Nell’impegno più complicato dopo la sconfitta con la Roma, la squadra di Inzaghi si tira fuori dalla crisi con una gara di contropiede e sofferenza e tiene vivo il girone
Prima un rigore non concesso e una rete non convalidata a Correa per fuorigioco, poi a Pedri per un tocco di mano di Ansu Fati. Alla fine le proteste blaugrana per un altro possibile fallo di mano di Dumfries allo scadere
corriere.it
Il Var prima toglie, poi dà. Non sono mancate le emozioni in Inter-Barcellona. Prima del gol di Calhanoglu, due gli episodi importanti. In primis il tocco di mano al 22’ di Garcia. Il difensore dei catalani è in area e i nerazzurri protestano perché reclamano un rigore. Tanto che viene ammonito Barella. L’arbitro Vincic viene richiamato al Var: le immagini mostrano sì il fallo di mano, ma anche una posizione in fuorigioco di Lautaro Martinez. Fallo per il Barcellona e match che prosegue.
Passano soltanto cinque minuti e l’Inter passa in vantaggio. Lancio dalle retrovie per Correa, che si invola verso la porta blaugrana, salta Ter Stegen e insacca. Ma la bandierina dell’assistente si alza a segnalare la posizione irregolare dell’attaccante argentino. Il primo tempo si chiude con il gol di Calhanoglu che fa esplodere San Siro.
Nella ripresa si sveglia il Barcellona. E al minuto 62 pareggia. Cross di Dembelé, Onana sbaglia l’uscita, la palla arriva a Pedri che pareggia. Ma anche qui interviene la Var, che richiama Vincic. Visione delle immagini e rete del Barcellona annullata per un precedente tocco di mano di Ansu Fati proprio sulla deviazione del portiere nerazzurro. Xavi protesta e viene ammonito. E la partita riprende con l’Inter che resta in vantaggio e lotta su ogni pallone.
Nel primo degli otto minuti di recupero, ancora proteste del Barcellona per un possibile tocco di mano in area dell’Inter di Dumfries. È il Var a richiamare l’attenzione dell’arbitro che lascia finire l’azione. Poi scoppiano le proteste. Neanche le immagini, però, chiariscono se l’esterno dell’inter abbia toccato il pallone con la testa o con la mano, nel tentativo di spazzare. Alla fine, l’arbitro dice che non c’è fallo e fa riprendere il gioco. Dopo la partita, Xavi recrimina ancora sull’episodio: «Sono molto arrabbiato. È stata un’ingiustizia. Per me il rigore era chiarissimo ma non devo essere io a commentare una decisione che non ho preso, dovrebbe essere l’arbitro».
Il calciatore era alla sua prima partita nel campionato turco con la maglia dell’Antalyaspor
CorriereTv
Quello di Shoya Nakajimaè stato definito il debutto peggiore della storia del calcio, diventando virale sui social. Il giocatore giapponese sabato 17 settembre era pronto per fare il suo debutto con la maglia dell’Antalyaspor, squadra del campionato turco. A supportarlo sugli spalti anche la famiglia, arrivata apposta dal Giappone per il grande giorno. Con i telefonini filmano l’entrata in campo di Nakajima, al 59esimo.
Passano però solo 20 secondi e il giocatore entra in scivolata su un avversario dell’Adana Demirspor. L’intervento è giudicato subito pericoloso dall’arbitro che punisce Nakajima con il cartellino giallo. Il Var però richiama il giudice di gara e una seconda visione convince l’arbitro a estrarre il cartellino rosso. Nakajima è costretto a lasciare il campo, incredulo, mentre sugli spalti la madrenon riesce a nascondere il suo dispiacere: in un fazzoletto rosa si lascia andare in un pianto a dirotto.
Shoya Nakajima sent off for ‘horrible’ challenge just 20 SECONDS into his home debut, and his family – Night Football
Riproponiamo la lunga intervista in esclusiva a Tuttomercatoweb.com di Davide Santon, classe ’91, terzino liberatosi in estate dalla Roma, che annuncia il ritiro dal calcio giocato per le molteplici problematiche fisiche che lo hanno colpito nel corso degli anni
Nella parole di Davide Santonc’è consapevolezza. Amara coscienza del presente, dubbi sul futuro ma i piedi saldi sul suolo, dopo che tutto era crollato. “Sono costretto a smettere di giocare. Non per non aver avuto offerte, non per altro, ma perché il mio corpo, con tanti infortuni avuti in passato, non ce la fa più“. Si racconta in una lunga intervista esclusiva per Tuttomercatoweb.comcon la sincera lucidità di un uomo di trentuno anni. “Sono costretto a farlo. Non voglio, ma devo“, mentre la chiacchierata è un centrifugato di ricordi, emozioni, rimpianti, coscienza.
A trentuno anni dice basta. Consapevolmente. – “Nel primo anno in cui sono stato messo fuori rosa, ho vissuto un controllo dopo l’altro ma non c’è niente da fare: l’unica cosa sarebbe rischiare di avere delle protesi. Ancora riesco a camminare sulle mie gambe ma per fare il giocatore professionista serve altro“.
Coscienza e lucidità. Anche di quelle che sono le sue fragili ginocchia. – “Ho il ginocchio sinistro dove non mi sono operato che però è andato. Mi impedisce tante cose… E poi c’è il famoso ginocchio destro: mi sono operato tre volte. Cartilagine, tolto tutto il menisco esterno ma appena faccio un minimo sforzo, si gonfia e non si piega più. In automatico tutti i miei infortuni al flessore partono da lì. In Serie A devi spingere, il ginocchio destro non si piega, sforzavo la gamba sinistra e il flessore è… Andato. Ogni minimo sforzo c’è sempre da stirarsi, da star fermi. Giochi una gara, ne stai fuori cinque“.
E’ una scelta matura, la sua. – “Se devo giocare con la paura, non lo faccio. E gioco da anni con paura, però mi sono adeguato, lavorando, tenendo botta. Però non giochi mai sereno, hai sempre paura: fai il compitino… Ho iniziato a giocare perché mi divertivo e negli ultimi anni era una sofferenza. Ho detto che se devo andare avanti, non è quello che voglio fare. C’erano alcune offerte però...”.
Ha ricevuto profonde critiche a Roma, da chi non conosceva la sua situazione. – “Mi dicevano ‘stai a rubare i soldi a Roma’. Figuriamoci: col club eravamo a posto sul salutarci, il punto è che non riuscivo a passare le visite mediche altrove“.
Così ha deciso. Come si sente? – “Ho sofferto i primi mesi. Ho avuto tempo di pensarci, di riflettere. Quando ero fuori rosa a Roma, ho avuto un primo periodo dove ho sofferto: non mi aspettavo questo finale di carriera. Volevo giocare, divertirmi, purtroppo ho avuto tutto subito ed è andato a scalare. Però bisogna accettare: ho pensato tanto, ho la famiglia, due bambine, ora mi dedico a quello e poi vedrò se restare nel calcio o in un altro ambito“.
