Giovanni Di Marzio,detto Gianni (Napoli, 8 gennaio 1940 – Padova, 22 gennaio 2022), è stato un allenatore di calcio e dirigente sportivo italiano e commentatore televisivo.
Ha allenato il Napoli negli anni Settanta e guidato fino alla serie A il Catanzaro. Il figlio Gianluca, giornalista di Sky: «Adesso potrai allenarlo il tuo caro Diego»
Allenatore ma soprattutto grande scopritore di talenti. Conoscitore profondo di un calcio che cambiava, ma che lo vedeva sempre protagonista nei suoi commenti puntuali in televisione da opinionista. Perché il calcio e la sua vita sono stati inscindibili. Fino all’ultimo respiro. Gianni Di Marzio, napoletano e allenatore tra le altre squadre anche del Napoli, è morto nella notte all’età di 82 anni. In panchina, tra le sue imprese, ha condotto il Catanzaro in serie A. Fuori dal rettangolo di gioco, da osservatore, ha scoperto per primo le potenzialità di due campioni: Diego Armando Maradona e Cristiano Ronaldo. Il figlio Gianluca, giornalista e volto noto di Sky, ha voluto ricordarlo sui suoi profili social con un messaggio che racchiude anche il profondo affetto che Di Marzio aveva per Maradona: «E adesso potrai finalmente allenarlo il tuo caro amato Diego. Sei stato un grande papà, mi hai insegnato tutto e non sarò l’unico a non dimenticarti mai».continua a leggere
Il Presidente De Laurentiis e tutta la SSC Napoli si uniscono al dolore della famiglia Di Marzio per la scomparsa del caro Gianni, storico e indimenticabile allenatore della squadra azzurra. pic.twitter.com/oQ85OwsxVZ
Genoa, ecco l’allenatore: ufficiale Alexander Blessin
Dopo la trattativa saltata con Labbadia nelle ultime ore, il Genoa ha annunciato il nuovo allenatore: è Alexander Blessin, con un passato nelle giovanili del Lipsia che era in carica all’Oostende, squadra di prima divisione belga. Il Genoa, per liberarlo e poterlo avere subito in panchina, ha pagato un milione e mezzo di clausola rescissoria.
Dopo giorni molto difficili e delicati, culminati dalla sconfitta a Firenze (0-6) e la trattativa saltata poche ore dopo con Bruno Labbadia, il Genoaha risolto la situazione in panchina: dopo l’esonero di Shevchenko, ilnuovo allenatore è Alexander Blessin. Tedesco, classe 1973, Blessin arriva dal club belga dell’Oostende, che lo ha lasciato partire dopo che il Genoa ha presentato la cifra della sua clausolarescissoria(un milione e mezzo di euro) presente nel suo (ormai vecchio) contratto. Con il Genoa, invece, il nuovo contratto sarà fino al 2024, come annunciato dal club rossoblù nel comunicato ufficiale divulgato sul proprio sito web: “Benvenuto mister Blessin! Alexander Blessin è il nuovo allenatore del Genoa e ha firmato un contratto fino a giugno 2024. Blessin ha allenato nel Red Bull Leipzig e il KV Oostende, club della massima serie belga. Il Genoa Cfc e 777 Partners augurano buon lavoro a mister Blessin“. continua a leggere
🔴🔵 Alexander #Blessin è il nuovo allenatore del Genoa. Benvenuto mister!
La squadra prima squadra affidata temporaneamente a mister Abdoulay Konko, coadiuvato da Roberto Murgita
Andriy Shevchenko
Un’avventura decisamente breve. Si conclude dopo poco più di due mesi l’avventura sulla panchina del Genoa di Andriy Shevchenko . Il club ligure, con un messaggio via Twitter, ha comunicato che «il tecnico è stato sollevato dall’incarico» La società rossoblu «ringrazia l’allenatore e il suo staff per il lavoro svolto con impegno in questi mesi».
« La guida tecnica della prima squadra sarà affidata temporaneamente a mister Abdoulay Konko, coadiuvato da Roberto Murgita» conclude la nota della squadra rossoblu. Konko, 37 anni, ex terzino francese, in stagione ha guidato 12 volte la Under 17 del Grifone raccogliendo 8 vittorie e 1 pareggio. continua a leggere
Pronto per subentrare a tempo scaduto allo scopo di tirare i rigori, al gol interista al 121′ nella Supercoppa, il difensore è venuto a contatto con Cristiano Mozzillo, segretario della prima squadra nerazzurra
Milano, 13 gennaio 2022
Il gol di Sanchez, i rigori che sfumano e la Supercoppa che finisce nelle mani dell’Inter. La delusione di Leonardo Bonucci, pronto a entrare in campo nel finale della sfida di San Siro per tirare i rigori, si è trasformata in rabbia quando ha incrociato il cammino con Cristiano Mozzillo, segretario della prima squadra dell’Inter oltre che ex dirigente del settore giovanile del Napoli. continua a leggere
Supercoppa, finale amaro per Bonucci: non entra e litiga col segretario nerazzurro – video alanews
L’ex difensore della Juventus: «Ho sentito compagni dire che gli omosessuali erano contro la religione e andavano cacciati». Da Nainggolan a Hitzlsperger, le altre testimonianze
PatriceEvra
«In ogni squadra di calcio ci sono almeno due giocatori gay, ma se lo dicono si rovinano». PatriceEvrarompe il silenzio su un tema, l’omosessualità nel mondo del pallone e dello sport in generale, da sempre controverso. E che, ancora oggi, è una sorta di tabù. Lo fa a modo suo, entrando a gamba tesa sull’argomento in un incontro con i lettori del quotidianoLe Parisien per presentare la versione tradotta in francese della sua autobiografia, «I love this game».
