Basta PIN al Bancomat: il nuovo sistema di prelievo ultra-rapido è già attivo


E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie

18 dicembre 2025

articolo:
https://www.greenstyle.it/basta-pin-al-bancomat-il-nuovo-sistema-di-prelievo-ultra-rapido-e-gia-attivo-430204.html
Bancomat
Basta PIN al Bancomat: il nuovo sistema di prelievo ultra-rapido è già attivo – greenstyle.it
Bancomat
Perché il prelievo senza PIN è più sicuro (e più veloce) dei sistemi tradizionali greenstyle.it

Lo Spid a pagamento tra pochi giorni……..


E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie

Venerdì 06 giugno 2025

articolo di Violetto Gorrasi:
https://www.today.it/attualita/spid-a-pagamento-infocert-dal-28-luglio-2025-quanto-costa-chi-deve-pagare.html
Spid, sistema pubblico di identità digitale. Dal sito spid.gov.it

Whatsapp Down: l’app di messaggistica fuori uso su moltissimi dispositivi


E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie

Venerdì 28 febbraio 2025

articolo: https://www.msn.com/it-it/notizie/tecnologiaescienza/whatsapp-down-l-app-di-messaggistica-fuori-uso-su-moltissimi-dispositivi/ar-AA1zZYDq?ocid=socialshare&cvid=2d8abc4f7fa64f14e28304c479b7802c&ei=4
Whatsapp Down: l'app di messaggistica fuori uso su moltissimi dispositivi
Whatsapp Down: l’app di messaggistica fuori uso su moltissimi dispositivi© ansa

WhatsApp non funzionerà più su alcuni smartphone da gennaio 2025…..


E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie

Lunedì 23 Dicembre 2024

articolo: https://www.repubblica.it/tecnologia/2024/12/23/news/whatsapp_non_funziona_su_smartphone_da_gennaio_2025_cosa_fare-423903834/?ref=-BH-I0-P-S7-T1
2024 Cheng Xin
2024 Cheng Xin 

Arriva Sky Stream, il nuovo decoder che integra Sky e app come DAZN e Netflix in un’unica interfaccia


Lunedì 27 maggio 2024

articolo: https://www.calcioefinanza.it/2024/05/27/come-funziona-sky-stream-dazn-netflix/

Netflix addio, su alcuni smart tv non funzionerà più, ecco quali


articolo: https://www.investireoggi.it/news/netflix-addio-su-alcuni-smart-tv-non-funzionera-piu-ecco-quali/

  • KDL-55HX953
  • KDL-65HX953
  • KDL-55HX955
  • KDL-65HX955
  • KDL-55HX753
  • KDL-46HX753
  • KDL-40HX753
  • KDL-32HX753
  • KDL-32HX755
  • KDL-46HX757
  • KDL-40HX757
  • KDL-32HX757
  • KDL-46HX758
  • KDL-40HX758
  • KDL-32HX758
  • KDL-46HX759
  • KDL-40HX759
  • KDL-32HX759
  • KDL-55HX853
  • KDL-46HX853
  • KDL-40HX853
  • KDL-40HX855
  • KDL-55HX855
  • KDL-46HX855
  • KDL-55HX755
  • KDL-46HX755
  • KDL-40HX755
  • KDL-55HX950
  • KDL-65HX950
  • KDL-55HX750
  • KDL-46HX750
  • KDL-40HX750
  • KDL-32HX750
  • KDL-55HX751
  • KDL-46HX751
  • KDL-40HX751
  • KDL-32HX751
  • KDL-46HX756
  • KDL-40HX756
  • KDL-55HX850
  • KDL-46HX850
  • KDL-40HX850
  • KDL-40HX75G
  • KDL-46HX75G
  • KDL-55HX75G
  • KDL-40EX653
  • KDL-40EX655
  • KDL-46EX653
  • KDL-46EX655
  • KDL-26EX550
  • KDL-22EX550
  • KDL-32EX655
  • KDL-26EX555
  • KDL-22EX555
  • KDL-32EX653
  • KDL-26EX553
  • KDL-22EX553
  • KDL-46EX650
  • KDL-40EX650
  • KDL-32EX650
  • KDL-55W905A
  • KDL-46W905A
  • KDL-40W905A
  • KDL-42W650A
  • KDL-32W650A
  • KDL-32W600A
  • KDL-42W653A
  • KDL-32W653A
  • KDL-32W603A
  • KDL-42W655A
  • KDL-32W655A
  • KDL-32W605A
  • KDL-24W605A
  • KDL-32W651A
  • KDL-32W654A
  • KDL-32W656A
  • KDL-42W651A
  • KDL-42W656A
  • KDL-42W654A
  • KDL-50W685A
  • KDL-50W656A
  • KDL-65W855A
  • KDL-55W802A
  • KDL-47W802A
  • KDL-42W802A
  • KDL-55W805A
  • KDL-47W805A
  • KDL-42W805A
  • KDL-42W807A
  • KDL-47W807A
  • KDL-55W807A
  • KDL-55W808A
  • KDL-47W808A
  • KDL-42W808A
  • KDL-55W809A
  • KDL-47W809A
  • KDL-42W809A
  • KDL-32W503A
  • KD-84X9005
  • BDP-S186
  • BDP-S185
  • BDP-S390
  • BDP-S490
  • BDP-S495
  • BDP-S590
  • BDP-S790
  • BDP-S1100
  • BDP-S3100
  • BDP-S4100
  • BDP-S5100
  • BDP-A6000
  • NSZ-GS7
  • BDV-N990W
  • BDV-N890W
  • BDV-N590
  • BDV-N790W
  • BDV-E490
  • BDV-E690
  • BDV-E290
  • BDV-E190
  • BDV-EF420
  • BDV-NF720
  • BDV-NF620
  • BDV-EF220
  • BDV-E2100
  • BDV-E3100
  • BDV-E4100
  • BDV-E6100
  • BDV-EF1100
  • BDV-N7100W
  • BDV-N7100WL
  • BDV-N8100W
  • BDV-N9100W
  • BDV-N9100WL
  • Netflix non funzionerà più su diversi televisori e lettori blueray  targati Sony;
  • l’azienda nipponica comunica che si tratta di televisori di almeno 10 anni e ormai troppo vecchi;
  • lo stop è previsto per il prossimo mese di marzo.

