecipare all’Uefa Champions League 2011-12;

3) di informare la Juventus sulle misure che prenderà contro l’Internazionale Milano e la Figc;

La Juventus domanda in sostanza all’Uefa di verificare che la Figc abbia svolto bene il suo lavoro. A priori, noi non abbiamo alcuna ragione di dubitarlo. Comunque, sarebbe probabilmente utile che voi ci facciate parte della vostra posizione su quanto la Juventus ha dichiarato, in maniera di dissipare tutti gli eventuali malintesi. Avremo bisogno di conoscere la vostra risposta entro il 19 ottobre. Poi vedremo cosa è opportuno fare. Vi ringraziamo in anticipo e restiamo a disposizione per qualsiasi ulteriore ragguaglio”. 

A quanto pare, i soldi del francobollo di Agnelli, a qualcosa sono serviti…

Scudetto 2006 Cambia il collegio Sentenza lontana


30 settembre 2011 corriere della sera

Scudetto 2006

 cambia il collegio Sentenza lontana

Cambia il pressidente del collegio del “TNAS” (Tribunale nazionale arbritrato per lo sport) che dovrà giudicare il ricorso presenato dalla Juve contro la decisione del Consiglio FIGC di non revocare lo scudetto 2006 all’inter.

Giuseppe Scandurra ha rinunciato per motivi personali: nuovo pressidente è stato nominato Angelo Grieco. Cancellata l’udienza del 3 ottobre; si allungano anche i tempi per la sentenza, che erano stati fissati entri il 13 dicembre.

La presunta Bomba di Moggi……..


26 Settembre 2011

La presunta Bomba di Moggi?

Smentita da Carraro…

Una lotta contro il tempo,  quella di Luciano Moggi. Una lotta per dimostrare che il sistema che favoriva i bianconeri era frutto della nostra immaginazione. per affermare con forza le sue tesi Moggi si affida al consulente Nicola Penta, fedele (nel senso di fedele a Moggi) trascrittore di intercettazioni. Ecco la telefonata, datata 28 novembre 2004, che verrà utilizzata nell’udienza di domani come arringa diffensiva. Paolo Bergamo si racconta con Pasquale Rodomonti poco prima della delicata partita Inter – Juve.

” C’è una differenza di 15 punti tra le due squadre. Anche psicologicamente preparatici bene . Fà la partita, e se dico proprio la mia, in questo momento, se hai un dubbio, pensa più a chi sta dietro piuttostoche a chi sta avanti, dammi retta. E’ una cosa che rimane tra me e te. Arrivare lassù lo sai quanto sia faticoso, e ritornare giù sarebbe per te proprio stupido. Fa la persona intelligente. “

La cosa intelligente secondo l’interpretazione di Moggi era favorire l’Inter (la partita finì 2-2). E allora ci si chiede come mai questo favorire i nerazzurri non sia mai trapelato da nessuna telefonata. Come mai non trovi un’effettiva corrispondenza con richieste precise. E soprattutto, non smetteremo mai di domandarcelo, come mai questa super favorita non ha mai vinto nulla in quegli anni bui?

Ma esiste un’intercettazione che ci regala un’interpretazione lampante e che risponde in un colpo solo a tutte queste domande. La telefonata è datata 26 novembre 2004. Carraro chiama Bergamo e, guarda caso, anche lui si raccomanda. Vuole sapere chi arbitrerà il big match. Ma soprattutto vuole essere sicuro che alla vigilia delle elezioni in FIGC non si scateni un polveronemediatico generato da errori pro-Juve.Ecco che cosa si raccomandava

