Al largo della Libia soccorsa un’altra imbarcazione, 10 i morti
La Guardia Costiera prosegue le ricerche dei migranti nel Mar Ionio
Una cinquantina di migranti risultano dispersi a causa del ribaltamento, a circa cento miglia dalla costa della Calabria, della barca a vela sulla quale viaggiavano.
In soccorso dell’imbarcazione é giunto un mercantile che ha trasferito successivamente i 12 migranti superstiti – tra cui una donna incinta – su un’unità della Guardia costiera che è poi approdata a Roccella Ionica.
In porto é arrivato anche il cadavere di una donna morta dopo essere finita in mare.
Sono state attivate adesso le ricerche delle persone disperse, ma, al momento, non ne é stata recuperata nessuna.
I migranti che viaggiavano a bordo dell’imbarcazione erano partiti nei giorni scorsi da un porto della Turchia. Di quanto é accaduto è stata informata la Procura della Repubblica di Locri, che sta coordinando l’attività investigativa.
La nave Ocean Viking ha invece soccorso, questa mattina, 54 migranti, tra cui 28 minori non accompagnati, da un gommone sovraffollato, avvistato con un binocolo dal ponte, in acque di ricerca e salvataggio libiche. Lo fa sapere la ong Sos Mediterranee.
La nave Nadir soccorre 54 migranti, a bordo 10 morti
ROMA, 17 giugno 2024,
I cadaveri erano nel ponte inferiore della barca
La nave Nadir ha soccorso a largo della Libia e a sud di Lampedusa 54 persone, tra cui una donna e un minore, a bordo di un’imbarcazione di legno in difficoltà.
“Il salvataggio è arrivato troppo tardi per 10 persone“, fa sapere la ong ResQship.
Due delle persone soccorse erano prive di sensi e hanno dovuto essere liberate con un’ascia.
I 54 sopravvissuti che sono stati sbarcati dalla motovedetta Cp306 della guardia costiera a molo Favarolo. Sulla loro stessa imbarcazione, salpata da Zawia in Libia, sono stati trovati una decina di cadaveri. Secondo i sopravvissuti, che vengono sentiti in questi minuti dalla guardia costiera e dai poliziotti della squadra mobile, i morti dovrebbero essere 11.
Il gruppo è composto da persone originarie di Bangladesh, Pakistan, Egitto e Siria, che hanno pagato circa 3.500 dollari per mettersi in viaggio su un’imbarcazione di legno di 8 metri. Due i feriti che sono stati già trasportati al poliambulatorio.
I cadaveri sono rimasti a bordo della carretta del mare che viene trainata dalla nave ong Nadir che giungerà al porto in serata. Si stima che dovrebbero impiegare circa 10 ore prima di arrivare sulla maggiore delle isole Pelagie.
Appena lo scorso 8 giugno, la guardia costiera ha trasbordato dalla nave ong Geo Barents, di Medici senza frontiere, altri 11 cadaveri recuperati in acque Sar libiche.
Terremoto in Sicilia, al largo delle isole Eolie, nella notte di oggi. Unascossa di magnitudo 2.7 è stata registrata alle 00.53 a una profondità di 189 km. Successivamente, alle 1.55 nuova scossa nel territorio di Milo, nel catanese, con un magnitudo 2. Infine, altra scossa, alle 4.40, a 2 chilometri a Nord-est da Caltagirone, con una magnitudo 2.
Era classificata dalle autorità tedesche come la partita a più alto rischio della prima fase di Euro 2024. Ed ecco registrati dei tafferugli in quel di Gelsenkirchen, in Germania, in occasione del match atteso tra Serbia e Inghilterra in programma questa sera (ore 21), valido per il gruppo C degli Europei 2024 (comprendi di Danimarca e Slovenia ora in campo).
Un incrocio ad alta tensione e da tenere sott’occhio quello tra i tifosi inglesi e le migliaia di ultrà serbi giunti da Belgrado per sostenere la propria squadra. Al contrario di quanto espressamente desiderato dai protagonisti che scenderanno in campo alla Veltins-Arena, sono stati segnalati degli scontri violenti tra ultras di differenti divisioni presenti nella cittadina tedesca.
Secondo quanto raccolto da Sport Mediaset, degli hooligans avrebbero attaccato i tifosi della Nazionale dei Balcani a sorpresa, generando una rissa inaudita in pieno centro città. Nella fattispecie, si legge, sono volati mobili di un bar e bottiglie di vetro. Decisivo l’intervento di circa 50 agenti di polizia, anche se dagli scontri violenti ne sono usciti ferite ben due persone alla testa.
❌Ancora gravi scontri in Germania, questa volta a Gelsenkirchen. I protagonisti sono stati i tifosi della Serbia e dell’Inghilterra
Necessario l’intervento di oltre 50 agenti. Dalle prime ricostruzioni, inoltre, sono stati segnalati due feriti alla testa#Euro2024pic.twitter.com/7NiDjhZRVT
Non rilevate responsabilità individuali per materiale ritrovato
Sono stati rilasciati nella notte i circa 50 tifosi italiani fermati a scopo preventivo ieri prima di Italia-Albania a Dortmund partita d’esordio degli Europei di calcio.
Non è stato possibile ricondurre il materiale rinvenuto dalla polizia tedesca a terra (coltelli, bombe carta e passamontagna) alla responsabilità degli stessi.
I supporter dell’Italia sono ora liberi di circolare in Germania anche se gli è stato consigliato di tornare in Italia. Non è certo se alla base del loro progetto di entrare in contatto con i tifosi albanesi ci sia un collegamento tra bande di ultras e se si siano dati appuntamento tramite internet a Dortmund. Da un po’ di tempo al seguito degli azzurri si e’ manifestato un gruppo che si definisce ‘Ultras d’Italia‘, con radici territoriali che ha radici nel nordest ma anche al sud, in particolare a Catania, resosi responsabile di azioni dimostrative legate ad ambienti dell’estrema destra e di Casapound. Il calcio sarebbe solo una scusa ed una cassa di risonanza, tant’è che alcuni dei circa cinquanta tifosi fermati non avevano nemmeno il biglietto per assistere a Italia-Albania ieri sera allo stadio di Dortmund.
Paura del pre partita, la polizia ha prima usato lo spray al peperoncino contro l’aggressore, poi anche un’arma da fuoco
(reuters)
Allarme ad Amburgo, una delle dieci città tedesche scelte per le partite degli Europei. Nella città affollata di tifosi, in vista dell’incontro Polonia-Olanda, la polizia tedesca ha sparato a un uomo armato di un’ascia e con una molotov nei pressi della Reeperbahn. Lo riferisce l’agenzia Dpa, che in precedenza scriveva dell’uomo armato di piccone e molotov. Un portavoce della polizia ha confermato che l’uomo è stato colpito a una gamba da un agente, le sue condizioni sarebbero gravissime.
Prima dei fatti decine di migliaia di tifosi olandesi avevano sfilato per le strade del quartiere di St. Pauli, dove si trova la Reeperbahn. Le prime indicazioni suggeriscono che “non c’è alcun legame con il calcio“, ha detto il portavoce della polizia tedesca.
Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, l’uomo è uscito da un pub lungo una strada adiacente la Reeperbahn con l’ascia in mano, ‘esibita‘ in “modo minaccioso” agli agenti che gli avrebbero chiesto di posarla in terra. Al rifiuto, ha aggiunto il portavoce, lo hanno colpito alla gamba.
Una di otto anni presa a calci in faccia, finisce in ospedale
Nel nord-est della Germania “un gruppo di giovani, almeno 20” ha aggredito e insultato in maniera razzista due bambine ghanesi di otto e dieci anni.
La più piccola è stata colpita a “calci in faccia” da uno degli aggressori che l’ha ferita “leggermente” ed è stata portata in ospedale.
