Mese: giugno 2023
Murgia sospende le uscite pubbliche, l’ultima a Torino: «Non ho le forze né il tempo»

Lo annuncia la stessa scrittrice nelle stories di Instagram, sul treno di ritorno da Torino, dopo aver partecipato a un incontro su Fernanda Pivano nell’ambito di Archivissima
«Sto tornando a casa da quella che era l’ultima uscita pubblica che conto di fare per i prossimi sei mesi». Lo scrive Michela Murgia nelle stories di Instagram, sul treno di ritorno da Torino, dopo aver partecipato a un incontro su Fernanda Pivano nell’ambito di Archivissima. «Grazie degli inviti che mi state facendo – aggiunge – Non ho le forze né il tempo per accettarli, il mio prossimo tempo è per chi amo».
«Non farò neanche presentazioni di Tre Ciotole», fa sapere la scrittrice parlando della sua ultima opera. «Ma Libri Mondadori ha pensato di fare per me una cosa speciale, una ristampa di 5.000 copie autografe, andranno in tutte le librerie italiane. Grazie a voi che state amando questo libro oltre ogni speranza». Poco più di un mese fa la scrittrice, drammaturga, opinionista, autrice del bestseller Accabadora, ha reso pubblica in un’intervista al Corriere della Sera la sua malattia: un cancro al quarto stadio con metastasi alle ossa, ai polmoni e al cervello. Da allora ha raccontato sui social alcuni momenti privati, celebrando la sua famiglia queer ma anche continuando le sue battaglie da attivista per i diritti.
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Terrore all’aeroporto: due aerei si scontrano sulla pista dello scalo
Per fortuna non capita spesso, grazie alle preziose informazioni degli operatori nelle torri di controllo degli aeroporti e alla preparazione dei piloti, ma nel grande aeroporto di Tokyo, due aerei si sono scontrati sulla pista. L’incidente ha coinvolto i velivoli di due grandi compagnie, che avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia, ma così non è stato.
Cosa è successo – Lo scontro è accaduto stamani, intorno alle 11 del mattino, ora del Giappone, in cui un aereo della Thai Airways International in partenza per Bangkok e un Eva Airways in partenza per Taipei, sono entrati su una determinata pista dello scalo nello stesso momento, senza dare la normale precedenze, e si sono scontrati.
Nessuna conseguenza – La prontezza dei piloti ha evitato il peggio, perché la fase di rullaggio è stata interrotta e lo scontro non ha provocato danni ingenti o conseguenze gravi per le persone a bordo.Nei filmati che si trovano su Twitter, si vede un dipendente dell’aeroporto che raccoglie pezzi di aereo caduti sulla pista, che è stata momentaneamente chiusa per permettere l’attività di manutenzione.
Il comunicato sindacale del Corriere della Sera e la risposta dell’editore
Per due giorni – sabato 10 e domenica 11 giugno – l’edizione cartacea del Corriere della Sera non sarà in edicola; quella digitale non sarà aggiornata venerdì 9 e sabato 10 giugno: ecco le motivazioni del Comitato di redazione, e la risposta dell’editore.
L’assemblea dei giornalisti del Corriere della Sera ha bocciato l’ipotesi di accordo raggiunta dal Cdr dopo una trattativa con l’azienda per portare avanti le istanze della redazione e dopo la proclamazione di due giorni di sciopero. Uno sciopero che era stato deciso all’unanimità di fronte al rinnovato e reiterato peggioramento delle relazioni sindacali. Dopo mesi di confronto, infatti, l’azienda non aveva dato risposte alle nostre istanze: il rinnovo dell’accordo di smart working, il premio di risultato e l’aggiornamento professionale, messo in discussione dopo oltre vent’anni. Il tavolo si stava chiudendo con la proroga dello smart working per 12 mesi, un premio di risultato per il 2023 e una rimodulazione dell’aggiornamento professionale.
Le risposte arrivate alla fine della trattativa tra Cdr e azienda, però, non hanno convinto l’assemblea che ha deciso, nella sua sovranità, di confermare i due giorni di sciopero dalle 00.01 di venerdì alla mezzanotte di sabato. Il Cdr ha presentato a maggioranza le dimissioni e, quindi, decade. – Il Cdr
Abbiamo trattato con il Comitato di Redazione (CdR) che è l’organismo delegato dall’assemblea per le relazioni sindacali.
Abbiamo trovato un accordo con il Comitato di Redazione che non è stato successivamente approvato dall’assemblea.
Ricordiamo che l’editoria è in un momento di grande trasformazione aggravato dall’aumento dei costi delle materie prime.
In un momento come questo sarebbe fondamentale lavorare uniti con l’apporto delle migliori energie della redazione.
Speriamo che i lettori capiscano la decisione assunta dall’assemblea. – L’Editore
Roma Pride 2023, la manifestazione al motto di ‘Queeresistenza’
Roma Pride 2023, sfilano Schlein, Gualtieri e Boschi: “Importante esserci”. Gli organizzatori: “Siamo un milione. Mai così tanti”
La partenza alle 15 da piazza della Repubblica, l’arrivo previsto alle 20 ai Fori imperiali
Migliaia le persone in piazza. “Rumore” di Raffaellà Carrà. Le bandiere arcobaleno e quelle dell’Anpi. La scritta sul carro di Gaynet “Orgoglio libera tutt3!, in apertura del corteo. Un pomeriggio di colori e musica, a cominciare da quella delle madrine Paola e Chiara. Ma anche di rivendicazioni e politica