Ci ha pensato? – “La vita di un calciatore dura… Quindici anni? C’è chi finisce prima, chi dopo. Il dopo devi pensarlo bene, studiare, capire. Arrivi a un punto in cui ti trovi come vuoto, perché fai quella vita per tanti anni. Ritiri, partite, allenamenti, io sono andato via a 14 anni da casa. Collegio, sacrifici, l’abitudine era stare lontano. Poi una mattina ti svegli e non devi andare più ad allenarti. Ho sofferto i primi tempi ma mi sono abituato e ora inizio a pensare al futuro: non avevo pianificato questo fine carriera, è arrivato tutto all’improvviso”.
Qual è stato il periodo più bello? – “Il primo periodo all’Inter, quando vincemmo tutto. Ho avuto stop, infortuni, ma è stato bellissimo: ero così giovane e non mi rendevo conto che stavamo scrivendo la storia. Abbiamo perso solo la Supercoppa Europea, è stato il momento più bello. Ero con dei campioni straordinari nello spogliatoio“.
Ha vissuto una carriera travagliata, importante ma sfortunata e infortunata. – “Eppure ho avuto tante gioie e ho vissuto anche un periodo straordinariamente sereno. A Newcastle: sono andato lì che quasi non volevo ma una volta lì, non volevo più tornare. Poi è arrivata l’offerta dell’Inter e sono tornato ma in Inghilterra sono stato benissimo. L’ambiente che ti circonda, per giocare, è il migliore in assoluto. Ogni volta che vado in Inghilterra, quando riesco, vado allo stadio a vederlo: la Toon Army è fantastica, quando giocavamo c’era una serenità straordinaria. Nessun ritiro, quando giocavamo in casa: il pranzo era facoltativo, il ritrovo allo stadio era alle 13.15 per la partita alle 15.00… Era un ambiente che mi dava serenità ed è stato il periodo dove fisicamente sono stato meglio. Non al 100%, sfortunatamente dal primo infortunio in Under 21 a diciotto anni non sono mai stato al top, ma mi sono adeguato e ho avuto continuità. Tre anni di fila 34-35 presenze ogni anno da titolare, senza infortuni”.
Ha una lista infinita di grandi tecnici che l’hanno guidata. Se li ricorda quasi tutti? “Mourinho, Benitez, Leonardo, Gasperini, Mancini, Conte che mi ha convocato in Nazionale, Pioli, Spalletti, Pardew, De Boer, Fonseca, Di Francesco, Ranieri… Senza scordare quelli dei primi anni al settore giovanile all’Inter, chiaro”
Anche qui: tecnico dei momenti più belli e quello dei più spensierati? – “Con Mourinho ho vissuto il periodo più glorioso ma non lo metto tra i più sereni: ero giovane, c’era tanta pressione nell’ambiente. Quando devi vincere è giusto che sia così. L’anno della Champions sono stato fuori sei mesi a causa di problemi fisici, non è stato un periodo di grande serenità a differenza di quanto accade con Pardew prima e Carver poi. Ci siamo giocati la Champions all’ultima, il Tottenham ci passò, ma non c’erano grandi pressioni, l’ambiente era straordinario”.
Ha un rimpianto, Santon? – “Quando mi sono infortunato a diciotto anni in Under 21, mi sono fatto male perché mi hanno fatto un’entrata. Sentii che il ginocchio si era rotto, mi faceva male: a fine primo tempo sono entrato negli spogliatoi, lo sentivo male, il secondo allenatore mi disse ‘abbiamo bisogno di te, tieni botta’ e decisi di non mollare. Giocai tutto il secondo tempo col ginocchio rotto e lo sfondai. Da una fratturina diventò una fratturona. Invece di fermarmi, di ascoltare il corpo, decisi di andare avanti”.
A quell’età ‘la paghi tutta e a prezzi d’inflazione, quella che chiaman la maturità’ – “A diciotto anni vuoi dimostrare, hai fame, hai voglia. Sentivo tanto male, mi hanno dato un antinfiammatorio e sono andato in campo. Poi però non riuscivo più a camminare…“.
Ora dovrà farlo in un altro abito. Prima ha detto che ancora non ha le idee chiare. – “Non lo so. Il calcio è diventato un mondo dove non c’è l’amore con cui sono cresciuto. Avevo Moratti come Presidente, era come un papà, dimostrava affetto ai giocatori. Ora è business, ti usano, ti scaricano e ne prendono un altro. Non so se mi appartenga ancora o no… La cosa che mi piacerebbe fare è allenare in un settore giovanile oppure… Ci devo pensare. Ma non so se continuare in questo mondo oppure no, magari anche il commentatore. Devi avere lo stimolo dentro, ti deve partire la scintilla giusta in quello che fai e lì deciderò bene cosa fare, con amore e voglia”.
Il tecnico ex Sassuolo metteva d’accordo tutti, ma ha detto no: non ha un rapporto con Sinisa, ha fatto una scelta “umana”. E non, come qualcuno ha insinuato, perché tentato da altre squadre
Bologna, 07 settembre 2022
Quando il Bologna ha deciso di esonerare Sinisa MIhajlovic, il primo nome che è circolato a Casteldebole è stato quello di Roberto De Zerbi. Un profilo che metteva d’accordo tutti, l’ad Fenucci e Di Vaio, Sartori e persino il proprietario Saputo. A quel punto è partito il contatto, ma la risposta è stata sorprendente. per tutti: “Vorrei, ma non posso farlo, dopo Sinisa“.
De Zerbi, no al Bologna per Mihajlovic – Una risposta che ha lasciato stupiti tutti. Tanto da far supporre una presa di posizione per amicizia tra i due allenatori. In realtà, non c’è alcun legame particolare tra De Zerbi e Mihajlovic: i due a malapena si conoscono, non sono amici, non si sono frequentati. Soltanto, l’ex allenatore del Sassuolo ha fatto una scelta “umana“. Ma per lui irrinunciabile. La stessa che, a febbraio, quando è esploso il conflitto in Ucraina dove lui allenava lo Shakhtar, lo ha convinto a dire ai suoi collaboratori: “Io resto qui, non abbandono i miei giocatori“, restando giorni in un hotel a Kiev con guardie armate all’interno e le bombe fuori. continua a leggere su repubblica.it
I nuovi parametri per l’accensione delle luci in Italia dovrebbero ridurre del 25% i tempi di illuminazione. In Germania sono i più virtuosi, in Francia si discutono misure estreme come l’abolizione le gare notturne
Muove miliardi, ha una diffusione capillare e spesso diventa un fenomeno sociale. La dimensione e i collegamenti del calcio in quanto business lo rendono sensibile alle oscillazioni economiche di larga scala. Per questo era inevitabile che la crisi energetica, derivante dalle sanzioni alla Russia per il conflitto in Ucraina, lo colpisse. La Lega Serie A ha recepito le problematiche e ha messo in atto una serie di misure, in linea con le indicazioni diffuse dal Governo. In occasione di tutte le partite di campionato, già a partire dalla quinta giornata, saranno ridotti i tempi di accensione delle luci degli stadi, con un tetto massimo di quattro ore di utilizzo. Inoltre, nelle gare con inizio tra le ore 12.30 e le ore 18, è stato abbassato da 90 a 60 minuti prima della partita il momento di piena accensione necessario per calibrare gli strumenti a supporto della direzione di gara (Var e Goal Line Technology); resta invece a 90 minuti prima del fischio d’inizio per gli incontri delle 20.45. In tal modo, si avrà una riduzione dei tempi di illuminazione di circa il 25%. In aggiunta la Lega, insieme al neo-consulente della Serie A per le infrastrutture Andrea Cardinaletti, si occuperà di individuare tutte le migliori soluzioni per un’ottimizzazione energetica degli stadi (come il passaggio ai led per tutti gli impianti o l’installazione di pannelli fotovoltaici), nonché per realizzare, in vista dell’inverno, l’ottimizzazione dei consumi di riscaldamento dei terreni di gioco. continua a leggere su gazzetta.it
Rossoneri a proprietà statunitense, nerazzurri cinesi: la sfida del Meazza è anche quella di una città dove le superpotenze, le cui relazioni sono tornate a essere tese, hanno interessi e radici
Non è iniziata nel migliore dei modi l’avventura di Cesare Casadei con la maglia del Chelsea. Il centrocampista romagnolo cresciuto nel vivaio dell’Inter è stato espulso nella sfida di EFL Trophy, disputata con la maglia della formazione Under 21 dei ‘Blues’ e persa per 1-0 sul campo delSutton United.