Lo scrive oggi il sito del quotidiano Die Welt sintetizzando informazioni della polizia e precisando che l’episodio è avvenuto “venerdì sera” a Grevesmühlen, nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore. Il gruppo era composto da “circa 20 persone“, precisa il sito. “Quando i genitori delle bambine sono intervenuti, fino a otto persone hanno aggredito anche loro, ferendo leggermente il padre“, viene aggiunto. E “anche dopo l’arrivo della polizia, una persona non identificata avrebbe insultato usando parole razziste le vittime. La bambina di otto anni e il padre sono stati trasportati in ospedale con un’ambulanza, ha spiegato la polizia“. Per l”aggressione di Grevesmuehlen, si indaga per “violazione della quiete pubblica, lesioni personali aggravate, incitamento all’odio e ingiurie“.
I tifosi saranno trattenuti negli uffici della polizia tedesca, probabilmente per 24 ore, in attesa di valutazione da parte della magistratura
Dalle strade di Dortmund allo stadio è un fiume rosso in vista della prima partita di Italia e Albania agli Europei di calcio in Germania. Dalle prime ore del pomeriggio è scattata la festa dei tifosi delle Aquile che hanno invaso le vie della città tedesca sventolando bandiere di ogni tipo e dimensione. Tantissime le auto albanesi in circolazione ‘vestite’ a festa, con musica ad alto volume e clacson a intermittenza.
Fermati 67 tifosi italiani – Clima festoso, anche se evidentemente qualcuno voleva rovinarlo: la polizia tedesca ha infatti fermato 67 italiani, prima che riuscissero a entrare in contatto con gli albanesi nei pressi di un ristorante. Sono stati trovati in possesso di coltelli, passamontagna e bombe carta. Passeranno le prossime 24 ore in cella, in attesa che il magistrato tedesco decida su di loro. L’ambasciata italiana in Germania, sta seguendo il caso.
In ogni caso, i tifosi azzurri sembrano in netta minoranza: non dovrebbero superare le 20.000 unità sugli spalti del Bvb Stadion contro le almeno 40.000 presenze albanesi. Una festa in piena regola quella albanese prima del match e che vede un po’ di sarcasmo da parte dei tifosi azzurri: «Fanno già festa, sembra che abbiamo già vinto ma questa sera – scherza Antonio, di Brindisi ma che da anni lavora in Germania – speriamo di farlgli noi la festa».
Tifosi italiani a Dortmund e anche nelle prossime partite dell’Italia all’Europeo che avranno a disposizione «Punto Italia», un consolato mobile con un’inedita collaborazione tra l’ambasciata d’Italia a Berlino e la Polizia di Stato per fornire un’assistenza consolare ancora più rapida ed efficiente a tutti i cittadini italiani che seguiranno la nazionale di Spalletti. «Un modo per portare vicino ai tifosi dei servizi – spiega l’ambasciatore italiano a Berlino, Armando Varricchio – che non soltanto possano risolvere problemi ma anche, con questi visibilità, rasserenare tutti, affichè i tifosi vedano che le istituzioni italiane sono presenti e ci siamo.Un modo per invogliare tutti a vivere questa serata come una vera festa. Portiamo il consolato in piazza, sulle strade».
Varricchio parla della partita e della festa anticipata dei tifosi albanesi: «Per loro è una prima assoluta, la prima partita dell’Albania agli Europei di calcio, per questo è un momento certamente storico per il loro Paese. Stasera ci sarà anche il premier Edi Rama e quindi mi farà molto piacere portare i saluti del premier Meloni; poi avremo una importante delegazione del governo italiano con il ministro dello sport e quello dell’Agricoltura e varie altre personalità qui presenti. Sensazioni sulla partita? Devo dire che siamo tutti molto contenti. Rispetto ai nostri amici albanesi noi abbiamo una abitudine e una tradizione e poi siamo i detentori del titolo, quindi è giusto avere la consapevolezza di essere forti».
A 26 anni è morto Matija Sarkic, portiere del Millwalle della nazionale montenegrina. “Siamo completamente devastati. Porgiamo le nostre condoglianze alla sua famiglia e ai suoi amici. La società per ora non rilascia ulteriori commenti e chiede che venga rispettata la privacy della famiglia di Matija“, ha scritto il club inglese sui social. Al momento, dunque non si conoscono le cause del decesso. Come ricorda Sky Sport, soltanto 10 giorni fa, lo scorso 5 giugno, Sarkic era sceso in campo con il Montenegro in un’amichevole persa 1-0 contro il Belgio, l’ultima partita della vita del giocatore nato a Grimsby, nell’Est dell’Inghilterra. In questa stagione aveva giocato 32 partite in Championship col Millwall, club in cui era arrivato la scorsa estate dal Wolverhampton.
Chi era Matija Sarkic – Sarkic aveva iniziato la sua carriera nelle giovanili dell’Anderlecht. Poi l’arrivo in Inghilterra, all’Aston Villa. Ha giocato anche con Birmingham City, Stoke City, Wigan e Wolverhampton, prima di firmare la scorsa estate col Millwall. Come ricorda Sky Sport, in tutto Sakic ha giocato 63 partite nella serie B inglese, 32 delle quali nella stagione 2023-2024. Nove, invece, le presenze con la nazionale maggiore del Montenegro tra amichevoli e qualificazioni ai Mondiali, dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili.
Millwall Football Club is completely devastated to announce that Matija Sarkic has passed away at the age of 26.
Kevin Joseph Campbell (Londra, 4 febbraio 1970 – Liverpool, 15 giugno 2024) è stato un calciatore inglese, di ruolo attaccante.
Un mese fa aveva scoperto di essere malato poi la situazione è rapidamente peggiorata. Prodotto del vivaio dei Gunners con cui ha vinto un titolo inglese, la FA cup e Coppa delle Coppe
LE SQUADRE – In carriera ha collezionato 148 gol in 542 partite indossando le maglie di 8 club: cresciuto nell’Arsenal, dopo i prestiti al Leyton Orient e al Leicester era tornato ai Gunners vincendo uncampionato, una FA Cup, una Coppa di Lega e una Coppa delle Coppe. Poi il passaggio al Nottingham Forest, l’esperienza al Trabzonspor e, nel marzo 1999, l’arrivo all’Everton dove con 9 gol nelle ultime 8 giornate risulta decisivo per la salvezza. A Goodison Park ci resterà per altre cinque stagioni prima di chiudere la carriera fra West Bromwich e Cardiff.
We are devastated to learn that our former striker Kevin Campbell has died after a short illness.
Kevin was adored by everyone at the club. All of us are thinking of his friends and family at this difficult time.
Lingua originale: inglese. Traduzione dihttps://translate.google.com/?sl=en&tl=it&op=translate Siamo devastati nell’apprendere che il nostro ex attaccante Kevin Campbell è morto dopo una breve malattia. Kevin era adorato da tutti nel club. Tutti noi pensiamo ai suoi amici e alla sua famiglia in questo momento difficile. Riposa in pace, Kevin
Una tempesta durata qualche decina di minuti che ha messo letteralmente in ginocchio Porto Sant’Elpidio
Bomba di acqua e di grandine, una tempesta durata qualche decina di minuti che ha messo letteralmente in ginocchio Porto Sant’Elpidio. Il temporale, che ha interessato tutto il Fermano, con chicchi di grandezza record caduti in più zone del territorio, si è però scagliato con tutta la sua potenza sulla costa nord della provincia. Tuoni e cielo nero alle 14, brusco calo delle temperature, in poco meno di mezz’ora è stato il finimondo.