Berlusconi, nuovo ricovero al San Raffaele

Il leader di Forza Italia si trova nello stesso ospedale da cui era stato dimesso lo scorso 19 maggio dopo un mese e mezzo di degenza. Non si trova in terapia intensiva. Tajani: “Controlli previsti”
Silvio Berlusconi è stato di nuovo ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano, la stessa struttura nella quale era stato ricoverato lo scorso 5 aprile (prima in terapia intensiva e poi in un reparto ordinario) e dalla quale era stato dimesso lo scorso 19 maggio, 45 giorni dopo.
REPARTO Q1 – A quanto si apprende, il leader di Forza Italia è arrivato al San Raffaele nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 9 giugno, accompagnato dalla scorta. Si trova nel reparto Q1 (lo stesso della scorsa degenza), ma non è ricoverato in terapia intensiva. Questo nuovo ricovero giunge inatteso: per domani ad Arcore era stata invitata la delegazione di Forza Italia al Governo per una ripresa a tempo pieno in prima persona dell’attività politica dell’ex premier. Il ministro degli Esteri, Tajani, però, precisa: “Sono controlli che erano già assolutamente previsti, sono stati soltanto anticipati di qualche giorno”.
Il capolavoro di Pafundi affonda la Corea del Sud: storica finale per l’Italia
La rete su punizione all’86’ regala la vittoria sofferta agli Azzurrini (2-1), in vantaggio con Casadei nel primo tempo ma subito raggiunta dal rigore di Lee. Domenica la sfida con l’Uruguay
Il più atteso, il più piccolo di tutti, che diventa un gigante. Simone Pafundi scrive la storia: entra nel finale e incastra nel sette una magica punizione mancina dal limite che stende la Corea del Sud. Un’apparizione, nello stadio intitolato a Diego Armando Maradona. Dopo due partite guardate dalla panchina, il gioiello dell’Udinese (e pupillo di Roberto Mancini) abbaglia così di luce fortissima il Mondiale U20, trascinando l’Italia alla prima finale della sua storia in questa competizione. Dopo esserci giocati due volte il terzo posto nelle precedenti edizioni, questa volta puntiamo alla Coppa: domenica, alle 23 italiane e sempre a La Plata, contro l’Uruguay che ha battuto Israele 1-0 nell’altra semifinale. continua a leggere
Striscione di minacce al calciatore dell’Inter Federico Dimarco, indagati quattro tifosi del Milan
Le indagini della Digos hanno portato all’identificazione di quattro persone. Sarebbero stati sei o sette in totale gli autori del blitz sotto casa del calciatore nerazzurro
Ci sono quattro indagati per il caso dello striscione appeso nella notte tra il 18 e 19 maggio davanti alla casa di Federico Dimarco, difensore 25enne dell’Inter, che, al termine della vittoria nel derby di Champions, si era lasciato andare ad alcuni cori contro la tifoseria organizzata del Milan.
All’azione – secondo quanto ricostruito dalla Digos di Milano – avrebbe partecipato un gruppo composto da 6-7 esponenti della Curva sud rossonera, autori della scritta “Dimarco pensa a giocare… o la lingua te la facciamo ingoiare“.
Quattro di loro sono stati identificati e iscritti nel registro degli indagati del fascicolo aperto con l’ipotesi di reato di minacce aggravate. Le indagini della squadra tifoserie della Digos, coordinate dalla sezione distrettuale antiterrorismo, proseguono per identificare gli altri partecipanti. Non hanno preso parte al blitz – da quanto appreso – esponenti di spicco della curva sud.

agg.: Papa Francesco operato per tre ore: si sveglia e scherza con il chirurgo
L’intervento all’addome dopo quello di due anni fa. E chiede: «Quando facciamo il terzo?»
CITTÀ DEL VATICANO, 07 giugno 2023
Lui stesso aveva spiegato di temere l’anestesia, che due anni fa gli ha dato fastidio, e per questo aveva poi rifiutato di operarsi al ginocchio. Ma stavolta il Papa non ha potuto dire di no.
I dolori ricorrenti «da alcuni mesi» e sempre più intensi, «una sindrome subocclusiva intestinale dolorosa ingravescente», il pericolo di un’occlusione intestinale. I quaranta minuti di «controlli» al Gemelli, martedì mattina, erano gli ultimi esami prima dell’intervento. E quando Francesco si è svegliato, dopo tre ore di operazione in anestesia generale, ha trovato pure la forza di scherzare con il chirurgo Sergio Alfieri: «Quando facciamo la terza?». È stato il professore che lo ha operato, poco dopo le sette e mezzo di ieri sera, a scandire le parole più attese: «Anzitutto il Santo Padre sta bene, è vigile e cosciente. Mi ha già preso in giro».
Papa Francesco, arrivato al Gemelli alle 11.20, è stato operato ieri pomeriggio all’addome, «un intervento di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi» per la rimozione di un «laparocele incarcerato», ovvero un’ernia che si era formata sulla cicatrice dell’intervento precedente, a luglio del 2021, quando l’équipe guidata dallo stesso Alfieri gli asportò un tratto di colon («ho 33 centimetri di intestino in meno») per una stenosi diverticolare. continua a leggere
Biraghi colpito (e ferito) alla testa da un bicchiere lanciato dagli spalti durante la finale
Biraghi colpito (e ferito) alla testa da un bicchiere lanciato dagli spalti durante la finale, ecco cosa può succedere