Google a processo in Usa: che cosa significa e cosa può cambiare nel mondo (non solo tech)


articolo: https://www.corriere.it/tecnologia/23_settembre_09/google-a-processo-in-usa-che-cosa-significa-e-cosa-puo-cambiare-nel-mondo-non-solo-tech-4ac0b7df-2195-48a4-b322-ec3d5aa92xlk.shtml

Google a processo in Usa: che cosa significa e cosa cambierà nel mondo (non solo tech)

Cosa prevede il Digital Service Act dell’Ue e cosa rischiano le Big Tech che non si adeguano


articolo: https://www.repubblica.it/tecnologia/2023/08/25/news/digital_service_act_cosa_prevede_legge_big_tech-412132215/

Come creare il nuovo Domicilio Digitale per ricevere le comunicazioni della Pubblica Amministrazione via Pec


articolo: https://www.corriere.it/tecnologia/23_giugno_16/come-creare-il-nuovo-domicilio-digitale-per-ricevere-le-comunicazioni-della-pubblica-amministrazione-via-pec-8f524a11-5f70-4d4f-b5ad-44d269130xlk.shtml

Il servizio sarà attivo dal 6 luglio e permetterà a cittadini e Pa di abbattere carta, tempi e costi per tutti gli atti pubblici. Il sottosegretario Butti: «Passo in avanti fondamentale»

Ancora qualche settimana e farà il suo debutto ufficiale l’Inad, l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali. Quello che viene già associato a un elenco delle «pagine gialle» degli indirizzi elettronici ha l’obiettivo di diventare il modo più rapido e immediato della Pubblica Amministrazione per comunicare con i cittadini. Un passo in avanti per la digitalizzazione che dovrebbe superare il tradizionale scoglio delle burocrazie, della carta e dei faldoni nell’ambito degli atti pubblici. Questo il presupposto sottolineato da Alessio Butti, sottosegretario con delega all’innovazione tecnologica. Il nuovo indice sarà attivo dal 6 luglio prossimo. Vediamo i vantaggi e i diversi passi da seguire per la sua attivazione.

Perché è utile – Tra gli interventi previsti per la digitalizzazione degli uffici pubblici, l’Inad è quello che permetterà ai singoli cittadini di ricevere direttamente all’indirizzo email (Pec), le comunicazioni ufficiali della Pa, come cartelle esattoriali, multe e rimborsi, oltre alle notifiche degli avvocati, come stabilito dalla riforma Cartabia. Tutti gli atti saranno così inviati per email, in sostituzione di tutti quelli che prima venivano inviati per posta in forma cartacea. Butti parla di un abbattimento significativo di tempi e costi, oltre a un vantaggio significativo anche per l’ambiente, dal momento che tante lettere potranno fare a meno di viaggiare «fisicamente». Oltretutto le email si possono ricevere in qualsiasi posto del mondo e quasi in tempo reale, evitando così anche il rischio di mancato recapito, con la necessità di recarsi alla posta per ritirare (verrà meno l’incombenza di spostarsi fisicamente, mentre il sistema della Pa sarà più automatizzato, centralizzato e sicuro). Grazie all’Inad tutte le comunicazioni della Pubblica Amministrazione con valore legale, come ad esempio rimborsi fiscali e detrazioni d’imposta, accertamenti, verbali di sanzioni amministrative, e così via, vengono inviate direttamente nella casella di posta indicata dal cittadino, che può gestire in autonomia il proprio domicilio digitale.

Procedimento e requisiti – I tempi sono molto brevi, dal momento che il domicilio digitale scelto verrà attivato entro l’una di notte del giorno successivo alla richiesta. Per attivare il proprio domicilio digitale e iscriverlo all’Inad basterà disporre di uno Spid (in alternativa si possono utilizzare anche la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) oppure Carta d’identità elettronica (CIE) e un indirizzo di posta certificata (Pec). Attualmente ci sono diverse piattaforme che permettono di attivare quest’ultima a costi contenuti. Nell’indice sono già presenti circa 2,3 milioni di indirizzi Pec appartenenti a professionisti, trasferiti in automatico dal registro Ini-Pec all’Inad (tutti gli altri hanno 30 giorni di tempo per confermare il proprio indirizzo Pec come domicilio digitale). Dopo essere entrati in possesso dei due requisiti, per attivare il domicilio digitale da zero basterà andare invece su domiciliodigitale.gov.it. Verranno qui richiesti i dati personali, tra cui nome, cognome e codice fiscale e una email normale (intesa come non Pec) a cui inviare le comunicazioni di base, un’opportunità che per molti facilita la ricezione delle informazioni più urgenti. Tra gli altri requisiti, l’aver compiuto 18 anni per le persone fisiche, l’essere professionisti che svolgono una professione non organizzata in ordini, albi o collegi (particolari categorie descritte nella legge n.4/2013), gli enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione nell’Ini-Pec (l’indice che raccoglie già tutti gli indirizzi di PEC delle Imprese e dei Professionisti presenti sul territorio italiano). Quest’ultimo caso perché il Codice dell’Amministrazione Digitale prevede che il domicilio digitale dei professionisti iscritti in Ini-Pec, venga importato automaticamente su Inad in qualità di persona fisica, restando salva la possibilità di modificarlo, indicando un altro indirizzo Pec. I cittadini potranno poi anche cambiare l’indirizzo Pec indicato inizialmente o cancellarlo del tutto, senza sostenere costi aggiuntivi.

possono interessare anche :

In arrivo nuovi centri per assistenza digitale. Ecco dove andare per chiedere aiuto

Carta d’identità elettronica, usarla ora è più facile: basta una password per entrare nei portali della PA

Carta d’identità elettronica al posto dello Spid: cosa cambia e a quali servizi permette di accedere. La guida

Scarsa cultura digitale, l’Italia è sovraesposta agli attacchi informatici

Patente di guida digitale: quando arriverà e perché si potrà guidare a 17 anni? Tutto quello che sappiamo finora

La pubblica amministrazione sempre più digitale: 33 milioni di Spid e carte d’identità elettroniche, con PagoPa scambiati oltre sessanta miliardi di euro

Raccolta illecita di dati personali, Garante blocca ChatGPT


articolo: Raccolta illecita di dati personali, Garante blocca ChatGPT – Hi-tech – ANSA

ChatGPT © ANSA/EPA

Stop in Italia finché la piattaforma non rispetterà la privacy

Stop a ChatGPT finché non rispetterà la disciplina privacy.

Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, la società statunitense che ha sviluppato e gestisce la piattaforma.

L’Autorità ha contestualmente aperto un’istruttoria. Nel provvedimento, il Garante rileva la mancanza di una informativa agli utenti e a tutti gli interessati i cui dati vengono raccolti da OpenAI, ma soprattutto l’assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali.

ChatGPT, il più noto tra i software di intelligenza artificiale relazionale in grado di simulare ed elaborare le conversazioni umane, lo scorso 20 marzo aveva subito una perdita di dati (data breach) riguardanti le conversazioni degli utenti e le informazioni relative al pagamento degli abbonati al servizio a pagamento.

Nel provvedimento – informa una nota -, il Garante privacy rileva la mancanza di una informativa agli utenti e a tutti gli interessati i cui dati vengono raccolti da OpenAI, ma soprattutto l’assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali, allo scopo di “addestrare” gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma. Come peraltro testimoniato dalle verifiche effettuate, le informazioni fornite da ChatGPT non sempre corrispondono al dato reale, determinando quindi un trattamento di dati personali inesatto. continua a leggere

Twitter di nuovo in panne. Musk, piattaforma fragile


articolo: https://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/internet_social/2023/03/06/twitter-di-nuovo-in-panne.-musk-piattaforma-fragile_e9dc40c0-e15c-4fd1-88ec-5d2273ac89b2.html

Blackout di circa 1 ora poi rientrato. Facendo clic sui link visualizzato un messaggio di errore

Twitter ha sperimentato a distanza di pochi giorni da un altro blackout, rallentamenti e interruzioni che hanno interessato molti utenti nel mondo, con ripercussioni soprattutto sul caricamento di contenuti, immagini e video.

Dopo circa 1 ora la situazione è tornata alla normalità, come ha segnalato la società sul profilo Twitter Support.

Things should now be working as normal. (Ora le cose dovrebbero funzionare normalmente)

Thanks for sticking with us! https://t.co/JXTllrv0k0 (Grazie per essere rimasti con noi!)

Il sito downdetector.com ha segnalato un picco di malfunzionamenti a partire dalle 18 ora italiana. Facendo clic sui link era visualizzato un messaggio di errore. “Alcune parti di Twitter potrebbero non funzionare come previsto. Abbiamo apportato una modifica interna che ha avuto alcune conseguenze indesiderate. Stiamo lavorando per irsolvere il problema, condivideremo un aggiornamento quando sarà risolto“, ha scritto Twitter Support. Sulla stessa piattaforma è comparso l’hashtag #TwitterDown.

L’ultimo disservizio della piattaforma, qualche giorno fa, ha attirato critiche su Elon Musk e sugli effetti dei tagli al personale che hanno assottigliato anche i team sicurezza.“Questa piattaforma è così fragile“, ha commentato Musk.

WhatsApp non funziona, «down» al sistema di messaggistica di Meta: che cosa succede


articolo di  Redazione Login: WhatsApp non funziona, «down» al sistema di messaggistica di Meta: che cosa succede | Corriere.it

Disservizi e molte segnalazioni da tutto il mondo. Dopo i problemi a singhiozzo nella sera del 24 ottobre, il down la mattina successiva

WhatsApp non funziona: dopo le ore 18 di lunedì 24 ottobre, si sono moltiplicate le segnalazioni di chi non riusciva a utilizzare il sistema di messaggistica di proprietà di Meta (Facebook). Un «down» temporaneo che ha lasciato a piedi i molti milioni di italiani che ogni giorno utilizzano intensamente l’app che si è imposta come sostituto dei vecchi Sms. Poi un nuovo malfunzionamento, nella mattina di oggi, martedì 25 ottobre, a partire dalle 9 circa.

«Siamo al corrente che alcune persone stanno avendo problemi ad inviare messaggi. Siamo al lavoro per ripristinare WhatsApp nel più breve tempo possibile» ha dichiarato un portavoce di Meta in una nota inviata al Corriere. continua a leggere

Sky Class


articolo: www.dday.it/redazione/43749/ecco-sky-glass-il-tv-di-sky-che-rivoluziona-lo-zapping-e-mette-lo-streaming-al-centro-tutto-quello-che-ce-da-sapere

È arrivata Sky GlassSky

Apple Event — September 7


Apple Event — September 7Apple
AirPods Pro | Rebuilt from the sound up | Apple
Introducing Apple Watch Series 8 | AppleApple

iOS 16, come sarà e chi lo può installare:……


iOS 16, come sarà e chi lo può installare: esclusi iPhone 7, 6S e 6S Plus

articolo di Saverio Alloggio: https://www.corriere.it/tecnologia/cards/ios-16-come-sara-chi-puo-installare-esclusi-iphone-7-6s-6s-plus/ios-16-novita-sistema-operativo-iphone-14_principale.shtml?refresh_ce

Apple ha presentato il nuovo sistema operativo per i propri smartphone. Cambia la schermata di blocco e, in generale, c’è una maggiore libertà per l’utente. Arriverà in autunno insieme ad iPadOS 16 e potrà essere installato a partire da iPhone 8

iOS 16, le novità del sistema operativo di iPhone 14

I nuovi sfondi di iOS 16

Tutto come da copione. In occasione dell’apertura della WWDC 2022, la conferenza annuale dedicata agli sviluppatori, Apple ha svelato iOS 16. È la nuova versione del sistema operativo degli smartphone della Mela, quella che sarà installata di default su iPhone 14. Quest’ultimo, salvo stravolgimenti, sarà presentato nel corso del solito Keynote di settembre. Non a caso, la versione definitiva di iOS 16 sarà disponibile per tutti in autunno.
L’azienda di Cupertino ha introdotto diverse novità, che ruotano tutte attorno al concetto di personalizzazione. L’idea è stata quella, dunque, di fornire all’utente una maggiore libertà di manovra. Un aspetto che da tempo rappresenta una delle critiche maggiori provenienti dal mondo Android e a questo giro, un po’ come accaduto con i MacBook Pro, Apple ha evidentemente ascoltato i propri clienti.