Acqua e grandine hanno riempito le strade – Nessun quartiere risparmiato: Corva, Faleriense, Marina Picena ma soprattutto centro e borgo marinaro. La tempesta Impossibile una stima dei danni al momento perché l’emergenza è andata avanti per tutto il pomeriggio benché in serata sia tornato pure a splendere il sole. Non risultano feriti (una donna allettata è stata evavuata da via IV Novembre) ma case, locali commerciali, cantine, sottopassi e strade allagate e tanti disagi. Il soffitto del supermercato Lidl di via Trentino ha ceduto sotto il peso della grandine e del ghiaccio e il punto vendita è stato chiuso. Per fortuna al momento del crollo non ci sono stati feriti ma solo tanta paura.
Inoltre ieri sera il sindaco Massimiliano Ciarpella ha firmato l’ordinanza per la chiusura della scuola dell’Infanzia Peter Pan fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. Nella struttura è in corso la verifica delle infiltrazioni.
L’allarme – Sono stati i trenta minuti che hanno cambiato faccia al Centro città, al Borgo Marinaro, alle casette dei pescatori, evacuate diverse famiglie, soprattutto coppie anziane. Un lungomare come quello di ieri non si era mai visto, così le altre strade, fiumi in piena, imbiancati, con blocchi di ghiaccio galleggianti sotto la pioggia battente, sembrava di stare in un altro pianeta. I tombini non hanno retto, gli asfalti sono scoppiati e la grandine ha danneggiato infissi, muri, mobili. Era partita come un’allerta gialla dalla Sala operativa regionale di Protezione civile, si prevedevano temporali forti fino alle 15, non si poteva immaginare quello che poi è stato. Traffico e telefoni in tilt, persone nel panico e auto in panne, impantanate per ore, nemmeno i pompieri riuscivano ad avanzare in alcuni tratti. Sono arrivati i funzionari della Regione ed è stato subito aperto il Centro operativo di Protezione civile. Chiuse tutte le vie d’accesso, tra le più colpite Leopardi, San Francesco, XX Settembre, Trieste, Battisti, Firenze, Diaz. Dipendenti comunali e volontari del Coc in strada, monitorati da Prefettura e Sala operativa della Regione. In servizio sette squadre di Vigili del Fuoco di Fermo e altri dal resto della Regione secondo disponibilità. Al lavoro per liberare strade, sottopassi e immobili allagati e mettere in sicurezza.
Ma neanche le villette scherzano, con un singolo intervento record da oltre 426mila euro. E per le case popolari? Non risultano finanziamenti: i nuovi dati e la mappa di dove si è speso di più
IlSuperbonusnon smette di stupire, in negativo. Dopo chei costi sono andati oltre ogni previsione, devastando i conti pubblici e condizionando buona parte delle politiche economiche del governo Meloni, nuovi dati mostrano come sono stati usati gli oltre 122 miliardi destinati alla famosa agevolazione per ristrutturare casa. In questo caso ci sono andati di mezzo fondi Pnrr. Una quota del Piano di ripresa e resilienza ha infatti finanziato gli interventi di efficientamento energetico, ma quasi la metà è stata usata per effettuare lavori di ristrutturazione in 46.922 villette. Il resto è andato ai condomini, con alcuni interventi da record, uno su tutti, da oltre 38 milioni di euro per un edificio in un paese di 800 abitanti.
I fondi Pnrr per ristrutturare villette e condomini col Superbonus – Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) prevede una linea di intervento della missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica” dedicata a finanziare il Superbonus con 13,95 miliardi di euro. L’obiettivo è ristrutturare oltre 100mila edifici per far risparmiare energia prodotta e ridurre le emissioni di gas serra.
“Finanziare la ristrutturazione energetica degli edifici residenziali, compresa l’edilizia sociale, per favorire le riqualificazioni profonde e la trasformazione in ‘edifici a energia quasi zero’ del parco immobiliare nazionale“, si legge sul sito governativo dedicato al Pnrr.
A giugno 2024 il ministero dell’Ambiente ha pubblicato i dati: con 13,7 miliardi, la quasi la totalità dei fondi disponibili, abbiamo ristrutturato 46.922 villette e 13.833 condomini. A dispetto delle finalità dichiarate sul sito del governo, tra i dati non c’è traccia di “edilizia sociale” e sono rimasti circa 200 milioni di euro da spendere. Queste somme rientrano tra le sovvenzioni a fondo perduto erogate dalla Commissione europea e che quindi l’Italia non dovrà ridare indietro con gli interessi.
38 mln per un condominio: top 3 delle spese record Superbonus – Dopo aver estratto i dati, tramite il Codice unico di progetto (Cup) di ogni intervento si può risalire ai dettagli delle ristrutturazioni finanziate. E secondo quanto elaborato da Today.it, ci sono alcuni record notevoli sparsi per l’Italia. L’intervento più costoso in assoluto è a Mezzana, nella provincia autonoma di Trento. In questo paese di circa 800 abitanti, nel 2020 un condominio è stato ristrutturato per 38,8 milioni di euro.
La scheda della ristrutturazione record nel comune di Mezzana, in Alto Adige
Nella scheda dell’intervento si legge che il condominio è composto “prevalentemente da unità immobiliari di tipo residenziale“, ma non è possibile avere altri dettagli a causa della legge sulla privacy. Viene però specificata la classificazione, “Contributi per calamità“. Dal sito della provincia autonoma non risultano fondi simili stanziati per il comune a causa si eventi meteorologici estremi negli ultimi quattro anni. È verosimile che l’intervento possa riferirsi al Sismabonus.
Il secondo classificato di questa speciale classifica è un condominio in provincia di Arezzo, ristrutturato con oltre 18 milioni di euro di fondi Pnrr. Le caratteristiche dell’intervento sono le stesse del precedente. Terzo posto per un condominio di Torino, che chiude il podio con ristrutturazioni per 16,4 milioni di euro.
6,5 miliardi del Pnrr per il Superbonus nelle villette: il podio della spesa – Passando alle unifamiliari, il record spetta a una villetta di Guidonia Montecelio, in provincia di Roma, ristrutturata grazie a 426.969 euro. L’unica altra villetta sopra i 400.000 euro di intervento si trova a Tarzo, in provincia di Treviso. La medaglia di bronzo degli interventi nelle villette spetta invece a Torre del Greco, Napoli, con 389.429 euro.
Scheda per la ristrutturazione più costosa d’Italia in una villetta con il Superbonus, a Guidonia
Alle villette è andata quasi la metà dei fondi Pnrr disponibili: per ristrutturarne 46.922 ci sono voluti circa 6,5 miliardi di euro. I rimanenti 7,1 miliardi sono stati ripartiti tra 13.833 condomini. Anche se alcuni di questi lavori risalgono anche a quattro anni fa, prima di adesso non c’erano dati di dettaglio disponibili, ma l’ultimo decreto Pnrr approvato dal governo ne ha permesso la pubblicazione da parte del ministero dell’Ambiente.
Mappa delle ristrutturazioni Superbonus con fondi Pnrr: dove si è speso di più – La maggior parte dei lavori di ristrutturazione è concentrata al nord Italia, confermando la tendenza generale già vista col Superbonus, che rappresenta il 60 per cento di tutti gli interventi. Da sola, la Lombardia “pesa” per oltre il 21 per cento con 2,9 miliardi di euro di spesa.
Al Sud poco più del 26,4% delle risorse, parecchi punti percentuali rispetto alla clausola del 40% tipica dei fondi Pnrr. La Puglia è la regione Contando anche questi fondi Ue, secondo gli ultimi dati Enea il Superbonus è costato alle casse dello Stato 122,7 miliardi di euro per ristrutturare appena il 4 per cento degli edifici residenziali censiti in Italia.
Superbonus, costo finanziato dal Pnrr: 13,7 mld per villette e condomini
Nel caso di cancellazione dei treni del servizio aeroportuale, saranno istituiti bus senza fermate
La protesta è stata proclamata dai sindacati Uiltrasporti e Orsa. Previsti ritardi e cancellazioni sul servizio regionale, suburbano e aeroportuale. Ecco dove informarsi
Domenica 16 giugno 2024 meglio non prendere il treno in Lombardia. Per quella giornata è stato infatti proclamato uno sciopero dei lavoratori di Trenord che durerà l’intera giornata,
dalle 3.00 di domenica fino alle 2.00 di lunedì.