Un oggetto ha colpito il capitano della Fiorentina, sanguinante dalla nuca e costretto a ricevere delle cure mediche
Brutto episodio accaduto durante la finale di Conference League. Al 37′ del primo tempo l’arbitro è stato costretto a interrompere il gioco dop il lancio di oggetti, in particolare bicchieri di plastica, in campo dal settore occupato dai tifosi del West Ham. Un oggetto ha colpito il capitano della Fiorentina Cristiano Biraghi, sanguinante dalla nuca e costretto a ricevere delle cure mediche.
Fiorentina a Praga, violenti scontri tra tifosi: 16 fermati
il bilancio degli scontri avvenuti in un locale di via Rytirska, nella città vecchia di Praga, a un passo dalla famosa piazza San Venceslao
Sedici fermati, Digos negli uffici polizia a gestire la situazione e capire la dinamica e le responsabilità, la polizia li ha fermati praticamente subito, ora si lavora per rilasciarli ma rischiano processo per direttissima domattina con condanna da tramutare in sanzione pecuniaria. È il bilancio degli scontri avvenuti in un locale di via Rytirska, nella città vecchia di Praga, a un passo dalla famosa piazza San Venceslao. Secondo la ricostruzione della polizia ceca, un gruppo di tifosi viola avrebbe aggredito alcuni tifosi del West Ham seduti in un pub. Nel parapiglia ci sono stati lanci di bottiglie e sedie, mentre qualche tifoso ha acceso fumogeni.
Gli scontri sono stati anche ripresi in un video che sta diventando virale sui social. I fan della Fiorentina, sempre secondo le ricostruzioni dei media locali, avrebbero anche aggredito un poliziotto, mentre nel pub in questione ci sarebbe stato un principio d’incendio. La polizia, che in assetto antisommossa da stamani controlla il centro cittadino, ha arrestato 12 sospetti.
Brescia-Cosenza, le rondinelle pagano con lo 0-3 e due giornate a porte chiuse (ma nessuna multa)
La decisione del giudice sportivo dopo lunga analisi: tre turni di squalifica a Karacic e Rigione, venuti alle mani negli spogliatoi
Non è stata una stangata, casomai una stangatina. Il Brescia paga le intemperanze dei propri tifosi, durante la sfida play out con il Cosenza, “solo” con due partite da giocare a porte chiuse nella prossima stagione al Rigamonti. E l’inevitabile 0-3 a tavolino, che cancella il pareggio 1-1 ottenuto sul campo prima dell’invasione e del lancio dei fumogeni che impedirono all’arbitro Massa, giovedì scorso, di far proseguire la partita nell’ultimo minuto di recupero a disposizione.
Questa la sentenza del giudice sportivo, che ha anche squalificato Karacic (Brescia) e Rigione (Cosenza) per tre turni: secondo il referto dell’arbitro, sarebbero venuti alle mani nel tunnel che porta agli spogliatoi.
“Il Giudice sportivo, si legge nel comunicato – visto il rapporto dell’Arbitro nel quale veniva riportato che: al 52° del secondo tempo la gara veniva sospesa temporaneamente a causa del lancio sul terreno di giuoco di almeno dieci fumogeni, successivamente al predetto lancio alcuni sostenitori della Soc. Brescia invadevano il terreno di giuoco costringendo gli Ufficiali di gara ed i calciatori delle due società a rientrare negli spogliatoi, dopo circa 20/25 minuti il Direttore di gara rientrava sul terreno di giuoco e, confrontandosi con il Responsabile dell’Ordine Pubblico, il quale comunicava che non vi fossero le condizioni di sicurezza per riprendere, sospendeva definitivamente la gara; visto, inoltre, il referto dei collaboratori della Procura federale nel quale, tra l’altro, veniva riportato che, nelle zone limitrofe allo stadio, si verificavano scontri tra le Forze dell’Ordine ed i sostenitori della Soc. Brescia, che causavano il ferimento di alcuni tra tifosi, rappresentanti della Forze dell’Ordine e steward, oltre al danneggiamento di tre vetture della Polizia e due dei Carabinieri, tant’è che solo in tarda notte gli Ufficiali di gara ed i componenti delle due società riuscivano ad abbandonare l’impianto di giuoco; in virtù della gravità dei fatti sopra descritti la Soc, Brescia deve rispondere, a titolo di responsabilità oggettiva, ex art. 26 comma 1 CGS, pertanto deve essere sanzionata, anche se ricorrono le circostanze previste dall’art. 29 comma 1 lett. a) e b) CGS, ex artt. 8 comma 1 lett. e) e 10 comma 1 CGS;
P.Q.M.
delibera di infliggere alla Soc. Brescia la perdita della gara con il punteggio di 0-3, oltre alla sanzione dell’obbligo di disputare due gare a porte chiuse.
Attacco hacker contro i supermercati Bennet: sospesi per sicurezza i pagamenti online
La catena della grande distribuzione è finita nel mirino dei pirati informatici. La società rassicura: «I dati dei clienti sono al sicuro»
La catena della grande distribuzione Bennet è sotto attacco hacker dalla sera del 2 giugno. Per i clienti è diventato impossibile eseguire i pagamenti digitali. Secondo quanto appreso dal Corriere, che ha avuto conferma dell’attacco da fonti qualificate, gli hacker hanno chiesto un riscatto alla società.
L’azienda ha subito precisato in un comunicato che, in conseguenza dell’attacco, ha deciso di «sospendere, in ottica cautelativa, il regolare funzionamento di alcuni servizi correlati all’infrastruttura tecnologica». Mentre, per risolvere la vicenda, oltre a informare le autorià italiane competenti, si è rivolta anche a esperti internazionali per adottare «una serie di interventi volti a ripristinare la regolare operatività dei sistemi informatici nel più breve tempo possibile e, al contempo, aumentare ulteriormente gli elevati standard di sicurezza che già la contraddistinguono».
Nel comunicato si legge ancora che «Bennet desidera rassicurare i propri clienti sul fatto che, sulla base di quanto emerso finora dalle attività di analisi e ripristino in corso, non risultano impatti che possano afferire all’area di riservatezza relativa ai dati dei clienti. L’azienda informa infine che tutti i punti vendita sono sempre stati pienamente operativi, fatta eccezione per alcuni servizi accessori e l’area e-commerce, che sono stati momentaneamente sospesi in forma cautelativa».
Nata 60 anni fa per volontà del fondatore Enzo Ratti, e presente in tutto il Nord Italia, Bennet conta 65 tra ipermercati e superstore oltre 58 punti di ritiro bennetdrive attivi, con una superficie di vendita complessiva di mq. 300.000, oltre 6.000 dipendenti, 50 gallerie commerciali di proprietà e più di 1.350 negozi al proprio interno.
Papa Francesco ricoverato oggi al Gemelli: sarà operato nel pomeriggio
In programma un intervento chirurgico per papa Bergoglio
«La diverticolite è tornata, però è sotto controllo», aveva detto a fine gennaio. Ed è per questo che, dopo l’udienza generale, Francesco è tornato oggi al Gemelli per essere operato nel pomeriggio: come a luglio del 2021, quando fu ricoverato per una stenosi diverticolare e rimase in ospedale dieci giorni. «Nel primo pomeriggio sarà sottoposto in anestesia generale ad un intervento chirurgico di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi», informa la Santa Sede. «L’operazione, concertata nei giorni scorsi dall’équipe medica che assiste il Santo Padre, sì è resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti».
I controlli di martedì mattina servivano a preparare l’operazione. «La degenza durerà diversi giorni per permettere il normale decorso post operatorio e la piena ripresa funzionale», si spiega. Del resto Francesco ha in programma due viaggi in agosto, dal 2 al 6 a Lisbona per la Giornata mondiale della gioventù e a fine mese in Mongolia. Un intervento immediato gli darà tempo per la convalescenza. Non sarà una cosa leggera. L’intervento di per sé non è complesso, ma l’età e le condizioni del paziente lo rendono comunque delicato: Francesco è un uomo di 86 anni che il 29 marzo ha dovuto ricoverarsi tre giorni per problemi cardiorespiratori. ll Vaticano parlò di una «infezione respiratoria» poi diagnosticata ufficialmente come una «bronchite su base infettiva». continua a leggere
Bomba d’acqua a Milano: alberi caduti, strade e cantine allagate
articolo: Bomba d’acqua a Milano: alberi caduti, strade e cantine allagate (ilgiorno.it)
Una ventina gli interventi dei vigili del fuoco nella notte. Tra le zone più colpite dal nubifragio i quartieri di Isola-Maggiolina, Città Studi e San Siro. Disagi anche ad Arconate e San Giuliano, nel Milanese
Milano, 7 giugno 2023
Alberi caduti, strade e cantine allagate, decine di interventi dei vigili del fuoco nella notte a causa di una bomba d’acqua che ha colpito Milano e l’hinterland provocando disagi alla viabilità e danni in alcune abitazioni. Attorno alle 4.30 del mattino un violento temporale si è abbattuto sulla città, facendo registrare fino a 70 millimetri di pioggia. Tra le zone più colpite i quartieri di Isola-Maggiolina, Città Studi e San Siro. Investito dal violento nubifragio anche il Comune di Arconate, nel Milanese.
I problemi maggiori hanno riguardato la zona Nord-Ovest di Milano e in particolare Corbetta, dove si sono registrati diversi allagamenti di scantinati e cantine. Una ventina, circa, gli interventi dei vigili del fuoco durante la notte, mentre questa mattina i vigili del fuoco sono al lavoro in una palazzina di San Giuliano in fase di ristrutturazione, nella quale si sono allagati alcuni appartamenti. Le previsioni meteo prevedono una tregua, nelle prossime ore infatti il cielo sarà coperto o poco nuvoloso ma non dovrebbero verificarsi altri rovesci di forte intensità.
Danni a causa del maltempo anche nel Varesotto, in particolare sulla zona del Verbano. Nella tratta fra Luino e Laveno Mombello la circolazione ferroviaria è stata interrotta questa mattina alle 5, orario di passaggio dei primi convogli, a causa dei detriti di diversi smottamenti finiti sui binari, in particolare all’imbocco della galleria Laveno fra Porto Valtravaglia e Laveno Mombello
Finale Conference league : Fiorentina-West Ham
Dove si gioca Fiorentina-West Ham
Data e ora del calcio d’inizio: mercoledì 7 giugno, ore 21:00
Città: Praga
Stadio: Eden Arena (Fortuna Arena)
Arbitro: Carlos Del Cerro Grande Var: Juan Martinez Munuera
Dove si può vedere Fiorentina-West Ham in TV in Italia?
Canali TV: TV8,in chiaro
Sky Sport Uno (numero 201)
Sky Sport Football (203),
Sky Sport 4K (213)
Sky Sport (251).
DAZN, seguendo lo streaming su PC, smartphone e tablet.
SkyGo,
Now,
TV8.it
San Siro sold out: 43.000 biglietti venduti in 7 ore per vedere City-Inter sul maxischermo
I tifosi nerazzurri hanno preso d’assalto il sito di Vivaticket per acquistare i tagliandi d’ingresso. Coda virtuale di almeno un’ora per tutto il giorno
Quarantatremila biglietti venduti in sette ore. San Siro, aperto appositamente dall’Inter per consentire ai tifosi nerazzurri che non andranno a Istanbul di vedere tutti insieme sul maxischermo la finale di Champions, sabato è già sold out. Il sito di vivaticket, che ha gestito la vendita dei tagliandi, oggi per tutto il giorno ha avuto una fila virtuale di almeno un’ora. La vendita dei biglietti per il Meazza è stata aperta stamani alle 10 e per qualche ora c’è stata la prelazione riservata agli abbonati del campionato e ai soci Inter Club. Dalle 16 è cominciata la vendita libera fino a esaurimento posti, cosa accaduta poco dopo le 17.
MAXISCHERMO – La partita sarà visibile su un maxi schermo di 400 metri quadri posizionato sul primo anello arancio e i tifosi potranno accomodarsi sugli anelli del settore rosso, sul prato e negli spicchi di verde e blu attigui al rosso. I cancelli apriranno alle ore 19 e il prepartita verrà animato dall’intrattenimento di Radio 105.