Il classe 2003, arrivato per 20 milioni di euro è sceso in campo ieri sera per la prima volta con la maglia del Chelsea ed è stato schierato titolare dal tecnico dell’U21 Neil Bath.
Sul risultato di 1-0 in favore del Sutton United, con il goal di Fadahunsi al 5′, l’arbitro ha estratto due volte nel giro di 9 minuti il cartellino giallo a Cesare Casadei, che è rientrato anzitempo negli spogliatoi e ha lasciato i suoi in dieci.
Già ammonito, all’85’ il centrocampista ex Inter ha perso una brutta palla in uscita e nel tentativo di fermare il contropiede degli avversari ha bloccato il pallone con le mani da terra. Secondo giallo inevitabile e cartellino rosso.
La buona notizia per Casadei è che non dovrà scontare la squalifica con la prima squadra ma potrà essere già convocato da Tuchel in vista del prossimo match. Il regolamento prevede, infatti, che lo stop riguarderà solamente l’EFL Trophy.
Sconfitta e rosso. Una serata da archiviare per Cesare Casadei, che vuole e deve subito dimenticare la prima uscita in maglia Chelsea, seppur con l’Under 21
Il Milan, in quanto vincitore dello scudetto, è in prima fascia. La Juventus in seconda, mentre Inter e Napoli sono in terza fascia
L’effetto Champions, come l’effetto farfalla? Un battito d’ali dall’altro capo d’Europa (il sorteggio è a Istanbul, che dopo due slittamenti per la pandemia ospiterà la finale il 10 giugno) può scatenare una sorta di uragano da queste parti: negli ultimi due anni lo scudetto lo ha vinto una squadra arrivata quarta ai gironi, quindi nemmeno destinata alla discesa in Europa League e con la mente sgombra da febbraio in poi, prima l’Inter di Conte e quindi il Milan di Pioli.continua a leggere
Sorteggi Champions League:dove vederli in tv, gli orari e come funzionano i gironi
Appuntamento giovedì 25 agosto: Milan, Inter, Napoli e Juventus all’assalto del Real Madrid, che ha vinto la Champions League contro il Liverpool. Attenti a Psg e City
All’assalto del Real Madrid. È l’obiettivo dei top club europei: fermare la squadra di Carletto Ancelotti. Ci riproveranno, quindi, squadre come Paris Saint-Germain,Manchester City, alla ricerca della prima Champions League della loro storia, Bayern Monaco e Liverpool. Quattro le squadre italiane in corsa: Milan, campione di Italia, Inter, Napoli e Juventus. I sorteggi sono in programmagiovedì 25 agosto a Istanbul(sede della finale del 10 giugno 2023), alle ore 18 in diretta su Sky Sport 24 e su Canale 20. In streaming su Amazon Prime Video, Sky Go, NowTv, sul sito ufficiale della Uefa e su Mediaset Infinity.
Gli accoppiamenti che non vedremo: – Quindi, nei gironi non ci potrà essere — per quanto riguarda le nostre squadre — il derby di Milanotra Milan e Inter o quello di Italia tra i nerazzurri e la Juventus. Niente Clásico tra Real Madrid e Barcellona o super sfide inglesi tra Manchester City, Liverpool, Chelsea e Tottenham. Così come non ci potrà essere Psg contro Marsiglia o Bayern Monaco contro Borussia Dortmund. continua a leggere
Champions fasce gironi – La UEFA Champions League è pronta a prendersi i riflettori. Nella settimana che sta per iniziare saranno definite le ultime sei formazioni partecipanti all’edizione 2022/23 della competizione. Sono infatti in programma le gare di ritorno dei playoff che determineranno le ultime squadre qualificate, che si aggiungeranno alle altre 26 già certe della partecipazione.
Tra i club impegnati c’è il Benfica – che ha messo in discesa la qualificazione e rischia di “sottrarre” dei ricavi a Milan, Inter e Napoli -, ma anche Rangers, PSV, Stella Rossa e altre società blasonate. Ma quali sono le fasce in vista del sorteggio della fase a gironi che si terrà la prossima settimana? E come sono collocate le italiane?
Champions fasce gironi –Prima fascia – Il Milan grazie alla vittoria dello Scudetto si è aggiudicato un posto in prima fascia. Lo stesso vale per il Manchester City che ha conquistato il titolo in Inghilterra. Le vincitrici della Serie A e del campionato inglese si uniscono alle altre squadre che hanno trionfato nei rispettivi campionati nazionali:Real Madrid, Bayern Monaco, PSG e Porto.
Le altre squadre sicure di essere in questo gruppo sono l’Eintracht Francoforte, vincitore dell’Europa League e l’Ajax. Dato che il Real Madrid ha conquistato la Champions League, ma il suo posto in prima fascia lo aveva già ottenuto attraverso il successo nella Liga spagnola, lo slot spetta alla vincitrice del campionato nazionale della Federazione settima nel Ranking per Paesi (l’Olanda), e dunque proprio i Lancieri.
Champions fasce gironi –Seconda fascia – Dalla seconda alla quarta fascia la compilazione avviene invece sulla base del ranking. Il Liverpoole di Klopp – con la sconfitta in finale di Champions – si è unito alle squadre che erano già certe di essere in seconda fascia: Chelsea, Barcellona, Juventus, Atletico Madrid, Siviglia, Lipsia e Tottenham. L’ultimo posto è stato quindi assegnato completando in questo modo anche la seconda fascia in vista della prossima edizione del torneo.
Champions fasce gironi –Terza e quarta fascia – Anche in terza fascia il quadro è già quasi completo. Presenti le due italiane Inter (lo scorso anno in prima fascia in qualità di Campione d’Italia) e Napoli, oltre a Borussia Dortmund, Salisburgo, Shakhtar Donetsk, Sporting Lisbona e Bayer Leverkusen. Per l’ultima squadra bisognerà capire chi si qualificherà alla fase a gironi dai playoff. In chiusura, in quarta e ultima fascia, ci sarà certamente il Celtic, mentre per il Marsiglia manca la conferma, che arriverà con le ultime squadre qualificate. Presente anche il Club Brugge.