Essendo una giornata festiva, non è prevista alcuna fascia di garanzia quindi non ci sono convogli la cui circolazione è assicurata.
Dove informarsi – La protesta è stata proclamata dai sindacati UiltrasportieOrsa e l’azienda ha comunicato che “i treni del servizio regionale, suburbano, aeroportuale e a lunga percorrenza potranno subire ritardi o cancellazioni”.
Pertanto, prima di viaggiare, si consiglia ai viaggiatori di informarsi sull’App Trenord (qui il link Android, e qui il link iOS) oppure sul sito www.trenord.it. Meglio, inoltre, prestare attenzione sia gli annunci sonori trasmessi nelle stazioni che alle informazioni in scorrimento sui monitor.
Servizi aeroportuali – Nel caso di cancellazione dei treni del servizio aeroportuale, saranno istituiti bus senza fermate intermedie tra: 1) Milano CadornaeMalpensa Aeroporto per il Malpensa Express (da Milano Cadorna gli autobus partiranno da via Paleocapa 1); StabioeMalpensa Aeroporto per il collegamento aeroportuale S50 Malpensa Aeroporto – Stabio.
Le vittime si trovavano all’interno di un appartamento al terzo piano dell’edificio in cui è sviluppato il rogo
Incendio a Milano
È di tre morti e tre feriti il bilancio di un incendio divampato oggi, intorno alle 19, in una autofficina a Milano, in via Fra Galgario 8, zona Gambara.
Le vittime si trovavano all’interno di un appartamento al terzo piano dell’edificio interessato dal rogo. Le tre vittime sono un 67enne, sua moglie e il figlio della coppia. Si tratta di Silvano Tollardo, di 67 anni, Carolina De Luca, di 63, e Antonio Tollardo, di 34. Tutti sono stati trovati nel loro appartamento al terzo piano dello stabile, invaso dal fumo e dalle fiamme scaturite in un’officina al piano terra. Sarebbero morti, da una prima ispezione del medico legale, per intossicazione.
La palazzina, di 6 piani, è stata evacuata subito, ma non tutti ce l’hanno fatta. Tra i feriti anche un addetto dell’officina da cui sono partite le fiamme. Un ustionato è stato invece ospedalizzato in codice giallo al Policlinico di Milano, altri due sono stati soccorsi in codice verde. Sul posto sono intervenute tre automediche, 6 ambulanze, numerosi mezzi dei vigili del fuoco e le forze dell’ordine.
Appena ricevuto l’allarme, una squadra del distaccamento dei vigili del fuoco di via Sardegna è giunta subito sul posto e altri nuclei sono stati inviati a rinforzo dalla centrale operativa di via Messina. L’incendio è stato domato in meno di un’ora. La Procura di Milano nelle prossime ore aprirà un fascicolo per omicidio colposo plurimo, disastro colposo e incendio colposo, per il rogo di via Fra Galgario 8 nel quale sono morte tre persone. Il titolare dell’officina dalla quale sono partite le fiamme sarà tra gli iscritti nel registro degli indagati come atto a sua garanzia per tutti gli accertamenti del caso. Sul posto era presente il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano.
Un bilancio pesante a causa di un incendio, a Milano, si era registrato quasi un anno fa: il 7 luglio del 2023 ci furono sei morti a causa di un rogo scoppiato nella Rsa ‘Casa dei coniugi’, in via dei Cinquecento. Tutte anziane le vittime. E proprio oggi sono state rinviate a giudizio 13 persone per il maxi incendio della Torre dei Moro a Milano, il grattacielo di 18 piani che prese fuoco il 29 agosto 2021. Fortunatamente, in quel caso, non ci furono vittime.
La Procura Federale ha archiviato il fascicolo riguardante il passaggio di mano dei rossoneri: il fondo di Paul Singer non ha più alcun controllo sul Diavolo
Casa Milan (Archivio)
La Procura federale della Figc ha archiviato il procedimento sul passaggio di proprietà del Milan da Elliott a Red Bird, avvenuta nell’agosto del 2022. L’inchiesta dell’ufficio di Giuseppe Chinè era stata aperta lo scorso marzo dopo l’acquisizione di parte degli atti della procura della Repubblica di Milano che ha indagato sull’operazione finanziaria.
Su cosa verteva l’inchiesta – Il lavoro della procura di Milano si era concentrato sulla vendita del Milan da Elliot a RedBird. L’ipotesi contestata era quella di un controllo mantenuto dal fondo di Paul Singer sui rossoneri, una sorta di proprietario “occulto” dopo la “presunta“ vendita simulata al fondo di Gerry Cardinale. Tra le possibili ragioni dietro alla “finta cessione” si ipotizzava un interesse di Elliot di ricapitalizzare, cioè di fare entrare nuovi soci investitori, tenendo conto, poi, che il fondo di Paul Singer incassa interessi al 7% sul finanziamento da 560 milioni di euro concesso al “compratore“, cioè al fondo RedBird.
Inoltre in questo modo Elliot avrebbe “dribblato” il problema del “conflitto di interesse“ rispetto ai regolamenti Uefa della doppia proprietà (essendo già titolari del Lille, squadra francese). Dopo il sequestro dei device e dei telefoni dei protagonisti della vicenda (scandagliati attraverso una quarantina di parole chiave) e le perquisizioni del Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf in Casa Milan, a carico dell’Ad Giorgio Furlani e del suo predecessore Ivan Gazidis, la procura di Milano ha deciso diarchiviare il caso, non trovando evidenze per provare la proprietà occulta.
Il tecnico portoghese sarà il successore di Stefano Pioli sulla panchina del club rossonero.
Paulo Fonseca (Photo by ERWIN SCHERIAU/APA/AFP via Getty Images)
Ora è ufficiale, Paulo Fonseca è il nuovo allenatore del Milan: lo ha annunciato Zlatan Ibrahimovic in conferenza stampa.
«Della scorsa stagione non siamo soddisfatti, vogliamo di più – le parole dell’ex attaccante svedese, oggi Senior Advisor della proprietà rossonera -. Vogliamo migliorare ed essere più forti di quello che siamo oggi. Futuro? Sono molto ottimista, molto positivo, un gruppo di dirigenti giovane e che ha fame. Abbiamo la nostra strategia che siamo seguendo. Il futuro è positivo, poi ognuno lavora per il Milan, non ci sono obiettivi personali, tutto quello che facciamo è per il Milan. Non voglio fare promesse che non posso mantenere: si lavora, anche in silenzio».
«Prima di iniziare voglio dire grazie a Stefano Pioli per quello che ha fatto per il Milan, merita tutti i complimenti. Il nuovo allenatore sarà Paulo Fonseca, abbiamo pensato tanto e lo abbiamo scelto per portare la sua identità ai giocatori che abbiamo. Abbiamo studiato come allena, come gioca, come prepara le partite. Serviva qualcosa di nuovo dopo cinque anni e Fonseca era l’uomo giusto, siamo fiduciosi e ci crediamo tanto», ha concluso Fonseca.
Dal Mozambico al Lille passando per la Roma, la carriera di Fonseca – Nato a Nampula (Mozambico) il 5 marzo 1973, Paulo Fonseca inizia la propria carriera da allenatore nel 2005, partendo dalle giovanili dell’Estrela Amadora e proseguendo poi, tra i professionisti, nelle serie minori portoghesi. Nel 2012 debutta nel massimo campionato con il Paços de Ferreira, club con cui raggiunge l’accesso ai play-off di Champions League. Nel 2013 il passaggio al Porto, con cui arriva a vincere la Supercoppa di Portogallo, il suo primo trofeo da allenatore.