l’articolo completo al LINK: https://www.corriere.it/tecnologia/cards/ios-16-come-sara-chi-puo-installare-esclusi-iphone-7-6s-6s-plus/ios-16-novita-sistema-operativo-iphone-14_principale.shtml?refresh_ce

Il nuovo stile grafico di iOS 16

I modelli di iPhone su cui sarà possibile utilizzare iOS 16 sono dall’8 in su. Quindi:
– iPhone 8 e 8 Plus
– iPhone X
– iPhone XS e XS Max
– iPhone XR
– iPhone 11, 11 Pro e 11 Pro Max
– iPhone 12, 12 Mini, 12 Pro e 12 Pro Max
– iPhone 13, 13 Mini, 13 Pro e 13 Pro Max
– iPhone SE di 2a e 3a generazione

Facebook, account bloccato o sospeso: come fare ricorso o protestare. La guida


articolo di Giulia Cimpanelli: https://www.corriere.it/tecnologia/cards/facebook-account-bloccato-o-sospeso-come-fare-ricorso-o-protestare-guida/perche-facebook-blocca-account_principale.shtml

Molti utenti «denunciano» di aver subito un blocco completo del proprio profilo da parte di Facebook. Perché succede? E come cercare di ripristinarlo? La guida su come procedere

Perché Facebook blocca un account – Perché Facebook procede a sospendere temporaneamente e poi a bloccare per sempre un account? Di solito si tratta di una violazione delle condizioni d’uso del social network, riportate a questo link. «Se determiniamo che l’utente ha violato chiaramente, seriamente o reiteratamente le nostre condizioni o normative, fra cui in particolare i nostri Standard della community, potremmo sospendere o disabilitare in modo permanente l’accesso dell’utente al suo account. Potremmo inoltre sospendere o disabilitare l’account dell’utente se questi viola in modo ripetuto i diritti di proprietà intellettuale di altri utenti o nel caso in cui fossimo obbligati a farlo per motivi legali. Nel caso in cui agissimo in tal modo, informeremo l’utente e illustreremo le opzioni a sua disposizione per richiedere una revisione, a meno che ciò esponga Meta o altri a responsabilità legale, danneggi la nostra community di utenti, comprometta o interferisca con l’integrità o il funzionamento di nostri servizi, sistemi o Prodotti, siano presenti restrizioni dovute a limiti tecnici oppure ove sia vietato farlo per motivi legali», scrive l’azienda.

Perché Facebook blocca un account

Un account può essere disattivato da Facebook per uno dei seguenti motivi: pubblicazione di contenuti che non rispettano le Condizioni di Facebook, utilizzo di un nome falso, furto d’identità, azioni ripetute non ammesse su Facebook che non rispettano gli Standard della community, contatti con altre persone a scopo di molestia, pubblicità, promozione o altra condotta non consentita.

Controlla gli Standard della community

Gli (eventuali) avvertimenti – Se un utente pubblica contenuti contrari agli Standard della community di Facebook, l’azienda per prima cosa rimuove questi contenuti e può applicare un avvertimento all’account Facebook dell’utente. L’eventuale applicazione di un avvertimento dipende dalla gravità dei contenuti, dal contesto in cui sono stati condivisi e pubblicati.

Gli (eventuali) avvertimenti

In alcuni casi, una violazione può essere talmente grave, come la pubblicazione di contenuti relativi allo sfruttamento sessuale di minori, da spingere Facebook a disabilitare l’account, la Pagina o il gruppo su Facebook o l’account su Instagram dell’utente, dopo una sola occorrenza.

Come capire se l’account è stato bloccato – Se un account viene disabilitato, quando si prova ad accedere a Facebook compare un messaggio che informa della disattivazione. Una premessa è d’obbligo: recuperare un account Facebook che è stato bloccato non è semplice. Per cercare di farlo si può partire dalla compilazione del modulo presente a questo link che è disponibile proprio solamente per chi si ritrova con l’account bloccato. Oltre al modulo compilato Facebook richiede anche la scansione di un documento di identità in corso di validità in formato Jpeg.

Come capire se l’account è stato bloccato

Come fare ricorso – Se l’account non venisse ripristinato e l’utente continua a pensare che la decisione di Facebook non sia idonea, può inviare un ricorso contro la decisione al Comitato per il controllo. Dopo il processo di ricorso di Facebook, l’utente riceverà un ID di riferimento del Comitato per il controllo, che potrà usare per sottoporre il suo caso al controllo del Comitato. Non tutte le decisioni sui contenuti sono idonee al ricorso dinanzi al Comitato: se una decisione sui contenuti è idonea al controllo, Facebook manderà un ID di riferimento del Comitato per il controllo in Messaggi assistenza. Una volta inviato il ricorso, il Comitato deciderà se controllarlo o meno. «Il Comitato seleziona infatti solo un determinato numero di ricorsi idonei da controllare, quindi potrebbe non scegliere il tuo», spiega l’azienda.

Come fare ricorso

5

Caricabatterie universale, l’Ue trova l’accordo


articolo: https://www.repubblica.it/tecnologia/2022/06/07/news/caricatore_universale_lue_trova_laccordo-352830505/

La direttiva propone un unico caricatore Usb-C, per cellulari, tablet, e-reader, fotocamere e altri dispositivi elettronici. Ma non ancora per i portatili

Dopo anni di richieste e discussioni, è stato raggiunto un accordo tra le istituzioni Ue sulla proposta legislativa per introdurre un caricatore unico di tipo Usbc, indipendentemente dal produttore, per i dispositivi mobili nell’Unione europea. Le nuove norme riguarderanno telefoni cellulari, tablet, e-reader, fotocamere digitali cuffie e auricolari, console per videogiochi portatili e altoparlanti portatili ricaricabili. La direttiva segna una sconfitta per Apple, che ha un diverso caricatore per i suoi iPhone e alcuni iPad, il cavo lighting e che, insieme ad alcune associazioni per i consumatori, si è battuta ferocemente contro l’adozione di uno standard universale.