Di seguito, le fasce dei gironi 2022/23 in attesa del loro completamento con gli ultimi match di ritorno dei playoff, in programma domani sera, mercoledì 24 agosto 2022:
FASCIA 1
FASCIA 2
FASCIA 3
FASCIA 4
Eintracht (EL)
Liverpool
Borussia Dortmund
Rangers Glasgow
Manchester City
Chelsea
Salisburgo
Real Madrid
Barcellona
Shakhtar Donetsk
Marsiglia
Milan
Juventus
Inter
Copenhagen
Bayern Monaco
Atletico Madrid
Napoli
Club Brugge
PSG
Siviglia
Benfica
Celtic
Porto
Lipsia
Sporting
Viktoria Pizen
Ajax
Tottenham
Bayer Leverkusen
Maccabi Haifa
squadre già qualificate agg. al 25 agosto
Champions fasce gironi –Le avversarie delle italiane – Per quanto riguarda le possibili avversarie delle italiane, il Milan può evitare il girone di ferro questa volta avendo conquistato la prima fascia. Difficile scampare una big dalla seconda, già più facile ottenere un avversario abbordabile dalla terza (e sicuramente dalla quarta).
In questo senso, anche la Juventus può sperare. Con una buona “pescata” dalla prima fascia – Porto, Ajax e Eintracht sono sicuramente alla portata – i bianconeri possono evitare un girone di ferro, escludendo ovviamente tutte le avversarie della seconda fascia.
Capitolo Inter e Napoli, qui la situazione è sicuramente più scomoda, dato che nerazzurri e partenopei pescheranno due squadre tra prima e seconda fascia: evitare una big è statisticamente più complicato. La speranza è di incrociare almeno una avversaria più abbordabile per potersi giocare con chance maggiori il passaggio del turno, anche se la formazione di Inzaghi ha già dimostrato nella passata stagione di essere in grado di tenere testa alle migliori.
Mancano due settimane, ma la febbre per il derby della Madonnina in programma il prossimo 3 settembre è già altissima: San Siro – scrive La Gazzetta dello Sport – è praticamente tutto esaurito e sulla biglietteria online del Milan, che ospiterà la sfida della quinta giornata (in campo alle ore 18), restano ancora pochissimi tagliandi.
Scenario facilmente immaginabile già dopo Ferragosto, quando il club rossonero ha aperto alla vendita libera per la sfida con i cugini nerazzurri: il debutto con l’Udinese ha fatto registrare 70.197 spettatori e anche la vendita per il prossimo match interno, il 27 agosto contro il Bologna, procede a ritmi elevati (si va verso il sold-out anche in questo caso).
Stesso discorso per l’Inter, che alla prima casalinga contro loSpeziasarà accolta da una marea di tifosi nerazzurri. Anche in questo caso San Siro farà registrare il tutto esaurito, con le milanesi che riempiono l’impianto costantemente ormai dalla riapertura totale degli impianti, che risale alla fine della scorsa stagione.
Il Milan tornerà a ospitare un derby con la capienza di san Siro al 100% dopo tre anni: l’ultima volta risale al 21 settembre, quando ad assistere al ko con l’Inter di Conte furono in 70.440. Il 19 aprile scorso si è già giocata una stracittadina senza restrizioni, quella della semifinale di ritorno di Coppa Italia, in casa dell’Inter:74.508 spettatorie incasso di 4.156.710 euro.
Il pareggio del Tottenham fa esultare Conte, un ex, troppo vicino a Tuchel che protesta: pauroso faccia a faccia tra i due allenatori. Il tedesco restituisce il favore esultando dopo
Un derby è un derby anche ad agosto. E quellotra il Chelsea e il Tottenhamdi Antonio Contenon è da meno. Così, quando al 68′ Hojbjerg segna il gol del pareggio (Blues in vantaggio nel primo tempo con l’ex Napoli Koulibaly), si accende una «quasi rissa». Protagonisti proprio l’ex commissario tecnico e l’allenatore Thomas Tuchel.
Antefatto: la rete di Hojbjerg sarebbe viziata da un fallo iniziale di Bentancur. L’arbitro — Anthony Taylor, uno dei più esperti della Premier League — non va a rivedere l’azione alla Var. Conte esulta vistosamentee proprio davanti alla panchina della squadra di casa, Tuchel protesta nella sua area tecnica con il quarto uomo. A questo punto l‘italiano si volta di scatto urlandogli in faccia «E allora?». Il tedesco non rimane certo tranquillo. Per il direttore di gara è solo ammonizione dei due allenatori. continua a leggere
L’Inter ha definito le liste ufficiali che presenterà a FIGC e UEFA per le prossime edizioni di Serie Ae Champions League. Nessuna limitazione per il club nerazzurro, che firmerà il settlement agreement entro il sorteggio che si terrà a Istanbul il 25 agosto. I quattro calciatori formati nei vivai italiani saranno Danilo D’Ambrosio, Alessandro Bastoni, Nicolò Barellae Matteo Darmian, quelli nel vivaio interista saranno Alex Cordaze Federico Dimarco. Da capire la posizione di Eddie Salcedo che, in caso di mancata cessione in estate, potrà essere comunque inserito in lista tra gli Under, senza pesare sulla lista base dei 25 calciatori.
Gli altri 17 nerazzurri senza vincoli saranno SamirHandanovic, André Onana, Milan Skriniar, Stefan de Vrij, Raoul Bellanova, Marcelo Brozovic, Hakan Calhanoglu, Kristjan Asllani, Roberto Gagliardini, Denzel Dumfies, Robin Gosens, Henrikh Mkhitaryan, Joaquin Correa, Lautaro Martinez, Romelu Lukaku edEdin Dzeko. “Nei 25 per la Figc, invece, Bastoni finirà tra i formati dalla canterà nerazzurra (Gagliardini tra i prodotti di vivai italiani), mentre Asllani e Bellanova andranno nella lista dei nati dopo il 2000 e libereranno spazio tra i 17. L’Inter si terrà così la possibilità di tesserare, dopo la chiusura del mercato, due svincolati e utilizzarli in A. Dalbert sarà ceduto a gennaio, ma intanto è infortunato e resterà fuori. Casadei, se resterà, sarà nella lista B per l’Uefa e in quella degli Under per l’Italia“, si legge sull’edizione odierna del Corriere dello Sport.