Dopo una parentesi al Braga, con cui si aggiudica la Coppa di Portogallo, allena per tre stagioni lo Shakhtar Donetsk, con cui conquista sette trofei e colleziona 103 vittorie in 139 partite. Nel 2019 il debutto nel campionato italiano con la Roma, squadra con cui raggiunge la Semifinale di Europa League nel 2021. Allenatore del LOSC Lille dall’estate 2022, Fonseca termina la sua avventura in Francia dopo due stagioni in cui contribuisce a portare il club ad altrettante qualificazioni europee.
Fonseca stipendio Milan, le cifre dell’accordo – Il club rossonero ha poi annunciato con un comunicato: «AC Milan comunica di aver affidato la conduzione tecnica della Prima Squadra maschile a Paulo Fonseca. Il tecnico portoghese si unisce ora al Milan con un contratto triennale. Il Club rivolge a Paulo e ai suoi collaboratori un caloroso benvenuto».
Il tecnico ex Lille sarà così il successore di Stefano Pioli sulla panchina del club rossonero: per lui un contratto triennale a 2,5 milioni di euro a stagione.
Mercoledì 12 Giugno 2024, – Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 00:21
Non si segnalano al momento danni a persone o cose
Una scossa diterremoto è stata avvertita in tarda serata sulla Costa Romagnola. La terra ha tremato alle 23.03: secondo i dati Ingv(Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia) la magnitudo del sisma si attesta a 3.5 gradi. L’epicentro individuato al largo di Riccione, in provincia di Rimini, a una profondità di 6.1 km. Il terremoto è stato avveritito distintamente lungo tutta la costa, da Cerviafino a Pesaro.
Non si segnalano al momento danni a persone o cose.
La scossa in Croazia – Una scossa di terremoto di magnitudo 3.4 si è registrata in Croazia poco prima delle 19.30 (stessa ora italiana)
Nel darne notizia, i media regionali riferiscono che l’epicentro del sisma è stato localizzato a una quindicina di km a sud di Slunj, cittadina nell’ovest del paese balcanico. Nessuna notizia su eventuali danni è giunta finora.
L’esposto di una fondazione di tifosi juventini contro l’Inter non ha avuto l’esito sperato. Anzi, non ha avuto proprio alcun esito
L’esposto di una fondazione di tifosi juventini contro l’Inter non ha avuto l’esito sperato. Anzi, non ha avuto proprio alcun esito, come abbastanza prevedibile. La Procura ha aperto un fascicolo conoscitivo e l’ha inserito nel registro denominato modello 45. Cosa significa questo? Ce lo spiega l’avvocato Michele La Francesca.
“Nel modello 45 vengono iscritti, con l’indicazione della data e del contenuto, “tutti gli atti ed informative che non debbano essere iscritti nei registri delle notizie di reato relativi a persone note o ignote: tutti gli atti ed informative, cioè, del tutto privi di rilevanza penale (esposti o ricorsi in materia civile o amministrativa; esposti privi di senso, ovvero di contenuto abnorme o assurdo; atti riguardanti eventi accidentali, ecc.)”.
Sempre tale circolare stabilisce che l’iscrizione dell’informativa pervenuta nell’uno o nell’altro registro (ovvero quello delle notizie di reato o quello delle pseudo notizie) dipende esclusivamente dalla valutazione che ne fa il Pubblico Ministero. Essendo tale il quadro legislativo, se i magistrati inquirenti hanno iscritto l’esposto della citata fondazione nel modello 45, ciò significa che costoro devono aver già effettuato un controllo sulla presenza di eventuali notizie di reato emergenti dall’esposto e che l’esito di tale controllo debba essere stato negativo (altrimenti avrebbero optato per l’iscrizione nel modello 21 o 44 che riguardano, rispettivamente le notizie di reato attribuiti a soggetti noti o ignoti).
Ciò che infatti occorre tener presente è che la Procura si attiva solo laddove emergano fatti penalmente rilevanti e quindi non nei casi in cui magari si possano eventualmente ravvedere estremi di illeciti amministrativi o civili. Nella fattispecie è possibile dunque affermare che, a seguito dell’esame dell’esposto, il Pubblico Ministero non ha ravvisato alcun estremo di reato (ad esempio: false comunicazioni sociali o bancarotta). Da notare che se la pubblica accusa dovesse ritenere di svolgere una qualche attività d’indagine, dovrebbe far migrare l’esposto dal modello 45 a quello 21 o 44.
Tuttavia, il fatto di averlo iscritto fin dall’inizio nel modello 45 lascia ragionevolmente pensare che nessuna ulteriore indagine verrà espletata (a meno di eventi particolari, come ad esempio un ipotetico fallimento della società nerazzurra, che darebbe in tal caso l’input per una verifica di reati di natura fallimentare). È più che probabile, quindi, che il P.M. archivierà questo esposto in tempi brevi, atteso che, oltretutto, non risulta in atto alcuna insolvenza del club nerazzurro rispetto agli impegni economici e finanziari da esso intrapresi. A tal proposito va osservato che l’archiviazione non passerà dal Giudice per le Indagini Preliminari, essendo in questo caso previsto un potere di archiviazione autonomo del Pubblico Ministero, trattandosi di informative non rilevanti sul piano penale. Per completezza, va comunque detto (in base a quanto chiarito dalla Corte di Cassazione) che l’unica eccezione a questo potere di “cestinazione” autonomo del P.M. è previsto nel caso in cui chi inoltra l’esposto richieda espressamente al magistrato inquirente di inviare il fascicolo al G.I.P. affinché sia questi a valutare l’infondatezza della notizia di reato (non basta, pertanto, indicare nell’esposto di voler essere avvisati circa un’eventuale archiviazione). Insomma, tanto rumore per nulla”.
L’allenatore era finito nel mirino della giustizia per la sua prima avventura con il Real Madrid
Carlo Ancelotti
Carlo Ancelottiè finito nel mirino della giustizia spagnola che ha chiestocinque anni di carcere. Il tecnico italiano, fresco vincitore della Champions League in finale contro il BorussiaDortmund, era stato accusato di evasione fiscale per più di 1 milione di euro, con il procuratore di Madrid che aveva chiesto almeno 4 anni e 9 mesi a marzo. L’accusa era l’evasione di 1,062,079 eurotra l’anno fiscale 2014 e quello del 2015, nella sua prima avventura con i Blancos.
Le carte – Come riporta Mundo Deportivo, che ha avuto accesso alle carte dell’Avvocatura dello Stato, Ancelotti «Era obbligato a pagare le tasse in Spagna per l’intero importo ottenuto. In ogni caso, l’allenatore del Real Madrid ha incluso nelle entrate la remunerazione per il suo lavoro con i Blancos, ma non il guadagno dai diritti di immagine».
«Si procederebbe con un piano a tre differenti stati che riguardano i grandi eventi in programma: Olimpiadi, una sempre più probabile finale di Champions e gli Europei», ha aggiunto il direttore generale della multinazionale italiana.
Stadio San Siro (Foto: Marco Luzzani/Getty Images)
Per fine giugno il Comune di Milano guidato da Giuseppe Sala, insieme a Inter e Milan, aspettano di poter visionare il piano di riqualificazione commissionato per quanto riguarda San Siro che è stato commissionato a Webuild.
«Siamo a buon punto, in fase avanzata – ha commentato il direttore generale della multinazionale italiana, Massimo Ferrari, a margine del premio intitolato all’economista Alberto Giovannini, già presidente del gruppo –. Ovviamente quello su cui si sta lavorando non è il progetto definitivo, ma preliminare. Contiamo di presentarlo al sindaco e ai vertici delle squadre nei prossimi giorni, nelle prossime settimane. Quello che ho visto a noi entusiasma, non solo da un punto di vista estetico, ma anche funzionale e delle richieste che hanno avanzato le squadre».