Il decreto introduce inoltre una tecnologia di ricarica rapida armonizzata (in modo che gli utenti potranno caricare i propri dispositivi alla stessa velocità con qualsiasi caricabatterie) e la separazione della vendita dei caricatori da quella dei dispositivi, allo scopo di ridurre i rifiuti elettronici. continua a leggere

Non solo iPhone: Apple introdurrà la porta Usb-C su tastiere, mouse e altri accessori

articolo di Bruno Ruffilli: https://www.repubblica.it/tecnologia/2022/05/16/news/non_solo_iphone_apple_introdurra_la_porta_usbc_su_tastiere_mouse_e_altri_accessori-349792750/

Già dal prossimo anno, Cupertino potrebbe dire addio alla connessione Lightning: tra i motivi la pressione della Ue per l’adozione di caricabatterie universali, ma anche i limiti della tecnologia attuale

Quando Phil Schiller, vicepresidente senior di Apple, presentò per la prima volta il connettore Lightning nel settembre 2012, spiegò che sarebbe stato lo standard di ricarica di Apple “per il prossimo decennio“. E così è ora di abbandonarlo. 

Le voci circolano da un po’, ma negli ultimi giorni si sono moltiplicate e cominciano ad arrivare da fonti sempre più attendibili. Le ultime due, in ordine di tempo, sono l’analista di mercato Ming-Chi Kuo e il sito web di Bloomberg. 

Entrambi concordano sul fatto che l’Usb-C arriverà sull’iPhone, ma non sul prossimo: il debutto è previsto per il modello del 2023. Kuo però aggiunge un altro elemento importante, suggerendo che anche gli altri prodotti Lightning, compresi gli AirPods, passeranno all’Usb-C in tempo ragionevolmente breve. Non è impossibile, almeno per due motivi: primo, si tratta per la maggior parte di accessori, dove il connettore Lightning serve solo per la ricarica, secondo, la mossa darebbe ad Apple la possibilità di utilizzare un solo connettore per tutti i suoi prodotti, escludendo il MagSafe utilizzato sui computer portatili, che comunque si possono caricare utilizzando le porte Usb. E questo porta al terzo motivo, quello più importante: le pressioni della Comunità Europea sui produttori di elettronica consumer perché si adeguino allo standard Usb-C, e le minacce di sanzioni anche pesanti per chi non dovesse allinearsi. Dietro la mossa della Ue c’è la volontà di ridurre gli sprechi economici (circa 250 milioni di euro l’anno per nuovi caricabatteria) e l’impatto ecologico (un migliaio di tonnellate di rifiuti elettronici in meno).  continua a leggere

Apple Event — March 8


Apple Event — March 8

Apple

Watch the special Apple Event. March 8, 2022, at 10 a.m. PST. Set a reminder and we’ll send you an update before the show.

Tutte le novità dell’evento Apple di primavera: iPhone SE 5G, iPad Air, Mac Studio

Ceo Tim Cook che introduce le novità di Apple

articolo di Bruno Ruffilli: https://www.repubblica.it/tecnologia/2022/03/08/news/tutte_le_novita_dellevento_apple_di_primavera_iphone_se_5g_e_altro-340676610/

Il catalogo dell’azienda di Cupertino si amplia con nuove versioni di prodotti esistenti e alcune novità assolute

Come tutti gli eventi Apple, anche questo – il primo del 2022 – ha un titolo, “Peek Performance“. E infatti di prestazioni si parla parecchio. Si parte con il Ceo Tim Cook che introduce le novità di Apple TV+, la piattaforma di streaming dell’azienda. Saranno disponibili, ma solo negli Usa, nuovi contenuti, come il baseball il venerdì.

Poi si passa ai due nuovi colori per l’iPhone 13 (verde e verde alpino), quindi ecco una delle novità più attese, un iPhone SE riveduto e corretto, a due anni dalla seconda generazione. 

È l’ultimo iPhone a conservare il pulsante home con Touch Id dei vecchi modelli fino all’iPhone X. Ma ha un nuovo vetro più resistente, resistenza ad acqua e polvere secondo lo standard IP67 e connettività 5G. Cambia pure il processore, che oggi è quello dell’iPhone 13, il più potente mai montato su uno smartphone Apple. Così, anche se c’è un solo sensore fotografico da 12 MP, immagini e video migliorano grazie alla maggiore capacità di calcolo. Costa 429 dollari; in Italia sarà disponibile dal 18 marzo nei modelli da 64GB, 128GB e 256GB, nei colori mezzanotte, galassia e (PRODUCT)RED, a partire da 529 euro. Non è più in vendita l’iPhone SE del 2020, ma anche così oggi la famiglia di smartphone Apple conta 8 modelli, compreso l’iPhone 11, l’ultimo rimasto con connettività 4G.

iPad Air 5G – Apple ha presentato anche un nuovo iPad Air di quinta generazione con chip M1, connettività 5G e alcuni colori inediti. Il processore è lo stesso Apple Silicon M1 degli iPad Pro attuali, e così il nuovo tablet è più veloce del suo migliore concorrente Android, secondo Apple, ma pure del più potente portatile Windows più venduto nella stessa fascia di prezzo.

La fotocamera frontale è stata aggiornata: ora è un grandangolo da a 12MP con supporto per il Center Stage. Include anche il supporto per la seconda generazione di Apple Pencil. Per il resto, il nuovo iPad Air ha lo stesso design del suo predecessore, si segnala solo qualche colore inedito: oltre a  Space Gray, Starlight, Viola, Rosa e Blu.