L’ex terzino della Juventus, che oggi ha 40 anni e commenta in tv per Prime Video le partite, va dritto al punto: «Nel calcio tutto è chiuso. Se da calciatore dici che sei gay, sei morto. Una volta venne una persona a parlare di omosessualità alla squadra. Certi colleghi dissero che era contro la loro religione e che se c’era un gay in spogliatoio bisognava cacciarlo dal club — aggiunge —. Io ho giocato con gay: loro ne hanno parlato con me, da soli, perché hanno paura di aprirsi pubblicamente. Ce ne sono almeno due per squadra».
Il tema è delicato. L’ex calciatore tedesco Thomas Hitzlsperger, che in Italia ha giocato con la Lazio (sei presenze e un gol nel 2010), ha rivelato pubblicamente la propria omosessualità solo dopo aver appeso le scarpette al chiodo: «Immaginatevi i discorsi in uno spogliatoio, e certe battute. Anche questo ti impedisce di fare coming out, la paura della reazione dei tuoi compagni». La pensa allo stesso modo l’ex Inter Radja Nainggolan: «I calciatori gay non rivelano di esserlo, si vergognano— le sue parole in un’intervista del 2018—. In questo mondo, se ci fosse veramente qualcuno gay, non si sentirebbe a proprio agio, perché il calcio è noto per le belle donne». continua a leggere
Decide il gol del cileno all’ultimo secondo, favorito da una follia di Alex Sandro. Nei 90′ regolamentari gol di McKennie e Lautaro su rigore
Milano,12 gennaio 2022
Un gol di Sanchez all’ultima azione prima dei calci di rigore, favorito da una follia di Alex Sandro nell’area della Juventus, consegna la Supercoppa Italiana all’Inter, che batte così 2-1 in rimonta i bianconeri. In una serata glaciale a San Siro si sono contrapposte due filosofie: da un lato la voglia di manovra e possesso interista, dall’altro la solidità e la pazienza della Juve, virtù ritrovate dopo la follia bianconera vista all’Olimpico. Alla fine è stata così premiata la scelta di Simone, quando tutto sembrava ormai apparecchiato per i calci di rigore. L’Inter può così alzare la prima coppa stagionale.
L’AVVIO – All’inizio la Juve usa Kulusevski in marcatura per contenere il dinamismo di Brozo, in odor di rinnovo e molto più svagato del solito, mentre McKennie e Bernardeschi tentano di aprirsi ai lati di Morata. L’Inter, invece, è fedele alla sua indole coraggiosa e pressa alto sin dall’inizio, più o meno come aveva fatto nella gara di campionato. Dialoga come sa fare ai limiti dell’area e così Lautaro finisce per divorare un gol clamoroso su tocchetto furbo di Barella. Poi Inzaghi quasi si mangia il quarto uomo mentre reclama un rigore per contatto sospetto Barella-Chiellini….. continua a leggere
Mou sempre più duro con la squadra, ma per la proprietà è l’unico intoccabile. E oggi gli regalerà Oliveira
Roma, 11 gennaio 2022
A Trigoria li avevano rivisti domenica a pranzo dopo una lunga vacanza per il Natale. Ma la Roma che Dan e Ryan Friedkin hanno trovato al loro ritorno in Italia li ha resi furiosi. Così li raccontano dopo la sconfitta con la Juventus. Furiosi e delusi.
Da settembre 2020 i Friedkin hanno immesso qualcosa come 400 milioni di euro nella Roma: 300 per la copertura del fabbisogno finanziario, altri 100 per gli acquisti. Più i 7 milioni netti all’anno puntati su Mourinho. Certo, dei giocatori acquistati da loro solo Smalling, Abraham, Rui Patricio e per ora Viña sono titolari. Ma ciò che i Friedkin non capiscono è come sia possibile che nonostante l’allenatore più pagato d’Italia e il 3° monte stipendi della Serie A la squadra non migliori: settima era a maggio, settima è oggi, mentre l’unica cosa che cresce sono le richieste di aumento contrattuale dei calciatori. continua a leggere
Il presidente nerazzurro si è riunito in sede con il direttore sportivo Piero Ausilio e il suo vice Dario Baccin. Breve incontro per definire il prolungamento fino al 2024 e stabilire le priorità di mercato
Primo giorno di lavoro nella sede milanese dell’Inter per il presidente Zhang, che ha iniziato ad affrontare le tante questioni in agenda dopo il rientro in Italia avvenuto sabato. La giornata del numero uno nerazzurro è iniziata presto ed è proseguita a ritmi serrati sino al tardo pomeriggio (certa la sua presenza in sede almeno fino alle ore 18). Tutto si è svolto nella massima riservatezza negli uffici di viale della Liberazione, dove nel primo pomeriggio sono stati avvistati il direttore sportivoPiero Ausilioe il suo vice Dario Baccin. Una breve visita quella dei due dirigenti, durata – pare – meno di mezzora, ma sufficiente per parlare dirinnovo contrattuale e mercato, soprattutto quello immediato.