Spezia-Verona si gioca a Reggio Emilia.
Spezia-Verona si gioca a Reggio Emilia. In campo domenica alle 20.45

Dopo l’intervento dell’Osservatorio, lo spareggio non sarà disputato alla Dacia Arena, ma al Mapei Stadium. Il rischio di incidenti è grande: la capienza sarà limitata ed è previsto un maxi servizio di sicurezza
Spezia-Verona si giocherà domenica alle 20,45 al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Niente Dacia Arena di Udine, come la Lega aveva fatto sapere ieri sera anche alle due società, dopo una giornata di colloqui che hanno coinvolto anche il Viminale. Lo spareggio per la salvezza è una partita ad alto rischio che verrà gestita con grande attenzione sotto il profilo dell’ordine pubblico. Per il momento la capienza dell’impianto (21.000) verrà ridotta e saranno riservati 4.000 posti nella Curva Sud ai tifosi del Verona e altrettanti nella Curva Nord ai supporters dello Spezia. Nelle prossime ore verrà deciso, dopo aver sentito le autorità cittadine e le forze dell’ordine, se aprire anche le tribune o quanto meno una parte di queste. Saranno ammessi solo i possessori della tessera del tifoso residenti in Liguria e in Veneto. I cancelli saranno aperti con largo anticipo, saranno disposti percorsi ad hoc per evitare contatti tra le opposte tifoserie e il Viminale incrementerà il numero di forze dell’ordine in supporto della Questura di Reggio Emilia. continua a leggere
CALCIOMERCATO – BENZEMA, UFFICIALE L’APPRODO IN ARABIA SAUDITA ALL’AL ITTIHAD. RITROVERÀ CRISTIANO RONALDO DA AVVERSARIO
CALCIOMERCATO – Dopo l’addio al Real Madrid, arriva anche l’ufficialità dall’Arabia Saudita: Karin Benzema ha firmato un triennale con l’Al Ittihad. A dare l’annuncio, è la stessa società di Gedda che pubblica le foto della firma sui propri profili social. Benzema in Arabia Saudita troverà da avversario l’ex compagno di squadra al Real Madrid Cristiano Ronaldo.
Milan, è ufficiale: Maldini lascia la società con effetto immediato – Maldini-Cardinale: tutti i motivi che hanno portato alla rottura
Si chiude l’era dell’ex capitano rossonero nel club. “Le sue responsabilità saranno assegnate a un gruppo di lavoro integrato che opererà in stretto contatto con Pioli”. La nota su Massara arriverà in seguito
Maldini lascia il Milan. È ufficiale. Questo il comunicato del club: “La società comunica che Paolo Maldini conclude il suo incarico nel club, con effetto dal 5 giugno 2023. Lo ringraziamo per il suo contributo in questi anni, con il ritorno del Milan in Champions League e con la vittoria dello Scudetto nella stagione 2021-22. Le sue responsabilità saranno assegnate a un gruppo di lavoro integrato che opererà in stretto contatto con il coach della prima squadra, riportando direttamente all’Amministratore Delegato“.
MASSARA – Lascerà il club anche Frederic Massara, al club dal 2019. Il comunicato riguardo il direttore sportivo arriverà in seguito, ma ormai anche il suo destino è segnato: dirà arrivederci ai rossoneri. Finisce l’era di Maldini e Massara al Milan.
Maldini-Cardinale: tutti i motivi che hanno portato alla rottura
Divergenze nella visione progettuale, richiesta di investimenti, libertà di azione. Sono tanti gli spigoli che il numero uno di RedBird e il d.t. non sono riusciti a smussare nel primo anno di lavoro insieme