Il nuovo iPad Air sarà ordinabile a partire da venerdì 11 marzo in 29 nazioni e Paesi, fra cui Italia, e sarà disponibile a partire da venerdì 18 marzo, in due capacità di memoria: 64 e 256 GB. I modelli Wi-Fi partono da €699, quelli Wi-Fi + Cellular da €869. continua a leggere

Twitter down, problemi per alcune ore sulla piattaforma


articolo di Redazione Tecnologia: https://www.corriere.it/tecnologia/22_febbraio_11/twitter-down-problemi-il-social-network-italia-mondo-fc5549fa-8b63-11ec-8ff0-286fb7a9f896.shtml?fbclid=IwAR3O8jlhDfHb-5gRnzGheq76lf44SAvo2hhRCaS5MiX7CubsYHDyRYwFoHI

Segnalazioni di disservizi per sito di micro blogging negli Stati Uniti e nel nostro Paese. Poi la comunicazione dell’azienda: abbiamo corretto un bug tecnico

La piattaforma di micro blogging Twitter sta avendo problemi in tutto il mondo, Italia compresa.
Secondo il sito DownDetector.com, le segnalazioni degli utenti che Twitter stava avendo dei disservizi hanno cominciato a salire nel tardo pomeriggio di venerdì 11. Tra i problemi ci sono quelli per inviare tweet, la disconnessione dal servizio e la successiva l’impossibilità di rientrare.
Negli Stati Uniti, i problemi sembrano essere concentrati soprattutto sulla costa occidentale, con molte segnalazioni da Los Angeles, San Francisco, Phoenix e Seattle. In Italia nelle principali città, in particolare Milano, Roma, Genova e Bologna. continua a leggere

desc img

“Non autorizzo”: l’imbarazzante bufala su Facebook è diventata un’imbarazzante bufala su Meta


articolo di Emanuele Capone: https://www.repubblica.it/tecnologia/2022/01/07/news/non_autorizzo_l_imbarazzante_bufala_su_facebook_e_diventata_un_imbarazzante_bufala_su_meta-332970037/

Come già qualche anno fa, sono moltissimi gli italiani che hanno condiviso online un post che dovrebbe tutelare le loro proprietà intellettuali, come foto e messaggi. Solo che non serve a nulla e non ha senso farlo

Facebook ha cambiato nome: si sa, si sapeva da tempo. Dall’inizio di gennaio 2022, questa cosa è diventata ufficiale e tutti quelli che usano il social network hanno ricevuto una notifica che appunto li informava del cambio di denominazione: Meta è la società madre cui fanno capo, fra le altre, Facebook, Instagram e WhatsApp.

Che cosa hanno fatto gli iscritti italiani alla piattaforma di Zuckerberg dopo l’annuncio? Hanno cercato di comprendere le ragioni di questa scelta (sì, è per il metaverso)? Si sono affannati a capire quali conseguenze potrebbe avere per loro (le avevamo spiegate qui)? No, si sono messi a condividere in massa un testo che dovrebbe tutelarli legalmente e difendere le loro proprietà intellettuali, siano esse testi o immagini. Hanno pubblicato pubblicamente su Facebook un messaggio per impedire a Facebook (Meta) di rendere pubblici i loro messaggi.

Paradosso in questo paradosso, non solo questa cosa è totalmente inutile e priva di alcun fondamento, ma è pure la riedizione di una vecchia bufala, che circolava già qualche anno fa. Solo che allora l’avvertimento era lanciato a Facebook e adesso ha a che fare con Meta. Vero: è un problema che riguarda anche altri Paesi (negli Usa i post di questo tenore hanno iniziato a diffondersi lo scorso novembre), e però c’è da dire che gli italiani sembrano particolarmente attratti da questo tipo di bufale. Ad agosto 2020 ne circolava un’altra, sempre annunciata dal perentorio “Non autorizzo”, in cui i genitori spiegavano alle scuole e al ministero dell’Istruzione che cosa potevano fare o non fare con i loro figli. Attraverso Facebook.

Un esempio dei post condivisi su Facebook 

Il messaggio condiviso dagli italiani sui social – Come detto, il testo condiviso in questi giorni è una leggera variazione rispetto a quelli degli anni precedenti: circola soprattutto su Facebook, ma pure su Instagram e attraverso le chat di WhatsApp. E anche via sms, ché non si sa mai.

La parte iniziale vuole essere insieme un invito e una spiegazione: “Domani inizia la nuova regola Facebook/Meta dove le tue foto possono essere usate. Non dimenticate che la scadenza è oggi! Può essere usato nei contenziosi contro di te. Tutto ciò che pubblicherai sarà reso pubblico da oggi, compresi i messaggi. Non ti costa niente di più di un semplice copia e incolla. Meglio prevenire in anticipo che intrecci legali e scuse dopo”.

Poi c’è la parte di cui fare copia e incolla: “Non autorizzo Facebook/Meta o nessuna delle organizzazioni legate a Facebook/Meta a usare le mie immagini, informazioni, messaggi o post, né in passato né in futuro. Con questo comunicato comunico su Facebook/Meta che è severamente vietato copiare, notificare o intraprendere qualsiasi altra mia azione in base a questo profilo e/o ai suoi contenuti. I contenuti di questo profilo sono informazioni private e riservate. La violazione della privacy può essere punita dalla legge: Facebook/Meta è ora un’istituzione pubblica”.

Perché non ha senso condividere questo messaggio – Va bene, ma perché questo testo sarebbe privo di fondamento? Perché sarebbe una bufala? Al di là del fatto che su Facebook niente è cambiato, se non il nome dell’azienda che lo controlla, a squalificare il messaggio è il suo stesso contenuto.

Iniziamo dalla prima frase: “Domani inizia la nuova regola Facebook/Meta dove le tue foto possono essere usate”. Quando, domani? Il post non ha una data specifica, può essere condiviso oggi, domani, fra una settimana o 3 giorni fa. Non c’è una data specifica perché non c’è una data specifica in cui accade qualcosa. E non c’è perché non c’è nulla che debba accadere.

La seconda frase è quella che più di tutte dovrebbe permettere di capire che ci si trova di fronte a una fake news (e anche rende tutta la vicenda tragicomica): Tutto ciò che pubblicherai sarà reso pubblico da oggi. Capito l’involontario gioco di parole, fra l’altro pubblicato su un social su cui tutto quello che pubblichiamo è pubblico? E già oggi, non in un presunto domani. continua a leggere

Ospedale di Lecco, attacco hacker: bloccati per dodici ore i server di vaccini Covid e tamponi


articolo di Barbara Gerosa: https://milano.corriere.it/notizie/lombardia/21_dicembre_28/ospedale-lecco-attacco-hacker-bloccati-dodici-ore-server-vaccini-covid-tamponi-a78204ec-67d5-11ec-8566-5d3d900d8a47.shtml

Sistemi informatici in tilt, disagi negli ospedali di Lecco e Merate. Fuori uso oltre il 50% dei server dell’Asst

Attacco hacker nella notte tra lunedì e martedì al sistema informatico dell’Asst di Lecco, con gli ospedali Manzoni e Mandic rimasti paralizzati per quasi dodici ore. Risultano infetti diversi server, in parte della rete interna dell’ospedale e in parte in private cloud erogato dai data center del sistema regionale di Area. Problemi nella mattinata del 28 dicembre per le prenotazioni e l’accesso a tamponi, vaccini, pronto soccorso. continua a leggere

Nel data center che protegge i dati degli italiani:….