PRIMI PASSI – Probabile che l’incontro in sede sia servito per ribadire l’accordo già raggiunto “virtualmente” per il prolungamento di entrambi i vincoli fino al 2024 (a cui seguirà anche quello di Marotta), ma anche per fare il punto sugli obiettivi di mercato più urgenti. Il tempo non abbonda e il calendario non concede respiro. All’orizzonte c’è la Supercoppa e, in rapida successione, Atalanta, Empoli (coppa Italia) e Venezia prima della chiusura del mercato invernale, a cui seguiranno le sfide contro Milan e Liverpool. Insomma, se c’è da fare qualche intervento per cercare di alzare il livello di competitività della squadra, il momento è questo. Ausilio e Baccin, in perfetta sinergia con Marotta, hanno già presentato al presidente le opzioni sul tavolo, compresa la possibilità di anticipare adesso un investimento programmato inizialmente per l’estate… continua a leggere
La serie A resta a 20 squadre. Lunedì l’ufficialità
I trustee incaricati di cedere le quote societarie della Salernitana hanno accettato l’offerta di Danilo Iervolino, scongiurando in extremis l’incubo esclusione che sarebbe scattata se entro il 31 dicembre non fossero arrivate offerte per l’acquisto del club. L’imprenditore napoletano, fondatore dell’Università Telematica Unipegaso, si appresta a diventare il nuovo proprietario della società granata. L’ufficialità arriverà nella giornata di lunedì, al termine delle verifiche bancarie ma – da quanto si apprende – si è deciso di puntare su di lui per il futuro della Salernitana.
Il nome di Iervolino era spuntato fuori nelle ultime 48 ore: in giornata l’imprenditore campano ha presentato un’offerta con annessa caparra del 5%. continua a leggere
A Dubai la la squadra azzurra ha vinto il prestigioso premio grazie al successo a Euro 2020. Riconoscimenti anche al ct, al portiere e al difensore. Kylian Mbappè è stato invece eletto miglior giocatore dell’anno, mentre Ronaldo è il migliore di tutti tempi
I premiati a Dubai – foto dall’articolo di Repubblica
La Nazionale italiana assoluta protagonista sul palco di Dubai ai Globe Soccer Awards 2021, la manifestazione che dal 2010 assegna annualmente i riconoscimenti calcistici stabiliti dall’organizzazione Globe Soccer. Se infatti Kylian Mbappè è stato eletto miglior giocatore dell’anno, superando la concorrenza di Benzema, Lewandowski, Messi, Cristiano Ronaldo e Salah, l’Italia campione d’Europa è stata premiata come “Miglior squadra nazionale dell’anno“.
Gravina: “Il nostro segreto è essere una famiglia” – A ritirare il premio sul palco di Dubai il presidente della Figc, Gabriele Gravina, il ct Roberto Mancini, Gianluca Vialli e Leonardo Bonucci. “Il nostro segreto? Un insieme di elementi – ha detto Gravina -: la qualità tecnica, l’abilità dell’allenatore e la capacità di tutti i tifosi di spingere con entusiasmo questa squadra, un mix giusto che ha permesso di trasformare la nostra squadra in una grande famiglia“.
Roberto Mancini – foto dall’articolo di repubblica
Mancini allenatore dell’anno – Ma l’Italia non si è fermata qua. Roberto Mancini infatti è stato eletto “Miglior allenatore” del 2021. “Non eravamo fra i favoriti? È stata una buona cosa ma noi abbiamo sempre creduto di poter vincere l’Europeo” ha detto il tecnico marchigiano che ha battuto la concorrenza di Gareth Southgate (Inghilterra), Lione Scaloni (Argentina), Tomas Tuchel (Chelsea), Pep Guardiola (Manchester City), Antonio Conte (Inter/Tottenham), Diego Simeone (Atletico Madrid) e Unai Emery (Villarreal).