E adesso fa un certo effetto andare a riguardarsi quella foto (un estatico faccia a faccia con il logo del Milan dietro, l’uno immerso negli occhi dell’altro con sorrisi a 32 denti) e rileggersi quelle parole (“Per me era molto importante conquistarlo. Alla fine abbiamo trascorso tre ore e mezza insieme… è stato fantastico”). I protagonisti dello scatto sono Gerry Cardinale e Paolo Maldini, immortalati a Casa Milan un anno fa nel giorno del signing di RedBird. Le parole sono del numero uno di RedBird ed erano rivolte al suo direttore tecnico, appena conosciuto. Dodici mesi dopo, il mondo dirigenziale rossonero è andato sottosopra: i sorrisi sono scomparsi, l’ultima ora trascorsa insieme è stata colma di tensione e Maldini non è più il direttore tecnico del Milan.
LA VISIONE DI GERRY – Poche ore dopo la conclusione dell’annata 2022-23 l’universo milanista si risveglia con uno tsunami su cui non era stata diramata allerta. Il bilancio stagionale non è stato eccelso, ma nemmeno da buttare. Obiettivo minimo in campionato raggiunto, con un quarto posto che vale un assegno da 50 milioni da parte della Uefa. Percorso in Champions super, con una semifinale conquistata in due soli anni dal ritorno nella coppa più prestigiosa (che mancava da sette). Insomma, si dava per scontato che nulla cambiasse. Quanto meno ai piani alti. Abbiamo però anche sempre ribadito qual è la visione imprenditoriale di Cardinale, businessman abituato a tracciare i bilanci soltanto alla fine e a valutare i suoi manager in base ai risultati collettivi e individuali. Ed evidentemente ciò che gli ha portato Maldini non l’ha soddisfatto.
DISAPPUNTO – Il riferimento va in particolare al mercato estivo 2022, che è stato indiscutibilmente un flop con l’unica eccezione di Thiaw, prospetto perfetto per le caratteristiche che cerca la proprietà nei nuovi arrivi. Sul resto, però, è stato buio pesto. A partire ovviamente da De Ketelaere, la spesa regina della scorsa sessione con un investimento di 35 milioni sui circa 55 spesi complessivamente. Fra i malumori della proprietà anche un certo disappunto per la mancanza pressoché totale negli ultimi due anni di player trading, ovvero un mercato quasi inesistente in uscita. Così come non sono sfuggite le recenti dichiarazioni di Paolo: “Secondo me non siamo ancora pronti per rimanere a questo livello, non siamo ancora con i migliori club. Dobbiamo fare investimenti ora. Essere tornati a questo livello deve essere sfruttato, investendo per rimanere fra le prime quattro e fare bene in Italia. Non siamo ancora strutturati per competere su due fronti, lo abbiamo detto alla stampa e ai nostri proprietari, lo sanno benissimo…”.
MONDI CON ESIGENZE DIVERSE – Questione di budget – fra i 50 e i 60 milioni un anno fa, stessa cifra (al netto delle eventuali cessioni) anche in questo –, che agli occhi di Maldini appare evidentemente non sufficiente per fare quel salto di qualità che ha chiesto in modo netto anche la Curva Sud alla società nell’ultima uscita contro il Verona. Il suo pensiero Paolo non l’ha mai nascosto: per salire ulteriormente di livello meglio i giocatori pronti rispetto ai talenti potenziali, ovvero investimenti inevitabilmente di una certa consistenza. Banalizzando: spese contro sostenibilità. Due mondi che, oltre certi limiti, non si incontreranno mai. Anche perché lui a un certo punto si è definito “garante del progetto”. Termine all’apparenza banale ma che banale non è quando c’è di mezzo un cognome come il suo che ha fatto la storia del Milan. Un’altra spina è stata l’autonomia in sede di mercato, ovvero libertà di azione – nel rispetto del budget, è chiaro – nella scelta dei profili ritenuti più adatti. Una libertà che è stata messa nero su bianco nel soffertissimo rinnovo dell’anno scorso arrivato soltanto nelle ultime ore di giugno. Un’autonomia che agli occhi della proprietà non solo non ha portato frutti, ma vanificato l’investimento finanziario del club. Tante, quindi, troppe le divergenze tra le due parti e in fondo il dialogo tra Cardinale e Maldini non è così difficile da immaginare. La cosa davvero complicata, semmai, era prevedere un finale simile.
La Sec accusa il colosso Binance di violazione delle regole
articolo: https://www.calcioefinanza.it/2023/06/05/la-sec-accuse-binance-di-violazione-delle-regole/
La società è accusata di cattiva gestione dei fondi dei clienti e di aver mentito alle autorità di regolamentazione e agli investitori sulle sue attività.

La Sec (Securities and Exchange Commission) accusa Binance, la maggiore piattaforma di scambio di criptovalute, di cattiva gestione dei fondi dei clienti e di aver mentito alle autorità di regolamentazione e agli investitori sulle sue attività, infrangendo quindi le leggi vigenti.
Binance avrebbe mischiato «miliardi di dollari» di fondi dei clienti e li avrebbe inviati segretamente a una società separata controllata dal fondatore e amministratore delegato della società, Changpeng Zhao. «Sosteniamo che Zhao e Binance conoscessero le regole ma hanno scelto consapevolmente di evaderle e mettere a rischio loro clienti e gli investitori», afferma la Sec. I capi d’accusa sono tredici e riguarderebbero la violazione delle norme sui titoli. Dopo la notizia, il BNB perde il 6% a 288 dollari.
La società è molto nota in Italia ed è attiva anche nel mondo del calcio, dove ha siglato un accordo di sponsorizzazione con la Lazio. Binance è main sponsor del club guidato da Claudio Lotito, con un contratto siglato nell’ottobre del 2021 per due anni (e un terzo come opzione) del valore complessivo di 30 milioni di euro tra quota fissa e variabile.
COUNTDOWN : Manchester City – Inter