Carraro:Pronto?”.
Bergamo: Sì dottore, buona sera, sonoBergamo. Mi dica…”.
Carraro: “Come sta?”.
Bergamo: “Bene, lei?”.
Carraro: “Bene. Chi c’è lì a …Juventus….”.
Bergamo: “Rodomonti. Inter-Juventus? Avevamo un sorteggio a cinque con cinque che potevano fare la partita: Collina, Bertini, Rodomonti, Farina e…il quinto era… comunque è stato sorteggiato Rodomonti”.
Carraro: “Mi raccomando, che non aiuti la Juventus per carità di Dio eh? Che è una partita delicatissima, in un momento delicatissimo, della Lega, eccetera…. Per carità di Dio, che non aiuti la Juventus. E faccia la partita onesta, per carità, ma che non faccia errori a favore della Juventus, per carità eh…”.
Bergamo:No, no. Io, guardi, non ho ancora parlato con lui perché ho finito l’aula cinque minuti fa e stavo prendendo un attimo fiato perché ora faccio lezione con i primi e secondi anni. Però stia tranquillo che ci parlo domani ma… anzi domani mattina quando si allena, in maniera che gli rimanga fresco in testa”.
Carraro: “(Incomprensibile) deve fare la partita correttamente, ma che non faccia errori per carità a favore della Juventus perché sennò sarebbe un disastro”.
Bergamo: “Sì”.
Carraro: “Va bene?”
Bergamo:Comunque la Juventus è tantissimo che non la arbitra, dottore. Lo abbiamo messo proprio perchè sono due-tre anni, quindi, non…ecco, era uno di quelli che era stato lontano…”.
Carraro: “Però, guardi, a me non mi interessa, nel senso che, voglio dire….”
Bergamo: “Sì, sì, è domani che conta”
Carraro: “Cioè, se c’era Collina, se c’era Collina, anche se sbagliava, nessuno diceva un cazzo, ma….Rodomonti se sbaglia a favore della Juventus succede l’ira di Dio. Siccome poi c’è…. tra l’altro, tenga presente che si gioca domenica sera; lunedì c’è l’elezione della Lega eccetera, per cui sarebbe una roba disastrosa, insomma. Capito?”.
Bergamo: “E’ una mia preoccupazione domani parlarci, dottore”.
Carraro: “Va bene, mi raccomando, grazie. Arrivederci”.
Bergamo: “Bene, arrivederci”.

Per carità faccia la partita onesta“. Chissà se nell’arringa difensiva si parlerà di questa intercettazione piuttosto limpida.Chissà se Nicola Penta l’avràascoltata con attenzione. Caso strano anche questa intercettazione non è stata considerata nel processo. Ma siamo sempre in tempo per farla ammettere, giusto? 

Domande personali su calciopoli


Considerazioni personali:

Volevo chiedere il perchè su alcuni episodi accaduti negli anni precedenti a Calciopoli :

dov’era la proprietà Juventus e federazione o lega  quando alle Tv di stato Moggi prendeva in giro pesantemente Moratti e l’inter mancando di rispetto?,  ad Andrea Agnelli chiedo perchè non rinuncia alla prescrizione per il processo Doping? In merito alle ultime affermazioni di Baldini sul processo passaporti perchè non interviene la federazione? e non voglio aggiungere altro perchè andrei troppo alla lunga chiedo ancora una cosa ad Andrea Agnelli in un eventuale processo come fa Giacinto Facchetti a diffendersi? se saltano fuori altri eventuali  fatti che coinvolgono la Juve è disposto ad accettare un’altro eventuale processo? Se si chiede rispetto ci deve essere per principio rispetto verso le istituzioni.

Processo Napoli – Calciopoli-Bis


Se qualcuno se ne fosse dimenticato

Processo di Napoli

Il 14 dicembre 2009 sono state emesse le sentenze relative agli imputati che avevano scelto il rito abbreviato: l’ex amministratore delegato della Juventus, Antonio Giraudo, è stato condannato a 3 anni di reclusione; 2 anni e 4 mesi per l’ex arbitro Tiziano Pieri, 2 anni ciascuno per l’altro ex arbitro Paolo Dondarini e per l’ex presidente dell’AIA Tullio Lanese. Sette invece gli imputati assolti: si tratta dell’arbitro Gianluca Rocchi, degli ex arbitri Stefano Cassarà, Marco Gabriele e Domenico Messina e degli ex assistenti Duccio Baglioni, Giuseppe Foschetti e Alessandro Griselli.

Attualmente, dopo l’ultima udienza del 19 luglio, il processo è sospeso per le ferie estive e riprenderà con le udienze già programmate per il 20 ed il 27 settembre 2011. La sentenza è prevista per l’autunno 2011.

Processo GEA World

Nel processo GEA a Roma erano coinvolti Luciano e Alessandro Moggi, Davide Lippi, Franco Zavaglia, Francesco Ceravolo e Pasquale Gallo. L’accusa era quella di associazione a delinquere e violenza privata (quest’ultima riguardava soltanto i Moggi) e i PM Luca Palamara e Maria Cristina Palaia, a conclusione delle indagini svolte dal Colonnello Giuseppe Magliocco della Guardia di Finanza di Roma, avevano richiesto 6 anni di reclusione per Luciano Moggi, 5 per il figlio, da 1 a 2 anni per tutti gli altri.