“La cosa più importante è avere tutti i ragazzi a disposizione.Se arriviamo a marzo e abbiamo tutti i giocatori in buona condizione e disponibili, avremo grandi possibilità di superare questi play-off“, ha commentato Mancini. continua a leggere
Si svolgerà in Camerun dal 9 gennaio al 6 febbraio 2022. Via Kessie, Koulibaly, Anguissa, Osimhen: il torneo potrebbe spostare gli equilibri nella corsa scudetto
Franck Kessie – (Costa d’Avorio)
Ci siamo quasi. Tra una minaccia e l’altra di boicottare l’edizione 2022 (soprattutto da parte dei club inglesi, spaventati come tutti dalla variante Omicron della pandemia), tra poco meno di due settimane prenderà il via la Coppa d’Africa. Si svolgerà in Camerun dal 9 gennaio al 6 febbraio 2022. E forse sarà l’edizione con maggiori stelle internazionali coinvolte. Ne risentirà anche la serie A e questo torneo, almeno per il primo mese dell’anno nuovo, potrebbe spostare gli equilibri nella corsa scudetto. Ne sanno qualcosa Milan e Napoli, rispettivamente a -4 e -7 dall’Inter. Stefano Pioli dovrà dire addio per qualche settimana a Kessie (Costa d’Avorio) e Bennacer (Algeria), perdendo due elementi fondamentali in mediana, e Ballo-Touré (Senegal). continua a leggere
Dopo la sconfitta con l’Udinese parla il dirigente: “L’unica nostra certezza è il tecnico. Resterà fino a fine stagione. Manderemo via qualcuno perché non gioca con il necessario impegno. A gennaio qualcosa faremo”
“Scusateci“. Dopo il brutto ko con l’Udinese il Cagliari ha deciso di chiedere scusa con un tweet ai propri tifosi. Mazzarri ha optato per il silenzio, la società ha mandato così Stefano Capozzucca davanti ai microfoni. E il ds è stato duro ma chiaro: “Dobbiamo scusarci e non parlare. C’è poco da dire dopo una prestazione del genere. Non è da Cagliari questa prestazione, siamo addolorati. Qualcuno non è degno di indossare questa maglia. Chi gioca per il Cagliari deve avere amore per la maglia. Alcuni non lo hanno e non devono più giocare per il Cagliari. Non parlo delle scelte di Mazzarri. Dico che anche un giocatore modesto deve fare una prestazione sufficiente. Invece ho visto gente che ha giocato senza mordente. Mazzarri è l’unica certezza che abbiamo e resterà fino alla fine del campionato. Mercato di gennaio? Sicuramente qualcosa faremo. E qualcuno non farà più parte di questa squadra“.
Il club nerazzurro ha annunciato lo speciale kit natalizio di gara che la squadra indosserà contro la Roma, ma la Joma, l’azienda di abbigliamento sportivo spagnola, ha stampato il profilo di Torino. E i tifosi non la prendono bene
Atalanta, maglia Christmas match – Foto da
In occasione di ogni partita di fine anno, l’Atalanta gioca l’ultima gara di campionato in casa prima del Natale con magliette speciali da mettere poi all’asta per devolvere il ricavato in beneficienza. Ma per il Christmas match del 2021, ovvero in occasione di Atalanta-Roma, la Joma, l’azienda di abbigliamento sportivo spagnola che crea le divise del club orobico, sembra aver combinato un bel pasticcio.
La skyline con la Mole Antonelliana – La maglietta è la classica a strisce verticali nero e blu, con una skyline nella parte inferiore. Quello dovrebbe essere il profilo della Città Alta di Bergamo, ma la Joma ha stampato la skyline di Torino dove spicca in modo evidente la Mole Antonelliana. L’annuncio della maglia speciale è stato comunicato mercoledì 15 dicembre dal club di Percassi, ma i tifosi hanno notato subito l’errore infuriandosi sui social. L’errore è stato fatto notare anche su Twitter dal profilo “Footy Headlines” che ha postato anche l’esatta immagine usata per produrre il kit, denominata in Adobe Stock “Skyline Turin“.
Il comunicato Joma – Nella giornata di giovedì 16 dicembre, la Joma ha emesso un comunicato ufficiale: “Relativamente alle notizie riguardanti il dettaglio dello skyline di Bergamo presente sulla maglia che l’Atalanta indosserà in occasione dell’ultima gara casalinga prima della sosta di Natale, Joma Sport intende confermare e sottolineare che lo skyline inserito quale elemento distintivo e principale della maglia, realizzata e prodotta appositamente da Joma per la 12ª edizione del Christmas Match, è il profilo della Città di Bergamo e non è riconducibile a nessun’altra città..... continua a leggere
𝙄𝙩'𝙨 𝘾𝙝𝙧𝙞𝙨𝙩𝙢𝙖𝙨 (match) 𝙩𝙞𝙢𝙚! 🤩🎄
In occasione di #AtalantaRoma scenderemo in campo con questa maglia! Here’s the jersey that the team will wear on the occasion of the 2021 #AtalantaXmasMatch, Atalanta-Roma!
LA NOTA DEL CLUB. “Ecco la maglia che la squadra indosserà in occasione del Christmas Match 2021 Atalanta-Roma. Una maglia speciale realizzata ad hoc per l’occasione come vuole la tradizione di questo appuntamento giunto alla sua 12ª edizione. La maglia sarà disponibile in un’edizione limitata (solo taglie adulto) sia all’Atalanta Store di viale Papa Giovanni XXIII a Bergamo, sia online, a partire da giovedì 16 dicembre. Come vuole tradizione, si rinnoverà anche l’appuntamento con l’asta benefica delle maglie con le quali la squadra scenderà in campo, sabato 18 dicembre alle 15 al Gewiss Stadium, in occasione della partita contro la Roma. L’intero ricavato dell’asta sarà devoluto all’Associazione Amici della Pediatria onlus che dal 1990 presta la sua opera di volontariato all’Ospedale di Bergamo (oggi ASST Papa Giovanni XXIII)”.