Nel data center che protegge i dati degli italiani: “Così combattiamo 70 mila attacchi hacker al giorno”

articolo di Giulia Destefanis: https://video.repubblica.it/tecnologia/tech/nel-data-center-che-protegge-i-dati-degli-italiani-cosi-combattiamo-70-mila-attacchi-hacker-al-giorno/403999/404710

Dentro ai computer e ai giganteschi dischi rigidi delle quattro sale del centro, 1000 metri quadri interrati e protetti da rischi di attacchi, alluvioni o incendi, ci sono i dati anagrafici e sanitari dei cittadini. Che una volta venivano conservati dagli enti pubblici in archivi cartacei, oggi vengono custoditi da grandi centri di raccolta dati. continua a leggere

Nel data center che protegge i dati degli italiani: “Combattiamo 70 mila attacchi hacker al giorno” –
La Repubblica

Google, dal 25 novembre arriva la verifica in due passaggi con lo smartphone sugli account


articolo: https://www.corriere.it/tecnologia/21_novembre_24/google-25-novembre-arriva-verifica-due-passaggi-lo-smartphone-account-085be746-4ba8-11ec-a7de-29504a6b0429.shtml

Annunciata un mese fa, la misura diventa operativa dal 25 novembre. Ecco cosa significa e cosa fare

La maggior parte delle password continua a essere poco sicure e ogni settimane un milione di queste viene rubato. I modi per rafforzare le nostre parole chiave sono tanti, ci sono consigli e perfino un gioco web che ci insegna come fare ma Google ha pensato di usare le «maniere forti». Da domani, 25 novembre, attiverà la verifica in due passaggi per 150 milioni di account. Ma cosa significa?

La verifica in due passaggi è una procedura che rafforza la protezione della password. È consigliata da tutti gli esperti di sicurezza e non a caso molti di noi l’hanno già sperimentata con i servizi più «sensibili». Basta pensare alle app bancarie o alla Spid. Oltre a inserire username e password, per accedere ai servizi di Google servirà una seconda conferma dell’identità. La più rapida è tramite una delle app di Google: appena ricevuta la notifica basta, per esempio, aprire Gmail sul telefono, toccare il tasto di conferma e si è dentro. Si può anche scegliere di ricevere un codice tramite messaggio di testo o vocale sul nostro numero. A noi la scelta. continua a leggere

Sicurezza in rete: come difendersi dagli attacchi


Il Sole 24 ORE

Non solo servizi e opportunità in rete. Essere pervasi dalla tecnologia, infatti, comporta anche dei rischi. I Paesi si sfidano sul fronte delle informazioni, così come le imprese. Ma anche chi delinque ha guadagnato un’arma in più: i nostri dati, infatti, possono essere strumento per far soldi o per avere potere. Come muoversi dunque, in un mondo pieno di servizi, opportunità, ma anche pericoli? Come si stanno organizzando aziende e amministrazione pubblica e quanto sono preparati manager e cittadini? Se ne parla in diretta sul sito e sui social del Sole 24 Ore, mercoledì 17 novembre alle 12,30 con la professoressa Greta Nasi, docente di Public Management e Digital trasformation all’Università Bocconi di Milano ma anche Direttore della Laurea Magistrale di Università Bocconi e Politecnico di Milano in Cyber Risk Stategy and Governance.

Attacco hacker alla San Carlo, trafugati dati e chiesto il riscatto:……..


Attacco hacker alla San Carlo, trafugati dati e chiesto il riscatto

Attacco hacker alla San Carlo, trafugati dati e chiesto il riscatto: il colosso delle patatine non paga e denuncia

articolo: https://milano.repubblica.it/cronaca/2021/10/26/news/attacco_hacker_san_carlo_azienda_patatine_chiesto_riscatto_ransomware_gang_conti-323808439/?ref=RHTP-VS-I270681067-P17-S11-T1

Attacco hacker alla San Carlo

Venerdì scorso ci sarebbe stato un attacco rivendicato dalla ransomware gang Conti

Attacco hacker al gruppo alimentare San Carlo. Si tratterebbe, secondo le prime informazioni, di un attacco ai server di tipo ransomware avvenuto lo scorso venerd’, a cui è seguita una richiesta di riscatto.

L’attacco sarebbe stato rivendicato ieri intorno alle 17 da ransomware gang Conti che ha allegato anche una serie di documenti trafugati, tra cui fatture e scansioni di documenti d’identità dei dipendenti. Tutto materiale risultato poi autentico. Il colosso alimentare delle patatine con sede a Milano non ha dato seguito alla richiesta e ha presentato denuncia alla Polizia Postale di Milano. Nelle prossime ore una prima informativa dovrebbe arrivare ai pm milanesi. Secondo quanto emerso finora la società non avrebbe subito danni. Non si sa ancora l’ammontare del riscatto chiesto dagli hacker, che l’azienda si è rifiutata di pagare. continua a leggere

Cresce il furto di password online, +45% in sei mesi


articolo: https://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/hitech/2021/10/11/kaspersky-cresce-il-furto-di-password-online_62d2d6b7-2d62-4e1d-b1e0-54dacdb32519.html

Negli ultimi sei mesi gli esperti dell’azienda di sicurezza informatica Kaspersky hanno osservato una crescita nelle attività dei truffatori che rubano le password utilizzando malware speciali chiamati Trojan-PSW. Si tratta di ‘stealer‘, programmi in grado di raccogliere informazioni di accesso e altre informazioni sull’account di una vittima.

Dalla ricerca, emerge che il numero degli utenti caduti nel furto di password è cresciuto sensibilmente nel tempo.