I quattro calciatori formati nei vivai italiani:
Danilo D’Ambrosio,
Alessandro Bastoni,
Nicolò Barella
Matteo Darmian
2 giocatori del vivaio interista saranno
Alex Cordaz
Federico Dimarco
Eddie Salcedopotrà essere inserito in lista tra gli Under
17 giocatori nerazzurri senza vincoli
SamirHandanovic
André Onana,
Milan Skriniar,
Stefan de Vrij,
Raoul Bellanova,
Marcelo Brozovic,
Hakan Calhanoglu,
Kristjan Asllani,
Roberto Gagliardini,
Denzel Dumfies,
Robin Gosens,
Henrikh Mkhitaryan,
Joaquin Correa,
Lautaro Martinez,
Romelu Lukaku
Edin Dzeko
Nei 25 giocatori per la Figc
Bastoni finirà tra i formati dalla canterà nerazzurra
Gagliardini tra i prodotti di vivai italiani
Asllani e Bellanova andranno nella lista dei nati dopo il 2000 e libereranno spazio tra i 17
Casadei, se resterà, sarà nella lista B per l’Uefa e in quella degli Under per l’Italia
L’allenatore rosanero in conferenza stampa: “Io volevo portare la squadra in A, ma non ci sono i presupposti”. Con lui lascia anche il d.s. Castagnini
Silvio Baldini e Renzo Castagnini
Non sentirsi più parte del progetto. Il giorno dopo le dimissioni, Silvio Baldini motiva la sua decisione di lasciare la panchina del Palermo. E non è il solo, perché con lui a parlare c’è anche Renzo Castagnini che lo ha accompagnato nella scelta di rimettere l’incarico di direttore sportivo. “Sento di non essere parte del progetto della proprietà e questo non mi permette di lavorare con la giusta tranquillità. Da quando ho iniziato ad oggi, ho visto che non ci sono i presupposti per allenare la squadra – spiega Baldini -. Il mio animo è predisposto ad un solo scopo: quello di portare la squadra in Serie A”. Anche se la nuova proprietà del City Group non glielo aveva chiesto, ma comunque i motivi dalla rottura sua e di Castagnini risiedono in altri aspetti. “L’anno scorso abbiamo vinto i playoff non perché eravamo la squadra più forte, ma il gruppo più forte. I risultati ce li siamo meritati, ho fatto 25 partite da allenatore e 23 risultati, segnando per 24 partite di fila. Questi sono risultati che possono dire che siamo anche una squadra forte, ma è frutto del gruppo e il gruppo oggi non c’è più. Con questi presupposti devo aspettare cinque-sei brutte figure per poi essere cacciato per prendere lo stipendio, oppure lasciare il posto ad altri?”. continua a leggere
Conferenza Baldini e Castagnini, l’addio improvviso al Palermo by Mediagol.it
Il tabellone della #CoppaItalia 2022/23, l’#Inter giocherà in casa gli ottavi e i quarti (possibile avversario l’#Atalanta) e la semifinale di ritorno (possibili avversari #Juventus e #Lazio):
Tante curiosità nella mappa delle località in cui andranno le 20 squadre di A: c’è chi, come Lazio, Napoli e Fiorentina, torna nello stesso posto da oltre 10 anni, c’è chi, come i campioni d’Italia del Milan, ha deciso di cambiare
C’è chi preferisce restare a casa, chi va all’estero, chi non cambierebbe mai la via vecchia per la nuova chi, invece, cerca nuove esperienze. La mappa dei ritiri di serie A, che inizieranno già da fine giugno con il Lecce neopromosso primo a mettersi al lavoro (raduno per le visite mediche già il 23 giugno), resta quanto mai variegata. Come sempre la parte del leone la fa il Trentinoma in crescita c’è anche l’Austria che ospiterà ben 4 squadre: Milan, Salernitana, Torino e Udinese. Ha scelto una meta meno montanara, ma sempre lontana dall’Italia, invece, laRomache per il secondo anno di fila verrà portata da Mourinho in Portogallo, ad Algarve. continua a leggere
Ecco le località e e date dei ritiri delle 18 squadre di A:
RadunoRitiro Atalanta Zingonia – 4 luglio Clusone – 8-16 luglio Bologna Casteldebole – 4 luglio Pinzolo – 6-17 luglio Cremonese Cremona – 6 luglio Dimaro – 21-31 luglio Empoli Empoli – 5-6 luglio Empoli – Dal 6 luglio Fiorentina Firenze – 4-5 luglio Moena – 9-23 luglio Inter Appiano Gentile – 6 luglio Appiano Gentile – Dal 6 luglio Juventus Continassa – 4 luglio Continassa – Dal 4 luglio Lazio Formello – 5 luglio Auronzo di Cadore – 6-22 luglio Lecce Lecce – 23 giugno Folgaria – 30 giugno-15 luglio Milan Milanello – 4 luglio Klagenfurt – 23-30 luglio Monza Monzello – 1 luglio Da definire Napoli Castelvolturno – 4 luglio Dimaro – 8-19 luglio, Castel di Sangro 23 luglio-6 agosto Roma Trigoria – 4 luglio Algarve – 12-23 luglio Salernitana Salerno – 3 luglio Stams – 4-20 luglio, Fugen 21-30 luglio Sampdoria Genova – 6-7 luglio Ponte di Legno – 9-23 luglio Sassuolo Sassuolo – 4 luglio Vipiteno – 6-22 luglio Spezia La Spezia – 4 luglio Santa Cristina di Val Gardena – 4-22 luglio Torino Torino – 1 luglio Bad Leonfelden – 11-22 luglio, Waidring – 23-30 luglio Udinese Udine – 4 luglio Lienz – 11 -27 luglio Verona Verona – 3 luglio Primiero – 4-17 luglio
Il 24 giugno alle 12 verrà dato ufficialmente il via a una stagione unica: si partirà il 13 agosto e in autunno ci sarà una pausa di 52 giorni per dar spazio ai Mondiali. Si finirà tardi, il 4 giugno: esclusa la stagione ritardata causa Covid, era da 22 anni che non accadeva.
E’ tutto pronto per il sorteggio del calendario del prossimo campionato di Serie A, in programma il 24 giugno alle ore 12. Sarà un campionato unico visto che per la prima volta ci sarà una sosta di ben 52 giorni, dal 13 novembre al 4 gennaio 2023, per lasciar spazio ai Mondiali in Qatar. Per questo si partirà presto (sabato 13 agosto) e si finirà tardi (4 giugno: se si eccettua la stagione anomala causa Covid, non accadeva dal 2001 quando vi fu la partenza posticipata per le Olimpiadi di Sydney, ndr). continua a leggere
Sorteggio calendario : 24 giugno 2022 ore 12
Inizio campionato: Sabato 13 agosto 2022
sosta mondiali: 13 novembre 2022 -:- 04 gennaio 2023
Finirà: 04 giugno 2023
Turni infrasettimanali:
31 agosto 2022
09 novembre 2022
04 gennaio2023
03 maggio 2023
Criteri compilazione calendario:
Il calendario è costruito in maniera asimmetrica
Non sono previsti DERBY nei turni infrasettimanali e alla prima giornata
No scontri diretti tra Milan, Inter, Napoli, Juventus, Lazio, Roma e Fiorentina nei turni infrasettimanali
Intervallo di minimo 8 turni tra andata e ritorno
Per permettere ai calciatori che non prenderanno parte ai Mondiali di non restare totalmente fermi non è escluso che la Lega possa organizzare un torneo parallelo.
appuntamento a domani x il sorteggio
Dove vedere il sorteggio in tv e in streaming
Il sorteggio del calendario del prossimo campionato di Serie A sarà trasmesso alle 12 in diretta tv e in streaming da Dazn e dal canale ufficiale YouTube della Lega.