I bianconeri pescano la squadra che ha eliminato l’Atalanta, per i nerazzurri i Reds di Klopp.
La Juve affronterà il Villarreal negli ottavi di Champions. L’Inter se la vedrà con il Liverpool. Questi l’esito del sorteggio andato in scena a Nyon.
Gli altri ottaviSalisburgo-Bayern Monaco, Sporting Lisbona-Manchester City, Benfica-Ajax, Chelsea-Lille, Atletico Madrid-Manchester United, Psg-Real Madrid
Le partite di andata si giocheranno il 15, 16, 22 e 23 febbraio e quelle di ritorno l’8, 9, 15 e 16 marzo.
Primo sorteggio annullato – Il sorteggio si è svolto due volte. Quello delle 12 è stato dichiarato nulla per un errore. E’ stato infatti pescato il Villareal come rivale del Manchester United: opzione non prevista, visto che le due squadre si erano già sfidate nei gironi. E’ stato inserito il Liverpool tra i potenziali rivali dell’Atletico Madrid, e non il Manchester United come doveva essere. Anche nel programma del computer, come mostrato sullo schermo durante la trasmissione live, appariva il colore rosso per lo United e verde per il Liverpool tra i rivali dell’Atletico, quando invece avrebbe dovuto essere il contrario. Il Real Madrid ha protestato facendo notare che l’errore che ha determinato l’annullamento del sorteggio si è verificato dopo che Benfica e Real erano stati accoppiati. Ma l’Uefa ha respinto la protesta annunciato il nuovo sorteggio per le 15 “a seguito di un problema tecnico con il software di un fornitore di servizi esterno che istruisce i funzionari su quali squadre sono idonee a giocare l’una contro l’altra“. Nel primo sorteggio la Juve aveva pescato lo Sporting Lisbona e l’Inter l’Ajax.
Riassumendo ecco i nuovi, definitivi accoppiamenti
• Red Bull Salisburgo – Bayern Monaco • Sporting Lisbona – Manchester City • Benfica – Ajax • Chelsea – Lille • Atletico Madrid – Manchester United • Villareal – Juventus • Inter – Liverpool • Paris Saint Germain – Real Madrid
Le gare d’andata degli ottavi si giocheranno il 15-16-22-23 febbraio. Quelle di ritorno sono previste l’8-9-15-16 marzo.
Europa League
Europa League – Tutt’altro che felice il sorteggio dei playoff di Europa League per le tre italiane in corsa. Il Napoli affronterà il Barcellona (andata al Camp Nou), la Lazio se la vedrà con il Porto (prima sfida in Portogallo), l’Atalanta sfiderà l’Olympiacos (andata a Bergamo). Gare di andata il 17 febbraio, ritorno il 24 dello stesso mese.
Riassumendo ecco gli accoppiamenti Playoff Europa League:
Siviglia – Dinamo Zagabria,
Atalanta – Olympiacos
Lipsia – Real Sociedad,
Barcellona – Napoli,
Zenit San Pietroburgo – Betis,
Borussia Dortmund – Rangers,
Sheriff – Braga
Porto – Lazio
Spareggi diConference League
Conference League – Sorteggiati anche gli spareggi diConference League (17-24 febbraio), la terza competizione europea che vede la Roma già agli ottavi. Queste le sfide:
La partita era stata rinviata per i molti casi di Covid che avevano colpito la squadra inglese. L’Uefa: “Non è stata trovata una soluzione capace di soddisfare entrambi i club”
La partita di Conference League tra Tottenham e Rennes, in programma giovedì 9 dicembre a Londra e rinviata per i numerosi casi di Covid-19 all’interno della squadra inglese, non può essere riprogrammata e deve quindi considerarsi annullata. Ad annunciarlo è l’Uefa. “Purtroppo, e nonostante tutti gli sforzi, non è stato possibile trovare una soluzione che potesse andare bene ad entrambi i club“, ha ammesso un portavoce dell’organizzazione.
Il Rennes, capolista del girone, si era già qualificato agli ottavi di finale. Il Tottenham, invece, doveva vincere per strappare agli olandesi del Vitesse il secondo posto nel girone, posizione che avrebbe garantito agli Spurs il pass per i play-off per accedere agli ottavi di finale.
La squadra di Antonio Conte, dunque, al momento è eliminata dal torneo. L’ipotesi più probabile, infatti, è che al Rennes venga assegnata la vittoria a tavolino per 0-3 …… continua a leggere
Il tecnico paga la sconfitta di Empoli ma in generale un periodo avaro di risultati per i bianconeri
Luca Gotti (fotogramma)
Udine, 07 dicembre 2021 –
L’Udinese volta pagina ed esonera Luca Gotti. La decisione è stata presa dalla famiglia Pozzo all’indomani della sconfitta per 3-1 sul campo dell’Empoli. Gotti ha diretto 87 partite come allenatore dell’Udinese, alle quali si aggiungono altre 10 presenze come vice di Igor Tudor nella stagione 2019/20. Al suo posto la squadra dovrebbe essere affidata al vice Gabriele Cioffi almeno fino all’incontro casalingo di questo sabato contro il Milan: per il futuro in pole position c’è lo spagnolo Paco Jemez, una lunga carriera da tecnico in Spagna:l’ultima esperienza lo scorso anno con il Rayo Vallecano.