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Manchester City – Inter

Cardinale-Maldini, alta tensione: il d.t. potrebbe essere al capolinea

Dopo il confronto di stamane il rischio che Paolo e i rossoneri si separino è alto: sul tavolo molte divergenze progettuali. Con lui se ne andrebbe anche Massara, mentre Pioli rimarrebbe al suo posto
Il Milan e Paolo Maldini sono vicini alla rottura. L’incontro tra Gerry Cardinale e il d.t. di questa mattina è diventato un faccia a faccia molto teso. Cardinale e Maldini si sono lasciati con il contrasto aperto e il rischio che il Milan e il suo direttore tecnico si separino è alto. Possibile che la rottura venga ricomposta? Impossibile escluderlo ma è difficile. L’impressione è che la serata non porterà novità ufficiali. Domani, chissà. Per il Milan, evidentemente, sarebbe il Big Bang che apre un nuovo corso e chiude l’era dello scudetto nel modo più clamoroso. I risultati stagionali – semifinale di Champions e qualificazione alla prossima edizione – avevano spinto tutti a considerare logica la continuazione del rapporto, con RedBird proprietà ambiziosa e Maldini nel suo ruolo di capo dell’area tecnica, per i tifosi bandiera del club e filo col passato. Tanti problemi però rimanevano, sotto la superficie.
I MOTIVI – Il contrasto nasce dalle divergenze nei progetti per il nuovo corso e per la prossima stagione in particolare. RedBird evidentemente non è stata soddisfatta sia dell’andamento della stagione, con un quinto posto trasformato in quarto solo dalla penalizzazione subita dalla Juventus, sia degli investimenti estivi, con Charles De Ketelaere e Divock Origi simboli di scelte che non hanno dato risultato sul campo. E’ evidente però che qualcosa, nel rapporto tra Maldini e la proprietà, non va, a prescindere dalle vittorie e dalle sconfitte. Maldini, dopo anni complicati nel rapporto con l’allora a.d. Ivan Gazidis, il 30 giugno 2022 ha firmato un rinnovo biennale. Quel contratto gli ha garantito autonomia totale sull’area tecnica, all’interno del budget stabilito dalla proprietà: una stretta di mano tesa, arrivata dopo lunga contrattazione sul contratto, dibattuto riga dopo riga. Troppo, probabilmente. Di sicuro, il feeling non è mai stato totale. Fino alla spaccatura di oggi. In questo scenario, si interromperebbe anche il lavoro del direttore sportivo Ricky Massara, vicinissimo a Maldini, l’uomo delle trattative in questi anni di rincorsa al vertice italiano ed europeo.
Kim, niente nazionale: la Corea del Sud lo… convoca per il servizio militare

L’addestramento di tre settimane è previsto anche per gli sportivi di fama internazionale, con il vantaggio di non doversi sottoporre alla ferma di 21 mesi. Ma il caso che agita il c.t. Klinsmann è l’arresto per tangenti di Jun-ho Son, centrocampista dello Shandong Taishan
Nessuno, ma proprio nessuno, può sfuggire al servizio militare in Corea del Sud. Così, nemmeno Min-jae Kim ha potuto sottrarsi. Il difensore del Napoli, premiato ieri come campione d’Italia, non potrà essere a disposizione del commissario tecnico della sua nazionale, Jurgen Klinsmann, per questo motivo. Il giocatore dovrà svolgere il periodo di addestramento di tre settimane, durata simbolica rispetto a quella ordinaria prevista dalla legge in virtù dei meriti sportivi. La Corea del Sud dovrà fare a meno di lui per le amichevoli in programma il 16 giugno contro il Perù e il 20 contro El Salvador. La normativa parla chiaro: tutti gli uomini abili tra i 18 e i 28 anni devono prestare servizio con le forze armate per 21 mesi. Sono previste però delle esenzioni per gli atleti e le personalità del mondo dello spettacolo che abbiano vinto competizioni internazionali riconosciute dalle autorità. I casi più eclatanti riguardano Heung-min Son, che grazie alla vittoria dei Giochi Asiatici del 2018 ha dovuto prestare servizio soltanto 21 giorni, e soprattutto i Bts, band di fama internazionale a cui invece non è stata riconosciuta l’esenzione e che per questo ha dovuto sospendere l’attività.
IL CASO JUN-HO SON – Nella lista dei convocati di Klinsmann, c’è un nome a catturare l’attenzione: Jun-ho Son, centrocampista dello Shandong Taishan. Il giocatore è stato arrestato in Cina per corruzione e nonostante l’intervento di alcuni emissari della Federcalcio coreana, non è stato possibile liberarlo. “Ovviamente siamo tutti scioccati dalla situazione di Jun-ho e ha il nostro totale sostegno. Ci stiamo prendendo cura di lui, sta ricevendo il nostro supporto. Non conosciamo il suo stato d’animo, non sappiamo quale sia il suo stato fisico, ma credo che meriti tutto l’appoggio che possiamo dargli” ha detto Klinsmann in una conferenza stampa con i giornalisti del Paese asiatico. Secondo alcuni organi di stampa cinesi, il giocatore coreano è stato arrestato “con il sospetto di aver accettato tangenti da parte di dipendenti non statali”.
Il discorso di Ibrahimovic: «Sarò milanista per sempre, voglio dire “ciao” al calcio ma non a voi»
Zlatan nel suo saluto d’addio sul prato di San Siro: «Forza Milan, arrivederci»
CorriereTv
Un video celebrativo e tante lacrime da parte dei tifosi unite ai cori. Così il Milan ha voluto celebrare Zlatan Ibrahimovic nel suo saluto d’addio sul prato di San Siro al termine della vittoria del Milan sul Verona. Lo svedese, accolto in campo dai suoi compagni che per l’occasione indossavano tutti la maglia numero 11, ha poi salutato staff e dirigenti prima di prendere la parola al centro del campo, dopo aver ricevuto una divisa speciale firmata da tutti i rossoneri. «Non respiro, ma va bene così. Dentro questo stadio sono passati tanti ricordi ed emozioni – ha detto Ibra, accompagnato dai cori incessanti dei tifosi -. La prima volta che sono arrivato al Milan mi avete dato la felicità, la seconda l’amore. Voglio ringraziare la mia famiglia e tutti quelli che mi stanno vicini per la pazienza che hanno avuto. Ringrazio anche i giocatori, che sono stati la mia seconda famiglia. Ringrazio l’allenatore e lo staff per la responsabilità che mi hanno dato. Ringrazio i dirigenti per l’opportunità. Voglio dire grazie dal profondo del cuore a voi tifosi. Mi avete accolto a braccia aperte, facendomi sentire a casa. Sarò milanista per tutta la vita. È arrivato il momento di dire ”ciao” al calcio, ma non a voi. Forza Milan, arrivederci».
Tifoso cade dagli spalti e muore: l’arbitro sospende la partita
articolo: Tifoso cade dagli spalti e muore: l’arbitro sospende la partita – Calciomercato
Tragedia sugli spalti: un tifoso muore durante la partita dopo essere caduto dagli spalti poco dopo l’inizio del match