L’8 gennaio 2009 arrivò la sentenza di 1º grado: Luciano Moggi fu condannato ad 1 anno e 6 mesi di carcere, il figlio Alessandro ad 1 anno e 2 mesi, mentre gli altri quattro imputati furono assolti, in quanto era caduta l’accusa di associazione a delinquere – che riguardava tutti, anche Luciano Moggi – rimanendo in piedi solo quella di violenza privata nei confronti dei calciatori Nicola Amoruso e Manuele Blasi.

Il 25 marzo 2011 è arrivata la sentenza di 2º grado: la prima sezione penale della Corte d’Appello di Roma ha ridotto ulteriormente le pene per Luciano Moggi, un anno di reclusione per il reato di violenza privata, ed il figlio Alessandro, 5 mesi di reclusione per il reato di tentata violenza privata. La sentenza ha inoltre confermato le assoluzioni già decise in primo grado per altri tre imputati: Davide Lippi, Francesco Zavaglia e Francesco Ceravolo. Le riduzioni di pena per entrambi i Moggi derivano dalla prescrizione dell’episodio relativo alla procura dell’attaccante Nicola Amoruso. Inoltre, Luciano Moggi è stato condannato a pagare circa 10mila euro di spese processuali nonché a risarcire dei danni la parte civile Stefano Antonelli, in separata sede, e la FIGC.

L’avvocato Matteo Melandri, legale di Luciano Moggi, ha dichiarato l’intenzione di ricorrere in Cassazione, nonostante le pene siano coperte dall’indulto: “…è stato respinto il ricorso in appello dei pm che volevano riproporre l’associazione a delinquere. Tutte le pene sono coperte dall’indulto ma andremo in Cassazione…”

Va ricordato che, a livello sportivo, la FIGC non ha mai aperto un’inchiesta federale e, di conseguenza, non è mai stato istituito un processo sportivo (quindi non sono stati presi eventuali provvedimenti disciplinari riguardo questa vicenda).

Calciopoli-bis

Fra il 2010 e il 2011 il Procuratore Federale Stefano Palazzi effettuò nuove indagini relative alle ulteriori intercettazioni telefoniche emerse durante il procedimento penale in corso presso il Tribunale di Napoli, giudicate non rilevanti nel processo sportivo del 2006. Inoltre, sempre alla luce del nuovo materiale probatorio, la Juventus presentò il 10 maggio 2010 un esposto ai presidenti di CONI e FIGC, alla Procura Federale e al Procuratore Federale Capo, per chiedere la revisione della decisione di assegnare il titolo di Campione d’Italia 2005-2006 all’Inter e pertanto la revoca del titolo medesimo. A chiusura delle indagini Palazzi trasmise alla FIGC una relazione, resa pubblica il 1º luglio 2011, nella quale venivano contestate violazioni a diversi tesserati (molti dei quali non coinvolti nei processi del 2006). In particolare risultava coinvolta l’Inter, nelle persona dell’attuale presidente Massimo Moratti (che all’epoca dei fatti era comunque socio di riferimento) e soprattutto del suo predecessore Giacinto Facchetti (scomparso nel 2006), al quale viene contestato addirittura l’illecito sportivo. La relazione, per illustrare le motivazioni della decisione sull’esposto presentato dalla Juventus, spiegava che anche le condotte messe in atto dai vertici del club nerazzurro avevano violato gli articoli 1 e 6 del vecchio codice di giustizia sportiva in quanto certamente dirette ad assicurare un vantaggio in classifica mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale. Tuttavia il Procuratore Federale, contestualmente, rilevò la sopraggiunta prescrizione di tutte le violazioni contestate sia ai dirigenti nerazzurri che agli altri soggetti oggetto di indagine (fra i quali il presidente del Cagliari Massimo Cellino, il presidente del Chievo Luca Campedelli, l’ex dirigente del Palermo Rino Foschi, l’ex dirigente del Vicenza Sergio Gasparin, l’ex collaboratore del Brescia e della Lazio Nello Governato, il presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi, l’ex allenatore dell’Udinese Luciano Spalletti).