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Sorteggio Campionato di Serie A
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Nuovo pallone ufficiale Serie A: ecco Puma Orbita!
Giovanni Simeone con la cagnetta Marvel – repubblica.it
La cagnetta dell’attaccante del Verona e di sua moglie, Giulia Coppini, se n’è andata lunedì mattina a Cagliari dopo una notte d’agonia. La coppia su Instagram: “Pare impossibile che esistano persone in grado di fare una cosa del genere a un essere vivente indifeso e senza colpe. Per fortuna non siamo tutti uguali”
Sono ore di dolore per l’attaccante del Verona, Giovanni Simeone, e per sua moglie, Giulia Coppini. La loro cagnetta, Marvel, è morta avvelenata lunedì mattina a Cagliari dopo una notte d’agonia. La coppia ha raccontato l’accaduto martedì pomeriggio attraverso alcune storie su Instagram, ringraziando per i molti messaggi di sostegno. Molte le foto ricordo con Marvel pubblicate anche dai familiari e dagli amici di Simeone e Coppini. continua a leggere
Le località e le date dei ritiri delle 20 squadre della Serie A 2022-23. Dove vanno a far la preparazione Juve, Inter, Milan, Napoli, Roma etc
LaSerie A 2022-23avrà un avvio molto anticipato. A causa del Mondiale che si disputa in Qatar tra novembre e dicembre, le partite del massimo campionato inizieranno nella prima metà di agosto, quindi con ancora il calciomercato aperto. Si prevede quindi la consueta liturgia dei raduni, dei ritiri in località di montagna, dei giocatori che iniziano da una parte e, mentre si allenano con una squadra passano a un’altra, delle amichevoli dai punteggi tennistici nelle quali tutti sembrano fenomeni.
Bagni di folla, annunci, adunate e minuti di celebrità per tutti. Insomma ricomincia il caravanserraglio del calcio agostano. Alcuni club come Juve, Inter, Milan e Roma hanno adottato uno schema simile: raduno e prime sgambate in sede e poi trasferimento all’estero per fare, già ci sono, alcune amichevoli di lusso. Altre come il Napoli hanno replicato lo schema classico andando nelle solite località di montagna
Secondo il Telegraph, lo Special One è in cima alla lista del nuovo uomo mercato Luis Campos, che ha lavorato già con José al Real Madrid. Il portoghese ha un contratto con i giallorossi sino al 2024
Una voce a dir poco clamorosa dall’Inghilterra: il Psg avrebbe messo nel mirino José Mourinho. Dopo l’accordo, per farne il nuovo responsabile dell’area mercato, con il portoghese Luis Campos, il club parigino si è messo alla ricerca di un nuovo allenatore per sostituire Pochettino. E il nome di Mou avrebbe affiancato quello di Christophe Galtier, attuale tecnico del Nizza, ma uno dei protagonisti del miracolo Lilla, proprio insieme a Campos.
FAVORITO – Secondo il Telegraph, però, lo Special One sarebbe in vantaggio,nonostante il contratto da 7 milioni di euro a stagione, con data di scadenza 2024, che lo lega alla Roma. Anche Mourinho è una vecchia conoscenza di Campos, e non solo perché i due sono connazionali. Hanno, infatti, lavorato insieme al Real Madrid e Mou aveva provato a portare l’uomo mercato al Manchester United. Tentativo vano. Ora è Campos che starebbe cercando di riunire la coppia a Parigi.
Lo Special One è, però, arrivato a Roma appena un anno fa e alla prima stagione ha già portato un trofeo: la Conference League. Ovvio che il club giallorosso non metta neanche in dubbio la sua permanenza. Ma, con il Psg di mezzo, mai dire mai.
PSG consider Jose Mourinho as new head coach
Exclusive: With Mauricio Pochettino expected to depart the French club shortly, Roma boss Mourinho is a potential candidate to replace him
Mourinho won the Europa Conference League with Roma last season CREDIT: GETTY IMAGES
Paris Saint-Germain are considering a surprise move to make Jose Mourinho their new head coach.
Mourinho has just won the fledgeling Europa Conference League with Roma and has two more years left on his contract with the Italian club.
PSG are currently working through the options should they, as expected, sack Mauricio Pochettino. A decision is expected in the next few days with Pochettino expected to go.
PSG have long targeted former Real Madrid coach Zinedine Zidane to succeed Pochettino but, despite their efforts, he has remained reluctant to join the French giants. There is an expectation that Zidane will take over as France coach after the World Cup later this year when Didier Deschamps steps down.
Mourinho has been strongly linked with PSG in the past but the arrival of Luis Campos, who is taking over from Leonardo, has led to a revived interest. Campos may not take the title of sporting director but will drive the project and has firstly been tasked with identifying a new coach.
Campos worked closely with Mourinho at Real Madrid and the pair have remained friends. Mourinho recommended his fellow Portuguese to Manchester United as their sporting director when he was the club’s manager. There was also talk of Campos reuniting with Mourinho at Tottenham Hotspur where, of course, he succeeded Pochettino in November 2019. continua a leggere
Il Paris Saint-Germain sta valutando una mossa a sorpresa per fare di Jose Mourinho il suo nuovo allenatore. Mourinho ha appena vinto la neonata Europa Conference League con la Roma e ha ancora due anni di contratto con il club italiano. Il PSG sta attualmente valutando le opzioni in caso di licenziamento, come previsto, di Mauricio Pochettino. Nei prossimi giorni è attesa una decisione con Pochettino atteso per la partenza. Il PSG ha preso di mira da tempo l’ex allenatore del Real Madrid Zinedine Zidane per succedere a Pochettino ma, nonostante i loro sforzi, è rimasto riluttante a unirsi ai giganti francesi. C’è l’aspettativa che Zidane prenderà il posto di allenatore della Francia dopo la Coppa del Mondo entro la fine dell’anno, quando Didier Deschamps si dimetterà. Mourinho è stato fortemente legato al PSG in passato, ma l’arrivo di Luis Campos, che prende il posto di Leonardo, ha risvegliato l’interesse. Campos potrebbe non prendere il titolo di direttore sportivo, ma guiderà il progetto ed è stato inizialmente incaricato di identificare un nuovo allenatore. Campos ha lavorato a stretto contatto con Mourinho al Real Madrid e i due sono rimasti amici. Mourinho ha raccomandato il suo compagno portoghese al Manchester United come direttore sportivo quando era l’allenatore del club. Si è parlato anche del ritorno di Campos con Mourinho al Tottenham Hotspur dove, ovviamente, è succeduto a Pochettino nel novembre 2019.
Stasera fa tappa a Milano il tour con il quale il grande artista si congeda dalle scene. La carriera di una star tra successi e curiosità
È strano che l’uscita di scena diElton Johncoincida con uno dei periodi più prolifici per il pianista e cantante inglese: dopo aver vinto un Oscar per la canzone originale del film biografico «Rocketman» con «(I’m Gonna) Love Me Again», ha piazzato al numero uno delle classifiche prima «Merry Christmas» cantata con Ed Sheeran, poi «Cold Heart», con Dua Lipa. Ed è anche strano che il debutto allo stadio di San Siro arrivi in quello che è stato annunciato come il suo ultimo concerto in Italia.