“Udinese Calcio comunica di aver sollevato Luca Gotti dalla guida tecnica della prima squadra. Al mister – si legge in una nota – vanno i più sentiti ringraziamenti per le annate vissute insieme. Il Club augura a Gotti le migliori fortune professionali per il prosieguo della sua carriera“.
Si tratta nel quinto esonero in serie A dopo quelli di Leonardo Semplici, Eusebio Di Francesco,Fabrizio Castori e Davide Ballardini.
Il cuore di Adham Al-Selehdar, tecnico dell’Al-Majd Al-Iskandari, non ha retto dopo che la sua squadra è passata in vantaggio al 92′ nel match contro l’Al Zarka. Decretati tre giorni di lutto
Una tragica notizia arriva dall’Egitto: Adham Al-Selehdar, tecnico dell’Al-Majd Al-Iskandari, è morto d’infarto durante il match contro l’Al Zarka valido per la seconda divisione nazionale. Il cuore dell’allenatore non ha retto dopo che i suoi hanno sbloccato la gara segnando una rete al 92′. Emozioni troppo forti che gli sono costate la vita. Nonostante l’intervento immediato dei medici e l’altrettanto celere trasporto in ospedale, Adham Al-Selehdar non ce l’ha fatta. Secondo quanto dichiarato dai dirigenti del club il suo cuore ha smesso di battere ancor prima di arrivare nella struttura sanitaria. Una tragica notizia che ha scosso l’intero mondo del calcio egiziano e non solo. Attraverso un comunicato diffuso sui social network, la squadra con sede nella regione di Ismailia, ha decretato tre giorni di lutto in memoria dell’allenatore deceduto.
Una dozzina di telecamere installate sui tetti degli impianti seguiranno costantemente tutti i giocatori e indicheranno a un assistente specializzato l’eventuale fuorigioco con più precisione e rapidità rispetto all’attuale sistema. Se tutto procederà bene
Il Var, Video assistant referee, si affina e arricchisce. Alla Coppa Araba in Qatar al via il 30 novembre, antipasto di lusso dei Mondiali di calcio del prossimo anno, esordisce infatti una tecnologia progettata per supportare i guardalinee nelle decisioni sui fuorigioco. Si tratta della sperimentazione più importante effettuata finora su un punto da sempre enormemente controverso del regolamento e che, finora nelle competizioni in cui è operativo, era appunto affrontato col Var tradizionale, come tutte le altre infrazioni di gioco.
A intervenire sul punto è stato Pierluigi Collina, presidente della Commissione arbitri della Fifa dal 2017, che nel tentativo di rassicurare sul contributo “umano” alle valutazioni ha spiegato come “in caso di fuorigioco, la decisione viene presa dopo aver analizzato non solo la posizione dei giocatori ma anche il loro coinvolgimento nel movimento. La tecnologia – oggi o domani – può tracciare una linea ma la valutazione di un’interferenza con il gioco o con un avversario resta nelle mani dell’arbitro”. A entrare più nel dettaglio, sempre sui canali ufficiali Fifa, è stato invece Johannes Holzmüller, Football technology & innovation director della federazione: “Avremo un sistema di telecamere installato sotto il tetto di ogni stadio. I dati di tracciamento degli arti estratti dal video verranno inviati alle sale operative e la linea di fuorigioco calcolata così come il punto di passaggio rilevato vengono forniti all’operatore di riproduzione quasi in tempo reale”. A quel punto l’operatore addetto al replay potrà immediatamente sottoporre quel frammento agli arbitri che siedono al Var: alla Coppa Araba ci sarà un assistente Var dedicato esclusivamente al fuorigioco. Questo potrà infine informare l’arbitro in campo su ciò che le immagini avranno stabilito. continua a leggere
Nel mirino diverse abitazioni del Comasco: il furto mentre il centrocampista era impegnato a San Siro nel derby
Arturo Vidal
C’è anche tra il centrocampista dell’Inter e della nazionale cilena, Arturo Vidal, tra i derubati dai ladri che hanno preso di mira le abitazioni del Comasco. La sera del derby Milan-Inter, era il 7 novembre, sono riusciti ad entrare nella villa di Vidal al Villaggio del Sole sulla collina residenziale di San Fermo, non distante da Como, mentre il calciatore si trovava a San Siro. I ladri infatti – come riporta la Provincia di Como – pare abbiano agito tra le 20 e 45 e le 21 e 15, mentre si disputava il derby di Milano.
Nel cortile Vidal ha una Ferrari 448 Spider, una Brabus Amg G700 nera, un fuoristrada della Mercedes che costa sui 400mila euro, una Volvo XC90, la sua nuova Panda 4×4 color verde chiaro, e una vecchia Panda. Secondo il quotidiano, I ladri hanno tentato di portare via anche la Ferrari, ma non ci sono riusciti, quindi hanno optato per il fuoristrada Mercedes che sono riusciti a rubare. Hanno anche spaccato i vetri, messo a soqquadro l’abitazione e preso anche ori e gioielli.