Ad esempio, a settembre le vittime erano 160.000 in più rispetto ad aprile, con un aumento del 45%. Negli ultimi mesi, Kaspersky ha notato anche un forte aumento nel numero di tentativi di infezione: il terzo trimestre del 2021 (da luglio a settembre) ha visto una crescita quasi del 30%. Il numero totale dei rilevamenti è aumentato rispetto all’anno precedente, passando da 24,8 milioni a 25,5 milioni.

Come dimostrano le statistiche, credenziali d’accesso, password, dettagli di pagamento e altre informazioni personali continuano ad essere oggetto di interesse da parte dei criminali informatici. Per questo motivo, incoraggiamo gli utenti a prendere alcune precauzioni per proteggere i loro account. Ad esempio si può utilizzare l’autenticazione a più fattori. Dato l’aumento dell’attività dei truffatori che utilizzano password stealer, si consiglia di non cliccare su link non sicuri e di utilizzare una soluzione di sicurezza aggiornata” ha commentato Denis Parinov, security expert di Kaspersky. Per evitare di imbattersi in programmi dannosi e truffe che mirano a rubare le credenziali, Kaspersky invita anche a non pubblicare online informazioni personali che potrebbero rivelare la propria identità, come indirizzo di casa, numero di telefono personale ed email.

Instagram, nuova sezione Video con i filmati degli utenti


articolo: https://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/hitech/2021/10/06/instagram-nuova-sezione-video-con-i-filmati-degli-utenti_e1ba2cfe-ec0c-40d9-8645-fb02923b219b.html

Un solo menu dove trovare i video caricati online

Instagram ha annunciato una novità che spinge ulteriormente la piattaforma verso la fruizione dei video. I filmati di Instagram Tv e quelli postati sul feed, vengono adesso accumunati tutti in Instagram Video, una sezione dell’app dedicata esclusivamente alla loro visualizzazione.

Instagram Video comparirà sul profilo con una nuova tab, con cui gli iscritti potranno scoprire i vari contenuti come si fa già oggi, ossia scrollando dall’alto in basso per vedere quelli di uno stesso creator oppure verso destra per andare avanti con gli altri.

Se i video di IGTV e del feed si combinano in un unico formato, il processo di caricamento dal proprio rullino resta lo stesso: cliccando sul simbolo + nell’angolo in alto a destra nella home page di Instagram e selezionandoPubblica“. continua a leggere

Facebook, Instagram e WhatsApp, il giorno dopo il down: le scuse, le perdite, le ragioni del caos


articolo: https://www.repubblica.it/tecnologia/2021/10/05/news/facebook_instagram_whatsapp_down_il_giorno_dopo_le_scuse_di_zuckerberg_le_perdite_cosa_e_successo-320870932/

vado direttamente al problema tecnico, per l’articolo completo vedi “il Link” qui sopra

Il problema tecnico è stato confermato da Facebook con una nota in cui si legge: “I nostri team di ingegneri hanno individuato il problema nelle modifiche alla configurazione dei nostri router che coordinano il traffico tra i nostri data center“. Facebook ha aggiunti inoltre che “non c’è evidenza di dati personali degli utenti compromessi durante il disservizio“.

Il blackout di Facebook, in particolare, ha generato una cascata di problemi in altri ambiti, poiché in molti usano l’account del social network per accedere ad altri servizi: siti di e-commerce, per esempio, ma anche piattaforme online di videogiochi. Le credenziali Facebook possono essere usate anche per accedere a una smart tv o a un termostato intelligente: da queste cose – e non solo quindi dall’urgenza di comunicare con post e messaggi – si intuisce la portata del blackout che ha investito la creatura di Zuckerberg.

WhatsApp, Facebook e Instagram non sono raggiungibili. Utenti scatenati su Twitter


articolo: https://www.repubblica.it/tecnologia/2021/10/04/news/whatsapp_facebook_instagram_down_non_funzionano_4_ottobre-320767076/?ref=RHUO

I servizi di proprietà di Facebook non funzionano. Utenti scatenati su Twitter, che invece resta accessibile

WhatsApp, Facebook e Instagram hanno smesso di funzionare, in Italia e nel resto del mondo, dalle 17:40 circa ore italiane.

Il sito downdetector.it, che effettua il monitoraggio in tempo reale dei problemi e dei periodi di inattività, riporta un elevato numero di segnalazioni che interessa i tre servizi di proprietà di Facebook.

Il colosso di Menlo Park ha confermato con un tweet i problemi in corso: “Stiamo lavorando per ripristinare il servizio più velocemente possibile, nel frattempo ci scusiamo per l’inconveniente“.

Traduzione: Siamo consapevoli che alcune persone hanno problemi ad accedere all’app di Facebook. Stiamo lavorando per riportare le cose alla normalità il più rapidamente possibile e ci scusiamo per gli eventuali disagi.

Traduzione: Siamo consapevoli che alcune persone stanno riscontrando problemi con WhatsApp in questo momento. Stiamo lavorando per riportare le cose alla normalità e invieremo un aggiornamento qui il prima possibile.

Netflix, il costo degli abbonamenti aumenta da oggi anche per chi è già iscritto


articolo: https://www.corriere.it/tecnologia/21_ottobre_02/netflix-oggi-aumentano-prezzi-abbonamenti-anche-chi-gia-iscritto-1b11e1a4-235a-11ec-a45c-030a2f8f22e2.shtml

La piattaforma aumenta il costo dei piani Standard e Premium mentre il base rimane invariato

Da oggi, 2 ottobreNetflix aumenta i prezzi dei suoi abbonamenti Standard e Premium. Il primo, che prevedere lo streaming a 2 dispositivi in contemporanea e qualità HD passa così da 11,99 a 12,99 euro mentre il Premium, che offre 4 dispositivi connessi e 4K aumenta da 15,99 a 17,99 euro.

Netflix, gli aumenti non riguardano il piano base – Gli aumenti non toccano quindi il piano base, da un dispositivo e senza Hd, che rimane a 7,99 e comunque riguarda tutti gli utenti. Verranno infatti applicati a tutti i nuovi abbonati dal 2 ottobre, mentre gli abbonati esistenti inizieranno a ricevere una notifica tramite e-mail dal 9 ottobre e via app trenta giorni prima dell’aumento effettivo. La tempistica infatti, nota Netflix, «si baserà sul ciclo di fatturazione del singolo abbonato e verrà implementata nel corso dei prossimi mesi». continua a leggere