Sì, perché le altre 14 volte che si è esibito a Milano, dalla sua prima al Velodromo Vigorelli del 1973, è stato al Palatenda, al Forum di Assago e agli Arcimboldi. Ma la storia recente del pop e del rock è piena di tour di addio che non lo erano: è successo con Ozzy Osbourne, con The Who, i Kiss, e in Italia con Elio e Le Storie Tese. Aspettando di capire se anche il «Farewell Yellow Brick Road», partito nel 2018, sia in realtà un’operazione promozionale,Sir Elton John, 75 anni compiuti a marzo, è atteso stasera da un tutto esaurito alla Scala del calcio, prima di concludere il suo «Final tour» nel 2023 e ritirarsi per trascorrere più tempo con la famiglia.continua a leggere
Per loro la Nations League poteva essere un’opportunità. E invece, anziché stringere i denti e lottare per mettersi in luce e dare una mano alla squadra, si sono arresi
Lazzari & Zaccagni
La maglia azzurra è il sogno di ogni bambino che tira calci a un pallone. Una volta la indossavano solo i più bravi, adesso anche quelli che più bravi non lo sono, quasi la snobbano. È quanto accaduto in questi giorni complicati a Coverciano. Breve riassunto: giovedì nel primo pomeriggio, dopo la batosta rimediata con l’Argentina, Roberto Mancini ha deciso di mandare a casa i più stanchi del gruppo, leoni di Wembley che hanno regalato all’Italia il titolo Europeo.
All’ora di cena, dopo l’allenamento, è arrivata una seconda comunicazione: altri tre azzurri lasciano il ritiro. Uno Sirigu, anche lui campione, voleva rimanere nonostante avesse un dito steccato. Lazzari e Zaccagni, invece, hanno chiesto di potersene andare in vacanza adducendo lievi malanni. «Stavano bene, sono sorpreso», ha raccontato Mancini, più deluso che arrabbiato. L’esterno ha messo insieme tre presenze, l’attaccante soltanto una. Per loro la Nations League poteva trasformarsi in un’opportunità. E invece, anziché stringere i denti e lottare per mettersi in luce e dare una mano alla squadra in difficoltà, si sono arresi. continua a leggere
Finali dei play off, il club del presidente Berlusconi vince 4-3 a Pisa
I tifosi dell’AC Monza celebrano la storica promozione della loro squadra, per la prima volta in Serie A, Pisa, Italia, 29 maggio 2022. ANSA / Fabrizio Radaelli
Il Monza è promosso in Serie A per la prima volta nella sua storia.
Il club del presidente Silvio Berlusconi ha infatti vinto per 4-3 dopo i tempi supplementari la finale di ritorno dei play off di B, in casa del Pisa.
I due tempi regolamentari si erano chiusi sul 3-2 per il Pisa, dopo il 2-1per il Monza all’andata. Di Marrone e Gytkjaer le reti del Monza nei supplementari.
Un boato di gioia si è alzato fuori dallo stadio Brianteo di Monza, al fischio finale del match Pisa-Monza, che ha decretato il passaggio dei biancorossi brianzoli in Serie A. Dal truck con il maxischermo allestito dal Comune di Monza accanto alla struttura sportiva, dove centinaia di tifosi che hanno seguito il diretta la partita del riscatto, è partito il corteo festoso di auto e bandiere, diretto al centro della città.
Mourinho riporta una coppa europea nel nostro Paese dopo dodici anni, ma viene accolta freddamente dagli altri club di A. Il caso della Lazio.
La Roma di Josè Mourinho ha vinto la Conference League, dodici anni dopola Champions conquistata dall’Inter allenata sempre dal portoghese. Nonostante il lungo digiuno, le squadre italiane hanno accolto abbastanza freddamente il successo dei giallorossi. Solo sette club su diciannove della Serie A si sono complimentati via social network con la Roma. All’estero, invece, è usanza congratularsi con chi vince un titolo, anche se si tratta di una squadra rivale in campionato. continua a leggere
in ordine alfabetico
🏆 Complimenti all'@OfficialASRoma per la vittoria della @europacnfleague 👏
— Empoli Football Club Official (@EmpoliFC) May 25, 2022
Complimenti alla @OfficialASRoma per la vittoria della @europacnfleague 🏆👏🏻👏🏻
La Lazio e l’anniversario del 2013 – Il resto, silenzio assoluto. La Lazio, che mercoledì notte ha visto i cugini festeggiare per le strade e le piazze della Capitale (avverrà anche giovedì, al passaggio del pullman scoperto con a bordo i giocatori e il trofeo), ha addirittura postato un ricordo del 26 maggio 2013, nell’anniversario della Coppa Italia vinta contro i giallorossi grazie al gol di Lulic. Eppure dopo l’assenza dal Mondiale per due edizioni consecutive, qualsiasi sussulto tinteggiato d’azzurro dovrebbe far felice almeno chi fa parte del movimento. A quanto pare, invece, no.
Decide una rete del giovane attaccante nel primo tempo. Gli olandesi più volte vicini al pari nella ripresa, ma due pali e il portiere portoghese conservano la vittoria
La storia è giallorossa. Almeno per un pezzetto, almeno per una notte. Perché la prima edizione della Conference League la vince proprio la Roma, con un gioiellino di Zaniolo per destrezza e coordinazione. È la vittoria di Mourinho (che mostra con orgoglio la manita, come i suoi trofei internazionali), dei Friedkin, che al secondo anno portano già a casa un trofeo, e di una squadra che ha saputo soffrire, combattere, sacrificarsi. E poi è la vittoria di Zaniolo, Rui Patricio (decisivo ad inizio ripresa), Abraham e Pellegrini, i totem giallorossi, e di Smalling, semplicemente immenso. La squadra di Mou torna da Tirana con la coppa e torna ad esultare 14 anni dopo la sua ultima volta. La festa inizia in Albania, ma andrà avanti a lungo a Roma.continua a leggere
L’esultanza di Smalling e Zanioloautore del gol vittoria
25/5/2022 Finale Roma – Feyenoord: Roma Roma Roma cantata dall’intero stadio Olimpico
José Mourinho con la Conference League, Roma, Getty Images Credit Foto Getty Images
Complimenti alla @OfficialASRoma e a Josè Mourinho per la vittoria dell’ @europacnfleague 👏 👏👏
23/12/2007 – L’Inter applaude l’ingresso del Milan per congratularsi per la vittoria della Coppa del Mondo per Club. Uno dei momenti più belli vissuti dallo sport negli ultimi anni
23 dicembre 2007 – L’AC Milan è il campione del mondo per club FIFA 2007 riceve gli applausi dell’Inter
Su bus Milan striscione sfottò contro Inter, Procura apre inchiesta
“La Coppa Italia mettila nel …”, esposto su pullman scoperto
(ANSA) – Milano, 23 maggio 2022 –
“La Coppa Italia mettila nel c…”: è lo striscione mostrato dai giocatori del Milan dal pullman scoperto partito da Casa Milan direzione Duomo.