San Siro progetto Webuild tempistiche – Le parole di Ferrari – A proposito delle tempistiche, il dg di Webuild ha dichiarato «Il progetto è quasi pronto, possiamo dire che lo sarà entro fine giugno, per stare tranquilli. Se tutto andasse bene, noi potremmo iniziare a lavorare nell’estate del 2025. Sarebbe pronto in vari stadi, in almeno tre diversi momenti. C’è l’inaugurazione delle Olimpiadi nel 2026, probabilmente o quasi sicuramente la finale di Champions nel 2027, poi ci sono i campionati Europei, dove bisogna essere conformi alle norme UEFA. Rispettando il fatto che si lavora nelle pause estive e i tanti impegni e obiettivi, già da fine 2025 si vedranno alcuni risultati, altri nel 2026 e la parte finale nel 2027. Poi si può anche sognare e andare oltre, con altri interventi. Ma questo dipende ovviamente dalla proprietà dello stadio».
L’indagine della Procura aveva ipotizzato un presunto stupro di gruppo che risale alla notte tra il 26 e il 27 marzo del 2022.
Il Palazzo di Giustizia a Milano (Image credits Depositphotos.com)
Mattia Lucarelli, figlio dell’ex attaccante Cristiano, e Federico Apolloni, i due giovani calciatori del Livorno accusati di violenza sessuale nei confronti di una studentessa americana di 22 anni, sono stati condannati a 3 anni e 7 mesi. Lo ha deciso il gup di Milano Roberto Crepaldi al termine del processo con rito abbreviato in cui ci sono altri tre imputati.
I due giocatori finirono agli arresti domiciliari nel gennaio 2023 e nel giugno successivo furono rimessi in libertà. L’indagine della Procura aveva ipotizzato un presunto stupro di gruppo che risale alla notte tra il 26 e il 27 marzo del 2022. Uno degli altri tre imputati è stato condannato a 2 anni e 8 mesi e gli altri due a 2 anni 5 mesi.
Uno dei due episodi di violenza sessuale contestati è avvenuto, secondo il giudice, con l’abuso delle condizioni di inferiorità in quanto la vittima – nei cui confronti è stata disposta una provvisionale di 150mila euro – aveva bevuto molto. Le motivazioni della sentenza saranno depositate in 90 giorni. I giovani imputati erano presenti alla lettura della sentenza e subito dopo hanno lasciato l’aula impietriti.
«Sono devastati perché sono dei ragazzi normali di 20 anni». Lo ha affermato l’avvocato Margherita Benedini, uno dei difensori dei cinque giovani. Il legale ha aggiunto di «non condividere» la sentenza precisando che il giudice ha dato «una ricostruzione diversa rispetto a quella della Procura».
Il pm Alessia Menegazzo, infatti, ha contestato la violenza sessuale per costrizione mentre il gup per induzione, ossia abusando della condizione di inferiorità della vittima che aveva bevuto molto.
Il Tribunale di Milano (Foto Daniele Buffa/Image Sport/Insidefoto)
Il procuratore Marcello Viola ha assegnato il fascicolo esplorativo, a “modello 45”, ai pm Roberta Amadeo, Pasquale Addesso e Giovanni Polizzi.
La Procura di Milano ha aperto un fascicolo conoscitivo, al momento senza indagati né ipotesi di reato, a partire dall’esposto, presentato dalla “Fondazione Jdentità Bianconera”, che contesta, attraverso alcuni legali, presunte irregolarità in relazione all’iscrizione dell’Inter all’ultimo campionato e, in particolare, relative alla “continuità aziendale”, ipotizzando reati fallimentari. Lo riporta l’ANSA.
L’esposto era arrivato sul tavolo degli inquirenti milanesi venerdì scorso e il procuratore Marcello Viola ha assegnato il fascicolo esplorativo, a “modello 45”, ai pm Roberta Amadeo, Pasquale Addesso e Giovanni Polizzi. “Jdentità Bianconera” è un’associazione nata nell’estate 2023 per “tutelare e difendere l’immagine e l’onorabilità dei tifosi della Juventus” e ha depositato nelle scorse settimane lo stesso esposto anche alla Covisoc, la Commissione di vigilanza della Figc.
In sostanza, con l’esposto si chiede alla Procura di Milano di valutare se ci siano le condizioni previste dall’articolo 38 del codice della crisi d’impresa, ossia per presentare ricorso al Tribunale fallimentare per l’apertura della “liquidazione giudiziale”, ossia la vecchia istanza di fallimento, verificando profili di uno stato di insolvenza del club e di conseguenza ipotesi fallimentari.
Nell’esposto, depositato anche alla Covisoc, i legali dell’associazione di tifosi hanno contestato, in particolare, anche l’esistenza dei requisiti minimi per l’iscrizione del club nerazzurro al campionato, tra cui “la fornitura” di “garanzie a supporto della cosiddetta continuità aziendale”.
Il proprietario della società lilla è coinvolto in un procedimento legale del tribunale di Alessandria per una presunta evasione fiscale
Il presidente Enea Bendetto
Le quote della società Ac Legnano sono attualmente sotto sequestro giudiziario. Enea Benedetto, proprietario della società di via Palermo, è coinvolto in un procedimento legale avviato dal tribunale di Alessandria.
Il 7 maggio scorso, il gip del tribunale di Alessandria ha notificato al Legnano il decreto che dispone il sequestro delle quote detenute da Enea Benedetto. Il presidente Enea Benedetto ha dichiarato: “La regolare operatività del Legnano non è stata compromessa e non lo sarà. Non ho nulla da temere perché sono convinto di poter dimostrare la correttezza, legittimità e liceità del mio operato ad Alessandria e la mancanza dei presupposti per il sequestro. Ho già incaricato i miei legali di impugnare il sequestro preventivo. Questo non intacca la nostra volontà e determinazione nel procedere con l’iscrizione della squadra e nell’eventuale richiesta di ripescaggio“.
l suo legale, l’avvocato Giuseppe Pipitone, fa chiarezza: “I reati contestati dal tribunale sono in concorso con altri soggetti, ma non riguardano reati contro il patrimonio bensì reati fiscali commessi per favorire o agevolare la società Alessandria calcio. Ad ogni modo il provvedimento è stato impugnato e sembrerebbe annullato, così come il sequestro della società Legnano. A giorni siamo convinti che arriverà lo svincolo. Non c’è dolo o responsabilità da parte di Benedetto. La vicenda per quanto ci riguarda appare sgonfiata e attendiamo a giorni l’esecuzione“.
PER APPROFONDIRE:
Il caso. Benedetto-Legnano, nuovo caos: “Lascio il club nelle mani di Dio»
Benedetto-Legnano, nuovo caos: “Lascio il club nelle mani di Dio”
Il presidente annuncia attraverso i canali social quattro ipotesi per i lilla con lo spettro del fallimento.
“Ho deciso di consegnare il Legnano nelle mani di Dio!“. Così il patron dei lilla, Enea Benedetto, si congeda dai tifosi del Legnano con una preghiera ad Allah, considerato il fatto che sia lui che il vicepresidente della società sono musulmani. “In questi casi – si legge nel post di instagram del presidente dell’Ac Legnano – la cosa più giusta è chiedere il supporto ed il consiglio di Allah (Subana Wa ‘Tala) attraverso la Istikhara Sakat. Istikhara (parola araba) significa chiedere la Guida di Allah, affinchè si compia la scelta giusta in qualunque tipo di affare“. Ma di affari per la verità attualmente ce ne sono pochi perché, dopo essere retrocesso in Eccellenza, il Legnano naviga in pessime acque dal punto di vista finanziario. Prima di Benedetto da questi parti si era visto tale Emiliano Montanari, ex presidente del Siena, società poi sparita, tanto che in Toscana hanno dovuto farne un’altra e partire dall’Eccellenza.
