Dopo sette anni dall’inizio delle indagini e centinaia di ore d’intercettazioni telefoniche e ambientali

MANTOVA – Doveva essere il processo per doping del decennio, si è trasformato in una clamorosa sconfessione delle tesi accusatorie. A sette anni dall’inizio delle indagini, basate su centinaia di ore d’intercettazioni telefoniche e ambientali, venerdì a Mantova (dopo due ore scarse di camera di consiglio) il giudice monocratico Giuditta Silvestrini ha mandato assolti (in parte per non aver commesso il fatto, in parte perché il reato non sussisteva) 25 dei 27 imputati nel cosiddetto «processo Lampre», intentato nel 2008 dal pm Antonino Condorelli.
Assolti: Condorelli aveva chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio di buona parte del team ciclistico Lampre, l’unico a tenere alta la bandiera tricolore nel World Tour. Assoluzione per il team manager Saronni, i direttore sportivi Bontempi e Piovani (peraltro richiesta dall’accusa) per tutti i corridori tra cui l’ex vincitore del Giro d’Italia Cunego e l’ex campione del mondo Alessandro Ballan, per massaggiatori e allenatore.