Il nuovo tecnico atteso per dirigere l’allenamento
Il club emiliano ha esonerato Enzo Marescae si accinge ad ufficializzare l’ingaggio di Beppe Iachini,exallenatore della Fiorentina.
Enzo Maresca – Beppe Iachini,
L’ufficialità è attesa entro sera e domani il nuovo allenatore crociato sarà a Collecchio per dirigere il primo allenamento. L’esonero di Maresca arriva dopo tredici giornate di campionato dove il Parma ha conquistato solo quattro vittorie e cinque pareggi. Domenica al Tardini gli emiliani avevano pareggiato 1-1 con il Cosenza uscendo dallo stadio subissati dai fischi della tifoseria di casa. Maresca ha un contratto triennale con il club del presidente americano Kyle Krause, per Iachini si starebbe ipotizzando un accordo fino a giugno 2023.
Vigilia della trasferta di Europa League contro lo Spartak Mosca piena di problemi. La prognosi per il nigeriano è di 90 giorni: “Ci faremo carico di questa emergenza tutti insieme: un pezzetto per ciascuno di quelli rimasti a disposizione”
CASTEL VOLTURNO (CASERTA) —Luciano Spalletti parla alla vigilia della trasferta di Europa League a Mosca contro lo Spartak, match in programma giovedì alle 16:30. Il tecnico ancora ignora la brutta notizia: Victor Osimhendovrà star fuori 90 giorni. È il responso dei medici che hanno operato l’attaccante nigeriano dopo la frattura dello zigomo rimediata domenica scorsa nel match contro l’Inter. Più lungo del previsto lo stop dell’ex giocatore del Lille, che salterà anche la coppa d’Africa e se tutto andrà bene tornerà a disposizione di Spalletti per fine febbraio.
Prima la sconfitta con l’Inter, poi gli infortuni di Osimhen, Anguissa e Insigne: una grande squadra si vede da come affronta le difficoltà, Spalletti? “Le difficoltà aiutano le persone normali a diventare delle persone stupende e ad avere un destino straordinario. Aspettavo con impazienza questi primi colpi di difficoltà, sapendo – anche quando ci stava andando tutto bene – che non poteva durare e che avremmo avuto pure delle sconfitte o dei momenti di emergenza. C’era del resto già capitato all’inizio della stagione di avere dei giocatori fuori e di dover fare i conti con scelte non così larghe.Ma abbiamo una rosa in attacco di un livelloche ci consente di essere pronti ad andare oltre queste situazioni. Ci faremo carico di queste difficoltà tutti insieme: un pezzetto per ciascuno di quelli rimasti a disposizione, per sopperire alle assenze dei grandi calciatori“. continua a leggere
Martedì guiderà il primo allenamento. Gli Spurs hanno già ufficializzato l’esonero di Nuno Espirito Santo dopo la sconfitta per 3-0 dal Manchester United.
Antonio Conte firma col Tottenham. Fabio Paratici brucia il Manchester United, soffiando il candidato illustre ai Reds. L’ex tecnico dell’Inter è già volato a Londra, per definire i termini dell’accordo, e nel primo pomeriggio ha firmato: l’accordo prevede un ingaggio fino a giugno 2023. Conte guiderà martedì il primo allenamento a Londra, in vista della sfida di ritorno di Conference League con il Vitesse di giovedì. continua a leggere
Il difensore dell’Adelaide ha svelato pubblicamente la propria omosessualità, cercando di sfatare un tabù essendo il primo calciatore ad uscire allo scoperto: ”Ci sono altri ragazzi che vivono in silenzio, ma che sono i benvenuti in questo sport”
Josh Cavallo (ansa)
Il 21enne australiano Josh Cavallo è il primo calciatore a fare coming out: “Sono gay”. Inizia così il suo lungo messaggio in cui ha svelato pubblicamente la sua omosessualità. Il giocatore dell’Adelaide, che milita nella massima categoria locale (la nostra Serie A), ha così voluto sfatare tabù in quanto nessun calciatore in attività aveva fatto questo tipo di dichiarazione pubblica.