Partita sospesa dopo la tragedia: un vero dramma quello consumatosi sugli spalti dove un tifoso è morto dopo una rovinosa caduta.
Tragedia in Argentina dove un tifoso del River Plate è morto durante la partita di campionato tra la propria squadra del cuore e il Defensa y Justicia. Il supporter del River è caduto dagli spalti quando l’incontro era iniziato da pochissimi minuti e la partita è stata sospesa dall’arbitro.
Questo il dramma consumatosi al Monumental di Buenos Aires: lo sfortunato tifoso è caduto dai gradoni della tribuna intitolata al grande Omar Sivori. Come riportato dai media argentini, il supporter avrebbe battuto la testa a terra, morendo così sul colpo. Gli altri tifosi presenti sugli spalti hanno allertato i soccorsi, chiedendo a gran voce di fermare il gioco all’arbitro Fernando Rapallini (fu lui a dirigere la finale di Euro 2020 che vide l’Italia trionfare sull’Inghilterra).
Tragedia in Argentina: tifoso muore sugli spalti, partita sospesa – Il direttore di gara sudamericano ha subito sospeso la partita e informato i capitani delle due squadre in campo. Dopo la notizia della morte del tifoso, la partita è stata sospesa in modo definitivo.
A quel punto lo speaker ha invitato gli spettatori a lasciare l’impianto. Sulla vicenda è stato aperto un fascicolo da parte della Procura della Repubblica di Buenos Aires che cercherà di ricostruire quanto accaduto al Monumental ed accertare eventuali responsabilità.
La società del River Plate ha espresso il proprio cordoglio alla famiglia dello sfortunato tifoso, Pablo Marcelo Serrano, pubblicando una nota ufficiale nella quale spiega che la caduta è stata causata da atti di violenza. Anche la società del Defensa y Justicia ha espresso il proprio cordoglio per la tragedia che ha scosso non solo il calcio argentino.
A16 Napoli-Canosa, bus finisce fuori strada: un morto e 14 feriti. I passeggeri: “Stavamo dormendo, poi il botto…”, “Noi, vivi per miracolo”
L’incidente nel territorio di Vallesaccarda, in direzione Napoli: coinvolte anche 5 auto, vigili del fuoco al lavoro. Il Flixbus era partito da Lecce ed era diretto a Roma. Riaperta l’autostrada