Il 18 luglio 2011 si è espresso su Calciopoli bis anche il Consiglio Federale FIGC, il quale ha approvato a maggioranza una delibera del presidente Giancarlo Abete con cui si respinge la richiesta della Juventus, con la motivazione che mancano i presupposti giuridici per la revoca dello scudetto 2005-2006 all’Inter. In proposito Abete ha dichiarato alla stampa che si sarebbe augurato che qualcuno avesse rinunciato alla prescrizione (possibilità esplicitata anche dal procuratore Palazzi nella sua relazione). Durante il consiglio federale è stata data lettura di un messaggio dell’ex commissario FIGC Guido Rossi, che spiega come in occasione dell’assegnazione dello scudetto contestato all’Inter la Federazione non potesse essere a conoscenza delle intercettazioni telefoniche riguardanti i nerazzurrri, venute alla luce successivamente al processo di Napoli. Il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha duramente criticato la Federazione per “disparità di trattamento” in situazioni analoghe e, il 10 agosto 2011, in una conferenza stampa appositamente convocata a Roma, ha illustrato le modalità con cui i legali della società proseguiranno la battaglia giuridica, prima attraverso il ricorso al Tribunale Nazionale d’Arbitrato per lo Sport (TNAS) istituito presso il CONI e poi eventualmente alla giustizia ordinaria.

Il 9 settembre 2011 il TNAS, respingendo le eccezioni di non competenza presentate da FIGC ed Inter, si è dichiarato competente a decidere sul ricorso presentato dalla Juventus contro la delibera del Consiglio Federale FIGC del 18 luglio. La Juventus ha chiesto la revoca all’Inter dello scudetto 2005-2006 e la non assegnazione del titolo stesso. Il TNAS si è invece dichiarato non competente sulla richiesta di risarcimento danni presentata dalla società torinese.

Calciopoli – sentenza d’appello (definitiva)


.Se qualcuno se ne fosse dimenticato

Sentenze definitive (Camera di Conciliazione ed Arbitrato presso il CONI)

A seguito delle pesanti sanzioni inflitte dalla Corte Federale della FIGC (ultimo grado di giudizio in seno alla Federcalcio) tutte le società e i tesserati presentarono ricorso alla Camera di Conciliazione ed Arbitrato istituita presso il CONI. In nessun caso fu raggiunta la conciliazione e si dovette procedere, caso per caso, alla creazione di un comitato d’arbitrato. In attesa che fossero chiarite le controversie, la FIGC sospese le pene accessorie (multe e squalifiche del campo).

Solo la dirigenza della Juventus, in un primo momento, aveva invece presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, rischiando con ciò sanzioni da parte della FIGC per violazione della clausola compromissoria che vieta il ricorso alla giustizia ordinaria: la richiesta era la riassegnazione della Serie A (con penalizzazione massima di 20 punti) e la restituzione dei due scudetti revocati. Tale richiesta si basava sulla sproporzione tra la pena inflitta alla Juventus ed a quelle inflitte alle altre formazioni coinvolte, sproporzione che era quantificata dai legali della società da una valutazione del danno economico arrecato dalla retrocessione quantificata in 130 milioni di euro. Attraverso una lettera, Guido Rossi (commissario straordinario della FIGC) prendeva le distanze da quelle che erano le decisioni della società e annunciava, col CONI, una richiesta di risarcimento contro i bianconeri “per aver danneggiato l’immagine del calcio italiano”. Dopo trattativa tra il CONI, la FIGC e la dirigenza juventina il Consiglio di Amministrazione della Juventus decise di ritirare il ricorso al TAR, evitando un possibile slittamento dell’inizio dei campionati di Serie A e B, per cercare di ottenere anch’essa una riduzione della penalizzazione in sede di arbitrato sportivo. La retromarcia della dirigenza bianconera fu dovuta anche alla minaccia da parte del presidente della FIFA Joseph Blatter di escludere da tutte le competizioni internazionali per club e per le Rappresentative nazionali l’intera Federazione italiana per cinque anni (i regolamenti internazionali prevedono che se una squadra fa ricorso ad un tribunale ordinario e la Federcalcio d’appartenenza non glielo impedisce l’intera Federazione è esclusa da tutte le competizioni estere).