Oggi sono quattro le opzioni messe sul tavolo da Enea Benedetto, tutte riassunte in un post pubblicato sul proprio profilo social. La prima prevede un aumento di capitale, riservato ai tifosi ed agli imprenditori legnanesi, seguito da una non meglio precisata “creazione dei Lilla Coin come utility coin“. Monete che piacciono molto al presidente, che si occupa nella vita di criptovalute. La seconda è quella di “continuare da soli con una semplice creazione di un CdA e di un consiglio direttivo composto da amici, imprenditori e sponsor“. Quali non è dato saperlo poiché il Legnano attuale gode di pessima fama fra i tifosi stessi della società, alcuni dei quali si erano scatenati dopo la gara contro la Castellanzese causando danni per migliaia di euro allo stadio della Folgore Caratese, impianto concesso per la disputa dei playout del girone B. La terza opzione messa sul piatto da Benedetto è il “disimpegno totale e relativa cessione di quote“, a chi anche questo non è dato saperlo, considerando che il debito sarebbe pesante e che nessuno avrebbe la forza di accollarselo. La quarta opzione è quella che spaventa di più i tifosi, ovvero la fine del club, con la “Procedura di messa in liquidazione e scioglimento della SRL“. Mai nella storia ultracentenaria del Legnano calcio un presidente aveva ventilato il fallimento della società, cosa peraltro giù avvenuta nel 2009.
I giocatori, intanto, hanno smesso di allenarsi. Qualcuno, come Bagatini e Bardellonihanno già trovato una nuova società, l’Fc Castiglione della provincia di Mantova che gioca a Castiglione delle Stiviere. Altri sono in attesa di sapere quando e se saranno pagati per i servigi resi al club.
Rogo ieri pomeriggio, i vigili del fuoco stanno ancora operando
Sono ancora in corso da parte dei vigili del fuoco le operazioni di completo spegnimento e bonifica dell’incendio divampato poco dopo le 18:30 di ieri in un’azienda di trattamento rifiuti a Sandrigo (Vicenza). Nessuna persona è rimasta ferita nel rogo.
L’incendio si è sviluppato in un capannone di circa 1.400 metri quadrati con all’interno rifiuti vari, ancora da trattare e messi a deposito. I pompieri, arrivati da Vicenza, Bassano, Padova e con i volontari di Thiene (Vicenza) con tre autopompe, tre autobotti, l’autoscala e 22 operatori coordinati dal funzionario di guardia, hanno iniziato le operazioni di spegnimento.
Le squadre sono riuscite a circoscrivere le fiamme ed evitare un rogo generalizzato di tutto il capannone che è stato salvato. Sul posto nella serata di ieri il personale dell’Arpav per il monitoraggio ambientale. Procedono le operazioni di bonifica con dei ragni per lo smassamento e il minuto spegnimento di tutto il materiale coinvolto dalle fiamme. Al vaglio dei tecnici le cause dell’incendio.
Lo spagnolo è il terzo pezzo da novanta che saluta dopo Felipe Anderson e Kamada: era il giocatore più pagato della rosa (4 milioni, come Immobile). Con l’Al Duhail ora raddoppierà lo stipendio. Ai biancocelesti 12 milioni
Terza uscita pesante. Dopo gli addii di Felipe Anderson e Kamada, entrambi svincolatisi dalla Lazio, anche Luis Alberto lascia i biancocelesti. Lo spagnolo, che aveva manifestato la volontà di andarsene dopo la partita con la Salernitana di aprile, andrà all’Al Duhail. Alla Lazio andranno 12 milioni di euro, bonus compresi (ma il 25% della parte fissa andrà al Liverpool). Allo spagnolo andranno invece 8 milioni di euro a stagione. Raddoppierà così il proprio stipendio. Dopo l’addio, un anno fa, di Milinkovic, passato all’Al Hilal (lega saudita), per 40 milioni, parte dunque un altro pezzo da novanta, per aggiungersi al campionato qatariota.
LA POLEMICA – Dopo aver rinnovato il proprio contratto con la Lazio a inizio stagione, diventando il giocatore più pagato della rosa (4 milioni a stagione, al pari di Immobile), lo spagnolo, durante l’anno, non è riuscito a rendere per come il club si aspettava. Ad aprile, dopo la partita con la Salernitana, ha più rilasciato un’intervista che ha spiazzato tutti. “Non so quale sia il progetto della Lazio – disse -, ma so che questa è la mia ultima stagione qui. Non voglio più prendere un euro dalla Lazio. Ho già chiesto la rescissione del contratto. Credo che sia arrivato il momento di farmi da parte“. In realtà il direttore sportivo Angelo Fabiani smentì la versione del Mago, che non aveva mai chiesto la rescissione. Fra i due c’era infatti un accordo per discutere del futuro a fine stagione. Troppo forte però il richiamo dei soldi qatarioti. E così Luis Alberto ha deciso di rompere. E la Lazio ha venduto un giocatore, arrivato nel 2016, che in campo spesso ha incantato, ma fuori troppe volte ha creato tensioni. In biancoceleste chiude con due Supercoppe Italiane (2017 e 2019) e una Coppa Italia (2019).
I campioni d’Italia hanno annunciato il prolungamento del contratto del centrocampista
L’Inter ha comunicato di aver raggiunto un accordo per il prolungamento dicontratto di Barella: il centrocampista classe 1997 resterà in nerazzurro fino al 30 giugno 2029. L’agognato rinnovo porta Barella ad altezze che nessun italiano raggiunge in Serie A. L’accordo toccherà quota 7 milioni, bonus (facili) compresi a stagione, ed era già pronto da settimane.
DURATA CONTRATTO – Il centrocampista sardo era da tempo in trattativa per il prolungamento del contratto che sarebbe scaduto tra poco più di due anni, il 30 giugno 2026. Nicolò al momento è con gli Azzurri in Germania per l’Europeo anche se infortunato. Salterà la prima partita, quella del debutto dell’Italia di Spalletti, quella di sabato contro l’Albania.
LE PAROLE – Il centrocampista ha poi commentato il rinnovo sul sito ufficiale dell’Inter: “Oggi sono estremamente felice – si legge – ed emozionato di firmare il prolungamento del mio contratto con l’Inter per così tanti anni. Non ho mai avuto nessun dubbio: credo in questo progetto e, soprattutto, volevo che questa firma arrivasse prima del campionato europeo. Sono davvero orgoglioso di poter difendere ancora per tanto tempo i colori di questo grande Club. Il mio desiderio è quello di continuare sulla strada dei successi che con il gruppo e il mister abbiamo intrapreso in questi anni. Vogliamo crescere sempre di più per dare altre gioie ai nostri tifosi. Con loro abbiamo vissuto dei momenti indimenticabili, e sono certo che ne arriveranno tanti altri. Ora sono concentrato sul campionato europeo con l’Italia, ci rivedremo presto alla ripresa della stagione. Non vedo l’ora di ricominciare di fronte al meraviglioso pubblico nerazzurro, tutti insieme per l’Inter.
Come la scorsa settimana, come fosse un dejà-vu. Domani Tullio Tinti farà visita alla sede dell’Inter, ancora una volta per trattare il prolungamento contrattuale del suo assistito Simone Inzaghi. Nell’agenda di domani la dirigenza nerazzurra ha quindi un appuntamento importante da affrontare, anche se i pochi scogli sembrano già superati. Per questo motivo l’incontro potrebbe addirittura essere risolutivo in una trattativa nella quale l’esito positivo non è di fatto mai stato in dubbio.
IL PUNTO – A oggi l’allenatore campione d’Italia è legato all’Inter fino al 2025, per una stagione ancora. Per lui è però pronto un rinnovo fino al 2027 – alla pari del management– con un adeguamento al rialzo dell’ingaggio, ovviamente giustificato dalla splendida stagione valsa la seconda stella sulla prossima maglia da gioco nerazzurra. Dai 5 milioni di euro annui attuali di base il tecnico partirà verosimilmente da 6,5, per poi salire con gli immancabili bonus. Sono proprio questi a dover essere definiti nella giornata di domani, probabilmente legati al percorso dell’Inter nelle varie competizioni italiane e internazionali. Sarà anche un dejà-vu, ma il finale potrebbe essere diverso senza necessità di un ulteriore appuntamento in agenda.