Un morto e 14 feriti: è il bilancio, provvisorio, di un grave incidente stradale nel quale sono rimasti coinvolti un bus con a bordo 38 passeggeri, finito fuori strada, e 5 auto. La tragedia è avvenuta alle 4 sull’autostrada A16 Napoli-Canosa, in direzione Napoli, all’altezza del comune di Vallesaccarda al km 101. Sul posto sono al lavoro i vigili del fuoco di Grottaminarda e Bisaccia e Avellino con un’autogru. I feriti sono stati trasportati a Avellino, Benevento, Ariano Irpino e altri ospedali. Sul luogo dell’incidente è c’è anche un’eliambulanza. I pompieri stanno sollevando il bus per recuperare eventuali altri passeggeri.
La dinamica – Dalle prime ricostruzioni sembra che, dopo l’incidente tra le macchine – nel quale è morto un automobilista – il pullman che sopraggiungeva abbia urtato uno dei veicoli fermi in carreggiata per poi terminare la sua corsa ribaltandosi in corrispondenza della scarpata di destra. Il pullman – un Flixbus – era partito da Lecce ed era diretto a Roma Tiburtina. Appena dopo una curva il bus si è trovato di fronte due auto ferme a causa di un tamponamento. Il conducente del bus ha sterzato sulla sinistra, dirigendosi verso il guardrail, per evitare l’impatto, ma è finito nella scarpata che, per fortuna, non è particolarmente profonda. Altre tre vetture, che seguivano il pullman, sono finite contro le auto ferme al centro della carreggiata.
L’autobus con a bordo 36 passeggeri e due autisti è stato recuperato dai vigili del fuoco di Avellino, Bisaccia e Grottaminarda. I vigili del fuoco stanno perlustrando l’area dell’incidente per verificare l’eventuale presenza di altri passeggeri che potrebbero essere stati sbalzati fuori dai finestrini. continua a leggere
Doppia proprietà: ecco cosa farà De Laurentiis in caso di promozione del Bari
Aurelio è presidente del Napoli, il figlio dei pugliesi: se promossi in Serie A andrebbero contro la norma che vieta la multiproprietà nello stesso campionato a coniugi o parenti fino al quarto grado
Tra otto giorni, la Serie A saprà quale simbolo del calcio italiano potrà essere riaccolto nel massimo campionato. Parma e Cagliari si daranno battaglia per la semifinale di ritorno nei playoff, la vincente affronterà il Bari che è già in finale. La squadra di Michele Mignani è dunque a sole due partite dalla promozione, che riporterebbero in alto i biancorossi a dodici anni dall’ultima volta. Un traguardo che farebbe esplodere di gioia tutta la città, ma al tempo stesso la avvolgerebbe con una strana aura di incertezza. Infatti, non appena il club sarà certo di partecipare alla prossima Serie A, la famiglia De Laurentiis dovrebbe immediatamente attivarsi per procedere alla cessione del club. Aurelio è il presidente del Napoli, il figlio Luigi ricopre la stessa carica al Bari e l’articolo 16 delle Norme Organizzative Interne della Figc vieta la multiproprietà nello stesso campionato a coniugi o parenti fino al quarto grado. Resta ancora consentita in modo transitorio, come stabilito l’anno scorso dal Consiglio Federale, fino alla stagione 2028-29 soltanto nel caso che i due club partecipino a campionati professionistici diversi. Quindi potrebbe rimanere tutto invariato soltanto se il Bari perdesse la finale.
IL PRECEDENTE – Un precedente piuttosto recente è rappresentato dalla Salernitana nel 2021, che era di proprietà di Claudio Lotito; le quote del club erano passate a un trust, per poi essere acquisite da Danilo Iervolino a dicembre. Non c’è dubbio che se la famiglia De Laurentiis si trovasse costretta a cedere una delle società, si tratterebbe con ogni probabilità del Bari. Una prospettiva che era stata confermata già negli scorsi mesi da Luigi: “Se dovessimo ottenere la promozione, lavoreremo anche nell’ottica di cedere, quando dovremo per forza di cose, questa squadra alla migliore organizzazione possibile che magari continuerà a portare il Bari in alto dove merita di essere. Per quanto riguarda quale cedere tra Bari e Napoli dipenderà dal mercato, dalle offerte e da tante altre cose. È difficile oggi pensare ad una strategia. Il Bari al momento è la soluzione più ovvia“. E per i De Laurentiis continua ad esserlo anche ora.
Pianengo, insulti razzisti a un bambino durante la partita di calcio: «Tornatene a casa tua». Poi la rissa in tribuna
È accaduto domenica 21 maggio in un triangolare tra Pulcini all’oratorio. La madre di un giocatore avrebbe offeso un avversario con genitori egiziani scatenando «uno spettacolo indegno» tra adulti. La condanna delle società
Chiedono scusa ai bambini «per quanto è accaduto». Si dicono «sgomente e dispiaciute». Soprattutto, le società sportive Ripaltese, Soresinese e Pianenghese prendono le distanze dall’indegno spettacolo degli adulti: la bagarre innescata da una mamma e da una nonna, 39 e 71 anni, andata in scena domenica 21 maggio all’oratorio di Pianengo, paese di 2.500 anime del Cremasco, durante la partita dei pulcini. In campo si stavano affrontando i baby calciatori (classe 2013) della Soresinese e della Ripaltese, nell’ambito del trofeo promosso dalla Pianenghese che ha ospitato le due squadre.
Per un presunto fallo commesso da un giocatore della Soresinese nato da genitori egiziani, la mamma 39enne di un pulcino della Ripaltese, non solo ha perso le staffe, dandogli del maleducato, ma ha condito di razzismo la frase: «Tornatene a casa tua….». Tra l’altro, il giocatore che sembrava avesse subito il fallo, non era neanche suo figlio.
Il duro comunicato di condanna diramato oggi dalle società sportive arriva dopo l’indagine interna e la ricostruzione effettuata da Ilaria Groppelli della dirigenza della Ripaltese, e da Nicholas Alberti, lui della dirigenza della Soresinese, entrambi avvocati di professione, pm nel caso «bagarre» insieme ai carabinieri. E tutto per un fallo che, si è poi appurato, non c’era neanche stato. Lo stesso baby calciatore della Ripaltese che lo avrebbe subito, ha spiegato di esserci finito lui a terra. Ma tant’è. La reazione della 39enne ha fatto da detonatore al parapiglia scoppiato sugli spalti, con gli adulti stranieri furiosi con la mamma e con la madre di lei, la nonna che nel prendere le parti della figlia si è così agitata da accusare un malore e finire all’ospedale Maggiore di Crema. All’oratorio di Pianengo erano arrivate due pattuglie di carabinieri, partite una dal capoluogo cremasco, l’altra da Vailate.
Le società sportive sono uscite con un comunicato durissimo per dissociarsi «dai gesti inqualificabili avvenuti». Sedici righe in tutto. «Nessun episodio né presunti errori arbitrali possono giustificare o legittimare azioni o situazioni simili a quelle verificatesi domenica 21 maggio che non appartengono in alcun modo alla cultura ed allo spirito calcistico delle nostre società». Le società di calcio auspicavano «di poter riportare in campo i piccoli calciatori per una partita all’insegna della fratellanza e del reciproco rispetto, ma purtroppo ciò non è stato possibile». Perché c’è chi non ha creduto nell’iniziativa.
L’altro auspicio, prosegue la nota, «è che quanto successo, mai verificatosi in tanti anni di gioco, mai si verificherà di nuovo ed occorre ancora una volta ricordare che il gioco è divertimento, partecipazione ed educazione. Nel reciproco rispetto». Ripaltese, Soresinese e Pianenghese «sono società amiche che portano avanti l’attività sportiva, credendo nei valori educativi dello sport e — per quanto occorrer possa — chiedono entrambe scusa a tutti». A cominciare «dai bambini del 2013 che si trovavano in campo, per quanto è accaduto».
India, scontro fra tre treni: centinaia di morti e quasi mille feriti
Due dei convogli erano adibiti al trasporto passeggeri. La tragedia nei pressi di Balasore, nello stato di Odisha
Almeno 288 morti accertati e un migliaio di feriti: è il bilancio ancora provvisorio di un disastro ferroviario che ha coinvolto tre treni nell’India orientale. Un convoglio passeggeri «Coronel Express» ha deragliato, e ne ha investiti altri due, un treno passeggeri e un treno merci, provocando una collisione. Nelle immagini trasmesse dai canali televisivi si vedono scompartimenti strappati, pile di metallo contorto e decine di passeggeri distesi accanto ai binari sulla scena della tragedia, vicino a Balasore, a circa 200 chilometri da Bhubaneswar, la capitale dello stato di Odisha, e a 300 km a ovest di Calcutta .
All’alba, la luce ha rivelato l’orrore di uno degli incidenti ferroviari più gravi mai registrati in India. Il bilancio è pesantissimo anche per un Paese abituato agli incidenti ferroviari; e richiama i problemi di sicurezza di un sistema che trasporta 8 miliardi di persone all’anno, praticamente l’equivalente della popolazione mondiale. continua a leggere



Ligue 2, sospesa Bordeaux-Rodez: Buades aggredito dopo il gol
articolo: Ligue 2, sospesa Bordeaux-Rodez: Buades aggredito dopo il gol | Sky Sport
Gara sospesa a Bordeaux dopo l’aggressione da parte di un tifoso all’attaccante del Rodez, Buades. Il giocatore aveva realizzato la rete del vantaggio degli ospiti e successivamente è stato aggredito e spintonato a terra da un tifoso. Prontamente soccorso, gli è stato riscontrato un sospetto trauma cranico. Gara interrotta e non più ripresa sul punteggio di 1-0 per gli ospiti
Momenti di paura e di follia in Ligue 2, durante il match tra Bordeaux e Rodez valido per la 38^ e ultima giornata del campionato di Serie B francese con i padroni di casa terzi in classifica e con gli ospiti al 17° posto e a rischio retrocessione. Gara sospesa subito dopo la rete del vantaggio del Rodez segnata da Buades. Il giocatore, infatti, dopo aver realizzato il gol è andato ad esultare nei pressi della linea di fondo con un paio di compagni di squadra ma è stato aggredito da un tifoso del Bordeaux che lo ha spintonato violentemente a terra. Nella caduta, il giocatore ha battuto la testa sul terreno di gioco.
Attimi di paura con l’ingresso dei sanitari. Buades è stato soccorso con un sospetto trauma cranico. Dopo l’episodio e dopo la momentanea sospensione del match, la gara non è più ripresa con i giocatori che sono rientrati negli spogliatoi. In attesa di conoscere le esatte condizioni di salute di Buades, toccherà successivamente al giudice sportivo francese decidere quale sarà l’esito della partita.