Il 27 ottobre 2006, la Camera di Conciliazione e Arbitrato del CONI diramò le definitive sanzioni nei confronti delle quattro società coinvolte nel primo filone di indagini. Il 12 dicembre 2006 fu la volta delle altre due società. Le sanzioni nei confronti dei dirigenti furono invece diramate in varie date successive

Società

  • 600px Nero e Bianco (Strisce).png Juventus: revoca del titolo di Campione d’Italia 2004-2005 (confermata), non assegnazione del titolo di Campione d’Italia 2005-2006 (confermata), retrocessione all’ultimo posto nella Serie A 2005-2006 (confermata), 9 punti di penalizzazione nella Serie B 2006-2007 (invece dei 17 comminati dalla Corte Federale).
  • 600px Viola con giglio Rosso su sfondo Bianco.png Fiorentina: 30 punti di penalizzazione nella Serie A 2005-2006 (confermati), 15 punti di penalizzazione nella Serie A 2006-2007 (invece dei 19 comminati dalla Corte Federale).
  • 600px Bianco e Rosso (Croce) e Rosso e Nero (Strisce).svg Milan: 30 punti di penalizzazione nella Serie A 2005-2006 (confermati), 8 punti di penalizzazione nella Serie A 2006-2007 (confermati).
  • 600px Bianco e Celeste con aquila.svg Lazio: 30 punti di penalizzazione nella Serie A 2005-2006 (confermati), 3 punti di penalizzazione nella Serie A 2006-2007 (invece degli 11 comminati dalla Corte Federale).
  • 600px Amaranto con R bianca.png Reggina: 11 punti di penalizzazione nella Serie A 2006-2007 (invece dei 15 comminati dalla Corte Federale) e 100.000 euro di ammenda (confermati).
  • 600px Amaranto con cavallo rampante.png Arezzo: 6 punti di penalizzazione nella Serie B 2006-2007 (confermati).

Dirigenti società

  • Claudio Lotito (28 novembre 2006 ): 4 mesi (contro i 2 anni e 6 mesi nella sentenza della Corte Federale).
  • Adriano Galliani (21 dicembre 2006): 5 mesi (contro i 9 nella sentenza della Corte Federale).
  • Luciano Moggi (13 marzo 2007): confermati i 5 anni con proposta di radiazione.
  • Diego Della Valle (27 marzo 2007): 8 mesi (contro i 3 anni e 9 mesi nella sentenza della Corte Federale).
  • Andrea Della Valle (27 marzo 2007): 1 anno e 1 mese (contro i 3 anni nella sentenza della Corte Federale).
  • Sandro Mencucci (27 marzo 2007): 1 anno e 5 mesi (contro i 2 anni e 6 mesi nella sentenza della Corte Federale).
  • Antonio Giraudo (28 maggio 2007): confermati i 5 anni con proposta di radiazione.
  • Leonardo Meani (28 maggio 2007): 2 anni e 2 mesi (contro i 2 anni e 6 mesi nella sentenza della Corte Federale).
  • Pasquale Foti (6 giugno 2007): 1 anno e 1 mese (contro i 2 anni e 6 mesi nella sentenza della Corte Federale).

Arbitri

  • Massimo De Santis (10 maggio 2007): confermati i 4 anni.

Designatori arbitrali e dirigenti FIGC

  • Franco Carraro (8 novembre 2006): ammenda di 80.000 euro (confermata la multa ma tolta la diffida).
  • Pierluigi Pairetto (28 marzo 2007): 2 anni e 6 mesi (contro i 3 anni e 6 mesi nella sentenza della Corte Federale).
  • Innocenzo Mazzini (12 aprile 2007): confermati i 5 anni con proposta di radiazione.
  • Tullio Lanese (6 luglio 2007): 1 anno (contro i 2 anni e 6 mesi nella sentenza della Corte Federale).
  • Gennaro Mazzei (11 giugno 2007): 2 anni (contro i 3 anni nella sentenza della Corte Federale).

Radiazione di Giraudo, Mazzini e Moggi

Il 15 giugno 2011 (ossia un mese prima della fine delle loro squalifiche) Luciano Moggi, Antonio Giraudo ed Innocenzo Mazzini sono stati radiati dalla Commissione Disciplinare della FIGC, la quale ha accolto le proposte di radiazione dopo quasi 5 anni dalle sentenze sportive di 1° grado e dopo molte polemiche su quale dovesse essere l’organo federale preposto all’esame delle medesime proposte (a causa della confusione venutasi a creare in seguito ai cambiamenti statutari). Le radiazioni sono state confermate il 9 luglio 2011, in secondo grado, dalla Corte di Giustizia Federale. I tre dirigenti hanno presentato ulteriore ricorso all’Alta Corte di Giustizia presso il CONI

Agnelli adesso Basta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


10 Settembre 2011 da FCinter1908 – articolo di Marco Rizzo

Agnelli adesso basta!!!