“Troppi ragazzi vivono nel silenzio” – “Essendo un calciatore gay nascosto – ha scritto Cavallo – ho dovuto imparare a mascherare i miei sentimenti per adattarsi allo stampo di un calciatore professionista. Crescere essendo gay e giocare a calcio erano solo due mondi che non si erano mai incrociati prima. Nel calcio, hai solo una piccola finestra per raggiungere la grandezza, e fare coming-out pubblicamente potrebbe avere un impatto negativo sulla carriera. Come calciatore gay, so che ci sono altri giocatori che vivono in silenzio. Voglio aiutare a cambiare questo, per dimostrare che tutti sono i benvenuti nel gioco del calcio e meritano il diritto di essere se stessi”continua a leggere
Il portiere francese verrà sottoposto a un intervento in artroscopia, che lo costringerà a uno stop di almeno 15 giorni. Spazio a Tatarusanu, ma si chiude per l’ex giallorosso, svincolato
MILANO – Il Milan perde Mike Maignan. Il portiere francese si dovrà sottoporre ad un intervento al polso sinistro. “Il persistere di una sintomatologia dolorosa al polso sinistro impone, dopo parere specialistico, un’artroscopia che verrà eseguita domani dal Professor Loris Pegoli“, rende noto il club rossonero con un comunicato ufficiale sul proprio sito. continua a leggere
Dalla serie A al Barisardo: “Mi sento al Real Madrid”
Il mondo del calcio è rimasto spiazzato: Alberto Cavasin, classe 1956, panchina d’oro (ai tempi della serie A col Lecce) al Congo ha preferito un piccolo paesino della Sardegna, Barisardo. Da una nazionale ai dilettanti, dall’Africa all’Ogliastra. Così da questa stagione allena in prima categoria e punta a vincere il campionato. Il servizio è stato pubblicato su Gedi Watch, il magazine digitale del Gruppo Gedi: ogni settimana il racconto di attualità e personaggi dei territori, nei reportage esclusivi firmati dai nostri videomaker. Puoi trovare tutte le puntate qui: www.gediwatch.it
Bari Sardo – Uno dei centri più importanti d’Ogliastra, a pochi chilometri dalla costa centro-orientale della Sardegna, noto per storia, devozione, testimonianze archeologiche e bellissimo territorio, in cui spiccano alcuni ‘gioielli’ costieri.
Il nome del borgo ogliastrino risale al 1862 quando un decreto di Vittorio Emanuele II affiancò ‘sardo’ a Bari per evitare confusioni col capoluogo pugliese. Bari Sardo, immerso in colline di vigneti e frutteti, sorge sul suggestivo altopiano basaltico Teccu ‘e su Crastu. È famoso per l’artigianato tessile: tappeti, arazzi, coperte e lini. L’origine risale all’Alto Medioevo: per sfuggire alle incursioni di Vandali e Saraceni, la popolazione si rifugiò nell’entroterra, a quattro chilometri dalla costa. La villa di Barì fu parte del giudicato di Cagliari fino al 1258, quando fu annessa prima a quello di Gallura e poi alla repubblica di Pisa. Dal 1324 entrò nel regno di Sardegna e in quello d’Italia dal 1861. Oggi conta circa quattromila abitanti. continua a leggere
Alberto Cavasin – Alberto Cavasin (Treviso, 9 gennaio 1956) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore, tecnico del Barisardo.
È stato premiato come migliore allenatore di Serie A con la Panchina d’oro nella stagione 1999-2000, per la salvezza ottenuta alla guida del Lecce.
La reazione del centrocampista giallorosso agli insulti provenienti dalla curva segnalata dagli ispettori della federazione presenti all’Olimpico
Finisce sul tavolo del giudice sportivo l’immagine più brutta dell’ultimo, spettacolare derby della Capitale, finita 3-2 per i biancocelesti dopo un’avvincente partita. Uscendo dallo stadio Olimpico dopo aver disputato una prestazione di spessore per energia e tasso tecnico, ma frustrato per il risultato che vedeva la sua Roma sotto con la Lazio, Nicolò Zaniolo si è lasciato andare ad un gesto volgare rivolto ai tifosi biancocelesti che in quel momento lo bersagliavano di fischi. L’immagine poco edificante è stata però vista e messa a referto dagliispettori della procura federale, finirà ora al giudice sportivo e potrebbe costare al giovane ed estroso centrocampista giallorosso una squalifica.
A pubblicare su Instagram il video della reazione scomposta di Zanioloè stata una delle più celebri tifose della Lazio, Anna Falchi, attrice e presentatrice televisiva. Sui socia ha commentato la story così: «Riprendevo il campo a fine derby… la risposta di Zaniolo ai laziali!».
Un delegato della Lega Calcio non gli ha permesso di fare la conferenza stampa dal vivo per direttive anti-Covid decise dalla Lazio (la società ospitante del derby di domenica)
Chi pensava a un José Mourinho pacificato, con gli angoli smussati dalla «dolce vita», si sbagliava. Nel dopo-derby, perso per 2-3, l’allenatore della Roma si è scatenato contro la burocrazia – impersonificata da un delegato della Lega Calcio – che non gli ha permesso di fare la conferenza stampa dal vivo per ripetere un concetto già detto aimicrofoni di Dazn ma che lo Special One voleva ribadire: l’arbitro e il Var hanno condizionato la gara, sfavorendo la sua squadra. La Lazio ha scelto una delle tre opzioni date dalla Lega per il post-gara: non ci sono domande con giornalisti in presenza ma vengono raccolte dall’addetto stampa della squadra, che poi le pone all’allenatore.
La procedura nella partite casalinghe della Roma è diversa e così Mousi è trovato seduto al tavolo della sala conferenze, con tanta voglia di parlare e alcuni giornalisti presenti che, però, non potevano parlare direttamente con lui. Mou ha chiesto di poterlo fare fuori dalla sala, ricevendo però il rifiuto del delegato perché «la Lazio è la società ospitante e queste sono le sue direttive anti-Covid». continua a leggere
Mourinho furioso, ecco il VIDEO integrale della lite col delegato della Lega: ‘Non mi fate parlare‘
Intervista post partita a José Mourinho dopo Lazio Roma 3 – 2