Il precedente record azzurro durava da quasi 23 anni: il 10 agosto 2001 lo aveva fatto registrare Fabrizio Mori
Alessandro Sibilio
Gli Europei dei sogni per l’atletica italiana davanti al pubblico casalingo di Roma continuano con una nuova impresa. A portarla a compimento è Alessandro Sibilio, che conquista la medaglia d’argento e il primato italiano con 47’’50 nei 400 metri ostacoli. Più veloce di lui è stato solo il norvegese Warholm, che ha vinto in 46″98. Bronzo per lo svedese Bengtstrom in 47″94.
Il precedente record italiano di Fabrizio Mori, che resisteva dal 10 agosto 2001. Gara condotta in modo magistrale dall’azzurro Sibilio, che è riuscito a reggere i ritmi dell’avversario norvegese senza mai concedere nulla a chi lo stava inseguendo.
L’attesa in questa notte all’Olimpico è ancora tutta per il capitano azzurro Gianmarco Tamberi. Il favorito nella gara del salto in alto ha scelto di rinunciare ai 2.17 entrando in gara con una misura più alta. A tifare per Tamberi c’è anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dal canto suo, Gimbo fatica nel terzo salto, ai 2.29, che supera solo al terzo tentativo e poi va ai 2.31 al primo atto. E si laurea campione d’Europa.
Storica doppietta per Nadia Battocletti: la trentina ha conquistato l’oro nei 5.000 e oggi anche nei 10.000, come fece Salvatore Antibo agli Europei di Spalato nel 1990.
Ancora maltempo dalle 16.30 di oggi: decine di interventi da parte dei vigili del fuoco. Difficoltà per la circolazione, ulteriore peggioramento in serata
Due immagini dell’acquazzone di oggi fra Varese e Alto Milanese
La battaglia ingaggiata dal maltempo all’estate (e, più in generale, al caldo e al clima mite) continua. Ampiamente previste per oggi, martedì 11 giugno, con tanto di tradizionale allerta, stavolta colorata di arancione, le precipitazioni sono arrivate nell’area nord-ovest della regione. Forti acquazzoni hanno colpito sorpattuto le province di Milano, Varese eLecco. Nel Comune di Cernusco sul Naviglio, in via Italo Svevo, secondo quanto riferiscono i carabinieri, sono stati inviati i sommozzatori del nucleo di Milano per evacuare alcuni residentida un’abitazione.
Scia d’acqua – La prima zona a essere colpita è stata la provincia di Varese. Poco dopo le 16.30 un violento acquazzone si è abbattuto sulla città-giardino e i comuni limitrofi. Una grande quantità d’acqua si è rovesciata sul capoluogo: fra le castellanze più in difficoltà Masnago, dove numerose sono state le chiamate ai centralini dei vigili del fuoco per allagamenti, che hanno reso complicata la circolazione, soprattutto per i mezzi pubblici. La pioggia, successivamente, ha raggiunto la Valceresio, fino ai confini con la Svizzera, ma ha fatto capolino anche più giù, nell’Alto Milanese.
Maltempo a Milano
Più tardi l’area interessata dai fenomeni si è ulteriormente ampliata. Gli acquazzoni hanno raggiunto anche Milano, a partire dalle 18.30. L’intensità si è via via attenuata, ma la guardia resta alta, anche nel monitoraggio della situazione fiumi (Sevesoe Lambro). L’allerta arancione resta in vigore fino alle 6 del mattino di domani, mercoledì 12 giugno.
Le condizioni del tempo sono ulteriormente peggiorate dopo le 21. Un nuovo temporale, più forte, è tornato ad abbattersi su Milano. Numerosi i disagi segnalati, un po’ su tutto il territorio cittadino. Diverse squadre dei vigili del fuoco sono intervenute per rispondere ad oltre 70 chiamate di emergenza per allagamenti, con alcuni sottopassi completamente allagati e diverse auto bloccate
Lecco e provincia sotto il nubifragio: decine di interventi dei vigili del fuoco
A causa delle violente precipitazioni si registrano allagamenti, crolli di alberi e dissesti. Mobilitati anche i volontari della Protezione civile
Le strade trasformate in fiumi
Un diluvio ha allagato Lecco e provincia. I vigili del fuoco stanno fronteggiando decine di richieste di aiuto. L’allerta meteo è scattata in serata, quando un violento nubifragio ha colpito in diverse zona del territorio. L’epicentro è stato attorno al capoluogo: Lecco, Valmadrera, Garlate, Galbiate.
In Alto Lario, a Lezzeno di Bellano, le precipitazioni hanno raggiunto un’intensità di 975 millimetri di pioggia, cioè di quasi mille litri per metro quadro di terreno, una vera e propria bomba d’acqua, che fortunatamente è durata poco. A causa della pioggia battente, le strade si sono trasformate in fiumane d’acqua e fango. Sono inoltre caduti alberi e rami. Numerosi pure gli allagamenti.
Oltre ai vigili del fuoco sono stati mobilitati i volontari dei diversi gruppi di Protezione civile. Al momento non si registrano comunque né feriti, né sfollati e la situazione sembra tornata sotto controllo. Ieri era stata la Valsassina ad essere investita da una forte grandinata seguita da un acquazzone.
Sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco. Le fiamme sarebbe divampato da un cantiere
Un fumo nero improvviso e i turisti in fuga dalla reggia. Paura in Francia a Versailles, dove diverse squadre dei vigili del fuoco sono intervenute spegnere un incendio divampato all’interno della reggia, nei pressi di Parigi. Dalle foto e dai video pubblicati sui social da i turisti, si vede una densa colonna di fumo nero uscire dal tetto dell’edificio.
Appena è scattato l’allarme antincendio, la reggia è stata immediatamente evacuata.Il personale al lavoro e i turisti sono stati fatti uscire e messi in sicurezza. Secondo le informazioni fornite da Bfm Tv e Le Parisien, a prendere fuoco sarebbe stato un cantiere a livello del tetto della Reggia, vicino alla Cour de Marbre. La centrale operativa dei vigili del fuoco è intervenuta con tutte le squadre in servizio in quel momento e le fiamme sono state domate tra lo stupore e la paura dei turisti che scattavano foto. Non ci sono stati feriti e ora si dovranno valutare i danni alla struttura della reggia.
Una densa colonna di fumo nero si alza in cielo dal tetto della reggia di Versailles a Parigi
L’ex velocista protagonista con un assist a Del Piero. Ma la serata non si è conclusa come avrebbe immaginato
Brutto infortunio perUsain Bolt, il velocista più famoso di tutti i tempi. Non su una pista di atletica, sport che comunque ha lasciato da tempo, ma in un campo di calcio. E poco dopo un assist perDel Piero. Bolt ha preso parte a un incontro di beneficenza, regalando un assist all’ex numero 10 della Juventus che ha realizzato un gol molto simile a quello di Germania-Italia del 2006. La serata di Bolt, però, si è conclusa nel peggiore dei modi, infortunandosi dopo un duro intervento dell’attore Danny Dyer e riportando la rottura del tendine d’Achille.
Come si è infortunato Usain Bolt – In occasione dell’infortunio, Bolt stava correndo verso l’area di rigore avversaria, quando è stato falciato dall’attoreDanny Dyer. Un’entrata durissima, che ha costretto il giamaicano a uscire in barella e gli ha procurato la rottura del tendine d’Achille. A comunicare la notizia è stato lo stesso Bolt tramite i suoi canali social: «Tendine d’Achille distrutto, ma so di essere un guerriero».