Basta, basta, basta, basta, basta, basta! E se ce ne fosse bisogno, lo ripeterei anche 29 volte, perchè per tutto in casa Juve vale il detto ‘sonosempre29’! Basta Andrea Agnelli! La sua cocciutaggine e la sua boria, sono qualcosa che da fastidio non solo all’Inter ma all’intero mondo del calcio. Un novello Don Chisciotte smemorato, che combatte contro i propri mulini a vento e che vive un incubo di nome “F.C. INTERNAZIONALE MILANO”. Ogni giorno se ne inventa una, manco fosse uno sceneggiatore di film di fantascienza ad Hollywood. Addirittura ‘Avatar’ aveva qualcosa di più realistico rispetto alle sue richieste in tribunale.
Purtroppo la storia non insegna sempre a tutti; una storia fatta di ladrate e truffe (non lo dico io ma i tribunali competenti), non hanno fatto perdere la voglia al ‘giovin signore’ di rivendicare scudetti non suoi e fare magre figure. Non ultima quella durante l’inaugurazione del nuovo stadio, in cui sventolavano bandieroni rivendicanti scudetti che non sono mai esistiti: il 28 e il 29.
Questa continua rivendicazione agli organi giudicanti, da parte di un uomo che non crede al valore delle istituzioni, è come dire…un grosso controsenso! Quando ammetterà che tutto ciò che chiede, tramite esposti e denunce, non è null’altro che un modo di mascherare i problemi che attanagliano la Juventus? Nessun big ha voluto vestire la maglia a strisce bianconere quest’anno (perfavore non mi parlate di Vidal o Vucinic, perchè rispetto ai vari Aguero e Rossi, non valgono neanche un decimo) e inoltre sono due anni che la Juve si qualifica al 7° posto in campionato. L’unica cosa positiva di questo andazzo è che non c’è alcun bisogno di rispettare il Fair Play finanziario, tanto dell’Europa che conta, a Torino, non si vede neanche l’ombra.
Quello che purtroppo non capisce il riottoso Agnelli, è che sta alimentando un clima di tensione che potrebbe sfociare in qualcosa di più grave rispetto a un semplice sfottò tra curve rivali. In Italia per anni abbiamo assistito a estremizzazioni delle rivalità che hanno portato addirittura ad omicidi tra tifosi. Perchè quindi, non fa pace con se stesso, si tranquillizza e prova per una volta a vincere sul campo? Pare strano che la notizia di questo esposto all’UEFA, per indagare circa la presunta irregolarità dell’iscrizione dell’Inter in Champions, sia venuto fuori solo dopo il pareggio in casa con il Notts County, nella gara inaugurale del nuovo ‘Juventus Stadium’. Il colmo dei colmi però, non è stato tanto pareggiare contro una squadra di League One (che detto cosi fa figo, quando in realtà la categoria corrisponde alla nostra ex Serie C), ma l’autore del pareggio: Lee Huges. Per chi non conoscesse la sua storia, è stato in carcere dal 2004 al 2007, proprio gli anni in cui la Juve veniva smascherata e condannata alla serie B. Cosa sta a significare allora quel gol? Forse era solo la voglia di rivalsa da parte di Hughes nei confronti di una squadra vestita come i suoi ex compagni galeotti, e del fatto che a pagare con il carcere in quegli anni sia stato solo lui…

Lodo scudetto, il Tnas rispone


Venerdì 09 settembre 2011 “Gazzetta .it”

Juve e il ricorso scudetto 2006 Il Tnas decide di pronunciarsi

SCIOLTA LA RISERVA DEL TNS — Il Tribunale nazionale arbitrale per lo sport, poco dopo le 16, si era riservato di decidere sulla eccezione di incompetenza sollevata da Inter e Figc in merito alla controversia tra la Juventus, la Federazione e la società nerazzurra avente ad oggetto “l’atto del Consiglio federale del 18 luglio 2011 di rigetto dell’istanza di revoca dell’assegnazione dello scudetto della stagione sportiva 2005-2006”. Poi in serata, poco dopo le 19, il Tnas ha sciolto la riserva dichiarandosi competente per 3 quesiti dei 4 proposti della Juventus, escludendo quello della richiesta di risarcimento danni