Uno sfottò riferito all’Inter che ha vinto la Coppa nazionale battendo la Juventus.
Un gesto che ricorda quello di Massimo Ambrosini nel 2007, quando durante i festeggiamenti per la Champions League mostrò lo stesso striscione ma riguardante lo scudetto dei nerazzurri, vittoriosi in Serie A la stessa stagione. Due anni dopo, la risposta degli interisti ‘Ambrosini anche questo mettitelo…”, con il disegno del diciassettesimo scudetto appena vinto sotto la guida di Josè Mourinho. La Procura della Federcalcio – apprende l’ANSA – ha aperto un’inchiesta “per presunta violazione dell’art 4 del Codice di giustizia sportiva” (che impone il rispetto dei principi di correttezza e lealtà, ndr) per lo striscione esposto dai calciatori del Milan nel corso della celebrazione della vittoria dello scudetto (ANSA).
Festa Milan, sul pullman dei giocatori spunta lo striscione con lo sfottò contro l’Inter: è polemica
Il precedente nel 2007 con una frase simile mostrata da Massimo Ambrosini. E la Procura della Federcalcio apre un’inchiesta per presunta violazione dell’articolo che impone il rispetto dei principi di correttezza e lealtà.
E’ spuntato alla partenza da Casa Milan, poco dopo che i pullmann scoperti con a bordo i neo-campioni d’Italia hanno iniziato la loro sfilata trionfale tra migliaia di tifosi lungo le strade di Milano: un momento volgare con due aste – “la Coppa Italia mettila nel c…” – agitate in testa al bus dei giocatori. Uno striscione-sfottò verso i cugini dell’Inter che hanno vinto, appunto, la Coppa Italia. Con un precedente eccellente. E le prime polemiche (non solo) social nel bel mezzo della festa per lo scudetto.
Il duello vinto all’ultima giornata ha acceso gli animi, al di là del fair play tra i club sui social. E adesso per quello striscione comparso durante una sfilata lunghissima verso piazza Duomo, la Procura della Federcalcio ha aperto un’inchiesta “per presunta violazione dell’art 4 del Codice di giustizia sportiva” (che impone il rispetto dei principi di correttezza e lealtà, ndr). Scorrendo le immagini scattate durante la lunga cavalcata del Milan tra la folla, lo striscione sembra proprio passare di mano dai tifosi assiepati sotto al pullman ai giocatori. Che, però, non si sono fatti problemi a mostrarlo a loro volta. E non sono mancati neppure cori contro l’ex Çalhanoglu – chiamati da Ibra e compagni – bersaglio preferito della tifoseria rossonera per il suo passaggio proprio sull’altra sponda del Naviglio.
Niente da dire se quello striscione fosse tenuto in mano da ragazzini tifosi. Ma dai giocatori… Basterebbe poco per fare meno figure di m. e godersi la vittoria. E invece… Livelli bassissimi. Esempio pessimo. #milan@acmilanpic.twitter.com/4AWuHbLxlj
Ha un sapore antico, lo striscione volgare che i giocatori dell’Inter hanno sventolato dal pullman che li portava in trionfo tra migliaia di tifosi. Il richiamo è al 2007, quando il Milan vinse la Champions League. Nei festeggiamenti rossoneri di allora, sul pullman del Milan comparve una frase simile che i tifosi riuscirono a far arrivare nelle mani di Massimo Ambrosini. Recitava: “Lo scudetto mettilo nel c…“. E, anche in quel caso, il bersaglio chiarissimo era l’Inter che in quella stagione aveva conquistato lo scudetto. Numerose, allora, furono le polemiche con tanto di botta e risposta al veleno con Marco Materazzi. Due anni dopo, la risposta degli interisti “Ambrosini anche questo mettitelo...”, con il disegno del diciassettesimo scudetto appena vinto sotto la guida diJosè Mourinho.
Duro battibecco tra il presidente del Cagliari e il giornalista Sky
CorriereTv
Duro battibecco in tv tra il presidente del Cagliari Giulini, subito dopo lo 0-0 a Venezia che ha sancito la retrocessione dei sardi in serie B, e il giornalista di Sky, Fabio Caressa. Giulini non nasconde il risentimento per il risultato della stagione e punta il dito contro le notizie circolate in settimana: «In questa settimana c’è qualcuno che non ci ha voluto bene, perché si parlava di smantellamento e alla squadra queste cose non fanno bene. A te non rispondo, Caressa, perché tu sei il primo che ci ha fatto un’infamata». «In settimana hai detto che avremmo venduto la società, senza verificare né chiedere niente a nessuno» dice. Il telecronista ribatte a tono: «Ho semplicemente riportato una notizia che mi era arrivata e che era stata controllata dai nostri giornalisti. Se lei ritiene, Giulini, che riportare una notizia è un’infamata, allora mi spiego tante cose e forse lei ha una visione del calcio e del mondo che non è molto attuale». E aggiunge: «Parlo in modo chiaro anche io, le chiedo se cambiare tre allenatori non è stata una delle cause della retrocessione». Sulla risposta di Giulini, si sente un «Sì, certo» di Caressa e per il presidente è troppo: «No, Caressa, lei ‘sì certo’ non me lo dice!». A quel punto toglie l’auricolare e lascia l’intervista mentre il giornalista conclude: «Ora è colpa nostra se siete retrocessi…»
Definito il programma dell’ultima giornata di campionato. Il 22 maggio le due partite che assegneranno il titolo, alle 21 le sfide decisive per la salvezza Salernitana-Udinese e Venezia-Cagliari
Si giocheranno domenica 22 maggio alle 18 le due partite che decideranno lo scudetto di questa stagione: il Milan di scena al Mapei Stadium contro il Sassuolo e l‘Intera San Siro contro la Sampdoria. Lo stesso giorno, alle 21 i due scontri decisivi inzona salvezza: Venezia-Cagliari e Salernitana Udinese.
Venerdì 20 maggio anticipa la Roma per preparare al meglio la finale di Conference League contro il Feyenoord in programma mercoledì 25 maggio.
Questo il programma dell’ultima giornata di Serie A.
Venerdì 20maggio 2022
ore 20,45: Torino-Roma (Dazn)
Sabato 21
ore 17,15: Genoa-Bologna (Dazn)
ore 20,45: Lazio-Hellas Verona (Dazn), Fiorentina-Juventus (Dazn/Sky) e Atalanta-Empoli (Dazn/Sky)
Domenica 22
ore 12,30: Spezia-Napoli (Dazn)
ore 18: Sassuolo-Milan (Dazn) e Inter-Sampdoria (Dazn)
ore 21: Venezia-Cagliari (Dazn-Sky) e Salernitana-Udinese (Dazn)
Corsa Scudetto: il calendario di Milan e Inter
37a giornata
38a giornata
Milan 83 pt
Atalanta (vittoria)
SASSUOLO
Inter 81 pt
CAGLIARI (vittoria)
Sampdoria
Aggiornato il 17/5/2022. In maiuscolo le partite da giocare fuori casa