RESPINTE LE ISTANZE FIGC E INTER  — Ecco il testo del secondo comunicato: “Il Presidente del Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport, Alberto De Roberto, in merito alla controversia Juventus F.C. SpA / Federazione Italiana Giuoco Calcio e F.C. Internazionale Milano SpA, avente a oggetto l’atto del Consiglio Federale del 18 luglio 2011 di rigetto dell’istanza di revoca dell’assegnazione dello scudetto stagione sportiva 2005/2006, respinge le istanze di incompetenza del Tribunale in merito ai seguenti punti, legati ad altrettante domande arbitrali presentate della Juventus Fc Spa: Il Collegio Arbitrale: I. revochi, con effetto ex tunc, per i vizi di legittimità dedotti nella presente istanza: a. il provvedimento del Consiglio Federale della F.I.G.C. in data 18 luglio 2011 di reiezione dell’istanza di revoca, presentata dalla Juventus Football Club s.p.a. in data 18 luglio 2011; b. l’atto del Commissario Straordinario della F.I.G.C., Avv. Guido Rossi, adottato in data 26 luglio 2006; c. il titolo di Campione d’Italia per gli anni 2005-2006 assegnato al Football Club Internazionale Milano s.p.a.; II. dichiari “non assegnato” il titolo di Campione d’Italia per gli anni 2005-2006. Dichiara la manifesta incompetenza del Tribunale in relazione al seguente punto delle domande arbitrali della Juventus F.C. Spa. III. dichiari e quantifichi, secondo un equo apprezzamento, il diritto soggettivo della Juventus Football Club s.p.a. al risarcimento dei danni patiti e patiendi, patrimoniali e non patrimoniali, causati dai provvedimenti indicati supra sub a. e b.”

Da Repubblica.it – Processo di Napoli e radiazioni Calciopoli, è l’ora dei giudizi


Processo di Napoli e radiazioni Calciopoli, è l’ora dei giudizi

 Calciopoli e dintorni, una storia sempre aperta e che ha lasciato ancora tante ferite. La Juventus, pavida nel 2006, ora si è svegliata con la nuova dirigenza e rivendica “pari condizioni”. Non è riuscita a togliere all’Inter quello scudetto assegnato a tavolino, per “scivolamento”, dai saggi poco saggi del commissario Guido Rossi. E ora dà battaglia in tutte le sedi, sportive e giudiziarie. Un cammino lungo, complesso e, forse, con poche speranze di successo. I “radiati” Moggi, Giraudo e Mazzini intanto chiedono giustizia al Coni, e si sono rivolti all’Alta corte di giustizia che dovrebbe decidere intorno a fine mese, o ai primi di ottobre. Il ricorso dei legali punta anche su una vicenda ancora dai contorni oscuri, il caso-Preziosi. Il presidente del Genoa, plurisqualificato, riuscì ad evitare la radiazione (preclusione): gli atti furono addirittura secretati, su richiesta di una parte. Ma ora, nel corso del processo, verranno fuori. E pare ci siano cose clamorose… Ci siamo, intanto, a Napoli: dopo anni di dibattimento (sovente inutile) e dopo che sono venute a galla nuove intercettazioni, ecco che la sentenza del processo penale è ormai molto vicina. A fine settembre, le ultime requisitorie degli avvocati. Poi, nella prima quindicina di ottobre, la decisione del collegio giudicante (tre donne, che in questi anni hanno scoperto cos’è il mondo del pallone…). Il pm Narducci, ora passato al Comune di Napoli, ha chiesto 5 anni e 8 mesi per Moggi, 5 per Bergamo, 4 e 6 per Pairetto, 4 per Mazzini. Per frode sportiva chiesti invece 24 mesi per Diego Della Valle e 22 per Lotito. Per Della Valle sarebbe un problema serio, un’eventuale condanna, perché Mister Tod’s vive di immagine e questo potrebbe creargli un danno consistente soprattutto all’estero. Tutto è iniziato nel 2006. Difficile prevedere cosa potrà succedere.